Taxi abusivi anche su Google

tristanoPrato 10 dicembre 2012 – "Non basta un giro di vite sul trasporto abusivo di merci. Il Comune vigili anche sul traffico di persone che quotidianamente interessa il tragitto “aeroporto di Peretola-Prato”, diventato ormai una tratta su cui i tassisti abusivi cinesi, oltre a guadagnare ciascuno centinaia di euro al giorno, beffano  il fisco  e  danneggiano i tassisti regolari".

È il commento dei consiglieri regionali di “Più Toscana”, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri alla stretta annunciata da palazzo comunale sul trasporto abusivo di merci che, da gennaio 2013, vedrà una task force della Polizia Municipale effettuare controlli assidui lungo le principali arterie di comunicazione. L’obiettivo sarà bloccare sul nascere la filiera del trasporto abusivo elevando sanzioni che potranno sfiorare i 2.000 euro.

"Quella del Comune è un’iniziativa lodevole a cui vogliamo dare il nostro contributo puntando l’attenzione su una criticità segnalata da addetti ai lavori e cittadini. Non è un segreto – spiegano i consiglieri – che ogni giorno camionette guidate da autisti cinesi svolgano abusivamente un servizio di taxi rivolto ai propri connazionali in arrivo all’aeroporto di Peretola. I passeggeri e i bagagli vengono prelevati e trasportati in tour presso gli outlet della provincia di Firenze o verso la città di Prato".

Un meccanismo oliato che, secondo le segnalazioni di alcuni tassisti e cittadini, nascerebbe proprio su internet. "Sui principali motori di ricerca, dietro a quelli che agli occhi di molti sono “impenetrabili” ideogrammi cinesi – spiegano i due esponenti di “Più Toscana” –, si celerebbe, infatti, una rete clandestina di indirizzi, numeri di telefono e contatti mail che i sedicenti autisti, privi di ogni licenza e regolare permesso, mettono in vetrina promettendo viaggi a prezzi imbattibili".

La riprova? Basta “googolare” le parole “taxi” e “Prato” in cinese per avere accesso a decine di siti in lingua che pubblicizzano trasporti dall’aeroporto verso il centro di Prato e le zone di Brozzi, via Pistoiese, San Donnino e Osmannoro a tariffe stracciate. "Si tratta di un traffico parallelo – concludono Gambetta Vianna e Lazzeri – che deve essere assolutamente fermato, anche perché il passo da trasporto di persone a quello di rifiuti inquinanti e merce contraffatta è breve. Provare che un automobilista non è una persona in attesa di parenti e amici, ma un tassista abusivo è complesso, ma ci auguriamo che l’ammirevole sforzo dell’Amministrazione vada in questa direzione".

fonte: lanazione.it 10/12/2012