La Uberversity di Uber

uber_allesda ninjamarketing.it Una settimana in Uber a San Francisco, il diario di Cristina Una community manager italiana parte per la California e inizia così la sua avventura alla Uberversity, per un periodo di formazione (e di vita) unico

L’avventura di Cristina Fontanarosa con Uber.com inizia con una telefonata recente: le chiedono infatti di rappresentare la società americana come Community Manager Online ed Offline a Roma. La cosa più emozionante delle prime settimane sarà la possibilità di seguire un training aziendale direttamente a San Francisco. Ha deciso così di scrivere per noi un blog sottoforma di diario personale per raccontare, giorno dopo giorno, la difficoltà e la passione necessaria per creare qualcosa di nuovo in un nuovo Paese… e soprattutto l’esperienza di formazione, di lavoro e di vita di un’italiana in America.

In bocca al lupo, Cristina!
Giorno 1

[GIORNO 1]

“Quando dopo pochi giorni dall’inizio della mia avventura come Community Manager per Uber mi è arrivata una mail da San Francisco in cui mi dicevano di prenotare un volo per gli Stati Uniti pensavo fosse uno scherzo.

Dopo essermi confrontata con gli international launcher che sono in ufficio a Roma in questo periodo e aver sentito l’HR Manager ho capito che era proprio vero, dopo dieci giorni circa sarei volata verso la California per la Uberversity!

La Uberversity è un periodo di formazione, con esame e diploma finale, che tutti i nuovi assunti in Uber devono frequentare.

Non è solo un modo per imparare nuove cose sulle attività quotidiane, ma è soprattutto il momento in cui conoscere di persona i colleghi dell’HQ e del resto del mondo, confrontarsi, avere nuove idee e immaginare nuove possibilità di sviluppo di Uber nel mondo.

Uber è un’azienda che corre alla velocità della luce, non a caso è una delle startup a crescita più rapida della storia insieme a Facebook, Google e poche altre. Dare la possibilità a tutti i manager di dedicare qualche giorno esclusivamente alla formazione è forse una delle chiavi del suo successo.

Dopo due giorni passati a visitare la città e ad abbronzarmi (o meglio abbrustolirmi) con il sole della California, martedì mattina ho incontrato i miei colleghi in albergo e tutti insieme, con lo spirito della gita scolastica, siamo andati in ufficio.

L’ufficio di Uber a San Francisco è enorme, un open space con calcio balilla e frigoriferi sempre pieni di cose buone, ma soprattutto è il fulcro vitale dell’azienda. Ogni modifica fatta dagli ingegneri alla nostra applicazione per smartphone parte da qui, le strategie di marketing si costruiscono localmente, ma con l’aiuto sempre eccezionale di chi ha inventato Uber e vive l’azienda a 360° qui a San Francisco.

Il primo giorno è stato dedicato ad alcuni training su tools che utilizziamo quotidianamente e all’approfondimento di alcuni lati del business che nella quotidianità non tutti hanno l’occasione di “toccare con mano”.

Dopo una giornata intensa, l’ultima “lezione” è stata dedicata al team building.Ci hanno dato 20 minuti per costruire una struttura di spaghetti e marshmallows, avrebbe vinto la gara il gruppo con la struttura più alta. Alla fine abbiamo imparato che gli studenti delle Business School in media ragionano meno “creativamente” rispetto ai bambini ed è stato un buon punto di riflessione su come affrontare i progetti in maniera non convenzionale.

Per concludere il primo giorno di training siamo usciti tutti insieme a festeggiare e sono nate amicizie che sono sicura dureranno.

In Uber non si è colleghi, ma co-creatori di una grande azienda. Anche dopo 15 ore di lavoro al giorno è semplice mantenere l’entusiasmo quando si ha l’occasione di vivere esperienze come questa.
Uber on!”

[Giorno 2]

La community manager italiana partita per la California ci racconta il secondo giorno di formazione alla Uberversity

Il secondo giorno di training è finito.

Oggi le lezioni erano orientate agli specifici ruoli che ricopriamo nell’azienda così io ho seguito i corsi di Brian, Community Manager Specialist, il mio collega della logistica ha seguito corsi dell’operations specialist.

E’ stato molto interessante poter diradare dubbi, fare domande, fare brain-storming. Quello che mi stupisce di questa Uberversity è la possibilità di non dover mettere in piedi giochi di potere.

Hai l’opportunità di incontrare il CEO che pranza in cucina, sa esattamente chi sei e ti chiede, con cognizione di causa, come vanno le cose a Roma.

Ci hanno assegnato un lavoro di gruppo che consegneremo domani, l’idea che vincerà sarà probabilmente messa in piedi sul serio. E’ come essere ritornati ai project work della Business School, ma questa volta le cose si fanno reali, ci sono delle enormi opportunità di sviluppo in gioco.

