Il ministro Lupi incontra i tassisti milanesi

Lupi_MagattiOggi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi durante una sua visita a Milano si è lasciato gentilmente avvicinare da una delegazione di una trentina di tassisti milanesi i quali hanno presentato le proprie rimostranze riguardo la preoccupante situazione di illegalità dilagante nel settore del trasporto pubblico non di linea. Il ministro ha espresso il suo stupore a che una società americana sia entrata così di prepotenza sovvertendo le regole del mercato in aperta violazione delle leggi vigenti e che nulla sia arrivato ufficialmente finora sul suo tavolo, visto che le informazioni in suo possesso sono solo quelle pubblicate dalla stampa. La nostra sorpresa è stata grande quando il ministro ci ha chiesto di fargli pervenire una documentazione dettagliata sul problema promettendoci il suo interessamento. Il nostro collega Havana Sette si è impegnato ad aggiornare la documentazione già consegnata al prefetto di Milano per poi inviarla al ministro.

Come disse D’Annunzio, Memento Audere Semper. Grazie signor ministro.

In foto il ministro Lupi e il nostro collega Magatti.

42 commenti

  1. Oggi ho presenziato all’incontro tenuto al parco sempione dal ministro Lupi che, prendendo spunto dai recenti scandali Expo, ragionava sulla negatività di questo genere di cose che allontanano dalla politica e portano a far percepire il fenomeno della corruzione come qualcosa di endemico nel nostro paese, accoratamente assicurava di non essere mai stato coinvolto in nessun “comitato d’affari” garantendo al contempo per tutte le persone che ha intorno ed invitava a sostenerlo per CAMBIARE REGISTRO. Più tardi ci ho riflettuto un attimo e mi sono chiesto come mai noi da tanto tempo sopportiamo che nel nostro settore operatori che non dovrebbero essere nostri competitor nei fatti non solo ci fanno concorrenza ma addirittura hanno monopolizzato con il sistema del pizzo/corruzione/percentuale/mancia al portiere (chiamatela come vi pare) le corse in uscita dagli Alberghi: non è che chi arriva in taxi poi quando parte si sente improvvisamente VIP e necessita improvvisamente di una berlina nera! Eppure è così loro Malpensa e Linate e pure Centrale, a noi la corsetta al ristorante svoltato l’angolo. Questo non è libero mercato non è concorrenza!  Proviamo anche noi a cambiare registo certa gente che al posto dell’impegno preferisce le scorciatoie e la condivisione di illeciti profitti deve capire che la “MUSICA E’ CAMBIATA! Certe cose non le possiamo più sopportare!

  2. Ricordiamoci che siamo in campagna elettorale e i politici sembrano tutti disposti ad ascoltare i problemi. Fabrizio

  3. Alberto ha colto il nocciolo del problema,da spettatore ,con poco potere per incidere,ho visto ,con occhi pieni di stupore per la nostra inerzia, acquisire fette di mercato da parte delle società di autolinee i viaggi Milano aeroporti,le corse dagli alberghi,ristoranti ,aziende e eventi fieristici da parte di altri soggetti, ho altresi ,negli stessi anni.visto una difesa feroce del loro lavoro e territorio da parte dei tassisti di Malpensa e di Segrate.Errori grossolani di valutazione della nostra rappresentanza sindacale quali il pensare che il lasciar vivere altri permetteva di non accorgersi delle carenze del nostro servizio?Non voglio pensare a connivenze, che sarebbero gravi mancanze da parte delle nostre rappresentanze,ma ora che finalmente partecipiamo tutti in un modo o nell’altro alla difesa comune non perdiamo l’obbiettivo di una maggiore partecipazione alla vita associativa sindacale in un difficile momento come questo.

  4. solo l’ azione, quella di ieri lo è, e la lotta senza sconti portano risultati, la nostra storia di questi ultimi anni lo dimostra.

  5. Personalmente sono dell’idea che per mettere in difficoltà (sconfiggere sarà impossibile) tutta questa concorrenza bisogna applicare degli sconti mirati verso l’utenza.
    Probabilmente ci rimetteremo qualcosa in termini di guadagno ma di sicuro gli NCC (tanto per fare un nome) con macchine da non meno di 40/50.000,00€ dubito potranno adeguarsi a noi.
    Ho proposto alla mia radio (ma potrebbe adottarla chiunque) una chip card per privati che dia loro la possibilità di caricare per un importo pari a 100€ e usufruirne per 110€, un bel 10% di sconto che per noi sono in fondo poca cosa suddiviso per quanti siamo iscritti al radiotaxi ma che al cliente da la possibilità di una corsa gratis.
    Ho proposto abbonamenti per aziende dirette a Malpensa (pagamento 10 corse anticipate) per un importo di 900€ e l’undicesima corsa gratuita, ovviamente il costo sarà ripartito dalla centrale radio al momento del pagamento del canone (81,80€ a corsa).
    Mi hanno risposto che quasi nessuno è interessato a questo tipo di concorrenza che verte soprattutto fra i radiotaxi prima ancora che nei confronti degli NCC e tutto è rimasto lettera morta.
    E allora zitti e aspettiamo la manna dal cielo fermi ore al parcheggio e che nessuno si lamenti.
    Gli incassi che facciamo oggi un tempo (grazie soprattutto alla crescita dei costi di gestione) si facevano in 6/7 ore, oggi no, se ci riesci, se … devi lavorare tutte le tue belle 10 ore.
    Avanti così allora.
    La mia proposta non sarà delle migliori o più brillanti ma qualcosa sul piatto io ci provo a metterlo poi però bisogna mettere d’accordo quasi 5000 colleghi e questo sarà impossibile.
    Gli NCC se ne fregano se fra di loro la concorrenza non piace o è sleale sotto forma di prezzi, loro devono muovere le macchine e vanno per la loro strada senza guardare in faccia a nessuno.
    Cordialmente, luciano doati.

