Milano presenta il Sistema di gestione delle chiamate ai posteggi taxi

smartphoneIl giorno 3 Ottobre il Comune di Milano ha convocato le Associazioni dei tassisti milanesi e la dirigenza dei radiotaxi per presentare il progetto denominato “Sistema di gestione delle chiamate ai posteggi taxi”. La documentazione prodotta dal Comune la potete scaricare in formato pdf da questo link. Parte delle associazioni presenti ha prodotto questo comunicato alla categoria scaricabile dal sito lafontana-taxi.it, Siamo in attesa di un comunicato delle restanti sigle.

Riassumendo in modo semplicistico: si tratta del progetto di un sistema di smistamento automatico delle chiamate con un software di riconoscimento vocale (es. il 060609 di Roma) e di un centralino con operatori che (credo di capire) risolverebbero le chiamate “particolari” come: macchina alta/bassa, con animale piccolo-grande-in gabbia, carte di credito varie o bancomat, senza deodorante, station wagon, station wagon grande, con carrozzina per disabile, lingua inglese, francese e tutte le altre opzioni che ben conosciamo e le pronunce irriconoscibili dal software come quelle dei clienti stranieri e delle persone con difficoltà di dizione.

La connessione centralino-taxi verrebbe garantita con un’applet sullo smartphone del tassista il quale si collegherà via wi-fi (non sul canale telefonico gprs o gsm). Le colonnine attuali verranno smantellate e sostituite con dei totem informativi contenenti il sistema router wi-fi.

Da capire la prevista partenza del taxi con il tassametro spento e il relativo supplemento di un euro entro i primi due minuti di attesa al domicilio del cliente.

Insomma il tanto invocato NUMERO UNICO

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106 commenti

  1. I telefoni grigi Siemens-Auso da parete erano preistoria, ma si riparavano con tanta buona volontà e iniziativa privata. Poi venne l’epoca dell’ innovazione: le colonnine cilindrico-falloidi con chiave meccanica personale per aprire la chiamata. La riparazione degli innumerevoli guasti segnava il tempo delle Calende Greche… per mancanza di ricambi; questa era la giustificazione. Allora si decise di partire da zero, rimpiazzando le colonnine con nuovi modelli, più moderni, alti e gobbi, a scheda magnetica, alimentati con pannelli solari. What a wonderful world! Un connubio tecnologico/ecologico formidabile. Meno formidabili i tempi dell’assistenza tecnica, sempre al passo delle Calende Greche…per mancanza di ricambi… ancora una volta. Siccome la tecnologia non si ferma, meglio ripartire da zero, rimpiazzando le colonnine con un sistema sconvolgente tanto è bello sulla carta, quanto intrigante per mentalità tradizionali e conservatrici o più semplicemente per gente “già in età”. Spunteranno come funghi delle torrette che chiameranno “totem”: chissà se per ripararli bisognerà chiamare il capo Apaches o invocare il “Grande Spirito della Montagna” ? Disponibilità di ricambi permettendo, ovviamente.

  2. a me va bene tutto, ben venga ogni miglioramento per l’utenza, a partire dal pensionamento di alcuni tassisti, pochi, grazie per lo smartphone che mi darete in dotazione, che sia bello per favore, ma una cosa sia chiara ai nostri cosiddetti rappresentanti: il tassametro parte insieme alla mia macchina quando giro la chiave, in caso contrario a prendere i clienti ci andretete voi che guidate tanto.

  3. khoolaas » Questa volta non sono d’accordo con te, io voglio un tablet almeno da 7″, dello smartphone non me ne faccio niente perchè ho bisogno degli occhiali per leggere da vicino.

    Anzi, già che ci sono voglio uscire dal seminato per dire all’amico Pietro, grande tecnico e grande innovatore del radiotaxi più tecnologico che ci sia e a cui tolgo tanto di cappello per la preparazione: quando ingrandisci i caratteri del frontalino?

  4. Ricapitoliamo:
    le associazioni “sollecitano” un incontro il 29/9 con Maran e questo è già li il 3/10 che le attende con lo smartphone già bello che pronto con il “numero unico” (e il cetriolo del tassametro spento) ??????????????????
    Qualcuno non la racconta giusta!
    Miiiinkia che puzza di bruciato….

  5. milano32> Più di uno racconta quello che vuole. A parte questo molte dei problemi “concreti” non sono nemmeno stati presi in considerazione. Il prestigiatore cava dal cilindro quello che gli pare

  6. Esiste l’opzione “senza deodorante”? Fossi un cliente la userei sempre mai capito come fanno alcuni a lavorare con la puzza dei vari Arbre magique

  7. Tassametro spento? Questi qua da dove arrivano? Hanno voglia di accollarsi la responsabilità di una rivoluzione?

  8. Se devo partire a tassametro spento, devo avere l’opportunita’ di scavallare la corsa come posso fare con la radio !!

  9. Potrebbe anche finire il trasporto porta a porta e debuttare dopo un secolo il trasporto posteggio/ porta.
    I clienti verranno al posteggio a piedi e saliranno bordo vedendo così il tassametro che parte insieme a loro.
    Mi sfugge proprio il perchè parte del lavoro dovremmo regalarlo.
    Non mi pare che abbiamo troppo margine per fare regali.

  10. Bella l’idea, finalmente il numero unico tanto atteso, va perfezionato sicuramente, ma ho l’impressione di essere sempre più controllato nel mio lavoro, manca il presupposto che un artigiano lavora secondo i propri ritmi e le proprie esigenze e non vado oltre. Non siamo degli impiegati presso un’azienda che timbrano il cartellino…ho delle perplessità anche se l’idea di far incontrare domanda e offerta è bella.
    A tassametro zero, scusate ma a quale contropartita ? defiscalizazzione del carburante ? Manutenzione e montaggio e smontaggio dell’apparecchiatura tassametrica a costo zero ?
    Manutenzione del veicolo a costi ridotti ? Assicurazioni del veicolo a costi agevolati e via dicendo ? Chi non ha uno smartphone o un tablet ? Se il cliente prende un altro taxi ? Se non prendo a bordo il cliente, perchè non ha detto che ha un animale e io sono allergico ? Se non prendo a bordo il cliente che ha la carta di credito e ho il POS guasto quel giorno, ma non lo ha detto all’inizio visto che sono registrato col POS in Comune. Insomma tanti se… e tanti ma…ma non vorrei buttare il bambino con l’acqua sporca…
    Un abbraccio

  11. A parte la pirlata del tassametro spento non la vedo tragica, più complessa la disciplina di registrazione al posteggio il segnale wifi non è così “modellabile” e potrebbe già succedere quello che succede con gli rtx dove la registrazione al posteggio e sempre un po’ piratesca.
    La manutenzione già la vedo, e se ho ragione fate una colletta per offrirmi una settimana alle Canarie e dovrete chiamarmi Divino Lumachino, affidata alla stessa azienda alla quale sono affidate le fermate ATM e la relativa pubblicità, più moltissime locandine animate. Devo dire che le fermate ATM sono ben mantenute rispetto ad un tempo.

  12. Io sono generalmente pro-tecnologia, ma in questo caso anche se l’idea mi piace, ho molte perplessità. Già oggi con i radiotaxi moderni molti anziani e non solo non digeriscono bene i vari risponditori automatici, e poi anche noi stessi sappiamo molto bene che quando ci sono problemi di sovraffollamento ai centralini dei rtx la colonnina di zona (quando funziona)… almeno squilla e la corsa la prendi.
    Certo per nulla giustificabile la partenza a tassametro spento non ha senso se vuoi che ti vengo a prendere mi riconosci il mio lavoro, altrimenti vieni a piedi al posteggio, abbiamo già regalato bagagli e traslochi vari, è vero il “tassametro trasparente” sicuramente è un passo avanti, ma di contropartite non mi sembra che ce ne siano state riconosciute.
    Sono solo alcune delle obiezioni che si possono sollevare, ricordiamoci che il ns. lavoro è fatto della somma di tanti scatti di 10 centesimo se ne perdiamo alcuni per strada siamo fritti!!!
    Credo che la tecnologia sia fantastica, ma stiamo andando a complicare una cosa semplicissima rispondere ad una telefonata, ci sarà dietro qualche società a scopo di lucro? e tra qualche tempo ti diranno che dovrai pagarlo tu quell’euro a corsa perchè i costi sicuramente li avranno e chi li pagherà??!!??

