24 commenti

  1. vado in Spagna e mi sforzo di parlare in spagnolo,magari portando con me un dizionario,vado in Francia idem,vado in Grecia anche,insomma noi italiani abbiamo spirito di adattamento e quando torniamo in Italia ci vantiamo anche di aver imparato qualche parola in un altra lingua…perché chi viene in italia non si sforza di fare altrettanto?alla fine devono solo imparare poche cose,MI PORTI INVIA…

  2. Invece si pretende che il tassista faccia da cicerone multilingue, naturalmente allo stesso prezzo. Il bello è che se non impari la lingua non ti danno l’adeguamento della tariffa e piano piano ti riducono il potere d’acquisto perché tu devi fare lo schiavetto multilingue.

  3. essere ignoranti non è un titolo di merito: siamo fra gli ultimi paesi d’europa per conoscenza dell’inglese e il 25% della clientela che ci dà da mangiare è straniera. Imparate l’inglese e non rompete i c…. E tu Regione rendi obbligatoria la frequenza a corsi di inglese basic e per l’iscrizione a ruolo senza mischiare il problema con l’adeguamento tariffario. Questa discussione è però stomachevole.

  4. Condivido l’aggettivo stomachevole. Siamo così sulla difensiva da arrampicarci su questi specchi assurdi, come la lingua inglese. Cavolo è inglese, non si parla di “multilingua” o altro. E’ un servizio MINIMO, e state certi che a noi non fa male. L’ignoranza in genere è una brutta roba.

  5. è stomachevole che io a 40 anni debba imparare una lingua che non è la mia per lavorare nel mio paese!se lo avessi voluto fare prima di certo non avrei scelto di fare il tassista ma ben altro…e anche se i corsi gratuiti della regione ti invita a imparare preferisco perdere il mio tempo perso con i miei figli e rimanere nell’ “ignoranza” …chi sale sul mio taxi si adegua,punto.

  6. il problema non è personale, non è il TUO tempo occupato da una cosa utile. Il problema , come al solito, è la precarietà della categoria. E’ il sentirsi intoccabili quando è palese che non sia così. Se per essere più sicuri (per avere una competenza in più) si ha la possibilità di imparare una lingua universale (in ogni campo lavorativo RICHIESTA) gratis e senza impegno, cavolo, è da ignoranti rifiutare un invito del genere. Ignorare una possibilità in questo modo è insulso e astruso. Siamo sempre troppo sulla difensiva; al posto di barricarci dietro difese scarse e abbattibili, abbiamo paura di farci avanti e dimostrare che il mestiere del tassista è onorevole e che il servizio che rendiamo è invidiabile.

    E ripeto: in ogni singolo campo lavorativo la lingua inglese è richiesta, perchè è diffusa, relativamente facile e necessaria alla comunicazione di base. Com’è possibile che il tassista si discosti da questa visione? Boh, lo mio stupore sarà mal riposto ma fidatevi, quando non ci aiutiamo in queste piccole cose, vedo difficile salvaguardare un’intera categoria.

  7. …stomachevole, appunto!!! Brutta bestia la “ignoranza” (l’ho appositamente scritto così), e brutta bestia la poca voglia di andare “oltre”.

  8. La frase: ‘Se sapevo l’inglese mica facevo il tassinaro’ è una battuta e tale deve essere considerata. Da diversi anni l’immagine del tassinaro alla Sordi (peraltro simpaticissimo) mi auguro sia cambiata. Molti colleghi hanno titoli di studio superiori e anche universitari. Non è che per fare il tassista devi essere necessariamente burino e ignorante, e soprattutto non è un merito sventolare l’ignoranza quasi fosse un trofeo. Non si pretende di essere dei novelli Einstein ma neppure dei pecorari beceri. Anche perché l’ignoranza (e ignoranti lo siamo tutti, c’è sempre qualcosa che non si conosce) è una nemica infima. Ti fa brutti scherzi in ogni occasione della vita. E pensare di sopperire con la furbizia e l’astuzia è un gioco che funziona solo nel breve periodo. Alla lunga ci riduce come siamo ora. Per la gioia delle istituzioni e di chi ci rappresenta

