Uber, esperimento wi-fi a bordo delle vetture

motori24 motori24.ilsole24ore.com  Il wi-fi a bordo delle vetture, la possibilità di pagare anche con PayPal grazie a un apposito accordo valido inizialmente in Italia, Francia, Olanda, Germania e Usa e una nuova iniziativa che coinvolge anche i modelli Mini della Bmw oltre alle classiche berline e van. Queste le novità lanciate da Uber nelle ultime settimane. La società, che offre servizio di trasporto personalizzato su “auto blu” con conducente in tutte le principali città del mondo, è operativa in Italia a Milano e Roma e sta lavorando per rendersi sempre più interessante anche per l’utenza business. Di fatto, si tratta di una nuova tipologia di flotta distribuita, in cui Uber funge da aggregatore e da abilitatore di servizi, su auto non di proprietà.

«Dal suo arrivo a Milano, Uber ha visto una crescita esponenziale di utenti molto eterogenei tra di loro – spiega Elena Lavezzi, community manager di Uber Milano (quindi responsabile operations della prima sede in Italia) –. È difficile delineare un tipico utente del nostro servizio, perché gli utenti sono persone di età e tipologie diverse, infatti il nostro slogan è “l’autista personale per tutti“; però possiamo dire che la maggior parte dei nostri clienti ha un profilo business, viaggia molto, è aggiornato sotto il profilo tecnologico e possiede una carta di credito. I manager e i professionisti chiedono eleganza, puntualità e sicurezza. Desiderano poter caricare il cellulare quando sono in auto e trovano comoda una app che utilizzano allo stesso modo in tutto il mondo: scendono dall’aereo, aprono l’app e richiedono l’autista senza intoppi, che siano a Singapore, a Cape Town o a Bogotà».

Anche la sperimentazione del wi-fi in auto va nella direzione di soddisfare principalmente l’utenza business. «Abbiamo lanciato l’iniziativa a Roma – dice Elena Lavezzi – la riproponiamo ora a Milano con 10 router personalizzati per noi da wiMAN per una fase di test che andrà avanti fino a che non ci sentiremo certi di poter consolidare l’iniziativa su tutte le auto che collaborano con noi non solo in Italia».

«La differenza principale con Roma risiede soprattutto nel fatto che Milano è il punto di riferimento di moda, finanza e tecnologia mentre la capitale è il centro nevralgico di politica, cinema, arte e ambasciate – spiega Benedetta Arese Lucini, regional general manager di Uber -. Tra le due città c’è un continuo scambio di persone che si spostano per lavoro ed è per questo che abbiamo scelto di lanciare il servizio in queste due città per prime in Italia, per agevolare gli utenti di una a trovare lo stesso servizio anche nell’altra. I nostri utenti iniziano a richiedere un’auto quando sono ancora in treno e stanno per arrivare in stazione oppure quando sono appena atterrati e, il tempo di uscire dall’aeroporto, si trovano l’auto pronta ad attenderli. Siamo dunque contenti anche della crescita che stiamo registrando a Roma e speriamo che il nostro servizio venga apprezzato sempre più, proprio per la sua accessibilità».

«L’arrivo dei servizi di car sharing urbani – dice Elena Lavezzi – rafforza la nostra tesi, ovvero che le esigenze del cittadino stanno cambiando e che l’utente vuole poter scegliere diverse opzioni oltre ai classici mezzi di trasporto pubblici. Pensiamo che servizi come per esempio è Car2Go siano bellissime idee e non li vediamo come nostri competitor diretti perché rispondono a esigenze diverse del cittadino, in momenti diversi della giornata. Non vi sono al momento collaborazioni in vista con queste organizzazioni ma noi siamo sempre aperti a eventuali dialoghi».