  13. Cari colleghi, amici del blog, anime belle, usiamo il cervello e mi raccomando vestiamoci bene, usiamo la tecnologia e impariamo l’inglese. Poi, forse, potremmo anche non essere più considerati gli scemi del villaggio, come al solito, anche in questa faccenda.
    1. Leggete bene per favore PRIMA il progetto del Comune e POI il comunicato sindacale.
    2. Cosa vuole Maran? Spendere meno e far felici gli utenti: Come dargli torto?
    3. Cosa vogliono i nostri cosiddetti rappresentanti? Far felice Maran SENZA intaccare gli attuali introiti dei radiotaxi. ( neppure ai più ingenui di voi sfuggirà la comnnessione fra funzionamento del sistema delineato e calo drastico delle chiamate al radiotaxi con quel che ne consegue in termini di canoni versati anche a Natale e ad Agosto.
    4 Cosa vogliono tutti e due? Non lasciare spazi agli squali di My…..
    5. Chi paga la quadratura del cerchio? NOI con l’euro di diritto fisso e ulteriore abbassamento degli introiti.
    Tutto chiaro? Prego rileggere. Come lo so? Uso il mio cervello e la diffidenza dell’autista/imprenditore/facchino a cui dolgono mani e piedi. Buona domenica fratelli liberi schiavi

  14. finalmente la rivoluzione tanto desiderata. era ora che il taxi arrivi sotto casa gratuitamente, poi aspetti l’utente che scende (con comodo), gli apre la porta, chiede la destinazione e improvvisamente squilla il telefono: oh mi scusi signor tassista mia moglie stà arrivando con il suo gatto. il conducente tutto contento e ilare comunica al gentil signore che non è in grado di poter trasportare animali (esibendo certificato medico) e che può serenamente andarsene in attesa di un’altro squillo del suo smartfon. E poi dicono dell’inefficienza del servizio taxi. Evviva i tassisti milanesi.
    GIUANIN

  15. come sempre il Khoolas ci ha visto benissimo,altro che addio ai rtx ai canoni ecc,qui l’unica cosa a cui diremo addio è un’altra fettina di guadagni

  16. decisamente, anch io preferirei avere un tablet da almeno 10 pollici… il telefono serve solo per telefonare, troppo piccino per poterci lavorare…

    cmq per il momento, nn compro nulla, poi vedremo che succede, sono sempre stato per la tecnologia, pero deve semplificare e migliorare e arricchire chi ne usufruisce…

    bastera sostituire i frontalini radio con un tablet che faccio il doppio servizio, sarebbe la cosa piu semplice, magari fornita dal comune…

  17. Io non voglio che mi facciano dare addio alla mia fettina di guadagni-con la quale campo-…piuttosto tutti fermi in attesa ai posteggi e nessuna chiamata ricevuta per radio.A noi non cambierebbe niente,vediamo chi vince?!?

  18. cmq troppe novità e tutte insieme al vaglio del prossimo anno…

    ricordate le novita della seconda guida, e vetri neri ecc….
    poi adesso c costringono a comprare un tablet o smartphone…e il tax spento
    la carta di credito che nn deve mancare ahahahah

    iniziero a lavorare come qualche vecchiaccio , che fa lui sia da tassametro che da radio, che nn sa dove si trova il principe di savoia o che s inventa tariffe fisse, e perche no… andro in centrale al fianco degli abusivi a cercar il cliente ahahah

  19. Certo che anche qui è evidente l’ennesimo conflitto d’interesse, trai i nostri dirigenti sindacali, e per altro tra i più rappresentativi, c’è chi dirige il sindacato ed è dirigente di centrale radio, va da sè che se vado a trattare con il Comune è un continuo spogliarello… mi svesto della carica di diregente del radiotaxi, mi vesto da diregente sindacale, poi un momento dopo… mi svesto da dirigente sindacale e mi vesto da dirigente del radiotaxi per analizzare se sia conveniente questa offerta…ecc. ecc.
    E’ chiaro che questo è un vero problema per noi…
    Un abbraccio

  20. Sono certo finirà in una bolla di sapone troppi conflitti di interessi e troppi che perderebbero i poteri!!!!!!E di conseguenza i quattrini!

  21. Ma scusate, che sistema è? Il radiotaxi del Comune? Che devo pagare io andando dal cliente a tassametro spento? Con 2 euro al litro di gasolio la macchina si muove solo a tassametro acceso. Il resto sono barzellette

  22. Milano come Roma… ossia il segno dei tempi che cambiano, come cambiano gli operatori (TLC).
    La mia idea personalissima è che per via traversa qualcuno si stà tuffando a piè pari nel TPL cercando di rimediare una fetta di guadagno in un mercato esterno.
    Ora… o ogni singolo tassista decide di restare ancorato ad usi consolidati (rtx, coop, fantomatici detrattori della categoria….), o si decide di cavalcare l’onda, abbattere i costi di gestione e conseguentemente allargare il bacino di utenza riducendo il costo finale al consumo. Sono leggi di mercato.
    Di riflesso: quando una coop concorda le tariffe con utenti fidelizzati stabilendo un prezzo eventualmente inferiore rispetto all’ importo tassametrico, in quel caso non è come se il socio andasse a prendere il cliente a tassametro spento???

  23. Io sono sempre stato favorevole all’applicazione del “diritto fisso” in caso di chiamata rtx e non perdo l’occasione di sottolinearlo qui.
    Si dovrebbe trattare sull’importo di questo diritto (1€?… mi sembra ridicola la proposta).
    I clienti vogliono trasparenza, se non gliela diamo poi non ci lamentiamo dei noleggi che prosperano sulle nostre tasche
    (il noleggio ti dice prima quello che spendi, senza tassametro, e non mi sembra che ci rimetta).

  24. @Anonimo credo che tu abbia letto con scarsa attenzione quello che ho scritto ma lo spieghero’ in modo piu’ diretto: considerato che le licenze sono il nostro piccolo capitale sarebbe il caso che forse smettesimo di farci speculare sopra altri (compresi “colleghi” che alla frizione hanno preferito una poltrona).

  25. L’Ncc è un servizio diverso. Noi siamo taxi. Il tassametro continuerà a regnare sovrano. Ogni tentativo di bypassarlo è inaccettabile e sarà contrastato. Direi che per il 95% dei colleghi l’argomento è chiuso. Non ci farete lavorare a cottimo

  26. Mi spiego ancora meglio: se da tassista riesco ad abbattere i costi di gestione riesco a diminuire il costo per il cliente (il regolamento comunale di Roma gia’ lo prevede come prevede anche 3,50 euro di diritto di chiamata rtx avverso il quale le centrali hanno subito sconsigliato ai soci di richiederlo per non perdere clienti… se questo non e’ lavorare sottocosto!!!???) e di conseguenza ad un costo leggermente piu’ basso del massimo tassametrico si puo’ allargare il numero di clienti riprendendosi il lavoro perso grazie a forme di abusivismo

  27. Chi poi dice che gli Ncc non ci smenano o è in malafede o ne conosce davvero pochi. Si svendono e ultimamente molti girano con auto imbarazzanti. E comunque, siamo e resteremo, due servizi diversi. Grazie

