Deliri estivi

allegre vecchiette(via Facebook molte ore fa) FAI – Confcommercio Imprese per l’Italia.
L’appuntamento di stamani con Uber è purtroppo saltato per motivi di lavoro, quindi vengo a comunicare quanto appreso dall’On Catalano. La sua proposta apparsa di recente è un “tabula rasa” che ha voluto scrivere per dare un volto nuovo al tpl non di linea. Ho fatto notare tutte le incongruenze della stessa, soprattutto all’unico soggetto trasportatore che farebbe a piacimento il taxi o l’ncc. Semplicemente non sta in piedi. Ha convenuto. Ho consegnato la nostra proposta di Legge che ha accolto e, discutendone, abbiamo trovato moltissimi punti di accordo. La sostanza in breve:

-regionalizzazione delle autorizzazioni

-esame di accesso alla professione per titolari di impresa, sull’impronta della 218 -iscrizione al ruolo (uno per tutta Italia) e relativo esame per autisti dipendenti -inasprimento degli esami di cui sopra soprattutto nella conoscenza provata e certificata di Italiano ed Inglese -no rimessa ma una sede dove l’ncc sia singolo che impresa può posteggiare l’auto ed ubicata nella regione che rilascia il titolo aziendale.

-possibilità di aprire sedi in altre regioni laddove contratti lavorativi portino l’azienda a fare business -tecnologie ben accette (caso uber black) purchè si scrivano delle regole che siano chiare per cui si possa dare spazio ad altri “uber” magari nostrani di informatizzarsi -targhe a sfondo colorato dedicate con obbligo di registrazione immediata delle stesse, da parte della Motorizzazione, al REN ed obbligo da parte di tutti i comuni con ztl o corsie preferenziali di accedervi per la verifica (non NCC che comunica i dati a 8300 comuni) –regolarizzazione delle centrali radio taxi (perché NON ci dimentichiamo che sono abusive e fuori dall’attuale Legge 21 !!!) -tanto altro ma ho voluto riassumere A margine sono emersi altri punti e proposte di cui una, devo dire, molto interessante e mai vagliata da alcuno, sin’ora:

Lasciare gli NCC dentro la 21 modificata radicalmente e tirare fuori i taxi per farli confluire nel tpl non di linea comunali (insieme agli autobus tipo ATAC tanto per fare un esempio romano) e creare anche per loro le licenze di impresa dove un titolare possiede N licenze ed usa autisti per la loro gestione, mettendo così finalmente fine alla danza delle compravendita in nero delle stesse.

Al termine dell’incontro è emersa la forte volontà di comunicare con Fai-Confcommercio (ma anche Anitrav e Federnoleggio che sono nomi a loro ovviamente noti e che ho sottolineato debbano far parte della discussione in quanto rappresentanti nazionali di categoria) e soprattutto di raggiungere un punto entro la fine di settembre.

Particolare nota è stata da me spesa contro i veri abusivi:

-stile cinesi, del tutto anonimi

-stile tour operators con minivan griffati ma senza autorizzazione l’Onorevole è rimasto sbalordito soprattutto dai metodi di funzionamento soprattutto del punto 1, i “cinesi”.

Rinnovo a tutti gli NCC d’Italia di qualsiasi sigla, l’invito a spedire materiale fotografico dei due casi su descritti all’indirizzo (…).

Faremo raccolta di questo materiale per presentarlo agli appositi uffici. Ritengo l’incontro essere stato molto positivo e soprattutto propositivo.

G.D.A.

11 commenti

  1. Un’altro semi…….. che sostiene che i passaggi delle licenze sono in nero, quando da anni ormai sono registrate, si pagano le tasse sul passaggio e l’agenzia delle entrate stabilisce il valore di riferimento…. ma perché certi soggetti parlano a vanvera?

  2. Poveretto. Ma sei quello con autorizzazione di Siena che sburineggia a Roma? E il tuo vice è quello con autorizzazione di Sucate che fa il gradasso con fucile, cane da caccia, panza tanta e ufficio in Ponte Seveso? Annamo bene!

  3. Quell’ on. Catalano lì è un caso di omonimia o casualmente è sempre lo stesso Catalano dei risciò??????? Congratulations, una bella armata Brancaleone…..

  4. Ma chi è questo innovatore?E propio vero che in Italia tutti hanno diritto di esprimersi.Insegnanti un appello,prima di rilasciare diplomi di media inferiore meditate sulle conseguenze.

  5. Dite la verità, è uno scherzo? … è un comico di una di quelle trasmissioni televisive idiote nelle quali vanno comici che non fanno ridere?

  6. Ma se questo Catalano non sà neanche che la compravendita dele licenze è sotto regime fiscale pienamene rintracciabile dalle Agenzie Entrate e dalla Finanza con tanto di tasse pagate all’erario !!!
    Ed il bello che questo continua a dire stupidaggini !!!!

  7. Ragazzi deve essere il tizio che sta sempre dietro i cronisti dei Tg …. Il roscio ah ah ah
    Solo un mink…. Del genere può dire ste minkiat

  8. Ci fregano mentre siamo in spiaggia … sotto l’ ombrellone , a giocare a racchettoni o a nuotare … occhio !!!

  9. C’è poco da ridere. E’ con questi personaggi che qualche nostro geniale sindacalista sta cercando un’intesa. I tassisti devono imparare a distinguere o si estinguono, due parole non a caso assonanti. Quanto a Catalano, ivan, ………..

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