  6. Ho dato una soluzione, non ho scritto una pagina del Vangelo, Marco, se qualcuno ha idee le esponga.
    Dire sempre no non serve a nulla.
    Buon lavoro.

  7. La legge va rispettata. Se non la rispettano loro non vedo perché la debba rispettare io. Se ci sono delle regole si gioca tutti onestamente, se le regole valgono solo per gli altri può darsi che anche a me venga voglia di infrangerle. Qui si fa, non mi sembra che stiamo con le mani in mano e in più non chiediamo tessere.

  8. Diciamo tante parole ma alla fine tutto rimane uguale (e i bsindacati che fanno? niente di niente)

  9. @Carlo: se il xxxx facesse degli sconti lo avrei riportato ad esempio ma così, purtroppo, non è e come ho scritto neppure prendono in considerazione il fatto di poterne fare.
    Come ha scritto Marco è illegale, o lo fanno tutti i radiotaxi o ciccia.
    Nessuno però mi vieta di adoperarmi per strappare alle ferrovie nord quei clienti che trovano vantaggiosa la mia proposta di portarli a mpx ad un prezzo inferiore una volta che sono sul mio taxi poichè dal canto mio di starmene con le mani in mano al posteggio proprio, se posso, non ci voglio stare.
    Ognuno la pensi come vuole io agisco come meglio credo e sarà sempre una goduria averli strappati alla concorrenza cmq sia.

  10. Dunque l’11 giugno i fratelli di Londra scioperano contro U….
    Perchè invece di limitarsi alla generica solidarietà non ci organizziamo e facciamo TUTTI assieme in tutta EUROPA e lanciamo un segnale CHIARO alla classe dirigente (politica e sindacale) che siamo tanti, siamo forti e siamo DECISI a non farci mettere i piedi in testa da questi farabutti.
    L’11 giugno tutti (TAXI e NCC) di Milano, Parigi, Bruxelles. Barcellona, Atene. Lisbona e Dublino tutti in pista contro la prepotenza dello zio Sam!

  11. Luciano allora se il primo va a mxp a tariffa e al cliente sembra troppo tu fai sconti da dietro…..spero tu stia scherzando…questo e il nostro problema,la maggior parte pensa a incassare e non al futuro del nostro lavoro….incassare senza il minimo rispetto delle regole e sopratutto dei colleghi….Milano 32 speriamo che la tua proposta venga accolta da tutti i colleghi

  12. ragazzi ma non vi rendete conto che ci stanno prendendo per il culo da un anno e mezzo? Ma di cosa state parlando? L’altro giorno gli assessori invocano Lupi e Lupi non sa nulla. Lupi che è capolista per le elezioni europee e forse a Bruxelles ci va o forse no. Nel frattempo si fa la foto con Magatti, perchè no? Magari ci scappa qualche voto in più.. I sindacati raccolgono fondi, e Havana 7, ottimo, bravissimo sicuramente, ma io non so chi sia, scrive al ministro. MANCO AL CIRCO BARNUM. E U… intanto fa quello che gli pare. O ci diamo una rappresentanza degna di questo nome alla svelta o spariamo.

    nota del co-moderatore: spariamo voce del verbo “sparire”, suppongo…

  13. D’accordissimo allo sciopero europeo del 11 giugno ,è un segnale forte della categoria per smorzare tanti appetitti,che parta però la volontà comune di ristrutturare il settore con nuove idee e la partecipazione di tutte le forze in campo senza i soliti metodi di mancate informazioni su ciò che sta avvenendo,chi ha impegnato il suo futuro in questo lavoro ha diritto di sapere e scegliere.6.000 licenze taxi del bacino lombardo sono un peso che deve essere preso in considerazione in ogni luogo,senza fumose interpretazioni delle leggi esistenti che sono molto chiare e devono essere applicate e non eluse e se qualcuno le vuole aggiornare si presenti e chiaramente esponga come.