  28. Concludendo: dire prima quanto spendi è ben diverso dall’impormi tariffe fisse ridicole per raggiungere un cliente magari a 8/10 minuti di distanza. La macchina si muove con il tassametro acceso. S
    e il cliente vuole risparmiare muove il **** fino al posteggio. Non sono un ente benefico. Lavoro, come tutti, a scopo di lucro. E sconti non ne faccio. Negli ultimi 10 anni con la politica degli sconti stiamo finendo in mutande. A Milano tassametro ora e sempre. A Bologna avete un altro sistema. Tenetevelo. Milano non è Bologna

  29. Ma quale abbattere i costi di gestione. Dove vivi? Nel mondo dei balocchi. Tienti stretto il tassametro e non farti infinocchiare. Combatti per gli adeguamenti (che sono sempre clamorosamente inferiori al reale aumento dei costi di gestione). Avere un aumento di meno del 3% quando carburanti, assicurazioni e manutenzione viaggiano a cifre del 20/30%. Basta farsi prendere per il ****. Il taxi è un servizio privato pagato interamente da noi. O si alza la testa e si fanno valere i nostri diritti o non pensino che noi si stia in macchina per ingrassare radiotaxi, associazioni e parassiti che gravitano intorno alla nostra attività. Se tirano la corda restano in mutande insieme a noi. Tessere stracciate e canoni aboliti. Chi gioca sporco perde associati. Punto

  30. @Paolo… se leggi bene stiamo dicendo la stessa identica cosa ma in lingue diverse forse. Il tassametro non si tocca e su questo non si discute. Quello che deve finire e’ la continua speculazione sul nostro lavoro.

  31. In realtà sono 2. Una è la speculazione delle associazioni. L’altra è la continua e costante erosione dei nostri margini di guadagno. È a tutti gli effetti un’attività privata quando si tratta di costi di gestione (tutti sul nostro groppone) ma di colpo governanti stolti, giornalisti inetti e anche sindacalisti con il culo in poltrona ti aleggiano lo spettro del servizio pubblico quando si parla di tariffe e licenze. Giochino che praticano con costanza e furbizia da qualche anno per terrorizzare e tenere noi calmi e loro il culo in poltrona. Qualcuno si ricorda quanto costavano le quote associative in lire? Avete notato quanto costano ora in euro? Il gasolio? L’assicurazione? Il bollo? Il contratto assistenza tassametrica? I pedaggi autostradali? La manutenzione auto? È poi finalmente arriva il nostro tassametro. Il nostro tassametro!!!!!! Vogliamo commentarlo? Vogliamo confrontarlo con le voci sopra? Non lo fate!!!!! Vi verrebbe da piangere. E che dire del fatto che le nostre decine di sigle sindacali hanno ottenuto 0 dall’incontro sugli studi di settore. Che dire del fatto che ti impongano di dichiarare sempre di più quando in realtà si guadagna meno? Che dire dei controlli fiscali impazziti che le nostre associazioni risolvono con un: dovete pagare. Ma io pago un commercialista o 4 impiegate che mi registrano la contabilità. Che potere di opposizione hanno di fronte alle assurde richieste del fisco? Se non ne hanno non meritano i miei soldi. Quello che fanno loro lo posso fare anch’io assumendo 4 ragionieri di belle speranze. A noi servono professionisti per giustificare la quota associativa. Se i professionisti li devo pagare in aggiunta alla quota associativa allora l’associazione può chiudere. La crisi non ha fatto abbassare le voci che ho elencato sopra (anzi), non ha fatto abbassare luce, gas, telefono, cibo, abbigliamento, treni, aerei, case, spese condominiali, avvocati, notai. L’elenco sarebbe infinito. Chi inizia a scontare è all’anticamera della fine. Non sconto nulla e non ho intenzione di fare neppure un chilometro in più per guadagnare la stessa cifra (se non meno). La coperta è questa. Tirala dove vuoi il risultato non cambia. Non si allunga. Pensiamo a come guadagnare di più muovendoci meno, non viceversa. Se in Azebargian fanno i primi 5 km senza scatti al tassametro non me ne può fregare meno. Noi siamo a Milano e io vivo e lavoro qui, con i costi che ci sono qui. Devo migliorare la redditività della mia impresa riducendo i costi e migliorando la qualità della mia vita e del mio lavoro (come fanno i nostri sindacalisti). È il miglioramento di queste voci non passa da nessuna delle proposte che ho letto in questi commenti. Fammi pagare il gasolio 1 euro, la quota associativa 400, l’assicurazione 500 etc. Siccome è irrealizzabile non mi raccontate stron.ate varie e assortite e vedete di allineare il tassametro ai costi di gestione. In caso contrario i culi sulle poltrone li terrete a stipendio zero

  32. Paolo,
    tu non puoi decidere per i clienti.
    Se a questi la tua passione per il tassametro non piace, tu te ne stai al posteggio col tuo tassametro in Libero, e loro a destinazione ci vanno con altri, senza la preoccupazione degli scatti, ecc.
    Il tassametro è il mezzo, non il fine.

  33. Neanche tu puoi decidere per me. È da parecchio che il tuo concetto del nostro lavoro implica sempre peggioramenti in termini economici e di fatica. Preferisco stare al posteggio a leggere e farmi i beati c… miei piuttosto che trottare come un mulo per un tozzo di pane. A Bologna piacciono le tue idee. Felicissimo per voi. Qui a Milano tranquillo che non passano. Anche a me non piace pagare tante cose ma lo devo fare. Una volta svolto il mio servizio in modo onesto non ho nulla di cui rimproverarmi. Se per qualcuno costo troppo esistono le alternative. Ma non mi trasformerò in autobus/Ncc/Radiobus perché me lo dici tu o 4 culoni sindacalisti poltronati che manteniamo da anni. Che fanno 3 mesi di ferie e noi 12 di macchina. State nel recinto, avete già sconfinato abbastanza. I diritti degli utenti finiscono dove si iniziano a calpestare i miei. Fine della discussione

  34. Gradirei una risposta altrettanto perspicace anche su costi delle associazioni e altre considerazioni fatte. Giusto per non evitare sempre l’argomento e spostarlo ad hoc da altre parti. Grazie

  35. È poi da quando il cliente decide il prezzo? Forse io decido quanto pagare i servizi di cui usufruisco? Il tassametro è garanzia anche e soprattutto per il cliente. Se si vuole deregolamentare allora lo si dica chiaro e tondo. Ma non si pensi di deregolamentare il settore e pretendere di regolamentare i prezzi. Via il tassametro la tariffa la stabilisco io con la legge di mercato: VARIA. E ti garantisco che dovesse iniziare da domani aumenterei subito del 30%. E come me, credo il 95% dei colleghi. Scommettiamo che sei in minoranza?

  36. Avidità ! Sempre e solo avidità. Tassametro tassametro. Quand’è che cominceremo a ragionare in termini un poco meno inclini al profitto fine a se stesso? Parlare di aumenti del 20-30 % con questa facilità non ci rende credibili, e poi certi toni arroganti non fanno che aumentare l’intolleranza nei nostri confronti. Mollare qualcosa per ottenere qualcos’altro è una filosofia che spesso paga.

  37. La storia insegna che le idee migliori vengono partorite da minoranze di menti eccelse. Con le maggioranze ci si fa la birra.. e le rivoluzioni perdute.

  38. Chi mette il culo dieci ore in macchina non lo fa per allenamento. Se volete farlo guadagnando sempre meno o farne 15 per guadagnare lo stesso auguri. È pieno di filosofi. Vedo il risultato ottenuto negli ultimi 10 anni dalle menti eccelse. Dove sono poi? Ne avessimo così tante forse……

  39. Al profitto fine a se stesso??????? Caspita, non sapevo di essere così ricco da diventare un mecenate e lavorare per il piacere di vedere città e tangenziali. Lo diremo a mogli e figli quando torniamo a casa: ‘ Miei cari, oggi tiriamo un po’. Non si lavora per il profitto. Noi tassisti lavoriamo per la Gloria!!!!!’. Se queste sono le menti eccelse…….

