Auto pubbliche e concorrenza, comunicato stampa TAM

tamIn merito all’articolo apparso oggi sulla prima pagina del Corriere Milano dal titolo “Auto pubbliche e concorrenza” la scrivente associazione intende chiarire alcuni concetti importanti e partire dalla seguente premessa: Il servizio taxi, o meglio i tassisti sono da sempre un sistema di imprese che agiscono in regime di concorrenza di mercato. Per citare solo qualche esempio è sufficiente ricordare che nelle grandi città italiane i radiotaxi (autogestiti e non finanziati) sono da sempre in concorrenza tra loro e ogni anno gli stessi radiotaxi (costituiti da tassisti organizzati in cooperative) spendono somme ingenti per ammodernare e pubblicizzare il loro servizio e il loro marchio.

Non solo, da sempre i tassisti esprimono un servizio in concorrenza con l’attività di “noleggio con conducente” (NCC). Addirittura tra gli stessi titolari di licenza vige il principio di concorrenza: quando un tassista acquista un auto di grandi dimensioni, di una casa automobilistica prestigiosa o addirittura un Van con capienza fino a nove posti, non lo fa per proprio piacere, ma per cercare di proporre una condizione di competitività maggiore rispetto ai colleghi, nella speranza di poter acquisire più corse.

Che dire dunque dell’avvento di nuove tecnologie che tanto affascinano chi scrive? Forse anche qui sarebbe meglio approfondire la questione e conoscere meglio la realtà dei fatti, si apprenderebbe che proprio la categoria dei tassisti, con i propri radiotaxi e le proprie Associazioni di categoria, hanno per primi immesso sul mercato le applicazioni di chiamata scaricabili da telefoni di ultima generazione, si sono attrezzati per consentire sistemi di pagamento elettronici e hanno realizzato investimenti ingenti per ammodernare la flotta al fine di migliorare l’impatto ambientale.

Il Car sharing, tanto apprezzato come nuovo servizio, è di fatto una opportunità non nuova, la vera novità è che, grazie ad un importante investimento pubblico che mette in circolazione un ulteriore numero di autoveicoli a benzina (oggi 1200 domani non si sa) , le società che lo gestiscono sono in grado oggi di offrire un servizio a prezzi decisamente più bassi prescindendo dagli effettivi costi di gestione. Scelta politica, questa, condivisibile o meno ( a seconda dei punti di vista) che comunque è destinata a fare i conti con le ricadute sul bilancio del comune e quindi sulla collettività a fronte di un servizio costoso che rivolge i propri benefici ad una parte limitata della cittadinanza.

Ma veniamo al servizio offerto dalla società Uber ,che merita un approfondimento particolare. Quello che all’autore dell’articolo appare come una “democratizzazione dell’autonoleggio” in realtà non è altro che un sistema di acquisizione illegale delle corse. Si ricorda infatti, a chi non mastica la materia, che la legge prevede una precisa distinzione tra servizio indifferenziato (taxi) e servizio contrattato (autonoleggio) al fine proprio di estendere la gamma dell’offerta nell’ambito del trasporto pubblico non di linea. In questo senso l’NCC si caratterizza per essere prestato partendo dalla rimessa e deve essere attivato mediante contatto diretto con l’utente. In questo caso la positività dovuta all’avvento di una nuova tecnologia si traduce in un illecito, in chiara contrapposizione alla norma vigente.

Il Comune di Milano nel Luglio scorso ha emesso una direttiva che precisava appunto quali fossero le direttive di legge da osservare. Oggi tale direttiva è momentaneamente sospesa a causa di un ricorso presentato al Tar della Lombardia, ma la legge resta e deve essere rispettata. Non c’è speranza di ascesa per chi lavora nell’illegalità, anche se spinto e supportato da “stampa amica”.

5 commenti

  1. BENE. E ALLORA CHE SI FA? CHIUNQUE E’ IN GRADO DI CAPIRE CHE E’ IN CORSO UNA LIBERALIZZAZIONE STRISCIANTE FRA AUMENTO DI ABUSIVI, U…, MACCHINE ROSSE, BIANCHE, GIALLE E BLU A SPESE DEI CONTRIBUENTI, TUTTE INQUINANTI, CON IL NOME FINTO INGLESE, DOPPIE GUIDE, CONURBAZIONE, COLONNINE INSERVIBILE, APP A MILLE, E OGNUNO FA QUEL CHE GLI PARE TANTO I VIGILI NON CI SONO E UN PAESE IN CRISI VA IN FERIE, TRANNE I TASSISTI SEMPRE PIU’ ALLA FAME NATURALMENTE, DAL 21 DICEMBRE AL 7 GENNAIO UNICO AL MONDO.

    PARLARE DI MENO, LOTTARE DI PIU’. BUON ANNO.

  2. Condivido il pensiero di Claudio Severgnini e ancor più quello di Koolass,purtroppo il primo che pare abbia raccolto l’eredità di Nereo Villa a condurre la Categoria Unita ha fatto una buona analisi e difesa,ma nessuna concreta proposta.Parlare di meno,lottare di più scrive invece Koolass ma come?Il mio parere è che avendo per ora le leggi a nostro favore,(ma fino a quando?)bisognerà velocemente denunciare chi non le fà osservare per omissione di atti di ufficio,Una firma sola non basta e la rappresentanza sindacale dovrebbe farsene carico,onde evitare che le ritorsioni,cosi frequenti dato il nostro focoso carattere italico,si dirigano verso un unico soggetto.Altre strade non esistono dato l’evidente disinteresse sulla nostra sorte da parte delle autorità preposte.Il nemico,che non è solo U…,farà nei prossimi mesi continua lobby,quella si vera ,non la nostra di cui siamo accusati che è soltanto la difesa del posto di lavoro,pari a quelli che salgono sulle torri .Come rappresentante regionale di Federtaxi-Cisal mi rendo disponibile a mettere la prima firma se altri lo faranno,ma per favore non fate gli struzzi o fate altre proposte che quì lo spazio c’è.E come la famosa frase”Ci sarà un giudice a Berlino”difendiamo il nostro lavoro.

  3. Condivido tutto e tutti dico solo una cosa …………diamoci una mossa …….abbiamo dimostrato anche contro gli scettici …..che se rimaniamo uniti possiamo dire la nostra

  4. Non vedo altra alternativa nel far sentire la nostra voce tramite protesta.Non cambia nulla ,all’opinione pubblica se protesti ora o dopo sempre antipatico risulti.Troppo silenzio per lungo tempo nessuno vuole il dominio solo rispetto.

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