Monti: "Porti, aeroporti ed energia non più di competenza delle Regioni"

no_aeroportoIl nuovo ddl di revisione del Titolo V della Costituzione approvato dal Consiglio dei ministri torna a centralizzare reti infrastrutturali ed energetiche del Paese. Le Regioni perdono anche i poteri nei rapporti internazionali che verranno gestiti dallo Stato

Il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte, come anticipato dal premier, Mario Monti, durante l’incontro con Regioni ed enti locali, la riforma del titolo V della Costituzione per restituire alcune competenze delle Regioni a livello centrale. La riforma riporta porti, aeroporti ed energia sotto l’esclusiva competenza dello Stato.

Competenza dello Stato su porti, aeroporti ed energia
Il nuovo ddl di revisione del Titolo V della Costituzione prevede che lo Stato abbia legislazione esclusiva nelle seguenti materie: "porti marittimi e aeroporti civili, di interesse nazionale e internazionale, grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia". Queste "sono tutte materie attribuite attualmente alla legislazione concorrente, ma di cui appare più congruo, anche per l’incidenza di normative europee, l’affidamento esclusivo allo stato".

Rango costituzionale per Conferenza Stato-Regioni
Il ddl prevede anche che, in futuro, la Conferenza Stato-Regioni avrà il rango di organismo costituzionale. La modifica intende agevolare lo svolgimento coordinato dell’attività legislativa, regolamentare e amministrativa dello Stato, ma anche delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Il ddl prevede poi che, al fine di abbassare il livello dei contenziosi, non possa essere investita la Corte Costituzionale (dallo Stato, dalle Regioni e dalle Province autonome) su questioni di legittimità costituzionale quando in Conferenza Stato-Regioni si ottenga un’intesa o un parere favorevole su un atto avente o meno carattere legislativo.
Preminenza dello Stato
Il ddl di riforma introduce una formula di "preminenza/salvaguardia" che affida allo Stato, a prescindere dalla ripartizione delle competenze legislative con le Regioni il compito di garante dei diritti costituzionali e dell’unità della Repubblica.
A Stato esclusiva su rapporti internazionali
Il testo prevede che i rapporti internazionali e comunitari siano di esclusiva competenza dello Stato escludendo quindi le Regioni, anche quelle a statuto speciale.
Equilibrio bilanci anche per Regioni a statuto speciale
Anche le Regioni a Statuto speciale dovranno attenersi al principio dell’equilibrio di bilancio e al patto di stabilità, pur nel rispetto dell’autonomia prevista costituzionalmente.
Corte dei Conti controllerà anche bilanci regionali
La Corte dei Conti eserciterà le proprie funzioni di controllo anche nei confronti degli atti delle Regioni e del bilancio regionale.
Turismo materia di legislazione corrente
Il turismo diventa materia di "legislazione concorrente".

fonte: tgcom24.mediaset.com 10/10/2012

8 commenti

  1. Finalmente! Adesso per fare pulire quel cesso orribile del posteggio taxi di Linate basterà una telefonata a Palazzo Chigi!

  2. Ma come, modificano la costituzione così come i carbonari in cantina senza che NESSUN DIBATTITO PUBBLICO?
    e il federalismo che fine ha fatto?
    A me andrebbe anche bene se fosse una “nazionalizzazione”.
    In realtà è un passaggio fondamentale per consegnare un potere decisionale pressochè assoluto nelle mani di pochissime persone/Authority che permetta loro di vendere/regalare ai soliti amici INTERI SETTORI DI MERCATO (ad es. il nostro).
    In pratica liberismo selvaggio.
    Tutti schiavi a sgobbare per 3 €/h (precari a giornata) per arricchire pochissimi “padrun de la melonera” con le nostre organizzazioni a fare la parte del caporale?
    Qui o si riesce a cacciare questo governo alle prossime elezioni o si mette malissimo….