  14. @Carlo, ho scritto chiaramente che i clienti sono sul mio taxi poiché se ne deduce che li ho caricati da qualche parte e poi diretti a Cadorna.
    Essendo loro in tre fargli notare che per pochi euro in più potevano andare a Mpx in taxi non credo di aver fatto torto a nessuno, Trenord a parte.
    Tu cosa hai capito di quanto ho detto invece ???

  15. E’ ovvio cari moderatore e co-moderatore: scompariamo, cessiamo di esistere, andiamo ad aggiungerci al 18% dei disoccupati, ci ritroviamo a fare la fila alle mense gratuite e ai dormitori. A quel punto non ci servirà manco una rappresentanza perchè i barboni non interessano a nessuno, non votano. E’ pur vero che gli ultimi saranno i primi, ma solo nel regno dei cieli.

  16. Oggi U…Pop sta facendo le selezioni del personale ad Assago….il comune si schiera con voi, ma lo zio Sam continua la sua corsa.
    Il ministro non conosce il problema. Personalmente chiederei una consulenza a Felice Besostri, colui il quale ha tirato in ballo l’incostituzionalità del Porcellum, constringendo la classe politica a fare qualcosa. Vabbeh poi le cose sono andate come le conosciamo tutti….
    Ma nel panorama non mi viene in mente nessun altro che abbia raggiunto dei risultati così eclatanti e che sia un cittadino qualunque. (lo spero)
    Il dumping (corsa al ribasso dei prezzi) non è la soluzione. Ammazza i mercati.
    lo sciopero getterà sulla categoria ancora ombre e veleni, ma se fosse l’ultima soluzione….

  17. Ombre e veleni? Ventiquattro anni che inghiotto rospi, se mi fai l’esame del sangue ti spaventi. La società italiana è corrotta, la politica è marcia e l’opinione pubblica una chimera da carta di giornale se non quando va a votare. Sciopero? Certamente l’11 giugno è un’occasione, prego i nostri indomiti condottieri di approfittarne se non vorranno esserne travolti.

  18. @Cono: ho parlato di sconti non di ridurre le tariffe, sconti mirati a privati o ad aziende per incentivare le corse per mxp.

  19. E’ confermato. Da domani U…pop è sulle nostre strade. Approfondite.

  20. @Marco, se ti ricordi, ti scrissi in privato per una tua personale opinione. Non sono un collega ancora, mi sarebbe piaciuto esserlo e forse non lo sarò mai. Vista questa situazione mi sono tenuto aggiornato, principalmente grazie a te. Tirare conclusioni é difficile se non impossibile.
    Sta di fatto chr se realmente il ministro non ne sa nulla dopo più di un anno, siamo messi veramente male. Intanto questi partono cammuffando, eludendo, frodando. Se fosse vero che da domani ci saranno dei disperati pronti a tutto per fare delle corse, il settore, non oggi o domani, qualcosa patirá. Se poi aspettiamo che venga messa mano alla legge da chi il caso ancora non lo conosce, stiamo belli freschi. Sperando che i ritocchi alla legge tutelino la categoria piuttosto che, in nome dell’Europa, competitivitá, ecc, non legittimo l’esistenza di altre forme.
    In ogni modo ombre e veleni li ritengo tali quando, l’uomo della strada, considera la categoria una lobby privilegiata, alla stregua dei notai. Una lobby che non permette l’evoluzione, la competitivitá, il fare impresa (io non la penso cosi). Ma, se ci fosse un notaio lowcost che mi fa rogitare casa forse ci andrei.

  21. Caro cono, non capisco cosa intendi con low-cost. Guarda che NOI siamo già da un bel pezzo low cost. Siamo talmente low cost che più low cost di così è meglio spararsi.
    Prova a fare 2 conticini: tra investimenti (licenza, auto e compagnia cantante) ore di lavoro e RISCHIO D’IMPRESA (i veri lobbisti la chiamano così), ti accorgeresti che probabilmente la mattina invece di iniziare il turno sarebbe più conveniente starsene a letto invece di affrontare la guerra quotidiana nella giungla metropolitana.
    Parlo di rischi concreti come ad esempio la vita stessa,
    Per la precisione la nostra proposta low cost è iniziata con l’introduzione dell’Euro e il mancato aggancio delle tariffe ai COSTI.
    Noi siamo rimasti (tali e quali i lavoratori salariati) alla mera conversione lira/euro 1936,27 Lire= 1 Euro. Guarda tu se assicurazioni, auto, combustibili, meccanici, carrozzieri, gommisti, tasse e contributi, e tutti gli accidenti che dio manda in terra, hanno mantenuto lo stesso rapporto.
    Chi ha potuto (molti) ha fatto il cambio 1000 lire 1 euro il che significa COSTI quasi raddoppiati.
    Le nostre tariffe se va bene sono cresciute meno del 10%. Un mestiere che dava un reddito dignitoso e rapportabile a costi/rischi ai bei tempi, oggi è diventato un mestiere sempre più mortificato e disprezzato sia economicamente che nell’immaginario dell’uomo comune.
    Qui o si riesce ad invertire la tendenza e ad affermare con orgoglio il nostro diritto di ESISTERE sia come persone ma soprattutto come IMPRESA, o non se ne viene fuori.
    Solo il fatto di chiamare “SINDACATI” i nostri rappresentati di categoria la dice lunga sulla percezione che abbiamo di noi stessi e in più trasmette a livello di “comunicazione mediatica” un’idea distorta della nostra realtà di IMPRESA.
    La parola (e non solo la parola) sindacati quali nostri rappresentanti, deve sparire dal nostro vocabolario, e forse sarebbe pure ora che assieme alla classe politica si facessero da parte tante (troppe) facce che sono lì da troppo tempo (Martano escluso).
    Io sogno un’associazione sul modello Confindustria o Assolombarda…..
    un abbraccio

