Contributi Bec ma solo se il tuo taxi è più vecchio di 10 anni

vecchio_taxiLa Legge Sviluppo (n. 134/2012) prevede una misura per promuovere la mobilità sostenibile anche mediante contributi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive (BEC). Le agevolazioni per l’acquisto di veicoli sono operative nel triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro. La misura, con finalità ambientale e carattere sperimentale, è rivolta prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico.   (link al sito bec.mise.gov.it)

NB:  le immatricolazioni saranno possibili dal trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore del Decreto attuativo, attualmente in corso di pubblicazione. (link alla pagina del sito bec.mise.gov.itl)

Finalità della misura.

La Legge Sviluppo (n. 134/2012) prevede una misura per promuovere la mobilità sostenibile anche mediante contributi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive.

La misura, avendo una finalità ambientale e sperimentale, non rappresenta un provvedimento di sostegno o di sviluppo del mercato dei veicoli.

Le agevolazioni per l’acquisto di veicoli sono operative nel triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro.

I contributi puntano a favorire l’acquisto di veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) con emissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.

In questo modo è incentivata la diffusione di veicoli a basse emissioni sia di sostanze “climalteranti”, come la CO2, sia di altre sostanze inquinanti, soprattutto nel contesto urbano, come il particolato e gli ossidi di azoto e zolfo.

Dato il carattere sperimentale della misura, non vengono privilegiate particolari tecnologie, ma si rimanda ai limiti oggettivi di emissione, nel rispetto delle ultime raccomandazioni sulla “neutralità tecnologica” espresse dalla Commissione Europea (CARS 21) e dall’Ocse.

Con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento urbano, sono ammesse agli incentivi diverse categorie di veicoli:

  • automobili
  •  veicoli commerciali leggeri
  • ciclomotori e motocicli a due e tre ruote
  • quadricicli.

Gli incentivi sono rivolti prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea ecc.) per supportare lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte pubbliche e private, in virtù:

  • delle alte percorrenze medie chilometriche di queste tipologie di veicoli
  • della maggiore programmabilità delle percorrenze
  • dell’effetto promozionale dei veicoli pubblici sull’utenza privata, che manifesta ancora alcune diffidenze sui veicoli a basse emissioni rispetto a costi di acquisto, prestazioni e facilità di rifornimento/ricarica.

Per massimizzare l’efficienza della misura dal punto di vista ambientale, la maggior parte delle risorse disponibili è subordinata alla rottamazione di un veicolo più vecchio di dieci anni. Fanno eccezione solo i fondi destinati ai veicoli con emissioni non superiori a 95 g/km (essenzialmente elettrici e ibridi) che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cittadini, vista la minore diffusione di questi veicoli.

Gli incentivi all’acquisto di veicoli rientrano in un più ampio programma nazionale a sostegno della mobilità sostenibile che prevede, tra l’altro, un Piano per potenziare le reti di ricarica per i veicoli elettrici.

Il provvedimento fa parte di un insieme di misure inserite nel cosiddetto “Decreto Sviluppo” (DL 83/2012) durante la fase parlamentare di conversione in legge (L.134/2012 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 187 dell’11 agosto 2012) e precedentemente sviluppate da apposite iniziative parlamentari. È intitolato “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive” e si trova agli articoli da 17-bis a 17-duodecies della Legge 134/2012.

2 commenti

  1. Esempio classico di populismo senza effetti sul tema inquinamento della mobilita sostenibile dell’ ecologia e del parco autoveicoli vetusto.

    120 milioni di euro sono niente, sopratutto se spalmati in un triennio, sopratutto se consideriamo che i veicoli circolanti nel nostro paese sono 100 Milioni ( Rapporto più alto al mondo per numero di abitanti ).

    La Legge Sviluppo (n. 134/2012) non parla ancora di cifra stanziata per veicolo, quindi supponiamo che per ogni veicolo ecologico acquistato che abbia diritto all incentivo lo stato dia come contributo 2500 euro.

    Quindi potrebbero essere immatricolati con questa legge in tre anni 48.000 veicoli a basso impatto ambientale in tre anni lo 0,4% del parco totale dei veicoli in circolazione.

    In termini di numeri un operazione solo di facciata che non serve praticamente a nulla sopratutto per la riduzione dello smog e dei prodotti della combustione emessi dai veicoli.

    Stendiamo un velo pietoso sul fatto che i taxi di oltre 10 anni possono usufruire dell’incentivo.

    A mio parere tutto molto ridicolo e inefficiente anche perché non si considera che con pochi soldi disponibili dovrebbero avere precedenza coloro che fanno tanta strada, non per nonnismo militaresco ,ma perché emettono in atmosfera tutti i giorni quantità industria di smog, e magari prende l incentivo anche colui che il veicolo non lo usa mai ed è sempre in box.

    Sergio Sierra67

  2. A Roma ad essere ottimisti ci saranno più o meno venti taxi che superano i 10 anni di immatricolazione. Anche questo incentivo è strutturato per non dare soldi. Poi quei soldi non dati andranno a qualche amico, amministratore, politico.

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