  40. Paolo ha perfettamente ragione: il tassametro e’ sacrosanto!
    Ma il nodo e’ un altro, ossia spezzare il meccanismo che permette alle strutture che ruotano intorno alla nostra DITTA INDIVIDUALE di continuare ad arricchirsi sulle spalle di chi spinge la frizione. Le colonnine tecnologiche e i numeri unici possono essere la chiave di Volta come possono esserlo la applicazioni (non quelle bL….te dei rtx) bypassando le centrali e mettendo in contatto diretto tassista e utente. In questo modo il costo finale per il cliente si riduce perche’ sicuramente usufruira’ del taxi piu’ vicino con un costo chiamata piu’ basso, il taxi viene pagato a consumo su base tassametrica (come giustamente ha osservato Paolo il taxi non e’ un’opera benefica) e i costi gestione si abbassano almeno in parte eliminando investimenti in “tecnologia” , canoni mensili da capogiro, e costi di struttura che servono solo a far ingrassare qualcuno.
    Il guaio e’ che certi discorsi fanno tremare la terra sotto ai piedi ai “tutori della categoria”

  41. La storia si ripete,ci si incazza,si scrive,si vieni letti,ma nessuno risponde:il muro di gomma funziona alla meraviglia,tu devi lavorare,hai tante cose da fare e tutto va nel dimenticatoio,i tuoi problemi ti rimangono appicicati e se tira a campà.Ho visto nascere troppi comitati de belle speranze e poi ingoiati nel mare della indifferenza,ho assistito a troppi covegni in cui si parlava del nostro lavoro ,ma ero l’unico tassista ad ascoltare e poi lo scrivevo e mi ricinoscevo come la Cassandra mitologica che predicava solo disgrazie:Ora mi sento patetico indifferente perchè sò come andrà a finire ,Sconfitti da leggi nate quando non c’erano telefonini e fax e e.mail,e in noleggi aspettavano buoni il cliente alla rimessa,i tassisti se sgarravano venivano messi alla gogna,le amministrazioni non si inventavano i radiobus con leggi sul traffico e qualità dell’aria in orari che questi problemi erano superati.Questo è quanto volevo dirvi per riflettere ,coraggio forse a furia di spingere qualche muro cadrà.

  42. Preferirei che Paolo la smettesse di darmi, tra le righe, del sindacalista, dell’interessato, ecc ogni volta che esprimo un’opinione diversa dalla sua, ma mi rendo conto che sogno l’impossibile.

    Mi piacerebbe decidere anche per te, perchè sono convinto che con le TUE idee non solo TU, ma anche IO, nel medio periodo saremo ENTRAMBI senza lavoro, dal momento che siamo sulla stessa barca (anche in città diverse), però non posso, quindi stai tranquillo.

    Se dici che
    “il tuo concetto del nostro lavoro implica sempre peggioramenti in termini economici”
    non hai capito una beata fava di quello che sostengo, te l’ho già spiegato più volte, ma o la matematica non è il tuo forte, oppure non hai ancora capito che il tassametro non ti garantisce niente.
    Te lo ripeto ancora una volta:

    IL REDDITO TE LO GARANTISCE IL CLIENTE E LA SUA PERCEZIONE DEL RAPPORTO QUALITA/PREZZO DEL SERVIZIO CHE GLI OFFRI, NON TE LO GARANTISCE IL TASSAMETRO!

    Ma tu dici
    “quando il cliente decide il prezzo?”
    il cliente non decide il prezzo: il cliente decide dove e quando spendere i suoi soldi.

    “Preferisco stare al posteggio a leggere e farmi i beati c… miei piuttosto che trottare come un mulo per un tozzo di pane”
    “Se per qualcuno costo troppo esistono le alternative”
    “il cliente vuole risparmiare muove il **** fino al posteggio”

    già, esistono le alternative: liberalizzare il servizio taxi.
    Sai cosa succede quando liberalizzano il servizio taxi?
    La prima cosa è che aumenta sproporzionatamente il numero dei taxi in circolazione: se ne trovano talmente tanti per strada che i rtx sono costretti ad AZZERARE la spostata perchè sennò NESSUNO chiama più il rtx.
    E questo porta a pensare il popolino che EHI la liberalizzazione FUNZIONA! Prima pagavo 6/7/8/10€ ora ne pago 3!
    Allora casomai è meglio abbassare gli importi di partenza dei tassametri E (ho detto: “E”) recuperare quella parte di reddito su altre voci PRIMA che intervenga una liberalizzazione no??
    No no, meglio prendere al cliente i soldi dove fanno più male e dove è più evidente(alla partenza, quando entrano in auto e non hanno ancora percorso 1 metro), e lasciargli in tasca quelli che spenderebbero molto più volentieri e meno consapevolmente (facendo girare il tassametro più velocemente una volta partiti).
    Così tu incassi uguale e il cliente spende uguale ma è più incazzato. Bella strategia, bel modo di gestire un business… le compagnie telefoniche l’hanno capito (no canone), i ristoranti cominciano a capirlo (no coperto), ryanair l’ha capito (prezzo basso all’inizio, extra aggiunti in seguito), noi ancora ci dobbiamo arrivare. Pazienza.

    E, a proposito di “A Bologna piacciono le tue idee”, qui si sta pensando ad introdurre la “corsa minima”, che è esattamente l’opposto di quello che penso essere una tariffa intelligente (= taxista felice+cliente soddisfatto),
    quindi io e te parliamo per EdBologna e Paolo e nessun altro.

  43. Sui costi delle associazioni milanesi non intervengo, ovviamente, perchè non ne so nulla.

  44. Bene. Spiegazione soddisfacente. Sul fatto che i guadagni sia ormai uguali da 10 anni e noi si debba pagare sempre più in tasse non so darmi una spiegazione. Sul fatto che sia debole in matematica puoi avere ragione. Girala come vuoi la somma da sempre lo stesso risultato. E sui costi di gestione aumentati negli ultimi 10 anni a percentuali a 3 cifre, con noi che spulciamo adeguamenti del 2/3 % non ho avuto risposte. Io non ho certo l’ambizione di rappresentare la categoria. Tu forse qualche mira in più ce l’hai. Le tue idee sono quelle di molti che ci rappresentano. Tralascio i generici e strumentali paragoni con ristoranti che non fanno pagare i coperti (vieni a Milano e dimmi su 100 quanti ne trovi), su il Low cost di Ryan air (aerei che arrivano miracolosamente a destinazione vista la scarsità di manodopera che viene effettuata, partenze e arrivi da scali assurdi ad orari fantozziani). Se non conosci i costi delle associazioni milanesi sarebbe bello sapere quelle bolognesi come hanno effettuato e con che incremento il passaggio lira/euro. Questo dovresti saperlo. Come mai la maggior parte dei colleghi vive un insoddisfazione di fondo negli ultimi anni se siamo così ben rappresentati? Come mai le tue/vostre sublimi (rispetto a noi poveri ignoranti) idee fanno così poca presa? Solo perché siamo stolti autisti incapaci di vedere al di là del cruscotto? Rispetto le tue idee ma continui a non convincermi. E scusa se insisto, ma ho l’impressione che di ore in macchina tu non ne faccia poi molte. È un opinione, ci mancherebbe!!! Come quella dell’ignorante che ti risponde. Forse qualcuno tarda ad accorgersi che la categoria è cambiata e prenderla in giro con numeri e parole buttate a caso non paga più. Forse siamo meno stolti di quanto tu possa pensare

  45. Sul fatto poi che la liberalizzazione abbassi vertiginosamente i costi citate sempre Dublino. Perché mai Amsterdam? Forse perché li a suicidarsi sono i clienti dopo aver visto i prezzi dei taxi impennarsi? La liberalizzazione (un vero e proprio esproprio) e Dublino sono usati come spada di Damocle per terrorizzare i colleghi e far accettare qualsiasi clamorosa innovazione al motto di: ‘piuttosto che…’

