Renzi a Torino: i lavoratori del settore Taxi che fanno domani e dopodomani?

di Claudio Giudici Presidente Regionale Uritaxi Toscana

Claudio_GiudiciDomani (18) il Presidente Renzi sarà a Torino per l’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico.  Se vorremo manifestargli il nostro disappunto avendo capito chi è Renzi, lo si faccia in maniera sì decisa, ma senza auto-squalificarci con modi rumorosi e/o violenti. Oggi i lavoratori del settore taxi hanno scioperato e manifestato di fronte all’Autorità di Regolazione dei Trasporti che incontrava le rappresentanze di Categoria. Avendo partecipato all’incontro, provo ad esternare le mie impressioni a riguardo, premettendo che l’incontro ha visto l’uscita anticipata di una buona parte delle rappresentanze quando il Presidente Camanzi non ha saputo motivare perché il giorno 19 incontrasse una società d’intermediazione come Uber e non altre società che al pari di Uber propongono tecnologie innovative ma, differentemente da Uber, nel rispetto delle leggi.

L’Autorità non aveva ben presente alcune caratteristiche operative del servizio taxi italiano e, dunque, questa è stata l’occasione per fargliele presenti. Per esempio essa ha dato adito di pensare che credesse che i taxi italiani lavorassero ancora con tecnologia “analogica”, che non fossero dotati di strumenti più “moderni” come le app, e che non conoscesse lo stato relativo all’eco-sostenibilità della complessiva flotta.
Conseguentemente a ciò, la percezione avuta da tutte le rappresentanze, nonostante il garbo con cui si è posto il Presidente Camanzi, è che fossimo di fronte ad uno sterile rituale finalizzato semplicemente a quello che i lavoratori di questo settore vedono, almeno dal 2006, che viene tentato di realizzare dalla politica: l’apertura del settore del trasporto persone non di linea a a player che, proprio come Uber, hanno dietro di sè colossi finanziari come Goldman Sachs.

D’altra parte, così come va presentandosi il ddl liberalizzazioni, recependo le indicazioni dell’Antitrust (!), ciò che avremmo sarebbe proprio questa apertura/legalizzazione che va respinta ad ogni costo.
Per quanto riguarda i lavoratori del settore taxi, è evidente che l’esasperazione sia alle stelle: dopo anni di mordente crisi e ben tre novelle legislative in otto anni, riguardanti il settore (cosa che toglie certezza e solidità ad ogni attività), essere oggi di nuovo interessati a procedimenti di modifica legislativa che addirittura vadano, invece che a colpire l’abusivismo, a legalizzarlo, non può che generare rabbia e tensione.
Il problema però è adesso capire chi siano gli avversari e con quali metodi affrontarli.

  • 1) Un Premier che non accetta sconfitte mediatiche, se presenta il ddl come risulta, ossia a puntuale recepimento delle fracassanti indicazioni dell’Antitrust, non accetterà alcuno spirito meramente ostativo da parte di una Categoria venduta (ingiustamente) dai media come metafora del “vecchio”. Senza battere ciglio se n’è fregato dello sciopero organizzato dal sindacato confederale di riferimento del suo partito; ha novellato sul fronte art. 18 e tutele dei lavoratori; procede dritto nei confronti di una riforma della Costituzione che, in quanto Legge Fondamentale, dovrebbe per natura rappresentare un qualcosa di condiviso anche con almeno una parte delle forze di opposizione; a tutto ciò, verosimilmente, una parte del settore taxi pensa di far pervenire al mittente un semplice “niet“?!
  • 2) L’altro avversario che abbiamo davanti è una spregiudicata società che pur violando le leggi in quasi tutto il globo, viene, nella maggioranza dei casi, di fatto tollerata dalle istituzioni, per due ragioni: a) la sua clamorosa forza finanziaria; b) la sua capacità di comunicare conquistando l’ingenua simpatia di un’opinione pubblica che a causa del venire meno di un sano sistema di valori, è manipolabile come poche altre nella storia.

Il trait d’union tra Renzi e Uber è però quest’ultimo: l’aggressiva comunicazione che al di là del vero e del giusto, esterna semplicemente ciò che piace. Non siamo infatti nel tempo del nobile idealismo, ma in quello del più depravato edonismo
Ora, in questo quadro, se noi pensiamo di contrapporci a chi sa comunicare, a chi, al di là della sostanza delle cose, appare come portatore di libertà, risparmio, eleganza, cortesia, qualità, ricorrendo a metodi beceri, violenti, rozzi, semplicemente, ma davvero semplicemente, non raccontiamo, ancora semplicemente, noi stessi, o almeno la stragrandissima maggioranza di questa Categoria fatta di gente che fa quotidianamente della cordialità, dell’educazione, della professionalità, della naturale inclinazione ad investire in formazione e tecnologia, le proficue armi che oggi la portano a proporre uno dei servizi taxi più efficienti al mondo, nonostante l’assenza di agevolazioni pubbliche ed un sistema infrastrutturale che è oramai il 19esimo in Europa.

Abbiamo degli spazi per cui, mantenendo ben saldi i pilastri del servizio, potremmo approfittarne, in parallelo alle velleità innovatrici del Governo, senza regalare niente a chi propone soltanto moderne forme di caporalato. Mi riferisco in particolare a tutto ciò che ha a che fare con moderne forme di tecnologia, per chiamata, pagamento e trazione dei veicoli.
Se ci sarà da fare la guerra la faremo, ma oggi come nel 2012 la partita si gioca prevalentemente ed in prima battuta sui media.

