Taxi, Uber, NCC: Autorità dei Trasporti incontra le associazioni dei consumatori

Herbie_Taxi1Help Consumatori – Uber o taxi? Mentre loro continuano a farsi la guerra (ieri i tassisti di Torino hanno lanciato la sfida dell’offerta “5 euro a passeggero” in occasione del Reload Music Festival che si terrà nella città domani), l’Autorità dei trasporti sta consultando le Associazioni dei consumatori per raccogliere le loro posizioni in materia di trasporto collettivo non di linea (taxi, noleggio con conducente e trasporti alternativi, tipo Uber). L’UNC fa un resoconto dell’incontro di ieri. Il Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, proseguendo nell’attività ricognitiva in materia di regolazione dell’autotrasporto pubblico non di linea, ha incontrato a Torino ieri i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e oggi quelli di società fornitrici di piattaforme tecnologiche per servizi di trasporto e mobilità di persone.

L’autorità non si è minimamente sbottonata e ci ha soltanto detto che sta facendo incontro con tutte le parti, dai tassisti che ha incontrato prima di noi, a Uber che incontra oggi” ha spiegato ad Help Consumatori Mauro Antonelli dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Qualche elemento possiamo dedurlo dalle domande che l’Autorithy ha rivolto a noi: ad esempio ci ha chiesto se avessimo condotto studi o indagini su domanda e offerta, sui costi o su problemi specifici del servizio taxi. Ci hanno poi chiesto se le Associazioni sono soddisfatte dell’attuale tariffazione dei taxi, ovvero se è troppo piatta o se è sufficientemente diversificata”.

“Rispetto alla tariffa, come UNC, ho fatto presente che deve essere più chiara e più semplice. Già adesso, in molti casi, c’è un cartello sul sedile posteriore del taxi che spiega al cliente il tipo di tariffa applicata, ma non sempre è immediatamente comprensibile. A Milano, ad esempio, è specificato che quando si supera una certa velocità si applica una tariffa più alta”.

“Sulla tariffa massima, noi siamo sfavorevoli perché tanto i tassisti poi non si fanno concorrenza tra di loro. Il vero problema è: o liberalizzi totalmente il settore dei taxi e liberi il mercato fissando alcuni requisiti di sicurezza, oppure è complicato capire a chi affidare le decisioni. Ad esempio, è giusto che siano i sindaci a decidere sulle competenze? Secondo noi no perché spesso il Comune è in ostaggio dei tassisti. La materia quindi va normata a livello nazionale”.

“E a tal proposito l’UNC sottolinea come si sia persa una buona occasione con il ddl concorrenza, lasciando fuori dal decreto questa materia. Dovremmo, invece, approfittare di questo momento per introdurre una volta per tutte più concorrenza tra le varie forme di trasporto non di linea, rendendo anche più efficiente il servizio di noleggio con conducente e approfittando delle forme di sharing economy che in un momento di crisi si diffondono sempre di più. E non possiamo far finta di nulla.

L’Unione Nazionale Consumatori sottolinea quindi l’urgenza diuna nuova regolamentazione, considerato che attualmente la legislazione è così antidiluviana da non considerare neanche la possibilità di ricevere una prenotazione tramite App”.

Considerando anche il fatto che ci si avvicina ad eventi importanti, come l’Expo di Milano, dove i taxi sono assolutamente insufficienti. Tutti i tentativi di aumentare le licenze, fin dal sindaco Albertini, sono finora falliti. L’imminenza dell’evento Expo rendeva, quindi, necessario rivedere la normativa già nel ddl concorrenza, anzi, sarebbe addirittura auspicabile un decreto legge, se non si vuole, in occasione di Expo, fare una magra figuraccia internazionale” aggiunge l’Associazione.

Ecco di seguito le proposte avanzate dall’UNC all’Autorità dei Trasporti, che mirano a consentire l’utilizzo di piattaforme tecnologiche e le nuove forme innovative di trasporto legate alla sharing economy, oltre che a mettere in concorrenza taxi e noleggio con conducente, sovrapponendo, almeno in parte, i due servizi:

  1. sì alla multi canalità nella mobilità cittadina e alle nuove forme di mobilità personale su chiamata;
  2. sì alle proposte contenute nella bozza del ddl concorrenza e poi ritirate, ossia l’abolizione dell’art. 3 comma 3,  art. 5 bis, art. 8 comma 3 (limitatamente alle parole “situati nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione”) e art. 11 comma 4 della legge quadro n. 21 del 15 gennaio 1992. In pratica eliminare, per il servizio di NCC, l’obbligo di avere la rimessa nel Comune che ha rilasciato l’autorizzazione, la possibilità per i Comuni di far pagare per il servizio svolto nel loro territorio, ed il fatto che l’inizio ed il termine di ogni servizio avvenga alla rimessa;
  3. UNC ha fatto presente all’Authority che per l’Antitrust era necessario rivedere, sempre per la legge n. 21/1992, anche l’art. 11 comma 3 (obbligo di stazionamento esclusivamente all’interno della rimessa) e 11 bis (le sanzioni esagerate per chi trasgredisce);
  4. revisione anche dei commi 1 e 2 dell’art. 3, in modo che le prenotazioni possano avvenire non solo presso la rimessa, ma anche con l’utilizzo di piattaforme tecnologiche, ad es. via smartphone;
  5. revisione degli art. 11 comma 2 e art. 2 comma 1, in modo che sia gli autisti di noleggio che i tassisti possano operare anche oltre i confini del comune che ha rilasciato loro la licenza (provvedimento urgente in previsione di Expo;
  6. accogliere tutte le proposte dell’Antitrust contenute nella segnalazione del 3 marzo 2004, ossia compensare gli attuali tassisti per la perdita di valore della licenza (o con indennizzo, finanziato ad es. da una procedura d’asta per le nuove licenze, o con doppia licenza, consentendo il cumulo delle licenze, anche se in modo limitato) e poi liberalizzare l’accesso alla professione;
  7. licenze part time per orari di punta e bandi temporanei per eventi tipo Expo.

10 commenti

  1. Ma non si può querelare per diffamazione o in subordine per ignoranza, stupidità o malafede. Meno male che difende i consumatori. È un po’ come mettere Erode a fare il baby-sitter.

  2. …. e dopo l’expo’ cosa facciamo? Andiamo a mangiare tutti a casa sua? Mai sentito un ragionamento così ignorante!!

  3. Eh si… sono proprio ragionamenti da sprovveduti, di una povertà intellettuale disarmante. Non si può infierire più di tanto nei loro confronti, sarebbe un atto di crudeltà

  4. Scusate… ma questi della UN cosa si sono fumato? Il rappresentante di suddetta associazione denota un ignoranza del settore impressionante! Quando non si sanno le cose ci si deve informare…fare populismo non serve a niente!

  5. Quello che lascia perplessi e desta anche preoccupazioni è che l’authority ascolta praticamente tutte le rappresentanze, tra cui emergono gli intelligenti, gli scemi, i preparati e gli sprovveduti, i sinceri e i bugiardi spudorati. Mi pare di capire tra le righe che neanche in quell’ente governativo le idee siano troppo chiare (l’ho capito da alcune interviste rilasciate ai media) e che quindi quando verrà partorito il parere (vi ricordo che tale parere non è vincolante, nè obbliga i Comuni ad attuarlo, salvo iniziative dittatoriali del nostro Premier) potrebbe venir fuori un documento che “prova a rimanere nel vago per non rischiare di dire troppo e male” o peggio che possa risultare inquinato dalle varie stupidità che leggiamo in questi giorni. Un buon politico dovrebbe optare per la prima ipotesi, dato che il politichese è l’arte di raccontare il nulla con il maggior numero di parole possibile, riducendo al minimo le responsabilità personali

  6. Non se ne può più ormai tutti contro da domani farei turni liberi e tariffe a modo loro nelle città non ci sarebbe spazio. Per sostare

  7. Ma perche’ permettono di parlare a queste persone!! Ca..o estistono solo lobby.. Ci vuoele la dittatura , basta democrazia U… ncc e gente che tenta nuove imprese basta ca..o io ho il mio lavoro nel taxi gli altri possono morire di fame ncc basta voglio la didttatura voglio berlusconi

  8. Vedete, io già un po di mesi fa ho disdetto l’abbonamento ad Altroconsumo, rivista alla quale ero abbonato praticamente dalla loro nascita, da quando il loro attuale presidente ha rilasciato una intervista a RaiNews dello stesso tenore e nella rivista è apparso un’articolo spregiudicatamente a favore degli americani. Ora nella raccomandata con cui rescindevo l’abbonamento oltre alle mie ragioni ho scritto che non volevo una rivista che da li a poco avrebbe osannato anche i venditori abusivi che vendono borse vestiti ed ogni altro genere di suppellettili per le strade in quanto anche loro facevano risparmiare i consumatori. Oppure mi sarei comprato una sedia da dentista usata e nel tempo libero avrei iniziato a mettere le mani in bocca alla gente, certo facendole risparmiare. Se il metro di paragone è solo quello del risparmio finale ogni argomento di questi cialtroni mi sembra un po deboluccio.
    buone corse a tutti

  9. Anni fà ho seguito le indicazioni di un associazione di consumatori per ottenere il rimborso di alcuni biglietti da parte di una compagnia aerea… risultato: Ci ho solo rimesso i soldi delle raccomandate che loro mi hanno consigliato di spedire, nel frattempo sono passati cinque anni…
    Se questa è la tutela del consumatore…
    p.s. Condivido ciò che ha fatto Zulù 17. Altroconsumo è da boicottare, insieme ad Eataly, Lets Bonus e tutti coloro che difendono o si appoggiano agli abusivi in nome dei loro interessi e di una finta difesa del consumatore…

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