Comitato Tassisti Milanesi chiede incontro con il Prefetto

In data odierna è stata consegnata in Prefettura e regolarmente protocollata, la lettera del Comitato Tassisti Milanesi al Sig. Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. Oltre che a porre l’attenzione sui problemi che ben conosciamo, il Comitato chiede un incontro con il Prefetto per discutere più in profondità i dettagli che, per ragione di sintesi, non sono stati espressi. Ecco il testo della lettera:

Con la presente, il Comitato Tassisti Milanesi intende richiamare la Sua attenzione su illegalità, abusivismo e svolgimento del servizio in situazioni fortemente penalizzanti che stanno subendo i lavoratori tassisti milanesi e che, per altro, hanno già portato a problemi di ordine pubblico fra operatori taxi e ncc ,di cui ai seguenti punti:


1) L’applicazione x smartphone Uber è operativa a Milano dal marzo 2013 e fornisce un servizio di trasporto alle persone che collide con la normativa che disciplina le attività di taxi ed ncc. Le associazioni delle due categorie hanno ripetutamente invocato un intervento del comune di Milano, atto a sanare un’attività espletata in modo difforme da quanto stabilito dalla legge quadro 21/92. A luglio è stata emanata dal comune una determina che, di fatto, riprende quanto disposto dalla legge sopra citata, intimando ad Uber di adeguarsi a tale dettato. Ad oggi non ci risulta nulla di cambiato nel loro modo di operare.
2) Da un anno a questa parte le colonnine telefoniche dei posteggi taxi risultano essere in parte divelte da atti vandalici, e in parte non più funzionanti. In entrambi i casi nulla di concreto è stato fatto per ripristinare gli strumenti che servono, a noi per offrire un servizio ai cittadini, e ai cittadini per poterne usufruire. Le tessere a banda magnetica forniteci per rispondere alle chiamate sulle poche colonnine rimaste illese, si smagnetizzano dopo un certo uso, ma non c’è possibilità di averne di nuove in quanto l’ufficio autopubbliche non ne dispone da mesi.
3) Risale all’anno scorso la nostra richiesta al comune di porre fine, attraverso un intervento costante della polizia municipale, al transito (non autorizzato) dei mezzi a due ruote nella corsia preferenziale cerchia dei navigli. La pericolosità di tale situazione è massima a causa delle ridotte dimensioni della corsia, e del procedure quantomeno “disinvolto” di cicli e motocicli.

Il mancato intervento risolutore da parte del comune di Milano sui tre punti in oggetto sta ponendo la categoria dei tassisti in grave stato di disagio conseguente al danno economico e d’immagine in riferimento al punto 2, allo stress provocato dall’altissimo livello di pericolosità in riferimento al punto 3, oltre allo stato di tensione provocato dalla troppa indulgenza del comune nei confronti di un sistema che si pone in concorrenza sleale nei confronti del servizio taxi, operando palesemente fuori dal contesto normative, (punto 1). Verificato il succedersi di alcuni episodi di intolleranza (seppur isolati e marginali),chiediamo al Sig. Prefetto un incontro delucidatore.

Comitato Tassisti Milanesi
(segue firma, indirizzo, email e recapiti telefonici del Comitato)

La lettera è stata trasmessa per conoscenza a UNICA FILT-CGIL, FEDERTAXI, CISL, SAL TAXI, SATAM, TAM-ACAI, UNIONE ARTIGIANI, UIL-UNIONTAXI, URITAXI, UTI.

2 commenti

  1. Mi auguro che per “abusivismo” intendiate gli abusivi veri. Quelli senza licenza che offrono taxi in stazione. Non gli ncc. Gli ncc non sono “abusivi”. Nemmeno se vengono da fuori città per caricare il loro cliente. Perché se per abusivi, intendete anche gli ncc, è plausibile che anche i tassisti di Milano siano abusivi quando caricano fuori città, tipo a Vedano in occasione del Gp di Monza piuttosto che quando caricano fuori città di notte al rientro da corse fuoriporta.

  2. Federtaxi-Cisal condivide lo spirito della lettera di richiesta di incontro al Prefetto e si augura che altri sindacati escano dal loro guscio e partecipino alle giuste richieste della base.

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