Maran: no alle irregolarità ma l’innovazione va avanti

L’assessore alla Mobilità: «Se non si aggiornano le norme nazionali, si lasciano soli tassisti ed enti locali» da milano.corriere.it

mah!I tassisti denunciano l’abusivismo di Uber: sbagliano?
«Non è un tema affrontabile solo a Milano: tassisti e Uber si stanno confrontando a ogni latitudine del mondo. Solo poche settimane fa sono arrivati alle mani a Parigi. Ora, al netto della nostra determina dirigenziale sospesa dal Tar, pensare che sia una leggina di Milano a risolvere un problema globale è evidentemente irrealistico».

Il servizio Uber è legittimo?
«A nostro giudizio i riferimenti della legge del 1992 non vengono rispettati da Uber: lo abbiamo anche ribadito nella determina». Pierfrancesco Maran, 33 anni, democratico di fede renziana, è assessore alla Mobilità: «La domanda di fondo è: una legge del 1992 può recepire tutte le novità del mondo di oggi? I cittadini chiedono servizi sempre più innovativi…».

Lei che opinione ha?
«Ci sono numerose compagnie, come Uber, che fanno politiche estremamente aggressive sul filo del rasoio rispetto alla legge. Se non si aggiornano le norme nazionali si lasciano tassisti ed enti locali ad affrontare da soli i problemi. Alla fine, come abbiamo visto, i più danneggiati sono gli utenti, che si sono trovati di fronte a un inqualificabile disservizio».

È una battaglia tra tradizione e innovazione?
«Lo dico alla categoria dei tassisti in tutti gli incontri: certamente possiamo fare di più, e lo faremo, per sanzionare le irregolarità. Dopodiché bisogna anche dare servizi aggiuntivi agli utenti: non si può sempre rimandare il punto o pensare che debbano risolverlo le istituzioni. Nella mobilità i cambiamenti sono rapidissimi: se non ci si rinnova si resta indietro, e non basta una protesta per recuperare. Lo sciopero è stato una enorme campagna pubblicitaria per Uber: chi l’ha promossa dovrebbe rifletterci…».

Non che il Comune brilli per efficienza: i tassisti aspettano da anni il numero unico di prenotazione della corsa…
«La gara parte ora. Ma è evidente che il pubblico, nell’ultimo decennio, ha investito poco. Anche perché, forse, non c’era tutta questa voglia di cambiamento da parte della categoria».

I tassisti sono un lobby?
«Diciamo così: ogni volta che la politica ha tentato di intervenire è stata respinta».

Cinquemila taxi bastano alla Milano di Expo?
«Si stanno facendo le verifiche del caso: il numero dei taxi per abitante è in linea con le città delle dimensioni di Milano».

Era dai tempi dell’ex sindaco Albertini che i tassisti non occupavano le piazze. Lei, assessore, ha visto due scioperi in pochi mesi: che succede?
«Non mi sembra una protesta diretta al Comune. Piuttosto, tante categorie che un tempo godevano di una fortissima tutela oggi non ce l’hanno più nella stessa dimensione. E reagiscono in modo controproducente»

7 commenti

  1. Maran Maran ci sono regole e vanno rispettate….sennò qui diventa una giungla….e occhio all Expo….

  2. Per favore qualcuno spieghi all’assessore Maran che la Legge c’è per essere rispettata e che lui è stato eletto proprio per farla rispettare e che se per caso fosse incapace di farlo non avrebbe che una sola scelta da fare.

  3. O giovane asfaltatore della dignità umana di renziana provenienza, finalmente sei uscito allo scoperto!

  4. Sull’expo non voglio sentire niente e meglio che nessuno si inventi niente. Sulle forme di protesta contro U… e contro l’immobilismo del comune io non vedo il blocco. Tutti in piazza magari a lavorare anche i fuori turno anche se il solerte vigile ci puo’ fregare. Ma un bel serpentone a velocita’ ridotta per non causare incidenti a me piacerebbe parecchio. E’ una cattiva idea?