Uber, che ha recentemente ricevuto un investimento da oltre 250 milioni di dollari guidato da Google Venture e TPG capital, si prepara sia a espandersi ulteriormente nei mercati di tutto il mondo sia a integrare nuove tecnologie. Tra le quali ci saranno naturalmente quelle di Google come le mappe, il Google wallet per i pagamenti, che al momento funziona solo in Usa, e un domani non troppo lontano anche le automobili a guida automatica, sulle quali proprio la società fondata da Sergey Brin e Larry Page sta investendo con decisione

15 commenti

  1. Le ultime 3-4 righe dell’articolo sono per coloro i quali non avessero ancora ben capito con chi abbiamo a che fare.

  2. Due cose nn capisco la prima e’ come si puo ‘immaginare di dare un servizio cosi come e ‘descritto (auto che ti aspetta appena arrivi in aeroporto o in stazione )si ok ma per quanti e con quali costi ???a milano siamo 5000 taxi e quando c e ‘molta richiesta ,………………..!!!Secondo ma i costi …..ma come e’ podssibile aumentare il servizio senza aumentare i costi ?e quindi sarebbe ancora il cliente a pagare !!!a Milano c e ‘ un ottimo servizio taxi a prezzi tt sommato abbordfabili facciamoli lavorare in pace grazie a tt le istituzioni che ci supportano

  3. Tassisti è finito il monopolio. C’è la rete, aggiornatevi! Fa parte del processo di globalizzazione. Quello contro il quale si stanno rivoltando i forconi nelle piazze italiane che ha portato alla perdita di competitività del nostro Paese abituato a rassicurare le lobby. La globalizzazione riguarda tutti. La rete è aggregazione di idee, non raccomandazione di chi ha più soldi. Dovremo abituarci a scendere dal piedistallo e pensare in modo nuovo. Quanto costa questo processo? Costa il mettere da parte l’idea che il prezzo della licenza sia in qualche modo la nostra pensione. Questo Paese è finito. Non è più il fortino delle rassicurazioni fritte. La globalizzazione premierà le idee e i loro inventori. U… è soltanto una goccia di un oceano che ha già sconvolto, rivoluzionato o distrutto migliaia di professioni. Prendetene atto e accettate la concorrenza, perché la globalizzazione non la fermano 4 voti a Pisapia o alla Moratti. Saluti.

  4. E tu Luigi dove pensi di finire con la liberalizzazione? Comincia a comprare la carbonella prima che schizzino i prezzi anche di quella, le castagne le offre mamma natura e la licenza di venderle in piazza del Duomo non serve più.

  5. si…la globalizzazione e il mercato premieranno le idee…oppure chi ha alle spalle lo sponsor con più soldi da buttare in un progetto…perchè U… è, se mi permettete, una minchiata colossale;

    Innanzitutto non rappresenta nulla di nuovo in quanto offre ne più ne meno lo stesso servizio dei radiotaxi; la differenza è che si presenta come nuovo, vista l’eleganza dell’autista (uno schiavo), per un cliente che, rimbesuito da tutta la propaganda che viene fatta, casca nel tranello e per andare in giro con la macchina figa (oppure anche no, U… x) mette letteralmente le palle in mano a questa entità intermedia tra sè e l’autista.

    Ma c’è di più; IL SERVIZIO E’ ILLEGALE, in quanto perchè sia più o meno conveniente per l’utenza queste auto non devono essere a troppa distanza dall’utente interessato; ciò vuol dire che L’AUTO NON PARTE DALLA RIMESSA COME PREVISTO DALLA LEGGE 21/92.

    Il rischio è che visto il disinteresse delle autorità prima o poi questo genere di abuso possa prendere il sopravvento, arrivando subdolamente dove i tentativi di liberalizzazioni “legali” avevano fallito.
    L’utenza applaude, ma forse non capisce che dopo aver annientato un servizio regolamentato ciò che resterà non sarà un mercato libero, ma un oligopolio dove tutto costerà di più a qualità inferiore.

    Sono anni che le liberalizzazioni portano solo a questo.

    Ora mi/vi domando e dico; in un mondo liberalizzato e globalizzato dove i nuovi padroni vorranno fare cassa e basta, mandando in esU…o milioni di persone, che rimarranno senza soldi prima o poi, DOVE LI TROVERANNO I CLIENTI???

