CSTR chiede lo stato di crisi per i taxi (era ora!)

In data odierna si e’ riunito il CSTR – Coordinamento Sindacale Tassisti Romani – per fare un’analisi sulla difficile situazione in cui attualmente versa la categoria. È ormai noto che a causa della crisi economica la quantità di lavoro si è ridotta di oltre il 30%. Ma a fronte di un calo così forte della quantità di lavoro, i costi di gestione sono invece aumentati vertiginosamente, in seguito ai continui aumenti del costo del carburante, delle assicurazioni, dei ricambi e degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali sempre più soffocanti. (continua)

(consigliamo la rilettura di questo articolo di Khoolas: “Krisis“)

Il risultato è che la maggior parte delle imprese taxi ha serie difficoltà ad andare avanti e ad affrontare i prossimi adempimenti.

A fronte di tale drammatica situazione, che non riguarda solo i tassisti romani, ma è comune a tutte le realtà sul territorio nazionale, si è deciso di chiedere che si convochi al più presto il Parlamentino Nazionale Taxi, per decretare lo stato di crisi della categoria ed affrontare la problematica con le preposte Istituzioni.

CSTR – Coordinamento Sindacale Tassisti Romani

(Cna – Assartigiani – Uritaxi – Ati taxi – Confartigianato – Ata Casartigiani – Uri – Claai Taxi – Uti)

Il Portavoce Loreno Bittarelli

fonte: uritaxi.it 13/03/2013

9 commenti

  1. Se so’ svejati!!!
    Passatemi l’ espressione romanesca ma sono Romano (nato a Borgo Prati) e non oriundo. Sono 4 mesi che la categoria e’ in sofferenza e si svegliano ora….

  2. lo stiamo chiedendo da mesi su taxistory, finora a milano come sempre le associazioni hanno dormito, forse perchè LORO in crisi non ci vanno mai, i soldi se li prendono sempre e dei loro bilanci si sa ben poco: gli accertamenti fiscali li fanno sui tassisti. E poi la benzina la pagano i tassisti, le assicurazioni, la manutenzione, etc etc, insomma di fame muoiono i tassisti. MA NEGLI UFFICI SEMBRA QUASI CHE LI SCOCCI PERCHE’ EVIDENTEMENTE NON E’ ANCORA CHIARO CHI PAGA CHI. Molto bene. Sara il caso di andare a Roma.

  3. Il problema non è solo il lavoro, che per noi è tutto, ma anche un accanimento della agenzia delle entrate voluto dai vari Signor Monti ora, Prodi e Tremonti prima , per la categoria, con cartelle esattoriali, fuori da ogni cognizione logica.

    Personalmente vedo colleghi che sono allo stremo per questa situazione di accanimento fiscale , speriamo che nessuno di noi sbrocchi di testa e commetta qualcosa di irreparabile, anche se gli ingredienti per sbottare ci sono tutti, quindi dobbiamo denunciare questa forma di accanimento che leggendo la storia trova similitudini per quello che avvenne a Milano nel 1848, con proteste della popolazione esausta che sfociarono nelle famose 5 giornate di Milano, dico questo perché lo stato inefficiente partitocratico, quei soldi che chiede in eccesso, li sperpera in maniera ineluttabile e li succhia non solo a noi ma a tutta la popolazione attraverso anche i rimborsi elettorali dei partiti, che hanno spinto l agenzia delle entrate ma sopratutto la riscossione crediti, la popolazione all estremo delle forze, gli stessi soggetti politici hanno fatto campagne infamanti nel passato che tutti conosciamo bene, ed hanno messo cittadini e lavoratori contro a regola d’arte .
    Ora il tempo è scaduto o ce ne rendiamo conto e agiamo o sarà’ la fine ….

  4. Spero che TUTTE le altre associazioni nessuna esclusa facciano propria questa richiesta sulla cui necessita’ urgente non c’e’ dubbio alcuno!

  5. Mi viene in mente una domanda: a QUALI ISTITUZIONI è possibile sottoporre la questione della crisi del settore considerato che la famosa Autority per i trasporti non ha mai visto la luce, che attualmente c’è un “Governo” reggente solo per la normale amministrazione e che con tutta probabilità andremo incontro a una nuova tornata elettorale???
    Altra domanda circa il CSTR: nel 2007 fu costituito Roma un altro “coordinamento” sindacale denominato UNA Taxi del quale però si è persa memoria in quanto mai realmente divenuto operativo, nel 2012 è stato costituito il CSTR più o meno con le stesse comunioni di intenti dei suoi predecessori, ma ad oggi ancora risultati ZERO. SAREBBE INTERESSANTE SAPERE CHI RAPPRESENTA COSA.
    Periodicamente qualcuno si lascia prendere da attacchi di sonnambulismo e cerca di farfugliare “Stato di crisi del settore!” salvo poi riassopirsi. Vogliamo iniziare a risolvere lo stato di crisi? Perchè non iniziare a ridurre drasticamente i costi interni al settore stesso?

  6. Perche’ se qualcuno propone bianco arriva quello che propone nero? Chi dice che “ci rappresenta chi” non abbia comunque ragione? E ottenere lo stato di crisi non equivarrebbe anche a ridurre i costi, ottenendo la possibilita’ di pagare un po’ meno tasse (che ci stanno strozzando) dilazionandole nel tempo? E poi quello che e’ stato formato nel 2007 e ora non si sa dove sia finito, a noi che ce ne cale? Guardiamo avanti.

  7. Marco: “Onore al merito” degli intenti ma senza sigle ACCREDITATE al CNEL (www.CNEL.it) non andiamo da nessuna parte perchè parliamo solo di piccole associazioni di categoria di carattere locale o particolaristico, e laddove ci sono i nomi che contano non abbiamo tassisti ma solo un inquadramento in un sistema più ampio che ricomprende anche i taxi nel suo quadro di interesse ma non solo quelli.
    L’esempio del 2007 lo ho riportato perchè ancora una volta si commette lo stesso errore, ma mentre nel 2007 il consenso era più ampio ora si è ridotto ad alcuni fedelissimi.

  8. Marco i soli accreditati sono CNA e Confartigianato i quali probabilmente patrocinano…. ma gli altri? Il problema della effettiva rappresentanza sindacale non è così semplice perchè il patrocinare una iniziativa non coincide spesso poi con il portarla in sede di discussione presso gli organismi competenti e sull’altro fronte si ha voce in capitolo solo laddove ci sia un effettivo consenso legittimato da tesseramenti. Quindi in termini spiccioli non è sufficiente avere tanti associati quanto iscritti accreditati. Praticamente un cane che si morde la coda

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