Ovviamente, mi rendo conto che sia molto più “cazzuto” urlare “niet” su tutto, ma ricordo che nel 2012 non vincemmo urlando “no” a tutto, ma sedendoci ai tavoli, concedendo su quei fronti su cui il concedere non avrebbe significato “morte”, e restando decisamente fermi sui pilastri che reggono il settore. Se la strategia vincente fu allora quella, non capisco perché non debba esserlo oggi, avendo a noi contrapposti il più grande comunicatore (o manipolatore, fate voi…) politico della storia repubblicana ed una spregiudicata multinazionale che si muove seguendo i più raffinati dettami della guerra psico-sociale di massa.

Diversamente, se la pancia prevarrà sulla ragione, fatto questo giro di boa, avremo le barche stracolme di acqua…

18 commenti

  1. Sono d’accordo, bisogna farsi sentire ma non passare dalla parte del torto con azioni violente. Bisogna farsi amici, spiegandogli la nostra situazione, almeno una parte dei media.
    Penso però che le nostre manifestazioni di protesta vadano fatte senza creare disservizi per gli utenti che sarebbero costretti ad usare servizi alternativi come U… e ncc eccetera.
    Quindi manifestare a turni nei vari punti visibili delle città.
    Complimenti per il sito.

  2. Collega , quante parole !!! ….nel 2006 come abbiamo vinto ?? …..aspetta che mi ricordo …….. scusa , aspetta ho un vuoto di memoria ………ecco , hai ragione , nel 2006 abbiamo vinto contro il Governo Prodi , che voleva drasticamente liberalizzare i taxi , proprio usando cordialità , educazione e professionalità ……..ma senza l’ utilizzo di metodi beceri, violenti, rozzi . HAI VISTO CHE MEMORIA CHE HO !!!!

  3. Caro giudici la mediazione non é un valore in sé, é semmai un punto di arrivo NON di partenza. Non so tu, io gioco x vincere tanto la partecipazione se giochi é scontata.

  4. Oggi al telegiornale studio aperto hanno fatto vedere solo immagini violente dei tassisti e hanno denominato U… come concorrenza tecnologica innovativa (non come abusivi che schiavizzano la gente) che in tutta risposta alla nostra protesta, hanno abbassato le tariffe del 20%…. I media fanno pubblicità gratuita agli abusivi. ASSOLUTAMENTE NON dobbiamo rispondere con disservizi (scioperi, soprattutto selvaggi) che avvantaggerebbero gli abusivi ma SOPRATTUTTO con la violenza dimostrata ieri a Torino. Questi vogliono farci vedere al pubblico come violenti e dipingere gli abusivi come cani bastonati da aiutare. ##### ######

  5. Siamo al quarto tentativo di liberalizzazione e destrutturazione del servizio taxi in 8 anni. Forse i tassisti sono esasperati? Forse stanno impazzendo? O meglio, li stanno facendo impazzire? Facilissimo prevedere il peggio. Esorto comunque i colleghi a mantenere la massima calma e lucidità.

  6. Simo,
    secondo te la frase con la quale chiudi il tuo commento non potrebbe essere citata dai media per infangarci un altro po’?

  7. Marco hai centrato il problema. Al primo tentativo un Governo serio non si fa piegare. Tacher insegna

  8. Ma è questo che vogliono, è una guerra psicologica: Portarci all’esasperazione per farci perdere le staffe e avere strada spianata anche con l’opinione pubblica.

  9. A questi grandi appuntamenti col governo e con chi deve indagare e istruire informazioni adeguate la categoria taxi si presenta con un parlamentino notoriamente diviso sugli scopi,con sindacati rappresentativi nelle regioni sempre in contraso tra loro,poche informazioni se non quelle strappate solo nei momenti caldi per mantenere la figura del gestore della categoria e al solito colleghi sciolti ed esasperati che credono di risolvere i problemi con atti violenti.Ero nell’aula dell’Authority in cui il relatore esponeva il ruolo e la funzione della loro triade e fuori i tassisti coprivano la sua voce nonostante il microfono,pensavo che si sarebbe alzato e se ne andasse ma non lo fece e ci spiegò il suo ruolo.Dopo tanti anni che mai abbiamo avuto un convegno che parlasse di noi e del nostro lavoro e delle nostre difficoltà mi sembrava un miracolo che un delegato dal governo ci ascoltasse fuori dai soliti schemi e ne ero contento.Poi di fronte alla richiesta di revocare l’appuntamento di U… rispose “Io non ho il potere di legittimare o delegittimare nessuno.ma solo di raccogliere informazioni su chi ora opera nel settore del trasporto Taxi”Non sarò mai contro a colleghi esasperati,ma neanche contro ,per pregiudizio ,a chi ci dà la possibilità di esporre le nostre ragioni a favore della 21/92 che ci tutela.

  10. Se devo morire cari colleghi io venderò cara la pelle… quanti bla bla bla (scusate se mi permetto), ma di quelli che scrivono c’era qualcuno nel 2006 ? Non penserete per davvero che questa marmaglia di politicanti ladroni e papponi voglia dialogare o collaborare con noi, ma per favoree…. SVEGLIAAA!!!!

  11. Ok ragazzi mi sono fatto prendere dalla tastiera. Cmq essendo post moderati, il moderatore appunto, avrebbe potuto cancellare due parole… Vi assicuro che non mi sarei messo a piangere… Visto che non l’ha fatto, cancellatelo ora Grazie e scusate

  12. Fatemi capire ! Mi sembra che ci sia un pessimismo eccessivo . Nessuno ( correggetemi se sbaglio) sta dicendo di dare licenze Taxi e aut NCC a chiunque lo chiede e oggi all’autority da parte degli NCC c’è stata unanime censura al servizio U…Pop . L’unione farà la forza

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