  6. Caro Luigi, è vero c’è la rete quindi aggiornati un pò anche tu e vedrai che le 3 paroline magiche e la tiritera che ci sussurrano all’orecchio da 20 anni i neoliberisti come te non le abbiamo smascherate solo noi taxisti (meschini e lobbisti) ma (pensa un pò) anche centinaia di milioni di persone nel mondo.
    Milioni di persone che dopo aver assaggiato di persona i meravigliosi benefici (sich) del neoliberismo hanno alla fine rivelato al mondo il vero volto di quella “filosofia” economica.
    Una filosofia che gli (ci) ha regalato solo sacrifici, miseria e disperazione distribuiti come coriandoli a carnevale.
    Il mercato, la concorrenza, l’innovazione e il benessere che ci avrebbero portato, si sono rivelate balle, ancora balle e balle su balle!
    E, guarda un pò, nel frattempo lo hanno scoperto anche fior fiore di economisti di fama mondiale relegando il neoliberismo nel cassetto delle più grandi “sole” della storia.
    Sempre nel frattempo noi brutti, sporchi e cattivi (e pure lobbisti che ci sta sempre bene) di taxisti ci siamo tolti l’anello al naso, senza che quelli come te manco se ne rendessero conto, e abbiamo cominciato a rispedire al mittente ogni tentativo di deregolamentazione/destrutturazione di un settore e di un servizio che, a dispetto della propaganda massmediatica al soldo dei lobbisti (quelli veri), invece ha TUTTE le carte in regola per per affrontare qualsiasi sfida in termini di innovazione, prezzi e quant’altro (per usare un vocabolario preconfezionato, premasticato e predigerito a te comprensibile).
    Sappi che oggi hai a che fare con una categoria che in termini di dati, analisi e capacità di rendere pan per focaccia ti può sotterrare su qualsiasi terreno e in qualsiasi confronto.
    Quindi se vuoi continuare a zampettare a vanvera sulla tastiera sappi che ti aspetta una battaglia dall’esito mooolto ma mooolto incerto.
    Per venire a U… ti farà bene sapere che sempre le stesse paroline magiche c’entrano come i cavoli a merenda per il semplice fatto che, finchè siamo uno stato di diritto, U… svolge un servizio illegale.
    Tutto il resto è tutta fuffa, solo fuffa inesorabilmente fuffa.
    U… svolge un miserabile servizio di brokeraggio che svolgono pari pari altre centinaia di app’s in giro per il mondo e qualsiasi ragazzino smart in programmazione android può sviluppare in un paio di settimane.
    L’unica e sola cosa che interessa a U… è interporsi fra chi fisicamente svolge il servizio ed il cliente ed il relativo cash.
    A U… non interessa il cliente, il servizio, il prezzo.
    A U… (e tutte le altre centinaia di innovatori de noantri che si propongono di fare la stessa operazione) interessa solo passare il tempo a strisciare carte di credito a intascare CASH senza fare alcuna fatica, senza correre rischi, senza affrontare spese e soprattutto senza pagare tasse, comodamente stravaccato sulla poltrona in un luminoso ufficio ben riscaldato d’inverno e ben rinfrescato d’estate.
    Infine poi per farti contento auguro comunque anch’io a te e di tutto cuore un pò di concorrenza.
    Giusto per il gusto di vedere la tua faccia il giorno che, arrivando in ufficio, troverai seduto al tuo posto un giovanotto che “costa” la metà di te (magari pure più bravo di te) e quando il tuo capoufficio a cui leccavi il c..o da 10 anni ti consegna una bella letterina di licenziamento con tanti ringraziamenti per la fattiva collaborazione ed un bell’arrivederci e grazie.
    sogni d’oro……

  7. Sembra quasi che l’esistenza di U… e della rete sia per causa mia…
    io cerco solo di aprirvi gli occhi e di mettervi davanti alla realtà

    il fatto che sia legale il solo ncc che parte dalla sua autormiessa, non significa che sia giusto

    ricordiamoci che le leggi approvate per i taxi sono state ottenute, come per il resto dei lobbisti, su pressione della categoria che ha dato in cambio i propri voti.

