Sindacati taxi, pronti a mobilitazione come in Francia

taxi_sciopero_parigi«Nel caso in cui le voci circolate in queste ore, relative alla presentazione di un emendamento soppressivo dei contenuti dell’uno quater (norma fondamentale per contrastare il diffusissimo fenomeno dell’abusivismo presente nel settore taxi ed ncc) risultassero vere, siamo pronti a dare vita ad iniziative di protesta come quelle fatte negli scorsi giorni dai nostri colleghi francesi».

Così in una nota le strutture sindacali maggiormente rappresentative del settore Unica taxi CGIL, Fit Cisl taxi, Uil trasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Confcooperative Lazio, Mit, Assodemoscoop e Anar autonoleggio romano. «Qualsiasi colpo di mano – prosegue la nota – sarebbe considerato inaccettabile da tutti gli operatori onesti del comparto taxi ed ncc e vedrebbe una immediata e ferma reazione dell’intero settore.

Nelle prossime ore, sarà convocata una riunione intersindacale nella quale valutare insieme la situazione e deliberare azioni di lotta. Ribadiamo nuovamente che a pochi giorni dall’emanazione della sentenza in Corte di Giustizia Europea sulla cosiddetta libertà di stabilimento – conclude la nota – l’eventuale abrogazione di contenuti dell’uno quater sarebbe considerata come un azione scellerata ed ostile verso un comparto di lavoratori non più disposti a sottostare ai molteplici fenomeni di abusivismo presenti nel settore».

5 commenti

  1. E’ora di finirla non si puo’ continuare con una persecuzione verso una categoria

  2. Altro che mobilitazione come in Francia. Ragazzi andate a leggere il punto 30 del fascicolo “Impegno Italia” del premier…. Il titolo del punto 30 è: Rilanciare le liberalizzazioni, in particolare dei servizi pubblici locali…. indovinate un po’ di cosa parla questo punto??

  3. Non facciamo terrorismo gratuito, grazie. Ovvio che le parole del (traballante) premier non ci facciano felici, però nulla lascia presagire il peggio. Stiamo in campana comunque. “Impegno Italia”

  4. Se qualcuno pensa che non vogliano proseguire nel progetto liberizzazione se lo tiri via dalla testa,che noi ne parliamo o no non frega a nessuno ,siamo incapaci di colloquiare coi media,e i nostri nemici sono sia a destra che a sinistra.Vediamo come va in Francia e prepariamoci a seguire la stessa strada.

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