Uber, Cina vieta corse ad autisti senza licenza

Taiwan bans Uber and issues finesansa.it In Cina le auto private non potranno più offrire servizi attraverso le applicazioni per smartphone che servono per prenotare una corsa. Lo ha deciso il ministero dei Trasporti cinese, che ha vietato ad app come Uber e le locali Didi e Kuaidi di usare e auto e conducenti sprovvisti di una licenza taxi. ”Incoraggiamo l’innovazione, ma proibiamo alle auto private di usare piattaforme per partecipare al business de trasporti”, ha fatto sapere il ministero.

”Ogni società deve rispettare le regole del mercato dei trasporti, prendere sul serio le proprie responsabilità e vietare alle auto private di lavorare”, ha sottolineato il ministero cinese. ”Ciò consentirà ai passeggeri che usano questi servizi di viaggiare a proprio agio”. 

La decisione potrebbe intaccare le operazioni di Uber, che in un comunicato ha tuttavia espresso apprezzamento per il supporto del ministero dei Trasporti all’innovazione e ha precisato che ”l’attività sta andando avanti come al solito”.

La compagnia di San Francisco, in rapida espansione, si trova a fronteggiare diversi ostacoli. In india, dopo il presunto stupro di una passeggera ad opera di un conducente, le autorità hanno imposto la presenza sulle auto di un pulsante d’emergenza che, insieme al geolocalizzatore, consentirà di allertare la polizia. Il servizio è vietato in Spagna, in Francia e in Olanda, così come in Oregon, Nevada e Corea del Sud, mentre in California l’azienda si trova a fronteggiare alcune cause legali

Un commento

I commenti sono chiusi.