    Questo per dire che non basta trincerarsi dietro la parvenza della legalità. Anche le sigarette e i superalcolici sono legali benché il loro uso faccia migliaia di morti all’anno, ma che ca..o vuol dire?

    se gli ncc riescono a dribblare “lo stato di diritto con la violazione della legge 21/92”, anche i tassisti non mi paiono tanto in regola quando vanno a prendere il cliente su prenotazione grazie alle colonnine o alla chiamata al radiotaxi.

    Il fatto, poi che questa consuetudine di andare a prendere i clienti a domicilio che ci rende prenotati esattamente come gli ncc, faccia comodo a noi tutti e 5 mila taxi di Milano, non significa che sia legale, visto che il taxi, come ai tempi delle vacche grasse anni 80 e 90, lo potevi prendere solo ai posteggi

    il vero problema per noi è che purtroppo U… prenderà sempre più piede e sarà un vero concorrente per i nostri clienti ai quali non possiamo impedirgli di prenotare una macchina anche pagando di più, magari di notte, quando in certe zone di Milano c’è gente che aspetta taxi fino al mattino…

    tutto questo si chiama concorrenza, a meno che non foraggiamo qualche politico affinché ci faccia una legge che renda illegale agli ncc di caricare fuori dal loro comune. A quel punto avremo un motivo in più per invocare “la legalità e lo stato di diritto…”. Saluti,

  8. luigi…ma vatti a leggere un pò il regolamento in materia di trasporto pubblico e ripassati gli anni ’80/’90..il taxi lo si è sempre potuto prendere con colonnine e radiotaxi…come da regolamento perchè NOI POSSIAMO PRESTARE SERVIZIO SU PIAZZA…E GLI NCC NO…COME DA REGOLAMENTO.

    Poi perchè sia stato fatto il regolamento ci possono essere su più teorie sulle quali possiamo discutere all’infinito. Per esempio perchè è moralmente ed eticamente giusto che le amministrazioni pubbliche mettano dei “paletti”, come tariffe, tassametro e turni, in modo che il servizio sia socialmente sostenibile, per clienti e tassisti.

    Non accetto che il primo pirla che ha tempo da perdere al pc mi dia del lobbista, perchè io sono laureato, ma come dovresti sapere per chi come me non ha amici potenti non c’è futuro in Italia, ho una licenza che mi ha preso mio padre con 40 anni di lavoro alle spalle, mi sveglio al mattino alle 5,30 e sto in turno 10 ore, guido un doblò a metano e ogni giorno ho a che fare con ogni genere di persone, ABUSIVI COMPRESI.
    Non mi sto lamentando, il mio è un bel lavoro che mi permette, nel mio piccolo, di contribuire al bilancio familiare.

    MA NON E’ MINIMAMENTE ACCETTABILE L’ESISTENZA DI UN SERVIZIO INTERMEDIO TRA NCC, i quali anch’essi hanno capito l’antifona e di U… non ne vogliono sapere per niente, E TAXI.
    Lo sai che hanno già in mente il 2o e pure il 3o step per rimpiazzarci? il 2o mi pare si chiami U… x, e prevede lo stesso servizio ma con auto di fascia media, a prezzi piu abbordabili. INAMMISSIBILE. L’NCC DEVE USARE AUTO DI FASCIA ALTA APPUNTO PER LA CLIENTELA A CUI E’ DIRETTO.

    QUESTA NON SI CHIAMA CONCORRENZA, SI CHIAMA LIBERALIZZAZIONE ILLEGALE, visto che con quella legale non ci sono riusciti.

    dici per il bene della concorrenza? ah…tu dimmi adesso uno come te, come me o come chiunque altro su questo blog, che genere di concorrenza può fare a chi è foraggiato da goldman and sachs, che può permettersi di fare dumping più o meno all’infinito e che, magari, tengono pure per le palle le autorità pubbliche, visti gli scandali di debiti e derivati che hanno coinvolto certe amministrazioni locali.
    A me sembra una cosa studiata ad arte, come ad arte mi sembra il disinteresse prima e il deliberato danneggiamento FISICO poi delle colonnine gialle dei posteggi taxi.