  9. @fox ma se sei così fiero della tua non conoscenza della lingua inglese perchè usi uno pseudonimo in inglese? non potevi chiamarti volpe, o la volpe, o il volpone?
    GUARDATE AMICI CHE I MIGRANTI CHE VOGLIONO METTERE ALLA GUIDA DEI TAXI SANNO GUIDARE COME FOX, la volpe, MA IN PIU’ SANNO ANCHE L’INGLESE PERCHE’ MAGARI HANNO DOVUTO FARE 5000 CHILOMETRI PER ARRIVARE SIN QUI E HANNO MOLTA PIU’ FAME DI VOI.
    Da quando faccio il tassista non ho mai smesso di difendere con chiunque questa categoria, nè di criticare le rappresentanze che non si capisce bene chi e cosa rappresentino per non parlare dei furboni che prosperano sull’ignoranza altrui. Ma con altrettanta franchezza devo dire a chi legge che non c’è scelta: O EVOLVERSI O PERIRE. E gia che ci siamo, rispettare i colleghi e i clienti, non assordare gli interlocutori, non mettere in mostra la propria miseria intellettuale o morale, NON E’ UNA MALATTIA, E’ SOLO BUONA EDUCAZIONE ED E’ LA SOLA COSA CHE CI PERMETTERA’ FORSE DI SOPRAVVIVERE.

  10. A tutti i cittadini d’Italia con la vacanza. Buona fortuna a voi e pace del cielo!

  11. Saluti all’amico della Russia.
    Però vorrei dire ai maestrini dell’inglese che avete rotto il …. Non è possibile che per fare un lavoro da sfigati come questo ci siano dei rompiscatole che vogliono imporre la conoscenza di una lingua. Ma vi pare che per portare un cinese da Duomo a Cavour abbia bisogno di sapere il cinese? E l’arabo? E il russo? Non hanno diritto anche loro all’autista multilingue?
    E poi con le corse da morti di fame che facciamo! Ma per piacere smettetela.

  12. Comunque una cosa è la conoscenza minima dell’inglese, altra cosa (assurda e furba) legare l’adeguanento tariffario a quest’ultima. Cosa succederà quando tutti i colleghi avranno imparato l’inglese? Gli introdurremo una seconda lingua come obiettivo? (magari il francese o il tedesco?). Nel giro di 5 o 6 anni potremmo realmente diventare degli interpreti. Ok per un minimo di inglese, ma nel frattempo il gasolio, l’assicurazione, i costi per la manutenzione dell’auto corrono. E lo 0.54% di adeguamento (inglese o non inglese, Pos o non Pos) se lo ficc…. (anzi ce lo ficc…) in quel posto. Su queste basi non si discute neppure. L’adeguamento si calcola al netto della formula fantizziana che hanno inventato, e le nostre associazioni firmato (a proposito di ignoranza, quanti colleghi conoscono e sanno calcolare questa formula?). Anche perché i nostri politici (pur parlando, a stento, anche l’italiano) mi sembra che gli adeguamenti se li diano senza problemi, senza obiettivi e belli sostanziosi

  13. Niente da fare Vanni, obiezione sbagliata. L’inglese è da tutti considerata la lingua internazionale, non ti si chiede di imparare il sanscrito anche se ti farebbe un gran bene da come ti esprimi, DEVI IMPARARLO SE NO TI SOSTITUIRANNO CON UN AUTISTA MULTILINGUE pagato nulla e bravo a guidare quanto te. Se lo capisci bene se no spero prima o poi ti richiedano un attestato obbligatorio di partecipazione a un corso con test superato alla prossima visita dell’ ufficio autopubbliche. E bada a me non frega assolutamente nulla di.come vuoi vivere tu, padronissimo, ma di difendere il nostro lavoro, questo si mi frega e moltissimo

  14. Mi dispiace khoolas, ma questa volta do’ ragione a Vanni e in particolar modo a Paolo. Ben vengano corsi di qualificazione professionale di lingue o di quello che volete voi, pero’ NULLA e ripeto NULLA devono avere a che fare con l’adeguamento delle tariffe ai costi reali e al costo reale della vita. Basta a formule furbette NIK+FOI/FURBATE-L’ETA’DI MIA NONNA! Queste servono ad esasperare una categoria che gia’ si trova sotto il tacco delle istituzioni, dei media, dei vampiri che ben sappiamo e di regole che vanno bene solo per essere aggirati dai furbetti del quartierino, vedi APP e fregature varie, col complice silenzio delle ooss tradizionalmente addormentate tra i quattro guanciali del reddito, quello si’, di posizione.

