Radio taxi Genova ”nessuna competizione con chi opera fuori legge“

radio-taxi-logoLiguria notizie – GENOVA -Il consiglio di amministrazione della Cooperativa Radio Taxi Genova interviene in merito alla notizia apparsa sulla stampa riguardo alla “convenzione” stipulata dalla nota discoteca Il Covo di Nord Est di Santa Margherita Ligure con Uber. «La Cooperativa Radiotaxi non intende mettersi sul piano della concorrenza tariffaria con nessun soggetto che operi al di fuori delle leggi vigenti e al di fuori di ogni più elementare norma contributiva e fiscale. Senza entrare nel merito delle scelte commerciali di nessuno, siamo profondamente delusi del comportamento tenuto dai titolari del Covo di Nord Est che, dopo anni di collaborazione, hanno stipulato un accordo con un’azienda che utilizza manodopera senza alcun requisito di legge per il trasporto pubblico di persone.

Restiamo delusi soprattutto perchè sappiamo le difficoltà che abbiamo dovuto sostenere per trovare un equilibrio tra le normative in vigore e tra gli operatori taxi del territorio di Santa Margherita Ligure. In questi anni, siamo riusciti a sviluppare un servizio apprezzato da clienti, famiglie e istituzioni, garantendo un’alternativa sicura e certificata per raggiungere i locali delle nostre riviere a un prezzo altamente concorrenziale. Ognuno è libero di perseguire le proprie politiche aziendali: il nostro primo impegno è quello di dare garanzie e certificazioni di qualità e sicurezza ai nostri clienti, garanzie che altri non possono dare».

Un commento

  1. Che vergogna! Se noi aprissimo una discoteca abusiva che non rispetta nessuna norma di legge di fronte al locale in questione, cosa direbbero questi signori? Ribadisco, è semplicemente VERGOGNOSO che dei titolari di un attività soggetta a regolamenti severi, norme e restrizioni, soprattutto, giustamente, per ciò che riguarda la sicurezza dei propri clienti, si appoggino a dei fuorilegge per effettuare il trasporto dei propri clienti.
    Mi vien da pensare che della sicurezza di chi frequenta il locale in questione, in realtà ai suoi proprietari non ne importi nulla… e purtroppo nemmeno a chi deve effettuare i controlli previsti dalle leggi.

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