    Ora io ti chiedo: quando questi U…stardi avranno, ma dio non voglia, ucciso noi vecchi tassisti e, perchè no, pure atm, con una concorrenza sleale, e si troveranno senza rivali, che tariffe pensi che applicheranno?perchè se io fossi l’unico mezzo di trasporto disponibile dalla stazione centrale a duomo è normale che, senza regolamento e senza concorrenti, vengo a chiederti 50€.

    E’ li che vogliamo arrivare per il bene della concorrenza e del libero mercato?
    State sereni, pro-liberalizzatori, in ogni caso, siamo un osso parecchio duro da mandar giu, se non l’avete ancora capito.
    Siamo gente normale con famiglie da mantenere; perchè un lobbista vero non avrebbe così tanti coglioni sotto.

    ps: CHI TE PAGA?

  9. ps: il wi fi in macchina ce l’ho avuto anche io fino a poco tempo fa in macchina…non se l’è mai ****** nessuno…
    “U… è figo, macchina in ordine” anch’io “U… lo chiamo con l’app” anche a me mi chiamano con l’app “U…, ha il wi fi” anche io l’avevo, ma, necessitando di connessione per il radiotaxi e avendo cambiato piano tariffario, l’ho levato; NESSUNO NE HA MAI SENTITO LA MANCANZA.

    quindi chiedo: DI CHE ***** STIAM PARLANDO? e ribadisco: CHI TI PAGA?

  10. Caro Luigi,
    prima di tutto, ma sei un collega? Permettimi di dubitarne. Se non lo sei ti conviene cambiare aria, non è posto per te.
    Se lo sei allora i tuoi ragionamenti non seguono un percorso coerente.
    Per quanto riguarda gli occhi, stai sereno, non c’è bisogno che tu ci ricordi di tenerli ben aperti.
    Abbiamo ancora una testa per pensare, orecchie per sentire e occhi bene aperti per vedere.
    La rete non l’hai inventata nè tu nè io.
    Ed infatti le RTX hanno TUTTE già da molto prima che arrivasse U…, app’s per chiamata via smphone.
    Le leggi si possono cambiare (eccome se possono cambiare) lo vediamo ad ogni nuovo governo che per accreditarsi presso le cancellerie europee, in nome del “bene” dei cittadini italiani, ogni volta ci rifila una “riforma” con cui toglie qualcosa agli stessi cittadini italiani.
    Liberalizzazioni, privatizzazioni, concessioni di stato ai privati, leggi sul lavoro, pensioni, tasse e poi ancora tasse (tanto per farla breve).
    Le leggi cambiano però SOLO se NOI gliele lasciamo cambiare senza “resistere”. A te pare che qualcuno (eccetto i taxisti)in questi ultimi 20anni abbia fatto una qualsiasi resistenza a tutte le porcate che ci sono state inflitte? Sindacati? Partiti? Confindustria? Insomma qualcuno?
    Nessuno.
    In Francia quando Sarkhozy ha provato a fare la legge per l’inserimento al lavoro dei giovani (pari pari le nostre sulla cossiddetta flessibilità del lavoro poi rivelatasi precariato), gli stessi giovani che avevano capito la fregatura, hanno dato fuoco a metà delle università francesi.
    E guarda un pò, la legge è prontamente rientrata da dove era sbucata e se la sono dovuta rimangiare.
    Stessa cosa qui da noi con i 2 fortissimi attacchi alla categoria per “liberalizzarci” (Bersani prima e Monti poi), sono finiti con un bel buco nell’acqua (almeno per ora) proprio grazie alla nostra resistenza da armata brancaleone finchè vuoi ma che ha funzionato. Ca..o se ha funzionato!.
    Qualcuno (i soliti) ha una voglia matta di mettere le sue zampe nelle nostre tasche.
    Tu pensi che non abbiamo capito che ci proverà fino a sfinirci? Certo che è così!
    Ed infatti se le stanno inventando tutte! Siccome non ce la fanno per “via diretta” (liberalizzazione) ci stanno lentamente accerchiando stringendoci in una morsa per soffocarci lentamente.
    U… è uno di questi strumenti di accerchiamento, poi c’è il car sharing, poi c’è il NON adeguamento tariffe, poi ci sono gli accertamenti dell’agenzia delle entrate, e non è ancora finita.
    Tu pensi che non ce rendiamo conto?
    E tu cosa proponi? Ci inchiniamo a raccogliere saponette dalla mattina alla sera senza battere ciglio? Foraggiare un (uno sich!) politico? Per chi ci hai preso? Per Monteprezzemolo o Mr. Tod’s o quello dei maglioni???
    Non montiamoci la testa per favore.
    Le tue osservazioni non danno nessun contributo utile ad affrontare il nostro futuro!

