060609 un’altra tassa sulla gobba dei tassisti

ROMA – Novità per gli utenti dei taxi. Il numero unico “060609 Chiamataxi” si evolve e riduce i tempi di attesa mettendo in contatto diretto i clienti con i tassisti.

asino-thumb17485565A presentare le novità del servizio il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il suo assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma e il presidente dell’Agenzia per la Mobilità di Roma Massimo Tabacchiera. Il numero unico offre già oggi la possibilità di chiamare la colonnina taxi più vicina ma se questa dovesse risultare priva di auto la chiamata sarà direttamente trasferita al taxi più vicino al punto di chiamata del cliente.

Grazie a una “app” su smartphone o tablet il tassista potrà accettare la richiesta e parlare direttamente al telefono con il cliente per avvisarlo, ad esempio, sul tempo che impiegherà per raggiungerlo. Sul tablet, inoltre, verrà visualizzata una mappa stradale con distanza e tempi di percorrenza. Il servizio, che sarà attivo l’anno prossimo da lunedì 4 febbraio, costerà ai tassisti 15 euro al mese. I tassisti hi-tech per usufruirne dovranno iscriversi sul sito dell’Agenzia per la Mobilità. I primi tre mesi di sperimentazione saranno gratuiti. «Il sistema lanciato oggi è un risultato di avanguardia – ha commentato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno – Per noi è un grosso vanto mentre per il mondo dei tassisti è un’opportunità. Siamo l’unica città in Italia che raggiunge al telefono direttamente il tassista. Così saranno avvicinati alla clientela e questo favorirà l’incontro tra domanda e offerta».

Ma Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa Radiotaxi non ci sta. «Riteniamo che sia del tutto illegittimo fare concorrenza con soldi pubblici a strutture realizzate negli anni interamente con il sacrificio di soggetti privati (tassisti). Anche dal punto di vista tecnico, ci sono delle evidenti lacune sul progetto del numero unico presentato oggi dal Comune di Roma Capitale che determinerebbero gravi inefficienze e disservizi sullo smistamento delle richieste taxi da parte dei cittadini».

fonte: ilmessaggero.it 18/12/2012