  22. Milano 32,ti ringrazio per l’opinione che hai di me,nessuno ci crederà ma non sò chi si cela dietro la tua sigla di Milano 32, ma su queste pagine ho sempre apprezzato i tuoi scritti e in questo condivido il tuo sogno di un’associazione che mostrasse i denti,facesse di più per la nostra previdenza,mezzi di lavoro,costi di gestione e si imponesse nella gestione eventi e infine ci garantisse una vita più decente con qualche festivo in più e un maggior tempo da spendere con la nostra famiglia.Coraggio vedo che stà nascendo una nuova classe generazionale che ha la stessa nostra voglia di combattere senza mai demordere.Sperem,come Marco taxistory spesso scrive.

  23. Caro Roberto, ti do un indizio. In realtà Milano32 non esiste più. Adesso è Grecia96. Non ho cambiato (e non cambierò) il nickname solo per pigrizia.
    Ciao

  24. @MILANO32, proverò ad esprimere le mie considerazioni in maniera oggettiva e priva di moralismo.
    Anticipatamente chiedo, se noti vene polemiche, di credere alla mia buona fede e rispetto di tutta la categoria.
    Basta confrontare i tariffari per dedurre che i costi sono diversi. Soprattutto su Malpensa.
    (Tu dirai: ma il tassista conosce perfettamente la città e farà il percorso più conveniente , un rU…ino 2.0 seguirà il percorso preimpostato di google maps con aggravio di tempo e costi (probabile/speriamo). Sotto il profilo della trasparenza ha però il vantaggio di seguire un percorso “certificato” da uno strumento globale, anche se non piombato).
    Ad oggi si prefigura un rischio di impresa, si è vero. Ad oggi.
    Fino al 2008 l’unica alternativa ai mezzi pubblici era il taxi. Da quel dì sono arrivati BIKEMI, GUIDAMI, EVAI, CAR2GO, EQSHARING, ENJOY, TWIST. Il rischio è alto anche perche l'”impresa” realmente non è tua. Di impresa si può parlare quando, nel rispetto delle regole, si possono attuare scelte commerciali, logistiche, produttive e finanziarie.
    Cosa non possibile nel servizio pubblico regolamentato.
    Si tratta più di scommessa sul futuro, sulla tenuta delle regole. Laddove il nostro governo ha dimostrato passione nel deregolamentare e precarizzare tutto ciò che ha potuto e che potrà fare.
    Se vogliamo parlare di €, non ha colpito solo la categoria, ma l’Italia intera, con i risultati che tutti conosciamo.
    Esiste una massa di “disperati”, in senso buono, che sull’onda di un arrotondamento dello stipendio, come dice U…pop, possano essere tentati seriamente di fare impresa. All’oscuro delle norme che sono necessarie conoscere per poter operare, rischieranno patente, soldi, auto. Rovinando il mercato.
    I sindacati/associazioni non sapranno mai fare del marketing di risposta a U….
    Esempio: U… dirà che voi vi opponete ad un sano cambiamento che avvantaggia il cliente e che darà da lavorare ai giovani in questo oscuro momento. Perchè siete una lobby e dovete continuare ad arricchirvi.
    Innonderanno il web e le mail di promozioni importanti e feedback positivi. Il rating oggi è tutto, feedback positivo = servizio eccelente/venditore eccellente/moderatore eccellente/e chi più ne ha più ne metta.
    I tassisti sempre più incazzati e loro sempre più vittime.
    La risposta della categoria saranno disagi concreti verso l’utenza, feedback negativi pure da chi il taxi non lo usa. Vedo difficile il marketing del buon tassista e del buon servizio. Mi sembra di vedere Davide contro Golia. Quale comunicazione usare per dichiarare che questi sono degli evasori, globalisti che fanno rischiare i nostri conducenti e trasportati a loro insaputa?
    L’utente come può percepire tutto questo?
    …ahhh il mio vicino di casa è convinto che il radiotaxi **** sia più conveniente del ****, è un architetto, non uno scemo. Nonostante gli abbia parlato del tassametro piombato, lui continua ad avere dei dubbi.
    Pensa te che chiarezza.
    Ora accendo l’app di U…black e vedo che ci sono 8 macchine che gironzolano in centro. Se fossero abusivi, come lo sono, quanto ci si mette a bloccarli? 8 volanti in 5 minuti? 8 in borghese con uno smartphone?
    Hanno arrestato i secessionisti veneti innocenti sulla base delle intercettazioni e non fermano gli abusivi dichiarati su una app?
    Come ho già scritto, a me piacerebbe diventare mebro della categoria, ma sono alla finestra a vedere cosa succede, proprio perchè di impresa non si tratta ma di investimento di soldi e fiducia nelle leggi, nel governo, nelle istituzioni sindacali.
    Penso che debba succedere qualcosa di accidentalmente sgradevole, all’italiana, prima che le istutzioni prendano in seria considerazione la situazione. L’inchino delle navi è stato vietato solo dopo che è successo il disastro, capisci?
    Oppure tutti i taxi italiani a Roma, sotto il ministero. Sicuramente si può dormire e mangiare in macchina, si va verso la bella stagione. Alternativa di forza.
    Il sindacato cosa può fare contro un’azienda che risede in California e fattura dall’Olanda? Il problema si è delocalizzato. Viviamo in un mondo globale con leggi locali. Non servono più.
    Spero di non essere stato palloso, ma di aver sottoposto le mie impressioni per uno sviluppo costruttivo.