  46. Fratelli,
    mi pare di capire che ci stiamo dividendo sulla visione dl modello economico del nostro settore/servizio.
    Da una parte i “conservatori” abbarbicati al tassametro come fosse la linea della morte, dall’altra i “progressisti” che auspicano la totale iberalizzazione e in pefetta sintonia con il “sentimento” generale dominante (pensiero unico) degli ultimi 20 anni propagandato e sponsorizzato con ogni mezzo dal sistema di potere finanziario/mercatista e “aiutato” a concretizzarsi attraverso privatizazioni, liberalizzazioni, concessioni da tutti i politicanti di turno (dx e sx senza distinzione).
    Se andiamo a ritroso ritroveremo curiosamente che ad ogni privatizazione, liberalizzazione, concessione ci sono SEMPRE gli stessi 10 o 15 sciacalli che in un modo o nell’altro si sono “pappati” tutta la torta.
    Ora, a distanza ormai di quasi 20 anni dalle prime liberalizzazioni, abbiamo otto gli occhi i bei risultati che hanno prodotto.
    Costi/prezzi/tariffe diminuite?
    Servizio migliore/più efficiente?
    Ma per favore……
    In compenso quei 10 o 15 sciacalli di prima nel frattempo oltre a far soldi a palate hanno pure dettanto l’agenda ai vari governi.
    E siccome l’appetito vien mangiando vogliono sempre di più.
    Adesso tocca al TPL poi toccherà la sanit àe chissà cos’altro..
    La manfrina è sempre la stessa:
    – giornalisti di cronaca lanciano campagne mediatiche che denigrano e sbefeggiano il servizio pubblico brutto sporco e cattivo
    – gli economisti cominciano a criticare perchè sono tutti servizi in passivo fisso
    – il pubblico (romai con le tasche vuote) non si può permettere investimenti per mligliorare l’efficienza (anzi fatica a mantenere quello che c’è)
    Insomma si creano le condizioni per la “tempesta perfetta” e che porta inevitabilmente alla “cessione” ai privati dietro la promessa (mai mantenuta finora) che loro ci metteranno i capitali per far investimenti/innovazioni creando posti di lavoro e bla bla bla.
    Tutte balle, solo balle, sempre balle!
    Invece inizia la raffica di aumenti (tutto secondo algoritmo).
    Allora aI nostri “progressisti” chiedo quindi; come fate a “sognare” che da una eventuale totale libealizzazione
    noi ci si possa guadagnare?
    E’ del tutto evidente che se si arriva lì, il nostro business
    finisce in bocca agli sciacalli e noi ci ritroveremeo a fare “i padroncini” per 4 soldi al loro servizio. Tale e quale ai sudamericani che fanno le consegne per i vari *** ***,
    ********* etc o come i camionisti che sgobbano come somari rischiando l’osso del collo per riuscire sì e no a pagare le spese.
    E, tranquilli, che lì ci vogliono arrivare! Perchè siamo un boccone TROPPO prelibato.
    Se fate 4 conticini, tutti assieme, siamo un’aziendina che OGNI GIORNO porta a casa qualcosa che assomiglia molto a xxxx Euri, CASH (solo Milano)!
    Provate a moltiplicare per 30 gg. e poi per 11-12 mesi all’anno. Avete idea di quanti soldini sono? e poi se con quel Tot. sfruttando la “leva” finanziaria (stiamo bassi facciamo anche solo per 4 o 5) sapete quali importi riuscirebbero ad arrivare FIDI/Finanziamenti/Castelletti ecc.) i banchieri loro amici?
    Sempre in ottica “pogressista” le App’s (meglio la gestione delle App’s) rischia di essere una novità che potrebbe in pochissimo tempo mettere letteralmente a soqquadro l’assetto attuale di tutto il settore.
    Riassumendo:
    se è vero che il progresso tecnologico non si può fermare allora l’importante è studiarne a fondo:
    – tutte le potenzialità “positive”
    – tutti i rischi e i danni che potrebbe provocare una loro gestione ostile/truffaldina
    – come sfruttarne le potenzialità limitando/eliminando i rischi
    Poi, per quanto riguarda il sitema “tassametro” a me non importa se la quantificazione del mio lavoro viene fatta con questo o con altro strumento.
    A me interessa che sia comunque un sistema che permetta a me una remunerazione dignitosa (a partire dai costi) e a cliente la massima trasparenza possibile ALL’INTERNO DI UN SISTEMA DI REGOLE DOVE CI SIA UN “ENTE TERZO” (es ufficio autopubbliche) che faccia da “garante ” per me e per il cliente.
    In più arrivo a dire una cosa certamente impopolare: mi starebbe bene pure lo scontrino fiscale su cui esplicitata l’IVA (in aggiunta all’impoerot delal corsa) mi si consentisse di scaricarla quando sono io a pagarla alla Fiat, al meccanico, al carrozziere etc. e che farebbe capire meglio anche ai clienti QUANTO “pesca” questo Stato dal portafoglio di noi tutti.
    Infine per favore noi e NCC non siamo e non ci possiam opermettre il lusso di fare come cani e gatti. Siamo nella stessa barca, mangiamo la stessa scatoletta nella stessa ciotola.
    Se riusciamo a convivere decentemente penso convenga a tutti.
    Un abbraccio

  47. PENSAVO DI FARE SECONDO ME LA COSA EGOISTICAMENTE PIÚ GIUSTA……NON LAVORERÓ PIÚ CON CHIAMATE SUL POSTEGGIO MA SOLO CON RADIO.POI EFFETTIVAMENTE FACENDO IL TURNO 20 DA SEMPRE LA PERCENTUALE DI CORSE SU COLONNINA É BASSISSIMA.HO RISOLTO IL PROBLEMA!VENGANO I CLIENTI DA ME AL POSTEGGIO

  48. Mi permetto di intervenire nel vostro interessante dibattito solo per dare la mia disponibilità a discutere una piattaforma comune. Ho letto 2 richieste di dialogo e vi assicuro che noi NCC (di sicuro la mia Associazione che è di gran lunga la più numerosa) abbiamo più l’idea di una alleanza strategica piuttosto che la guerra tra poveri.
    Marco ha la mia mail, si può pensare ad un incontro con una vostra rappresentanza. Faccio il volontario in Associazione ma se non guido non mangio. Non ho il culo in poltrona per usare una vostra espressione.
    Insomma se si fa bene, se no pazienza. Di certo uniti saremmo più forti.
    Saluti.

  49. Ognuno la pensi come vuole. Ma i bocconcini sono in tutti i settori. È fondamentale restare uniti e fermarsi in massa al primo sentore di….. I nostri pseudo imprenditori cosa avranno mai da investire? Piangono crisi, sgravi fiscali e aiuti di Stato ogni 15 giorni. Si vede che in qualche modo devono far rientrare i soldi nascosti nei paradisi fiscali e dargli una bella ripulita con l’aiuto dell’amicone al governo (non doveva farli rientrare?). Si scordino di farlo nel nostro settore. E in ogni caso, tornando a noi, i saldi prolungati sono l’anticamera del fallimento. Altro che adeguarsi ai tempi che cambiano. Ci siamo adeguati già abbastanza. Non pagò cene da 15.000 a maiali nullafacenti e non tengo in vita imprenditori parassiti e moribondi con i miei soldi. Cerchiamo di ragionare con le nostre teste in ogni situazione e non prendendole in prestito da altri

  50. Non ho nulla contro gli Ncc purché ci sia rispetto reciproco. Ho diversi amici tra loro. Come in ogni settore esistono i furbetti (da noi e da loro). Rispettando le regole si può benissimo convivere senza pestarsi i piedi

  51. Mi permetto di contraddire su alcuni punti il collega Milano32:

    1- La logica “progressista”, almeno per quanto mi riguarda, non coincide con la logica liberistica (sono tra i quasi 500 tassisti romani che per 5 anni si è sorbito un processo PENALE per i fatti del 2007 in assoluto silenzio mentre il resto della “categoria” pensava ad incassare la giornata senza altri problemi di sorta), il progresso è cosa ben diversa dal processo liberalizzazioni che di volta in volta viene tirato fuori come spauracchio per mascherare ben altri interessi: di fondo il servizio taxi è un servizio totalmente in perdita se gestito ” industrialmente” come più volte si è paventato. Personalmente se fossi uno “squalo” della finanza ci penserei 2 volte prima di di imbarcarmi in una impresa che comporterebbe dispendio economico (paghe, manutenzioni, beni strumentali, possibili dipendenti sindacalizzati, previdenze sociali….) eccessivo con margini di guadagno dettati dalla casualità (clienti non paganti, importi da fame, corse “in bianco”….). Se negli anni ’80 i garagisti hanno mollato l’osso lo hanno fatto a ragion veduta.