  3. Aggiungo:
    sbagliavo citando questo governo, visto che i partiti che lo sostengono sono tutti d’accordo a fare quello che stanno facendo i tennici.
    E dichiarano pure che continueranno a farlo se dovessero andare a governare loro.
    Quindi anche se vincesse qualcun altro degli stessi che ci sono già adesso farebbero esattamente le stesse cose.
    Qui si tratta di cacciare l’INTERA CLASSE DIRIGENTE (non solo politica) DI QUESTO PAESE.
    Infine ancora una volta o noi troviamo la forza ed il coraggio di aggregarci in un’UNICA associazione IMPRENDITORIALE (non sindacale) che possa CONFRONTARSI alla pari con questi sciacalli oppure faremo la stessa fine dei lavoratori dipendenti che in un decennio (a cominciare dal governo Prodi) con le più fantasiose giustificazioni (il mercato, la crisi, la globalizzazione, ecc) li hanno ricacciati alle condizioni del dopoguerra perdendo dignità, diritti e salari.
    Con il beneplacito del partito e dei sindacati che li avrebbero dovuti difendere.
    Vogliamo fare la stessa fine?
    Guardate che ci stiamo arrivando alla velocità della luce!

  4. Pienamente e allarmatamente d’accordo con Milano 32. Se gli aeroporti non sono più di pertinenza delle regioni, per esempio, anche il regolamento all’ interno del bacino aeroportuale potrebbe venire “espropriato” a livello centrale con le conseguenze che vi lascio immaginare.
    Passo 1) cambiare modo di votare, passo 2) organizzarci a livello nazionale e, perdonatemi, non disdegnamo alleanze e dislogo con realtà “cugine” come gli Ncc in nome di un interesse comune. Pochi giorni fa proprio qui e’ incominciato un dialogo, portiamolo avanti

  5. Secondo la procedura prevista dall’articolo 138 della Costituzione per l’adozione delle leggi di revisione della Costituzione e per le altre leggi costituzionali sono necessarie due deliberazioni di entrambe le camere ad un intervallo non minore di tre mesi ed a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna di queste nella seconda votazione.
    Le modifiche al testo della costituzione non devono comunque compromettere lo spirito repubblicano e gli ideali sui quali essa si fonda. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale (articolo 139).
    La dottrina prevalente ritiene che i principi fondamentali (articolo dall’1 al 12) siano una base irrinunciabile per lo spirito repubblicano su cui la Costituzione si fonda. Per questo motivo non possono essere modificati.
    Nel caso in cui la legge costituzionale sia stata approvata con una maggioranza inferiore dei due terzi dei componenti in una o in entrambe le camere, se entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali la legge è sottoposta a referendum e non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.


  6. milano32:

    Aggiungo:
    sbagliavo citando questo governo, visto che i partiti che lo sostengono sono tutti d’accordo a fare quello che stanno facendo i tennici.
    E dichiarano pure che continueranno a farlo se dovessero andare a governare loro.
    Quindi anche se vincesse qualcun altro degli stessi che ci sono già adesso farebbero esattamente le stesse cose.
    Qui si tratta di cacciare l’INTERA CLASSE DIRIGENTE (non solo politica) DI QUESTO PAESE.
    Infine ancora una volta o noi troviamo la forza ed il coraggio di aggregarci in un’UNICA associazione IMPRENDITORIALE (non sindacale) che possa CONFRONTARSI alla pari con questi sciacalli oppure faremo la stessa fine dei lavoratori dipendenti che in un decennio (a cominciare dal governo Prodi) con le più fantasiose giustificazioni (il mercato, la crisi, la globalizzazione, ecc) li hanno ricacciati alle condizioni del dopoguerra perdendo dignità, diritti e salari.
    Con il beneplacito del partito e dei sindacati che li avrebbero dovuti difendere.
    Vogliamo fare la stessa fine?
    Guardate che ci stiamo arrivando alla velocità della luce!

    daccordo anche qui,sempre stessa “tecnica”,far fare ad altri le cose “sporche” x poi far finta di “aiutarci” mandandoli a casa e raccogliere voti,ormai questa tecnica “inizia” ad essere antica e guarda caso…..hanno paura e quindi temporeggiano sull’andare al voto,hanno paura,hanno il dubbio di…..andarsene TUTTI A CASAAAAA!!!!!e a sto giro x me ci vanno tutti.

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