Uber 54 violazioni. Radiotaxi: esclusi da bando “colonnine”

appmetronews.it Continua la guerra Maran-tassisti. Ieri il campo di battaglia è stata la commissione Mobilità a Palazzo Marino, sebbene gli occhi fossero puntati su Roma, dove fino a tarda notte si è protratta la riunione convocata dal ministro Lupi con i sindaci di Milano e Roma, Pisapia e Marino, e i presidenti di Lombardia e Lazio Maroni e Zingaretti, sulla regolamentazione del servizio taxi e Ncc. Intanto, però a Milano si è fatto il punto della situazione. Maran ha stilato il bilancio dei controlli della Polizia Locale sulle vetture Ncc: da inizio 2014 sono stati 3510, con 130 Ncc fermati e 36 sequestrati. Otto le auto trovate a svolgere servizio Ncc senza licenza, 35 in servizio taxi abusivo. Sono 76 invece le violazioni accertate per irregolarità o mancanza regolare di licenza, 54 da parte di Uber e 22 da parte di Ncc.

Teso il confronto tra Assessore e tassisti sulla questione Numero unico di prenotazione dei taxi (il bando è andato deserto). «Ne sarà pubblicato un secondo al più presto, con delle modifiche», ha detto Maran, tenuto conto che l’insuccesso può essere legato «anche a un ricorso dei radiotaxi». Per l’Assessore, comunque, il nuovo bando sarà pronto entro pochi giorni e per Expo ci sarà.

La replica dei tassisti: «Il bando è stato fatto in modo che i radiotaxi non potessero partecipare», ha accusato Casotto presidente del servizio 8585, «e vorremmo sapere perché. Se Maran avesse parlato con noi, che gestiamo 14mila chiamate al giorno, forse si sarebbe raggiunto l’obiettivo». Per Grassi di Satam: «Il ricorso fatto pochi giorni prima della chiusura del bando non può avere influito».

2 commenti

  1. Se è vero che 2 indizi non fanno una prova è anche vero che una serie di indizi messi in fila uno dietro l’altro indicano chiaramente le intenzioni.
    Di cosa parlo?
    Indizio N°.1
    Colonnine posteggi lasciate senza contratto di manutenzione e in totale abbandono
    N°. 2
    “vandalismi” contro le colonnine senza muovere un dito per identificare i “vandali”. Diciamo un caso “trattato” come un innocuo segno del ”disagio giovanile” o microcriminalità metropolitana.
    Se invece analizziamo la sistematicità e la progressione con cui sono state scientificamente e subdolamente colpite le colonnine a me viene spontaneo vederci un preciso piano per DISARTICOLARE in maniera strisciante il servizio (pubblico) di chiamata taxi dai posteggi.
    N°.3
    Un anno e mezzo di attività di U… lasciata tranquillamente a pascolare come un cavallo allo stato brado nella prateria di un mercato regolato da precise leggi e normative (per tutti gli altri ma non per loro).
    N°.4
    U… che partecipa ad eventi istituzionali organizzati dal Comune di Milano senza che nessuno abbia nulla da ridire (tranne ovviamente noi).
    N°.5
    La “politica” che parla di “riforme” ed ecco infatti l’utile idiota di turno che, incalzato dall’emergenza” da lui stesso creata, che si precipita a presentare la proposta dei 5 punti che è un invito a nozze per U… a “sedersi al tavolo delle trattative” ed entrare nella stanza dei bottoni dalla porta principale anziché essere cancellato dalla faccia della terra o perlomeno rispedito a casa sua a calci in culo.
    N°.6
    Un delirante bando di concorso per il numero unico e che sembra stato fatto volutamente con l’intento da scoraggiare chiunque a presentare offerta.
    Obiettivo raggiunto.
    Prendere altro tempo e lasciare ancora spazio a U… per piantare radici sempre più profonde e, con la scusa di EXPO, a tempo debito e sempre con la scusa dell’emergenza, dargli semaforo verde con tutti i crismi della legalità.
    N°. 7
    Il premier Renzi che non perde l’occasione per decantare U… e che continua a parlare di “riforme”.