Le persone con cui sono in squadra sono fantastiche: Femke, Jeanine, Alex, Demon. Ricoprono ruoli diversi all’interno dell’azienda e in giro per il mondo, è un privilegio poter incontrare persone così durante il proprio lavoro. Non sono certo i soli ad avermi colpito, in questa sessione di Uberversity ci sono community manager, launcher, general manager tutti con un fortissimo spirito UBER.

Dopo alcune lezioni più tecniche, fatte dagli ingegneri del MIT che animano l’azienda, siamo andati a cena tutti insieme in un ristorante spagnolo consigliato dalla Community Manager di New York.

La nottata è continuata con quattro chiacchiere davanti a un bicchiere di vino, per poi ritornare tutti in albergo a prepararci per il nostro terzo giorno di training.

Come siamo tornati? Ovvio, a bordo di uno spazioso SUV prenotato grazie a UBER!

18 commenti

  1. Poveri tassisti, come farete contro un mostro simile? C’è una sola arma e non si tratta di arma convenzionale.

  2. Ecco, dopo che ho letto tutte queste ca.ate di una persona che pensa di lavorare quando non ha mai lavorato un giorno in vita sua, vado a letto più tranquillo 🙂

  3. caro Gige . a me interessa solo che rispettino le leggi italiane e che rispettino il lavoro degli altri che le sopracitate leggi devono tutelare…il “poveri tassisti” tienilo per te….abbiamo comunque sconfitto gente più intelligente…attenzione che quando la gente si sente presa in giro diventa cattiva …soprattutto in questi periodi…

  4. Questi hanno gente che lavora sodo per creare la solita aura divina attorno all’azienda, quindi attorno al servizio, scrivendo, tra le altre cose, un blog come questo pieno di s……te.
    E noi?
    Chi crea l’aura attorno a noi?
    Vogliono diventare la Apple del trasporto: ti vendono la stessa cosa dei concorrenti ad un prezzo più alto, ma se compri il loro prodotto sei più figo, anzi cool, perché loro c’hanno l’Aura.

  5. uNO DEI MOTIVI PRINCIPALI PER CUI HO DECISO DI FARE IL TASSISTA E’ NON DOVERMI MAI PIU’ IN VITA MIA TROVARMI IN UNA SITUAZIONE COME QUELLA DI QUESTA POVERETTA. Il team building quando lo organizzavo io prevedeva che i manager si buttassero su un telone da dieci metri di altezza, e altre amenità simili. Tu vai per mangiare e bere a scrocco e quelli che sono molto più scafati di te ti danno da mangiare, bere e ti lavano il cervello, nella fattispecie ti U…izzano. Dai mitici IBM campus degli anni 70′ TRE mesi segregati a ibmizzarsi, ai quality team modello Toyota all’epoca della Total Quality , nei miei lunghi anni in azienda ho visto svolgersi ogni sorta di delirio per creare il team e ficcare bene nel cervello ai malcapitati le parole d’ordine aziendali, la mission e la vision. Questi che vanno a fare i maggiordomi per due lire, è chiaro che li devono ripulire e insegnare l’ABC dello stare a tavola, con forchetta e coltello e non con le mani e i rutti. Che poi lofacciano a San Francisco o a Tor Vergata la minestra non cambia: sempre lo schiavo devi fare. Noi no, noi siamo tassisti, brutti, sporchi e cattivi. Avanti così

  6. Domani si festeggia il 1 Maggio. Unica vera festa del Lavoro e dei Lavoratori.

  7. U… fra virgolette non mi preoccupa piu’ di tanto, secondo me prende una clientela che noi in ogni caso, a Milano, non vediamo piu’ , perciò e’ INA cosa fra loro e gli NCC, sono loro che devono gestire costi di lavoro piu’ alti dei nostri, infatti se ci fate caso gli NCC corrono come matti per la citta’ per andare a prendere il cliente

  8. Marco questo e’ un altro discorso e bisogna agire sicuramente con la legge!!!!! Il mio non preoccuparmi e’ fra virgolette, questo lo hai capito?! La clientela di un certo tipo a Milano e’ un po’ fighetta

  9. Virgilio,ma tu pensi veramente che i tassisti della notte rinuncino a portare i fighetti,e quelli del pomeriggio le signore chic ,perchè per fare scena useranno U…,e tu che farai ,guarderai ammirato le vetture limosine che ti portano via il lavoro?Ma,credo priprio che cominci a ripensarci sopra.