    2- non si parla di tariffe da diminuire ma di COSTO FINALE ALL’UTENZA più basso: io cliente prendo il taxi che ho più vicino, la tariffa resta quella che è ( i costi all’utenza sono amministrati, il tassista in base ai regolamenti comunali applica solo dei massimali tariffari, ossia quello che segna il tassametro che fa fede fino a prova contraria dell’ importo dovuto per il servizio, tanto è vero che sottocosto lavorano i rtx nel momento in cui stipulano i cosiddetti concordati, spesso a ribasso, per accaparrare più chiamate possibile rispetto ai rtx concorrenti, quindi la guerra tra poveri ce la facciamo in casa)

    3- NCC: sono un servizio che NON ha nulla a che vedere col servizio TAXI come le carrozzelle o il pullman granturismo che da qualche anno a Roma fanno servizio di linea con gli aereoporti con una non meglio specificata autorizzazione.

  52. In relazione alle App’s:

    generalmente la commercializzazione sulle piattaforme (Android, iOS,…) è sottoposta all’ immissione in un apposito register nel quale si ritrovano le condizioni di accesso ed uso del servizio valevole World Wide. A seconda poi della nazionalità del provider del servizio si possono trovare o meno “Terms & Conditions” o “Disclaimer” e nel caso Italia ulteriori paletti legali, uno tra tutti il reato di “falso ideologico” o “truffa”: chi propone un servizio di trasporto spacciandosi per “taxi” senza la relativa qualifica incorre in reato (nessuno ci pensa mai o nessuno mai ha fatto pesare questo diritto ma se alle Camere di Commercio ed ai comuni i servizi sono differenziati una ragione c’è)
    Potenzialità? riduzione dei costi eliminando in primis quelli strutturali e contatto diretto con l’utenza (LEGALMENTE il solo soggetto autorizzato a recepire una “chiamata” è il tassista, i rtx in realtà non sono altro che coop o consorzi di tassisti che mettono a disposizione un numero di telefono per essere “chiamati” e se andate a cercare non esiste nessuna esclusiva in merito a questi servizi anche perchè la 21/92 è una legge di 20 anni fa, quando i PC giravano ancora in DOS).
    Limiti dei rischi? una App mette in comunicazione 2 indirizzi IP e non 2 celle quindi è più sicura di una telefonata…. se poi parliamo di corse “in bianco”, quelle fanno parte del mestiere, arrivano per colonnina, rtx o per alzata di mano.

  53. BENE. Un po’ ripetitivi ma il sentimento generale è chiaro, speriamo che fra i “nostri” parlamentari qualcuno capisca che la misura è colma e che DEVONO chiedera al loro amico Monti di intervenire almeno sul prezzo del carburante. Quanto al progetto è storia vecchia: a un euro fisso a prendere il cliente ci vanno forse Gil 27 e i cosiddetti rappresentanti direttamente dalle loro scrivanie. Se poi riproveranno a farci diventare degli schiavi con la liberalizzazione, il film lo conosciamo già, pompieri inclusi.
    E finitela di delirare sui sensi di colpa: solo dei pezzenti totali possono non essersi resi conto che gli stessi che vogliono i centesimi, otto euro li lasciano di mancia al comin, manco al cameriere.

  54. errata corrige: commis di sala (sesto livello ccnl pubblici esercizi) distinto sia dal cameriere di sala che ovviamente dal maitre o dal sommelier.

  55. Paolo, Paolo,
    se non capisci che tu vuoi incassare 2+1 e io 1+2, perché ti dico che sono sempre 3, ma il cliente te li da più volentieri, non so più come spiegarlo.
    Però un esempio ficcante è questo:
    perché un televisore viene venduto a 1995€ e non a 2000?
    Perché il distributore si diverte a rimetterci 5€?
    Perché le persone possono permettersi di spendere 1995€, ma non 2000?
    No! Perché qualcuno si è accorto che la psicologia, nel commercio, è MOLTO più importante del semplice costo della merce.
    E io non ti sto nemmeno proponendo di vendere il tuo televisore a meno €, io propongo non una tariffa più bassa (nel suo totale), ma una tariffa più intelligente, una tariffa che non faccia dire a qualunque italiano torni dall’estero aaah ma quanto poco costano là i taxi…
    Usi sempre il tassametro, non è che lo butti, però quando il cliente ti paga volentieri il reddito ti è garantito più a lungo, e la spinta popolare (=dei clienti) verso una possibile liberalizzazione diminuisce.
    Checché ne dica Khoolaas, fratelli o non fratelli, lotta o non lotta, la storia ci insegna che, quando sopraggiunge la convenienza politica, ogni lotta/rivolta/rivoluzione può essere soffocata, o ci vogliamo dimenticare che in questo paese per convenienza politica si fanno saltare banche e stazioni? O vogliamo credere che le miniere inglesi sono state chiuse perché i minatori erano delle pappemolli?
    La categoria è piena di aspiranti Leonida, e molti preferiscono pensare, contro ogni prova, di avere il coltello dalla parte del manico: non è vero.
    Chi sta dietro alla stampa agisce perché la convenienza politica di una liberalizzazione si realizzi il prima possibile.
    E come agisce? Sull’opinione pubblica, ovviamente.
    Ecco: la convenienza politica si identifica con l’opinione pubblica.
    Quando questa è “pronta”, la politica agisce spedita ed efficace.
    La lotta che qualcuno vuole fare nelle piazze sarà perdente, se prima non avrai conquistato l’opinione pubblica con tutti i mezzi a disposizione.
    E la struttura (non l’importo) della tariffa è uno di questi mezzi.

  56. Sull’abbattimento dei costi

    non si può dire che non sia favorevole, solo non trovo che c’entri qualcosa con la struttura della tariffa.
    Con gli importi sì, ma importi e struttura sono cose molto diverse.

    È risaputo che i costi si abbattono dall’interno e dall’esterno, ma PRIMA devono essere abbattuti dall’interno, sennò facciamo la figura degli enti locali che dicono di non potere dare i servizi (o di doverli dare ad un costo più alto) perché il Governo non scuce il grano, eppoi si scopre che buttano i soldi, legalmente o illegalmente, in tante cose inutili, cioè spendono in modo inefficiente: vi ricorda qualcosa?

    Tutti sono daccordo ad abbattere i costi, ma quando si comincia a parlare del come guarda caso cominciano i distinguo.
    Quando un rappresentante sindacale, a Bologna, ha suggerito “bisogna che cominciamo a pensare all’abbattimento dei costi attraverso l’unione dei 2 rtx e di quanti più noleggi possibile” la reazione della categoria non è certo stata di entusiasmo, quindi non si parla, solo, di un problema di rappresentanza, ma anche di rappresentati, che, essendo estremamente individualisti (molto più della generazione precedente: in questo la categoria è cambiata: in peggio), sognerebbero di avere un sindacato personale, ogni testa un sindacato. Ditemi voi con quali risultati.

    A proposito di sensi di colpa:
    il governo non ci ha mai riconosciuto il giusto, carburante professionale, e questo è “colpa” del governo,
    ma le nostre inefficienze di spesa, che si riflettono in tariffa, sono addebitabili solo a noi: non ce le hanno imposte i clienti, non il Comune, non il Governo.
    Posso dire che questa è una COLPA della categoria?
    Sì, lo è.
    Sappiamo come rimediare, potremmo rimediare, non lo facciamo ancora.