  25. Ci vogliamo tutti bene, ma a questi non gliene può fregare di meno, milano 32 o grecia 96 che dir si voglia delle nostre sofferenze, e neppure delle nostre vite, social cost ben spendibili per la libertà assoluta di pochi di fare i soldi sulla pelle di tutti gli altri, i neoliberisti, la storia più vecchia che c’è. Noi abbiamo ragione e rispettiamo le leggi e siamo bravi, ma ai Pop anche delle leggi non gliene può fregare di meno perchè a loro interessa una sola legge, quella del più forte. E poi LORO conoscono bene la differenza fra forma e sostanza, fra chiacchere vuote e fatti concreti. Adesso pare che finalmente si sia capito che ci dobbiamo dotare di un buon studio legale, era ora, bene, benissimo. MA SIA CHIARO A TUTTI CHE GLI UNICI CHE POSSONO DIFENDERE IL LORO LAVORO siamo sempre e solo noi: quelli che guidano, i tassisti, la categoria di individualisti unita come nessun altra quando serve. L’11 giugno e tutti gli altri giorni dell’anno se necessario fino a quando di U… non resterà neppure il ricordo.

  26. Come ho già scritto, a me piacerebbe diventare membro della categoria, ma sono alla finestra a vedere cosa succede, proprio perchè di impresa NON si tratta ma di investimento di soldi e FIDUCIA nelle leggi, nel governo, nelle istituzioni sindacali.
    Il sindacato cosa può fare contro un’azienda che risede in California e fattura dall’Olanda? Il problema si è delocalizzato. Viviamo in un mondo globale con leggi locali. Non servono più.

    Centrato il punto, e’ questione di fiducia. Fiducia in un mondo (globalizzato e iperliberista) che NON ne merita alcuna!
    Opinione di un altro alla finestra che cio’ che vede NON gli piace minimamente!

  27. Immaginiamo una autostrada coi suoi bei guarda-rail in cui i taxi hanno sempre marciato con piccole sbandate al centro strada,chi invece ne è uscito finendo fuori strada è il servizio di ncc,sia nell’offerta di pedaggi,che,in particolare, nei numeri in costante crescita incontrollata.Si può aiutarli a rientrare in careggiata a patto che diano una collaborazione sincera e senza i voli pindarici di sfuggire alla rimessa o a una territorialità regolata.Il servizio taxi gode e godrà della prima offerta di servizio alle stazioni e agli aeroporti e se si ristruttura in diversa maniera anche a conservare il valore della sua licenza.La nostra buona volontà non manca,ma il mondo ncc che ha chiuso gli occhi per tanto tempo si ravveda e che dopo U… ne verranno altri e solo l’unità di intenti di chi vive sulla strada può salvare il nostro e vostro pane.Ai due che stanno alla finestra,Cono e Ariete 62,dico: tranquilli i tassisti ne hanno viste di peggio e ne sono sempre usciti a testa alta.