  15. Marco veramente tu e Paolo date ragione a me sulla questione dell’adeguamento tariffario, come si può evincere dal post a mia firma ” LA DOVETE FINIRE”,. e sono contentissimo che su questo punto siamo tutti d’accordo. Repetita iuvant: ( le cose ripetute aiutano): se qualcuno osa presentarsi alla categoria con lo 0,54% di adeguamento con la scusa dell’inglese o altro parametro qualità lo mandiamo a guidare un autobus nel turno notturno in qualche bella periferia milanese. MA QUESTO NON TOGLIE CHE L’OBIETTIVO DI DIFFONDERE A TUTTI I TASSISTI E GRATIS UNA CONOSCENZA MINIMA DELL’INGLESE SIA NON SOLO CONDIVISIBILE MA DA PERSEGUIRE DA PARTE DI TUTTI. L’EXPO SI AVVICINA E NEL NOSTRO INTERESSE DOBBIAMO CERCARE DI OFFRIRE UN SERVIZIO OTTIMO AI CLIENTI DI TUTTO IL MONDO. L’INGLESE E NON SOLO E’ IL MINIMO. Su questo non ho alcun problema ad essere d’accordo con le organizzazioni sindacali, che anzi critico per non sforzarsi sufficientemente nel rendere consapevole la categoria.

  16. Ok khoolas, mi fa molto piacere che sia chiaro e limpido il nostro pensiero: basta con i giochetti da asilo infantile per ridurre una cetogoria alla fame così che sia più facile tenerla in scacco!

  17. D’accordo con entrambi, ma purtroppo nella formula dell’adeguamento la percentuale di colleghi che conosce la lingua influisce. Eccome se influisce. Questo le associazioni non avrebbero dovuto firmarlo. Dalla formula si capisce (magari non al primo sguardo) che raggiungere l’indice di inflazione pieno (obiettivo minimo e sacrosanto) è praticamente impossibile!!!!! Chi pensa di salvarsi con la furbizia si sta, e ci sta, scavando una enorme fossa comune. Se calcoliamo gli ultimi 5 anni ad un indice medio del 2.5% (e stiamo bassi rispetto a quello reale), senza calcolare quello di settore (solo l’aumento del carburante si avvicina alla percentuale a 2 cifre nell’ultimo anno) e lo moltiplichiamo per i suddetti 5 anni otteniamo un risultato che si aggira tranquillamente al 30%. Calcolate invece in 5 anni il nostro adeguamento. E fatevi un amara, amarissima risata…..

  18. sono d’accordo con paolo e anche con koolass,come è difficile la vita,è ridicolo che memtre tutti si adseguano velocemente e senza problemi ai costi della vita noi dobbiamo per forza mollare qwualcosa come se un adeguamento non fosse un diritto,siccome il tutto deve essere concordato stavoita non lo siamo a costo di rinnegare il famoso accordo regionale,per l’inglese,a parte che poteva essere anche un’altra lingua e non quello,il meccanismo con cui e stato applicato è da discutere ,troppo alto il livello proposto,bisogna abbassarlo e che siano poche frasi adatte alla minima conversazione che ci potrebbe coinvolgere cogli utenti.Sono stato anch’io firmatario per la mia associazione,ma spero che tutte le altre associazioni si adeguino e leggano riflettendo,troppo chiedere di interevenire alle persone chiuse nella torre di avorio.e rimettano in discussione il tutto in sede regionale.