  57. D’accordo con Khoolaas. I tempi per le riduzioni dei carburanti e per non farci massacrare da Equitalia i nostri rappresentanti li hanno avuti. Devono agire a monte, non aspettare sempre che la scure si abbatta e non ottenere nulla. Hanno avuto incontri in merito con il governo?Sembra normale che oltre alla quota associativa molti colleghi debbano pagare a parte avvocati e commercialisti per risolvere grane che dovrebbero risolverci le associazioni Paghiamo tutto di più e i ricavi sono sempre più risicati. I margini di guadagno non si ottengono, nel nostro caso, con gli sconti. Li non giochiamo più. Il movimento della macchina a costo zero è non trattabile. Non lo accettiamo. A Milano abbiamo già dato con tariffe fisse, conurbati, doppie guide, turni fantasia, adeguamento tassametrico legato ad un algoritmo da fantascienza. Tutte modifiche, e sottolineo TUTTE, che ventilavano mirabolanti vantaggi sia per noi che per l’utenza. Per noi sono state solo peggiorative. Ora basta, abbiamo dato. Avanti altri, ora ESIGIAMO

  58. Il governo non ha soldi per riconoscerci un bel niente di niente, anzi. Visto e considerato che negli ultimi anni con l’accentuarsi della crisi su di noi si è abbattuta anche la scure del fisco (e chi si sente al sicuro è solo un povero fesso illuso), il quale senza troppi indugi ha devastato famiglie e ridotto sul lastrico tassisti che hanno dovuto cedere la licenza per pagare le cartelle (sic!), non vedo perchè qui debba saltare fuori un sognatore come Edbologna che ci propone strani conticini da “sciura Rosa” per risicare i quattro baiocchi che ci sono rimasti con improponibili rilanci del settore con tariffe a prezzi stracciati.
    Qui non c’è più spazio per niente. Qui bisogna solo chinare il testone e sgroppare clienti. Non sognatevi di ottenere qualcosa dal Governo (vi ricordo che siamo in pre-default) e non sognatevi di proporre sconti se non volete trovarvi la base a bussare alle vostre porte per scroccarvi un invito a cena.
    Scordatevi movimenti del taxi a costo zero (grazie Paolo per il suggerimento), scordatevi tariffe fisse dentro il centro città, scordatevi emissioni di licenze/seconde guide, scordatevi radiotaxi comunali che ci impongano l’uso di tablet a spese nostre (!), scordatevi tutto quello che non sia quello che è scritto dentro la 21/92 compresi gli ncc che devono rimanersene a casa loro e tante grazie ai romani che convocano il parlamentino, speriamo che tirino fuori dal cilindro il coniglio giusto.

    E soprattutto non cadete in tentazione delle chimere dei vari assessori che vi fanno balenare radiotaxi comunali con IL DIVIETO DEL CONTATTO DIRETTO UTENTE/TASSISTA.

    Avete letto la proposta del Comune di Milano sul numero unico? Leggete bene, lo trovate in questo blog nella sezione download, dice (testuali parole: “IL CLIENTE NON DEVE POTER BYPASSARE IL SISTEMA E RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL TASSISTA”. Sapete cosa vuol dire? Vuol dire che l’attuale sistema di chiamata alle colonnine dove risponde il tassista sparirà e verrà gestita la chiamata dal Comune di Milano, il quale dopo un sicuro fallimento del sistema che nasce azzoppato, delegherà ad un soggetto terzo (con regolare gara d’appalto) il sistema di gestione delle chiamate. Spiegato in parole più povere? Nascerà poi l’ennesimo radiotaxi al quale sarà devoluta la GESTIONE DEL NUMERO UNICO, oppure lo stesso lo gestirà un radiotaxi esistente. Insomma senza radiotaxi non si vivrà più

    Capite il pericolo? Vi prego, datemi un cenno di averlo capito!

  59. Che colleghi abbiano dovuto vendere la licenza per pagare le allucinanti cartelle esattoriali è una vergogna che i culoni poltronati delle nostre associazioni dovrebbero valutare attentamente. Ma attenzione, ora il culo sulla poltrona bisogna sudarselo fino all’ultimo centesimo!!!!! Altrimenti dalla poltrona si viene cacciati a calci nel c….. Siamo nel 2012 e i soldi facili non li diamo più a nessuno. Le cartelle esattoriali folli si impugnano e ci si oppone. Se le associazioni non sanno farlo si accontentino della tessera sindacale e gli decurteremo i 3/4 della quota. Se ci fate morire da oggi vi portiamo con noi

  60. Zio Taxi
    centrato in pieno. Lo scenario si stà ben delineando. Effettivamente potranno mai scomparire le rtx? Il potere é sempre più nelle loro mani; mio suocero nel 1987 raccontava che il taxi si sarebbe preso sempre e solo al posteggio(telefono/piedi). Ben vengano le novità purchè non siano le solite Mazzarinate

  61. tutti sti nick-nome mi fanno impazzire,io,che sono felice di avere un nome e cognome e di guardare in faccia senza arrossire,mi trovo a dover cercare di indovinare chi si nasconde.Quante belle menti ,quante belle persone,anche con idee diverse che non ho mai potuto incontrare per avere una vita diversa e migliore,ciò che ci hanno fatto per poche lire,guadagnate con sicuramente disprezzo di se stessi,ci hanno tolto il piacere di discutere serenamente tra di noi per migliorarci e difenderci da un mondo sempre più famelico e arido.Grazie blog,forse faremo in tempo a conoscerci meglio e ,ma sì,apprezzarci.

  62. roberto martano » posso dirti di conoscere personalmente Paolo, Gil27, khoolas, ziotaxi, Thomas, Lurido Driver, espomax, Carlo, Artusa (almeno via mail), lucaturno12, forse windsurf, lumachino (grande 😉 per gli altri non ne ho la più pallida idea.

  63. Marco,la tua è una posizione privilegiata,comunque ciò che intendevo è che .secondo il mio parere,siamo alla frutta e magari se in categoria si fossero discusse più cose e cercato migliori soluzioni comunicando col mondo esterno saremmo in situazione diversa,le nostre manchevolezze sono state frutto di ignoranza e mancata comunicazione :ci è mancata la logistica ,scienza che ci avrebbe permesso migliori turni e rapporti ,in particolare cogli aeroportuali,una scelta oculata nei sistemi radiotaxi e minori costi,quanti errori pagati di tasca nostra,minori divisioni create artamente per dividerci e dominare, e infine una vera democrazia tra di noi e la possibilità di esprimerci.

  64. roberto martano » Qualche giorno fa ho letto un cartello a Linate che parlava di “Punto di svolta”. Appunto.

  65. Marco conosci anche me, pur se ho incontrato piu’ spesso Leo nei posteggi, io personalmente ho deciso di usare la mia sigla taxi proprio per condividere qualche chiacchiera anche di persona nei posteggi e mi sembra inutile nascondere la propria identità dietro un nik-name.

  66. Alla frutta non si è mai finché c’è la voglia di battersi per sacrosanti diritti e se i colleghi la smettessero di pensare all’escamotage per salvarsi singolarmente. Se una modifica non va bene non è aggirandola singolarmente che la combatti. Accettata quella te ne propinano un’altra e poi un’altra ancora. Le accumuli e dopo gli escamotage sono talmente tanti da non riuscire più a gestirli. A buon intenditor…. Ci si salva insieme o si affonda tutti. Avvocati, notai, farmacisti agiscono così. Noi non possiamo muoverci come cani sciolti. È ora di capirlo. Questo rende il compito troppo facile a chi ci rappresenta e alle istituzioni

  67. Gli attacchi dell’agenzia delle Entrate sono un modo per colpirci singolarmente. Quello che mi fa incazzare è che paghiamo 3 volte. Il fisco, le associazioni e l’avvocato (che dovrebbe avere l’associazione visto che la pago per tutelarmi e che invece non si capisce perché non si doti di almeno un paio di ‘veri’ professionisti a tempo pieno). PERCHÉ LE ASSOCIAZIONI SONO COSÌ PASSIVE? Tutelano se stesse e abbandonano gli associati. Dirgli: ‘devi pagare’ è forse una forma di opposizione. A queste condizioni un’associazione la apro anch’io. 4 giovani ragionieri che mi tengo la contabilità e fanno il 740, sottopagati e quando c’è qualche rogna la solita risposta: ‘Eh guarda spiace ma DEVI PAGARE!!!!!!’ Cos’è un nastro preregistrato?