  10. il Sig. Virgilio è l’emblema del menefreghismo italico che sta alla base della rovina. Lui non sa, non si documenta ma ha già sentenziato. Una cosa tra U… e gli NCC. A prescindere che è un falso perché U… sta foraggiando il mercato a suon di buoni omaggio (il cliente che ieri, vedi il Bocconiano, spendeva 10 euro di taxi, oggi non spende i 20 euro per R-U… che glieli regala, quindi sono 10 euro IN MENO per i taxi) se il SIg. Virgilio ci usa la cortesia di andare sulla paginetta di Facebook, scoprirà che i signori di U… puntano al car pooling. Non è il car sharing dove ognuno si guida la sua macchinetta. Il pooling prevede che ogni privato dotato di un telefono (al massimo te lo regalano) possa trasportare persone e/o cose nel suo tempo libero. E sono già partiti a S.Francisco con U…X. Che dici Virgilio, considerando il fatto che più persone ci sono con l’app e più guadagnano, e che il fatto stesso che gli NCC siano limitati costituisce un freno alla loro fame di profitto, possiamo considerarli una minaccia per i tassisti? Devi aspettare il tuo vicino di casa che lavora con l’App o puoi provare a contrastarli prima? E se stai pensando “non lo possono fare”, beh, anche quello che stanno facendo è illecito, anche a S.Francisco il pooling è illecito. Il punto è che questi se ne fottono.
    Che dici, ci dai una mano?

  11. Non diciamo str…..!!!! U… è illegale (taxi o NCC poco importa) e la vergogna è che il nostro caro assessore ai trasporti non abbia ancora battuto ciglio. Del resto cosa arrendersi da una giunta che accoglie col tappeto rosso la delegazione cinese e non fa parlare il Dalai Lama. Che bisogna ricordarsi sempre per chi si vota e soprattutto fermarsi in modo deciso e a tempo indeterminato quando serve.

  12. Quelli “vogliono fare” eccome. Guardate le quattro pagine di offerte di lavoro e vedete chi e dove stanno cercando. La posizione multicountry è ibrida, Roma c’è, Milano no : o sono già a posto oppure…

    https://www.U….com/jobs#

  13. Virgilio mi sembri uno dei tanti ai vari posteggi….gli parli di U… e non sanno cosa sia…se andiamo avanti così sarà molto duro il nostro futuro….informati meglio e vedrai la cosa in maniera diversa….

  14. Carlo il futuro non e’ duro con gente come me che e’ qui a discutere di queste cose e’ duro per noi tassisti a causa di quelli che pensano che tutto gli sia dovuto e non capiscono che la concorrenza gioca su questa nostra debolezza

  15. Voglio rispondere a Francesco Aretusa e a Roberto Martano, non posso essere fatto passare per un menefreghista italico o uno che gode veder passare le limousine non diciamo stupidate . Intendo dire nella mia valutazione che i “fighetti” sono quelli degli alberghi che gia’ adesso non vediamo piu’ perche’ vengono cannibalizzati dagli NCC e anche da certi COLLEGHI!!!! Guardate che devo anche io conservare il lavoro per la mia pensione e perche’ un domani lo dovrò dare a qualche uno dopo di me. Credo pero’ che U… rappresenti la filosofia liberalizzatrice, che i politici e amministrazioni puntano in questi tempi anche perche’ non hanno piu’ voglia di gestire questo settore e demandare tutto a privati. La nostra battaglia deve puntare sul mettere in evidenza la irregolarita’ di U… e quotidianamente fare opinione contro loro con i clienti. Ok? E i dati per farlo li abbiamo! Caro Francesco tu che mi etichetti come qualunquista cosa proponi? Nel 2006 ero a Roma non Ho lavorato e avevo grossissimi problemi in famiglia( era un anno che avevo iniziato questo lavoro) con Monti ero a Roma e a Bologna………..!!! Vedi U… o chi altro sta SFRUTTANDO le nostre incapacità di essere un nucleo solo e di essere veramente una LOBBY con poteri di contrattazione!

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    nota del moderatore: Virgilio ti segnalo che postare a raffica i commenti come stai facendo tu provoca l’intervento automatico del “filtro antispam” che interviene anche quando ci sono più di due link per commento. I commenti finiscono nella “coda di spam” che controllo quando mi ricordo perchè è una scocciatura. Quindi se ti limiti ad un paio al giorno tutto bene, altrimenti vengono perduti. E’ una procedura comune ai blog un pelo evoluti.

  16. che siamo sul mercato ormai lo abbiamo capito quasi tutti,il problema è che per starci dobbiamo ristrutturarci,(venti e più organizzazioni sindacali,o amministrazioni camuffate ,divise e rappresentanza egemonizzata dalla “Categoria Unita”,elefante rinchiuso in se stesso senza dialogo con gli altri)e questa riistrutturazone è impossibile se la base non si muove dal letargo in cui è immersa da anni,salvo sporadici interventi isolati delle solite decine di persone.Occorrono assemblee,convegni,rapporti coi media,coi politici e condividere tutti assieme un progetto possibile di sviluppo e crescita.Utopia,probabilmente ,ma io credo che di fronte al pericolo della scomparsa del nostro lavoro,e di questo si tratta,quelli che hanno la vita davanti,e non sicuramente io,si alzano in piedi dalla scomoda posizione inginocchiata e reclamino una esistenza migliore.

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