  11. Caro Milano32, da come ti incazzi evinco che le mie osservazioni non sono poi così campate per aria. La prendi molto larga: da Sarkozy ai derivati e all’Europa ma non sei minimamente entrato nelle osservazioni che ho scritto nei precedenti commenti. Se ti dà fastidio quello che scrivo, è sufficiente che chiedi di bannarmi. Così tutti i colleghi potranno trovarsi in questo spazio virtuale a incensarsi e a raccontarsi soltanto ciò che ci si vuol sentir dire. Posto che anch’io sono un collega con tanto di laurea che viene da precedenti professioni, in questa sede cerco di porre problematiche reali che potrebbero riguardarci sempre più massicciamente e invasivamente. Ti invito a fissarti bene nella capoccia questa regolina semplice semplice: secondo il diritto corrente è tutto lecito tranne ciò che è espressamente vietato. Dunque, non c’è nessun divieto per un autista di avvalersi di U… e di venirsi a caricare il proprio cliente in stazione o al teatro. Sarkozy lascialo all’Eliseo che non c’entra una pippa. Saluti.

  12. Non ho mai visto altri mezzi se non i tram dell’Atm percorrere sui binari i tragitti urbani preposti.Noi tassisti siamo un servizio similare ,soggetto a orari ,turni,tariffe ,condizionati sui scioperi ,allineati al servizio pubblico,ma considerati di interesse pubblico per evitare gli oneri conseguenti ad una diversa qualifica.Siamo titolari di una licenza con un alto valore economico in caso di trasferimento ,ma soggetti a revoca che può addirittura distruggere la nostra famiglia economicamente se commettiamo un errore,la licenza dovrebbe tutelarci perchè contingentata a livello comunale ed invece con autorizzazioni di ncc ,assegnate a livello comunale,(6.000 in Lombardia)possono tranquillamente precipitarsi nel capoluogo (Milano)regionale e sovvertire ogni legge economica di giusto ricavo per l’azienda monolicenziataria che ti sei imposto proprio per evitare una spietata concorrenza ,deleteria per la sicurezza tua e dell’utente.Il mondo si è evoluto tecnologicamente ,ma questo non basta a superare comportamenti esistenti e regolati da centinaia di anni.Spero che saremo capaci di difendere il nostro lavoro con le unghie e i denti e che se noi dobbiamo rispettare le regole lo facciano anche gli altri ,senza sofismi di” il mondo cambia e voi siete rimasi indietro” da che il mondo esiste le leggi vanno rispettate perchè l’alternativa è l’anarchia e la clava la sappiamo usare bene anche noi.

  13. Luigi…non sei un collega.

    Non puoi essere un collega e scrivere ste cose; se fossi un collega sapresti come funziona il nostro lavoro e quello degli ncc.
    Se fossi un collega avresti aperto gli occhi già da tempo su quel che sta succedendo in italia da 20 anni e su quel che vogliono fare alla nostra categoria, a maggior ragione se sei laureato;

    Se sei laureato alla bocconi probabilmente non hai mai lavorato, e tantomeno come tassista; visto che chi si laurea lì impara a disprezzare il VERO lavoro.
    Se fossi un collega sapresti che se prende piede questa concorrenza sleale, fatta con mezzi sleali e senza alcun rispetto della concorrenza, annienterebbe noi, gli ncc onesti e schiavizzerebbe lavoratori di U… e consumatori.