    Anche senza essere complottisti, ce n’è più che a sufficienza per capire che è in atto una strategia e che qualcuno da lassù, dalla punta della piramide, ha deciso molto tempo fa come “riformare” il nostro mercato.
    Con le buone o con le cattive.
    Come da manuale del perfetto liberalizzatore:
    – scegli una “preda”
    – fai una strategia dissimulando il vero obiettivo e spostando l’attenzione su minkiate
    vendendo aria fritta per oro colato (App’s = progresso/tecnologia, vantaggi per gli utenti, il mercato, e tc.)
    – mettila in atto utilizzando ogni arma disponibile (legale ma anche no) per raggiungerlo

    Del resto dopo oltre 20 anni di isteria neoliberista con cui si è sistematicamente privatizzato, deregolamentato, disarticolato e di fatto distrutto il sistema dei servizi pubblici e dello stato sociale, sembrava improbabile che il trasporto sfuggisse allo tsunami neoliberale.
    Dopo Banche, Assicurazioni, Istruzione, Sanità, Energia (Gas ed Elettricità), Acqua potabile, per completare il filotto, doveva toccare pure a noi.
    Ed infatti prima spunta Bersani e poi Monti (che comunque ci lascia in eredità l’Authority).
    Buoni tentativi (dal loro punto di vista) e molto ben sostenuti da campagne mediatiche martellanti.
    Per loro sfortuna sono incappati in una categoria di PICCOLI IMPRENDITORI, straccioni, ignoranti, trogloditi finchè si vuole, ma che per una volta hanno mangiato la foglia per tempo e si sono messi di traverso.
    Fallito il piano A per vie istituzionali (quello pulito), allora si mette in moto il piano B (quello sporco).
    Il piano B è semplice: strangola lentamente il tuo avversario fino a farlo collassare.
    Togligli la terra sotto ai piedi ai tuoi concorrenti con ogni mezzo (anche illegale).
    Facile: basta avere risorse finanziarie illimitate e sponsor onnipotenti alle spalle e usarli.
    – corrompi l’arbitro della partita e con la scusa della crisi aumenta tasse e accise e NON concedi adeguamenti tariffari a compensazione.
    Di fatto riduci la REDDITIVITA’ dei concorrenti e portali sull’orlo della mera sopravvivenza (come togliere l’ossigeno ad un malato terminale).
    – Ingaggia studi legali di altissimo profilo e lobbisti professionisti affinché “lavorino ai fianchi” commissioni comunali, regionali e parlamentari per ottenere leggi, regolamenti, agevolazioni, sgravi, insomma qualsiasi cosa a tuo favore.
    – fai entrare in campo altri players a sottrarre quote di mercato.
    Quelli “buoni” (car/bike sharing e trabiccoli di ogni genere).
    Ma anche il player “cattivo e dopato” che mira solo a spezzare le gambe degli avversari (U…)
    – lancia una invasiva campagna di marketing (pubblicità) attraverso i media (Giornali e TV) investendo milioni e “comprandoti” assieme agli inserti pubblicitari anche il “giornalista” di turno pronto a sostenere la “linea”.
    La linea è decantare il tuo servizio e contemporaneamente diffamare/screditare quello dei tuoi “concorrenti” scatenandogli contro l’opinione pubblica.
    La serie di FATTI elencati a me dicono una cosa sola: l’elite ha deciso che dobbiamo “trasformarci” da piccoli ma dignitosi imprenditori, in schiavi che raccolgano il CASH da riversare nelle loro tasche (naturalmente esentasse).
    Non resta che vigilare, NON delegare NULLA A NESSUNO, occhi e orecchie aperte e sempre PRONTI alla resistenza compatti ed uniti.
    Esattamente quel che abbiamo fatto da quando è iniziato questo calvario.

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