  28. A scrivere é un’altro neo iscritto al ruolo che ha avuto come chiodo fisso negli ultimi 6 mesi di partire col taxi. Poi succede che viene fuori dal nulla (o quasi) sto U…pop. E allora !? E allora fermi tutti…..ragioni ragioni ragioni e piu ragioni piu ci si spaventa !! Ma veramente uno si indebita e tira fuori 200.000€ per trovarsi in un clima di guerra in cui abusivi disperati sono organizzati da una multinazionale con alle spalle soldi a palate e studi legali degni di Perry Mason !? E il comune in tutto questo !? Qualche multa per dare il contentino alla categoria e finita lì. Io ieri sono andato all’incontro di U… x conoscere il nemico. E il nemico é temibile….app modernissima, costi dell’azienda vicino allo zero (in Italia non aveanno neanche una sede !!!!) aggirano i buchi legislativi di una legge (21/92 e 20/95) vecchia come il cucco, usano come forza lavoro chiunque, dall’universitario al pensionato, pagano via bonifico ogni lunedi, rimborsano ecopass e a loro dire pagano TUTTE LE SPESE LEGALI di eventuali multe salate e/o ritiri. In altre parole…..: finché non viene modificata la legge che ne sancirá l’illegalità e verra ridimensionato il fenomeno (a Boston mi pare il servizio puo funzionare ma con chiamata 30 minuti prima) il clima sará rovente. Da sapere anche che a Washington il servizio é stato dichiarato illegale e ….tenetevi forte, il municipio, preso d’assalto da decine di migliaia di mail della “comunity” di U… che protestavano in favore di quest’ultimo, ha ceduto. Il servizio é stato quindi ripristinato. Mentre a ny dove il sindacato é antico e potente, U… é stato radiato in poche settimane. E da noi !? In cui tutto va a rilento x cose essenziali, (vedi legge elettorale), di che morte moriremo !?

  29. Io seguo il blog da diverso tempo e ho da poco preso una licenza taxi per il comune di Bologna.
    Seguo molto attentamente l’avanzamento di U…, anche se non è ancora presente nella mia città.
    Secondo me bisogna trova il modo di fermarli subito. La legge che regolamenta il servizio pubblico non di linea secondo me è chiara, bisognerebbe “solo” farla rispettare… Ma in Italia è sempre durissima…
    Lo sciopero può essere un’arma a doppio taglio, in quanto si rischia di avvicinare per necessità le persone ai “concorrenti”… Non so come, ma tra denunce e azioni legali bisogna farli chiudere il prima possibile… prima che la gente si abitui ad utilizzare questi mezzi… Prima che si diffonda…

  30. Stasera parlavo con alcuni amici, uomini comuni.
    Non sanno che la geolocalizzazione è appannaggio anche dei taxi.
    Non sanno che i taxi hanno pagamenti elettronici tipo “Globix”
    Non sanno che i radiotaxi esistono su smartphone.
    Non vogliono credere che U… sia un servizio illegale, “se esiste, evidentemete può”.
    Credono che U… abbia rivoluzionato il mondo.
    Non se la menano: “se U… paga le tasse in Olanda, sa come gira il mondo”.
    Non sanno cosa sia un NCC.
    Non hanno idea dei requisiti necessari per essere un professionista nel trasporto pubblico.
    Benvenga la sharing economy.
    Non credono che si possa rischiare multe e sequestri.
    Forse sul fronte assicurativo hanno qualche perplessità, ma no troppa.
    U… è sinonimo di lusso.

    Questa la mia piccola esperienza di stasera.
    Credo che ci sia un bel gap comunicativo da recuperare.

    @Martano, scusa se mi permetto, cercare coesione tra le due categorie è una buona idea, ma è il cliente/utente colui che interessa a tutti. Quello è l’obbiettivo, non la spartizione del mercato tra di voi.
    Il mercato sta diventando volatile.
    Sta arrivando una nuova generazione di abusivi tecnologicamente avanzati che non devono bofonchiare alle stazioni, devono solo “fare tap sul display”, mentre fanno colazione comodamente a casa propria. Non credo che possiate già aver affrontato questo problema in passato ed esserne usciti a testa alta. E’ tutto diverso.

  31. Jeff, per curiosità, ma quante persone c’erano a questo incontro, 20/50/100? E quante di queste hanno ritirato il kit del buon abusivo? Riesce per cortesia a darci un’idea? Grazie!!!