  19. Sarò prolisso. Concedetemelo. Riassumo, per chi non lo conoscesse l’algoritmo dell’adeguamento tariffario annuale. (Indice inflazione programmata generale x 0.5 + Indice di inflazione del settore trasporti x 0.5). Questo risultato va poi moltiplicato per (0.6+0.4). Siccome 0.6+0.4=1 al massimo si ottiene il primo valore degli indici di inflazione. Lo 0.6 è costante, sullo 0.4 scatta la barzelletta. Perché lo 0.4 pieno si ottiene solo raggiungendo al 100% i parametri di qualità (lingua inglese, numero di Pos installati e amenità varie). E questo 0.4 non lo si ottiene mai. E anche chi non è Einstein dovrebbe sapere cosa significa moltiplicare un numero per un altro inferiore a 1. Si ottiene meno del valore base. Sugli indici inflativi sono stati ancora più bravi. Siccome l’indice di inflazione del settore dei trasporti non andava bene da solo (veniva un valore troppo alto per noi, per le compagnie petrolifere e le assicurazioni invece va benissimo) allora prima ce lo hanno dimezzato (moltiplicato per 0.5, esattamente della metà) poi ce lo hanno ulteriormente annacquato imbastardendolo con l’indice di inflazione programmata generale (di molto inferiore, noi non lavoriamo a michette e caffè ma a loro piaceva così), anche questo ovviamente moltiplicatio per lo 0.5% (altra metà del valore reale). 2 metà fanno l’intero, o meglio lo farebbero!!!! Ma dopo il tutto già dimezzato viene ulteriormente ridotto dal famigerato (0.6+0.4), che dato non fa mai 1 pieno (visto che gli obiettivi non si raggiungono mai in toto. Facciamo un esempio pratico di come dovrebbe essere il nostro adeguamento (dovrebbe essere il solo aumento percentuale dell’indice inflativo del settore dei trasporti (costo carburante, pedaggi autostradali, assicurazione e manutenzione auto). Tralasciando il vergognoso aumento del carburante negli ultimi anni il settore trasporti, annessi e connessi, galoppa ad un indice che varia dal 4 al 10%. Siamo bravi e facciamo 6%. Punto. Una corsa di 10 Euro l’anno dopo dovrebbe costare 10.60. In cinque anni 30%. Una corsa di 10 Euro dopo 5, dico 5 anni, dovrebbe costare 13 Euro. E non è chiedere la Luna, visto che gli altri viaggiano a cifre ben più alte. E invece no…. Noi abbiamo indice inflazione generale=2.4. Indice inflazione settore trasporti=6. Iniziamo 2.4×0,5=1.2 via la metà. Questo spettacolo si somma a 6×0.5=3, via altra metà. Invece di 8.4 o 6 a noi uscirebbe 1.2+3=4.2. Uscirebbe, e sarebbe già un sogno. E un sogno rimane perché ora il misero 4.2 (e sono stato ottimista deve superare il secondo muro di Berlino, il fantozziano coefficiente di qualità. 0.6+0.2????=0.8, perché 0.4 non si ottiene mai. Allora 4.2×0,8=3.36 (e anche qui ho viaggiato largo). In sostanza ci hanno potato quasi il 70%. E questo accade ogni anno!!!!! In 5 anni invece del 30% avete preso meno del 15. E la corsa di 10 Euro di 5 anni fa oggi non costa 13 ma forse (e dico forse) 11.4. Ora bisogna chiedersi se chi ha firmato è ignorante come noi (dubito) o più semplicemente in malafede (considerandoci un branco di coglioni). Per tacere delle famigerate corse a tariffa fissa (che tanto ci hanno indorato). E come scordare i famigerati controlli fiscali. A pensare male si fa peccato (ma come diceva l’astuto Andreotti) spesso ci si azzecca. Forse qualcuno ha interesse che gli idioti bersagliati dai debiti con l’Agenzia delle Entrate non rompano i coglioni e siano costretti a sgobbare 10/12 ore al giorno 7/7. Non disturbano e versano l’obolo a Stato e associazioni (che guarda caso il commercialista o l’avvocato per difenderti non ce l’hanno mai, tocca pagare e tacere). Ecco la radiografia di come si distrugge negli anni una categoria. Di coglioni, che tra due chiacchiere di figa, calcio e corse forse ai posteggi dovrebbero parlare anche di altro. Magari non in inglese o di Freud ma almeno di come ce lo stanno mettendo in **** forse si.

  20. Vista la piega che ha preso il post, anche grazie all’ottimo Paolo, val però la pena di ricordare che prima dell’accordo masochista c’era il vuoto e che gli amici autisti dell’ATM hanno dovuto scioperare 5 anni per avere una una tantum. Vuol dire che chi ha firmato è saggio, o come suggerisce il commento precedente è invece un ignorante in malafede? Agli urlatori aereoportuali l’ardua sentenza.
    Forse vuol dire che quando si tratta di dare soldi a chi lavora, siccome chi tratta NON lavora, ma vive sul lavoro degli ALTRI, giocano tutti a bowling e noi facciamo la parte dei birilli.
    Ma vuol dire anche che noi siamo IMPRESE ARTIGIANE AUTONOME ISCRITTE ALLA CAMERA DI COMMERCIO PER L’AGENZIA DELLE ENTRATE ma quando si tratta di adeguare le TARIFFE diventiamo AUTISTI DELL’ATM.
    E’ per questo nostro camaleontismo strutturale, o per dirla con l’amico Paolo, per questa nostra inarrestabile pulsione omosessuale, che manteniamo associazioni che sono al tempo stesso commercialisti e sindacalisti, con quali risultati giudicate voi.
    BE HAPPY, BE COOL, BE POOR

  21. come al solito quando si scrive un commento non viene mai interpretato come uno vorrebbe e ci si accanisce sopra.
    ripeto che se avevo intenzione di studiare le lingue non avrei fatto questo mestiere,ERA UNA BATTUTA!
    e come fa notare khoolaas il mio pseudonimo è Fox,quindi è una lingua che mi piace,è il principio che mi sta letteralmente sul ca..o
    a tutti fa piacere imparare sempre qualcosa di nuovo,ma non mi devi mettere nella condizione di essere costretto a farlo per soldi,con l’adeguamento tariffario…o poi parliamoci chiaro per il ns lavoro non serve necessariamente sapere le lingue,saperle certo aiuta ,ma non sono indispensabile…oggi è l’inglese,domani l’auto di prestigio,poi il vestito con il cappello ,ecc…

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