  5. Hanno autorizzazioni di comuni di fuori provincia,addirittura ne ho vista una del comune di Monreale (PA) come è possibile. Devono svolgere il servizio nel loro territorio.Non trovo giusto che il taxi deve servire comuni dove i noleggi non ci sono e piazzarsi sotto gli Hotel di Milano a scegliere le corse più consistenti.

  6. All assessore Maran senza spirito polemico ma oggettivo almeno dal mio punto di vista;

    Non possiamo accettare l’abusivismo , siamo soggetti a tariffe concordate , turnazioni , regolamenti visite e caratteristiche specifiche , loro delegittimano anche la sua figura e quella delle istituzioni . quindi anche da cittadino non accetterei d ufficio o perché le pseudo applicazioni lo consentono tre assessori alla mobilita o 5 sindaci.. questa è la regola delle regole che si chiama democrazia , non può un soggetto esterno bypassare le istituzioni , altrimenti chi è stato eletto dal sistema deve domandarsi se è all altezza del problema.

    Le licenze sono quasi tutte state acquistate dai tassisti con enormi sacrifici personali e di intere famiglie che durano decenni .

    Non credo sia accettabile ancora una domanda del genere tassista = Lobby , ricordo che viviamo in mezzo allo smog, al traffico, nel posto più maleducato della terra che è la strada, non abbiamo ferie , malattie, TFR , la categoria non è neanche considerata usurante , le malattie professionali hanno sempre a che fare con cuore e polmoni .

    I lobbisti parliamoci chiaro non hanno mai lavorato.

    Siamo a costo zero per la comunità al contrario di tutte quelle forme di trasporto pubblico che attingono energia chiamata denaro dal cittadino.

    Noi ci alimentiamo esclusivamente da coloro che usufruiscono del servizio con tariffe stabilite dal Comune non da un algoritmo .

    Non è vero che siamo riluttanti al progresso, i radiotaxi Milanesi utilizzano applicazioni dal 2011 e differenti forme di chiamata taxi anche per clienti sordo muti tipo l SMS dal 2009 più altre 5 forme di chiamata taxi tipo web, stp, mail, modem ecc prima di tante città Europee e al mondo .

    Non è propriamente corretto dire che la politica ogni volta che è intervenuta è stata respinta, perché nel 2004 la categoria taxi di Milano ha dovuto accettare un imposizione della giunta Albertini che aveva stabilito di emettere più o meno 300 licenze che non servivano assolutamente , in quanto-sarebbe stato sufficiente riorganizzare le turnazioni.

    Dal 2008 le stesse licenze del concorso Albertini sono andate ad aumentare le file di taxi ai posteggi grazie alla crisi di sistema internazionale , quindi non cera neanche una previsione di programma futuro sulle necessita delle nuove licenze.

    Quelle licenze cosi in numero elevato sono le uniche di tutto il bacino europeo di città considerate Alfa http://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_globale#Citt.C3.A0_Mondiali_Alfa come Milano , tra l altro lei è autorizzato a vantarsi che i taxi di Milano sono tra i migliori in Europa

    Un occhiata all Euro test dell Unione Europea Milano risulta tra le prime su 22 metropoli europee

    http://eurotestmobility.hades.webhouse.dk/wp-content/uploads/2013/12/110905-Test-of-Taxis-detailed-reviews_en_final.pdf

    Sul Numero di taxi ha detto bene , siamo in linea a tutte le realtà europee , addirittura siamo il doppio di New York secondo i parametri abitante numero di taxi.

    https://www.taxistory.it/wordpress/2013/02/04/gli-schiavi-di-new-york/

    Quando dicono che per Expo basteranno i taxi , le dico semplicemente come lei sa che Milano ha fiere per più di 160 giorni l anno sarà sufficiente a mio parere una turnazione liberalizzata degli orari a seconda dei flussi di persone che arriveranno per l evento.

    https://www.taxistory.it/wordpress/2013/02/04/gli-schiavi-di-new-york/

    A lei e al Sindaco Pisapia dico che potete vantarvi del servizio taxi di Milano , non lo fate mai in fondo fino a prova contraria siete voi i rappresentanti delle istituzioni della nostra città , eletti in democrazia mica siete abusivi…oppure decretati da un applicazione Android o Apple .

    Saluti Sierra67

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