  32. Voi sapete che nelle comunità Sud Americane e Latine, e in quelle Cinesi, ci sono da SEMPRE e da ANNI autisti abusivi con macchine private che portano in giro i loro conterranei con prezzi già fissati ???
    Davvero credete chi è abituato ad usare delle Mercedes con autista che parla Inglese e veste giacca e cravatta possa salire sui ns taxi (adesso arriva l’estate e vi invito a vedere come molti di noi vanno vestiti, sandali o ciabatte e con calzoni a bermuda, magliette sopra l’ombelico e camicie con aloni di sudore fin sopra il colletto) ?!?
    Quando di lavoro ce n’era (ero un autista NCC per conto di un’agenzia di noleggio) eravamo noi NCC a passare il lavoro ai taxisti e chi lavorava in quegli anni ben ricorderà in Borgogna le due file, una di taxi dalla parte del portico e l’altra degli NCC dalla parte della TESLA.
    Non si è mai visto un taxista passare una corsa ai noleggi ma casomai il contrario.
    Oggi ci si scanna perché c’è crisi e ogni corsa persa è un grande problema per la categoria taxi ma io dico che un cliente NCC spende tanto e in cambio riceve tanto e a noi non ci fila per nulla.
    Un cliente taxi anche se a malincuore si fa andare bene il “braghetta ciabattato” ben sapendo che cmq ha un numero di licenza che gli consente di fare un rapporto al conducente disonesto o maleducato.
    Un cliente del Car Sharing è un cliente che piuttosto di farsi trasportare da un altro conducente, fosse anche dalla moglie, preferisce andare a piedi.
    (Avete visto bene in faccia chi usa queste macchine, spesso sono giovanotti/e ben vestiti e con le tasche piene di soldi o signorotti fra i 30/40 anni che amano fare i pirlotti arrivando in stazione e in sfregio alla buona educazione stradale buttano la macchina dove gli pare).
    Solo in un giorno ho contato una decina di macchine CS multate di cui 5 in stazione e vedrete che presto gli passerà la voglia di fare i bamba.
    Come ha detto il “vecchio” e buon Martano noi siamo in guerra da sempre e da sempre riusciamo a venirne fuori a testa alta, e così sarà anche in futuro.
    Il problema che nessuno vuol vedere sta nel fatto che bisogna rieducare molti di noi, della ns categoria, che ancora pensano di essere i padroni del mezzo che guidano poiché abbiamo comprato una licenza e la relativa macchina.
    No signori, prima di noi conducenti vengono i clienti che sono coloro che ci danno il pane quotidiano, poi viene il rispetto per i colleghi che tutti i giorni incrociamo sul posto di lavoro e poi, molto poi, ognuno di noi.
    Ho letto un documento che il Comune di Milano sta attuando per fare una APP che sostituisca le colonnine, che dia la possibilità a tutti, nessuno escluso, e dove nessuna radiotaxi potrà vietare ai suoi iscritti di usare, praticamente un modo nuovo di lavorare e poiché noi sappiamo bene come si fa a lavorare in questa ns città, e non dobbiamo inventarci autisti dal momento che siamo molto qualificati, avremo solo da guadagnare nel rimetterci in gioco attraverso pochi e mirati accorgimenti.
    Però è anche vero, come dicevo sopra, che ci sono autisti poco presentabili alle volte e sarebbe ora che ci guardassimo allo specchio e magari anche si cominci a ricordare a quei colleghi che fumano in macchina, che vanno scalzi o con le mutande fuori dai calzoni, a coloro che bestemmiano contro i clienti e li trattano come se di loro non ne avessero bisogno ecc ecc, che noi siamo persone educate e professionisti seri e non degli abusivi legalizzati come si evince nei comportamenti di alcuni.
    Non credo di essere in grado di dire come o cosa fare per debellare la piaga U…, U…POP o CAR SHARING ma è sicuramente anche compito mio difendere il mio lavoro da queste persone che possono solo creare danno alla ns immagine, compito mio e di tutti coloro che tutti i giorni lavorano 10 ore tirate felici di vedere e sentire clienti che ancora credono in noi e non ci tradirebbero mai per sostituirci con i sopracitati.
    Cerchiamo di mostrare la fierezza, la concretezza del ns lavoro fatto con onestà che sappiamo svolgere sempre al meglio quando ci viene chiesto di farlo, solo così potremo convincere il cliente che noi siamo quanto di buono e meglio il mercato del trasporto pubblico può offrire.
    Non credo che piacerà a tutti questo mio post ma di certo a qualcuno darà modo di riflettere, spero.
    Cordialmente, luciano doati.

  33. Caro Luciano, tutto giusto, tutto condivisibile. Chiediti anche perchè dopo anni che il comune intralcia più o meno scientificamente le colonnine telefoniche di fatto dimenticandosene l’esistenza salta fuori quel progetto fantascientifico che hai letto. Pronto a scommettere che non funzionerà? Poi andiamo a dire al pantofolato tassista che deve avere rispetto di tutto e di tutti quando per prime le istituzioni non lo considerano se non quando è ora di elezioni con vane promesse.

  34. Tralasciando la fastidiosa affermazione ” …eravamo noi NCC a passare il lavoro ai tassisti..” COSAAA!?
    MA QUANDO MAIII!? MA NON DOVEVI STARE IN RIMESSA!?……Ricordo al transfuga Luciano che l’obbligo al decoro, all’educazione e alle buone maniere spetta anche ai clienti dei taxi ,ma queste stanno diventando merce rara ….noi purtroppo abbiamo l’obbligo della corsa e di ‘braghette ciabattati’ sai quanti ne carico…anche dai grandi alberghi pluristellati…..l’ultimo visibilmente ubriaco con bottiglia di birra aperta uscito da un noto albergo di p.za Repubblica se fatto chiamare il taxi dal vetturiere (il mio)…….scaraventato fuori in un nanosecondo e rimbrotto colorito al vetturiere costernato…..per cui….nessuna lezione di bon ton e classifiche di rispetto….io continuero’ ad aprire la portiera alla vecchina col bastone o alla mamma col bambino …..ma al giovane manager con le mani occupate da :smartphone ,sigaro ,copia del Financial Times ,valigetta 24ore in pelle pregiata e accessori di lusso vari che attende la mia discesa dall’auto con sguardo sprezzante io contraccambierò con un sbadiglio(portando la mano alla bocca pero’)…………………….@CONO :complimenti per la tua lucidità di pensiero dici cose molte sensate speriamo di averti tra noi….

