Rio de Janeiro, lo sfruttamento dei taxi da parte dei grandi gruppi.

Articolo di Sergio L. Sierra 67

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La premessa è che sono stato in Brasile che è un posto meraviglioso per passarci le vacanze, molto ma molto meno è fare il tassista con licenza in affitto. Grazie a Paulo un Collega Carioca con cui corrispondo via Twitter, ho potuto attingere ad informazioni preziose su come i possessori di licenza sfruttano letteralmente la maggior parte dei tassisti che proprietari di licenza non sono, ma che sono costretti a prenderla in affitto a caro prezzo e che se gli va male la giornata rischiano di non portare a casa niente. Prima di arrivare a pari delle spese devono trottare, mentre le imprese titolari di licenza si arricchiscono stando tranquillamente seduti ad aspettare i soldi sudati da chi  invece ha scarrozzato clienti e km nella città Carioca. Questo sistema è diffuso nei paesi poveri o ex poveri, tanto è vero che i tassisti che pagano l’affitto della licenza spingono, ma senza nessun risultato, per averne una per se.

Tutta la flotta delle licenze può essere affittata, quindi per fare il tassista in Brasile bisogna essere residenti. Il mestiere è aperto anche agli stranieri, bisogna avere un documento di identità, patente di guida, e il certificato penale, tipo casellario giudiziale pulito e il condutax che sarebbe l’equivalente del nostro CAP che viene emesso dal dipartimento de trasporti  pubblici non prima di avere effettuato un corso di norme di guida e pronto soccorso di una settimana. Quindi ci vuole la “Praca” che sarebbe la licenza e una vettura adibita taxi, in più il “Ponto de taxi” che sarebbe la zona dove il taxi può stazionare. Senza ponto de taxi il tassista è costretto a circolare per caricare clienti, il ponto taxi può essere ceduto ad un altro tassista,  il comune fa questo per omogeneizzare la dislocazione dei taxi nelle varie zone e per avere un servizio capillare. Il punto taxi viene rilasciato dalla prefettura di competenza nella città dove fa titolarità la licenza. Le licenze si possono comprare da soggetti che le mettono in vendita, come detto prima le stesse si possono affittare. Un soggetto può essere titolare di una o più licenze, difatti esistono le Imprese di Noleggio taxi.

A Rio de Janeiro le licenze taxi sono 33.000 per una popolazione di circa 7 milioni di abitanti, di queste licenze 5.000 sono in mano a 15 compagnie di noleggio taxi, mentre le restanti 28.000 sono in possesso di un titolare di licenza che a sua volta può affittare in quanto possono lavorare 24 ore. I taxi sono noleggiati per 12 o 24 ore allo stesso tassista in affitto o a due tassisti diversi nell’arco delle 24  ore. Esiste anche una forma di affitto mensile della sola licenza per il tassista che compra a sue spese il taxi per conto del titolare della licenza. La benzina, gasolio, alcool o metano è a carico del tassista e non di chi affitta. Il costo del carburante varia di poco, è un po’ più conveniente il metano, il prezzo al litro della benzina e dell’alcool si aggira ora ai 3.30 reais per litro e cioè  1,21 euro al litro. I veicoli taxi più comprati (udite udite) sono Fiat Doblo, Fiat Siena (la Palio in Italia qui ne hanno vendute 2), le Chevrolet, le Opel Corsa e Zafira.

Per il carico dei bagagli il cliente paga un supplemento se il tassista gli carica la valigia in auto, ma se il cliente se le carica da sè non c’è supplemento. Il tassista può pretendere il pagamento anticipato per le corse in taxi che iniziano dalla Rodoviária (stazioni dei pullman molto sviluppate in tutto il Brasile, la ferrovia è quasi inesistente per il trasporto di persone), Novo Rio, dagli aeroporti internazionali Tom Jobim e Santos Dumont, eliporto Píer Mauá e dagli hotel dei quartieri Le Blon Copacabana,  Glória, Ipanema e Barra da Tijuca.Il  collega Paulo mi dice che per le Olimpiadi 2016 di Rio al momento non sono previste nuove licenze, e pensa che non ne verranno emesse, il problema  mi dice lui è che aumentano i pulmini di servizio turistici indiscriminatamente, forse lui intendeva dire tipo i nostri NCC.

Paulo fa parte di un gruppo di tassisti che non hanno la licenza di proprietà, una specie di sindacato dei tassisti a noleggio. Penso che tante licenze gestite da un solo soggetto siano uno sfruttamento legalizzato. Qui da noi, come sappiamo bene, diversi governi passati volevano né più ée meno impossessarsi delle nostre licenze per poi guadagnare sulla pelle di disperati in cerca di lavoro. L’ unica arma che abbiamo per contrastare attacchi continui di gente senza scrupoli che cerca di arricchirsi alle spalle del prossimo è la compattezza, altrimenti questi banditi senza scrupoli mangeranno in un boccone noi e le nostre famiglie.

Sergio Sierra67

3 commenti

  1. Grazie Sergio x le preziose informazioni.. Una domanda, se puoi ovviamente rispondere.
    Cio che ha valore -o maggior valore- nel mercato secondario è la licenza o “il punto di stazionamento”? Un saluto.

  2. Rispondo a Luciano , come detto “o ponto di stazionamento “si può comprare da un altro titolare di licenza che lo vende, se non ho capito male c e assieme anche un portafoglio clienti non so se potenziale o reale . Le cifre e le proporzioni non le conosco ma posso sempre chiedere . Ovviamente il punto di stazionamento ha più valore nelle zone dove c e più movimento . Non credo costi molto un proporzione alla licenza . Ho dimenticato di dire che un candidato politico , vuole imporre tariffe fisse da aeroporti e città di Rio , ovviamente i tassisti non sono d accordo perché a Rio c e molto traffico e non di puo quantificare ne il tempo che il prezzo della corsa in anticipo .

  3. ottimo, un esempio di dove NON DOBBIAMO ARRIVARE, ma che è importante conoscere. Chiunque sappia con un minimo di approfondimento come nel caso di Sergio sul Brasile la situazione della legislazione e dei colleghi in altri paesi, sopratutto europei e USA verrà ospitato sul blog di taxi story. La rete deve essere la nostra scuola e la nostra organizzazione permanente,

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