    Solo chi è colluso con queste frodi farebbe finta di non capire il problema; potranno anche esserci delle mele marce nella nostra categoria, e mi fregio del fatto di non aver mai avuto a che fare con nessuna di loro,
    SE TU FOSSI UN TASSISTA, reale ed onesto, FARESTI VALERE LA TUA ONESTA’ NEL SVOLGERE PROFESSIONALMENTE IL TUO MESTIERE SECONDO REGOLE PRESTABILITE PER LA COLLETTIVITA’ (lavoratori e clienti), NON DIRESTI “U… E’ ILLEGALE MA ANCHE I TAXI LO SONO”.
    SENZA CONTARE LA GAFFE CHE HAI FATTO PRIMA (fidati so come andava negli anni ’80/’90 perchè mio nonno ha fatto sto mestiere, per davvero, per 40 anni, fino al ’98). E POI AVRESTI DETTO “AGGIORNIAMOCI”…NON “AGGIORNATEVI”

    Per essere partito così all’attacco nei nostri confronti devi avere un gran fegato, o semplicemente qualcuno alle spalle. Io penso che tu sia un dannato U…ino, che ambisce allo status di schiavo perchè non ha abbastanza fegato da farsi una vita da solo, senza ciucciare il capezzolo del potere, oppure sei l’amante della L….., e lì succhi ben altri capezzoli…non ti invidio…

  14. Martano for president!
    Luigi, il dubbio che tu sia un collega è sempre più forte!
    sei laureato, buon per te. Allora visto che hai dimestichezza con i libri, aggiungi al tuo bagaglio culturale anche una sana lettura della 21/92, dove troverai la rispostina magica alla tua affermazione (falsa) “secondo il diritto corrente è tutto lecito tranne ciò che è espressamente vietato”.
    E allora secondo te per quale motivo vengono sequestrati i libretti degli NCC che vengono beccati con le mani nella marmellata? E secondo te U… è o non è corresponsabile dell’illegalità nella quale obbliga a lavorare quei disgraziati NCC che hanno aderito?
    Poi, sempre che tu sia laureato per davvero, dovresti conoscere bene la sequenza logica: tesi- svolgimento-sintesi.
    Già sulla tesi barcolli paurosamente.
    Quale sarebbe? Che esistono le App’s (benvenuto sul pianeta terra), che U… sarebbe legale? (ma sei un collega o uno del back office/call center/uomo delle pulizie di U…?)
    Lo svolgimento: miserabile!
    Come mai ti concentri così bene sui PRESUNTI peccatucci di casa nostra e non fai cenno alla palese illegalità di U….
    Al contrario hai la faccia tosta di sostenere il contrario!
    Sintesi: semplicemente non c’è, missing, black hole!
    Io, anche senza laurea, ad esempio qualche proposta ce l’avrei:
    option 1)
    una bella denuncia la Comune per omissione atti d’uffico
    Option 2)
    una bella class action contro U… con la richiesta di milioni di Euro per danni procurati alla categoria.
    Option 3) un tantino più radicale,
    dal momento che la cagnara mediatica e dei gonzi che gli vanno dietro invoca a gran voce la deregolamentazione del servizio, bene! dal 1/1/2014, iniziamo a fare la concorrenza a U… ad armi pari (non come adesso con le mani legate dietro la schiena, un tampone in bocca e una benda sugli occhi), via i piombi dal tassametro, tariffe libere e via col vento!
    Vi piacerebbe vero?
    Perchè sapete benissimo che nel giro di 2 mesi si verificherebbe esattamente quel che è già successo laddove hanno fatto la stessa minkiata. I clienti eviteranno i taxi come la peste ed un “mercato” senza regole nel quale non c’è più la fiducia che ci deve essere in qualsiasi rapporto umano (anche economico) è un mercato finito. Per sempre.
    Approsito: ai derivati non ci avevo neanche pensato. Come mai li hai tirati in ballo?

    PS. non chiedo di bannarti perchè sono un bastardo dentro. Mi piace vincere facile!

  15. Eppure Luigi è al 90% dal rischio di bannatura, in quanto il suo intento chiaramente provocatorio viola le regole del disclaimer. La pazienza ha un limite, caro luigi. Ti consiglio vivamente un blog gestito da Anitrav o U…, qui non attacchi e non fai proseliti.

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