  35. Tante belle parole da chi partecipa a questa discussione che non tiene conto di cosa si sta parlando :U…,che invidio per il marketing che fà,si propone, come qualsiasi radiotaxi poteva fare, aggravando i costi del 20% da sottrarre ai ricavi del tassista.20% significa sui ricavi medi di X euro mensili una detrazione di Y euro che o vanno a carico del tassista (cosa non sopportabile economicamente)o sul prezzo del tassametro a carico dell’utente.Ecco perchè sono meravigliato della mancata contrapposizione delle amministrazioni e dello stato a tutela delle leggi che regolano il settore,e che dire poi delle associazioni consumatori .così presenti durante le tentate liberizzazioni.Ho scritto 20 anni sul giornaletto Federtaxi sognando una categoria diversa e più partecipe assisto ora a lotte in cui praticamente non c’è più nulla da spartire,ma solo da difendere da quella capitalistica visione del mondo che pensa di renderci con la scusa della tecnologia innovativa loro schiavi.Ho alla fine pensato agli ncc come compagni di strada,e così pure dei colleghi di Malpensa e Linate e Bergamo ma si vede che cercare di unire è più difficile che dividere.Ci vediamo sabato a far festa ai giardini Porta venezia.

  36. Io ancora non so bene come sia questo settore, visto che sto aspettando il trasferimento della licenza, ma è così difficile unirsi a livello nazionale? A Bologna per esempio ci sono due cooperative taxi, con due presidenti.. Non è possibile organizzare qualcosa a livello nazionale (anche come azioni legali)? È così difficile muoversi tutti assieme? La domanda non è provocatoria, davvero! chiedo a voi che avete più esperienza e conoscete molto meglio questo settore se è una cosa fattibile o meno…

  37. Caro Marco, non scommetterei mai un cent su quanto concerne le promesse che possono fare i politici e sono preoccupato quanto te per la situazione colonnine soprattutto se penso a quei colleghi che non usufruiscono di un servizio radio.
    Incrociamo le dita e speriamo in bene.

  38. @smartfart:
    Caro Smart se non lo hai compreso io ho lavorato come autista dipendente di un ncc e dove mi dicevano di andare o sostare così facevo.
    Le corse ai taxisti le passava direttamente il mio boss seduto comodamente alla sua scrivania e non io ed è una fortuna che non abbia le ricevute delle “cagnotte” versate da costoro al sottoscritto da rigirare al boss altrimenti ti ricrederesti di quanto hai appena “URLATO.”
    Io non dico mai una cosa per un’altra e chi mi conosce lo sa, non parlo a vanvera e se dico una cosa è perché è passata davanti ai miei occhi e se mai dovessimo incontrarci ti farò pure conoscere i fruitori di tale servizio.
    Io ho lavorato come taxista per 15 anni prima di passare a fare l’autista ncc e sono colui che ritornando in piazza piuttosto che fare la parte del furbetto, il quale dopo aver venduto e incassato i profumati soldi della prima licenza, ha investito per la seconda volta in questo mestiere e dopo 6 anni dal mio ritorno in piazza non me ne pento (sono 26 anni di onorato servizio al volante di una macchina).
    I cinque anni passati alla guida di una mercedes ncc sono stati i peggiori della mia vita e oggi ne faccio cmq tesoro di quella esperienza sconsigliandola a chiunque mi chieda informazioni in merito.
    Sono anche sì colui che a Rho, in occasione della fiera del mobile, non si è lamentato degli ncc che occupavano il ns posteggio come invece hanno fatto molti colleghi, io sono colui che è andato da loro e gentilmente ed educatamente li ha invitati e trovare posto altrove poiché intralciavano il ns lavoro.
    Le regole, questo è ciò che io predico per il corretto svolgimento del ns lavoro e, ovviamente, per quello altrui (ncc, U…, car sharing ecc..).
    Per il resto da te riportato nulla da ridire su certi clienti che anch’io come te provvedo a lasciare a piedi se hanno un comportamento scorretto, e ci mancherebbe …
    Tutta la mia ammirazione per coloro che si premurano di correre in aiuto a chiunque ne abbia bisogno, che sia sopra un taxi o per strada, perché sono convinto che le più grandi soddisfazioni nel ns travagliato lavoro le raccogli a tassametro spento.
    Tu leggi il mio nome e cognome e la mia sigla, fermami se ci troviamo al posteggio e ne parleremo a voce molto volentieri.
    Ciao Smart.

  39. @visetaxi: circa 30/35 persone delle quali solo io e un’altro non abbiamo ritirato il kit da abusivo. In un modo o nell’altro U… la spunterá, ma non penso che “ucciderá” i taxi. Ne mangerá pero una parte di michetta, quanto grande dipende da quanto la categoria, la sua immagine e il servizio sará capace ad ammodernarsi in modo efficace.

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