I correttivi dimenticati

correttivoIl 15 Aprile abbiamo parlato di “correttivi anticrisi” nell’articolo “Studi di settore: approvati i correttivi dalla Commissione”. Il Decreto del 13 Giugno 2012 “Approvazione della revisione congiunturale speciale degli studi di settore, per il periodo di imposta 2011” riporta le testuali parole:

.

…omissis…

Al fine di adeguare, per il periodo d’imposta 2011, i risultati derivanti dall’applicazione delle funzioni di
stima dei ricavi, sono stati operati i seguenti interventi:
a) per gli studi di settore indicati nella tabella sottostante, è stato individuato uno specifico correttivo da
applicare alla variabile “Costi per carburanti”.
Studio di settore Correttivo
VG72A -16,6%
VG72B -18,1%
Per ciascuno studio di settore il valore del correttivo è stato determinato sulla base dell’andamento dei  prezzi del carburante, effettuando una valutazione comparativa10 del relativo impatto sui conti economici  del 2010 rispetto al 2009, anno cui si riferiscono i dati presi a base per l’evoluzione dello specifico studio di settore. L’applicazione di tale correttivo può determinare un valore di riduzione dei ricavi stimati, calcolato come differenza tra il ricavo puntuale derivante dalla sola applicazione dell’analisi di congruità sui dati dichiarati e il ricavo stimato con i dati modificati con il correttivo sopra indicato;

…omissis…

Considerando che i taxi corrispondono a quella sigletta misteriosa VG72A, resta un mistero l’inapplicazione (vedi la mia nota nei commenti) da parte alcune delle nostre associazioni di quel fattore correttivo che indica un consumo stimato del carburante in -16,6% che comporterebbe una percentuale inferiore di stima degli incassi invece dell’esatto contrario a cui le nostre orecchie sono abituate a sentire dai nostri amministratori. Perché? E cosa succederà quest’anno, verranno applicati ancora questi fattori correttivi o no? Direi che con la crisi che tira quel -16,6% andrebbe rivisto ad un –30% e di conseguenza ricalcolati i corrispettivi equivalenti.

5 commenti

  1. Il classico sasso nello stagno. Adesso vediamo se lo stagno e’ fatto d’acqua oppure di gomma.

  2. Il problema è che la contabilità ce la tengono i ragionieri. I commercialisti stanno in qualche angolo buio ed escono solo quando il problema è già grave. Poi, pare, tocca pure pagarli a parte. In pratica paghiamo 2 commercialisti ( uno finto e l’altro assente) per sentirci sempre dare la stessa risposta: dovete pagare. Finché avremo questa forza d’urto negli incontri con chi si occupa di studi di settore sarà una vera manna per l’Agenzia delle entrate. Ma quanto ancora può durare?

  3. Muro di gomma, non stagno, il sasso te lo rispedisce sulla zucca. E poi non si può adombrare collusioni o chissà quali reconditi motivi senza un minimo di contradditorio nei dovuti modi. Certo basta stare in giro non dico tanto, anche solo qualche giorno a FARE il tassista, per rendersi conto che, a differenza che negli uffici a reddito certo, la fine della CRISI, la ripresa, l’uscita dal tunnel la vedono solo Monti e la Fornero, che infatti dice ai nostri figli di non essere “choosy” e di accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi prezzo. Tranne il tassista, potremmo aggiungere noi, visti gli incassi.

  4. Ricevuta una mail di protesta da parte del presidente di un’associazione milanese, correggo il tiro riportandovi il sunto delle sue parole:
    I correttivi sono stati applicati da tutti gli operatori del settore e hanno “comportato una decurtazione in percentuale dei km svolti a parità di costi carburante rispetto all’anno precedente, in sintesi il fisco ammette che, a seguito dell’aumento del costo del carburante gli operatori hanno prodotto meno km con gli stessi costi“.

    Questo è quanto. La domanda rimane la stessa: vito quanto sopra, come mai la tiritera che sentiamo nelle nostre associazioni e dai nostri commercialisti rimane sempre la stessa?

    Scusate se sono un po’ criptico, ma l’argomento lo impone. Mi raccomando nei commenti….

  5. credo sia un argomento molto difficile da affrontare ,sopratutto in uno spazio aperto così,un pò come camminare sulle uova,prendiamo atto della cosa

I commenti sono chiusi.