  68. Dotarsi di una struttura che sia in grado di tutelare il nostro lavoro in ogni sede con professionisti. Chi non lo fa perde le quote associative. Non ci sono altre strade percorribili. In troppi mangiano sul nostro lavoro senza muovere un dito. È ora di finirla. Il posto al sole te lo devi guadagnare, altrimenti chiudi i battenti

  69. Caro Casper,
    prima di tutto onore e rispetto a chi come te ha subito un processo penale per difendere categoria/lavoro/dignità.
    Per tutto il resto:
    è vero che nel ns. business non ci sarebbero margini per pagare salari, contributi, manutenzioni etc. ma guarda che i “capitani coraggiosi” de noantri non hanno mica in mente di assumerci e pagarci da dipendenti (sarebbe troppo bello).
    Quello che hanno in mente è ben altro!
    Intanto si sono fatti preparare per benino il terreno con tutte le “riforme” del mercato del lavoro (precario) introdotte dai vari governi degli ultimi 10-15 anni (dx e sx tutti uguali).
    Quindi nella migliore delle ipotesi riempirebbero le città italiane di Punto con alla guida disperati ridotti alla fame e disponibili a tutto pur di mangiare e ad implorare anche una mer.a di contrattino a progetto da 1000 €/mese (quando va bene) per poi lasciarli a casa appena non “rendono”.
    Nella peggiore invece ci entrano le famigerate App’s.
    Premesso che anche me intrigano novità come questa bisogna però essere MOLTO attenti a come viene usata.
    La tecnologia di per sè non è ne buona nè cattiva anzi lo scopo dell’innovazione è proprio quello di migliorarci la vita.
    E’ il COME viene usata che fa la differenza tra “aiutarci” oppure “ammazzarci”.
    E parliamo dunque dei “rischi” della tecnologia.
    Il rischio che vedo io (sarò un visionario ma neanche poi tanto) è questo:
    poniamo che col tempo si affermi a livello internazionale un megaoperatore delle App’s per la ricerca taxi. Poniamo che una volta introdotto il sistema anche in Italia questo diventi l’UNICO operatore, lo sai quale sarebbe il nostro destino?
    lo stesso dei fattorini sudamenicani che consegnano mercanzia a domicilio oppure quello dei camionisti “padroncini” che si ammazzano (non solo metaforicamente) per riuscire sì e no a coprire i costi!
    In pratica ti troveresti sulla schiena tutto quello che già abbiamo ora e invece pagati quello che LUI (il gigante multinazionale) ti imporrà dall’alto del CONTROLLO nella gestione del servizio App’s che tu, io e noi tutti ci ritroveremo di fatto obbligati a utilizzare per campare.
    All’inizio c’è la caramella (0.69cent a corsa che adesso ci fa leccare i baffi) poi un pò alla volta arriverebbero i cetrioli ma a quel punto la frittata è fatta.
    VI ricordate quando “il metano ci dava una mano?” ecco adesso la bolletta del gas ce la dà ancora la mano oppure ci svuota il portafogli?
    Allora ripeto ancora una volta le App’s vanno benissimo ma l’aspetto FONDAMENTALE è IL CONTROLLO della GESTIONE che fa la differenza tra una vita (e incasso) migliore e una lenta morte per soffocamento.

  70. Ed bologna: mai sentito parlare di simboli? Ognuno si sceglie quello che più gli garba, a me piace Leonida e ti spiego perchè:
    1) senza la lotta saremmo già stati liberalizzati. E a gennaio i pompieri professionisti non hanno solo mostrato tutta la loro miseria morale ma quel che è più importante, hanno definitivamente perso qualsiasi credibilità fra i tassisti. Le cartelle a grandine hanno fatto il resto come puoi evincere dai commenti precedenti. Sopravvivono per abitudine e noncuranza dei tassisti, perchè sono lì e allo stato non c’è alternativa credibile o voglia di crearla, ma non fanno più neanche finta di fare questo mestiere, in piazza non si vedono più, sul blog non esistono, nessuno si cura di loro esattamente come loro non si curano di nessuno. Sic rebus stantibus. Può durare altri vent’anni o cambiare tutto in un giorno.
    2) Se perdi il contatto con chi dovresti rappresentare rappresenti solo te stesso. Vai ai tavoli, firmi accordi, ma poi a prendere i clienti ci vai tu.
    3) Quel che non convince nel tuo ragionamento, che personalmente apprezzo per complessità, non è la struttura tariffaria, ma l’interiorizzazione di un’assioma liberalizzatore. Noi non siamo affatto cari, siamo economicissimi e il tuo cliente che ci compara ai taxi nel bangladesh non solo può andare a sognare di fare il buana a casa sua, ma continuerà a prenderti perchè non paga lui. Tu scambi la sua frustrazione per la sua vita con un dato oggettivo: lui vuole solo sentirsi importante con te che fungi da MAGGIORDOMO NEL SUO POVERO IMMAGINARIO, così anzichè vedersi per quel pirla che in realtà è come gli spiegano tutti i giorni colleghi moglie e sopratutto capoufficio, per dieci minuti può sodomizzarti con le sue lamentele. Se non lo fai scendere, naturalmente.

    2) i referenti politici cambiamo, i funzionari della burocrazia locale no, ma senza i primi anche i secondi divengono insufficienti: ne riparliamo a maggio 2013.
    3) quel che non convince del tuo ragionamento non è la strttura tariffaria a o b, ma

  71. P.S. a Bologna non so ma il 25% almeno dei miei utenti sono extracomunitari non certo ricchi, che usano tranquillamente il taxi perchè non possiedono la macchina e hanno pacchi da portare. E mai, dico mai, non una sola volta, hanno rotto i ******** sulla tariffa. Di solito ti invitano a prendere un caffè. Chiediti perchè fratello, o se non ti piace, collega amico di penna.

  72. E se fosse sbagliato il preconcetto del caro-taxi?
    Partiamo invece da dei dati concreti:
    Oggi dal cartolaio 1 bic e 3 matite colorate euri 4.30.
    Le nostre tariffe sono eque a fronte del servizio svolto, certo é che le contestazioni sono in bassissima, rara
    percentuale nel totale delle corse fatte.Possiamo accettare, nostro malgrado, qualsiasi attacco, ma la qualità e l’efficienza del servizio sono ottime. Poi se vogliamo rispondere alle provocazioni, ben vengano, ma limitiamoci a prenderle per ciò che sono.Di sicuro possiamo migliorare e alcuni aggiornamenti tecnologici e di servizi vanno seguiti e presi in seria considerazione. Ognuno di noi è in grado di dare il meglio di sé nello svolgere questo faticoso ma meraviglioso servizio.

  73. Ziotaxi,
    sognatore è chi crede che il reddito si salvaguarda aumentando le tariffe: è come suggerire alla Fiat che se vuole guadagnare soldi in Europa, e continuare a produrre in Italia, basta che aumenti i prezzi delle sue auto…
    Sognatore, per rispondere a

    Khoolaas,
    è chi crede che non siamo ancora liberalizzati perché abbiamo scioperato, come se tutti i taxisti liberalizzati del mondo avessero accettato passivamente, ai loro tempi, l’esproprio del loro investimento, la distruzione del loro lavoro.
    Eppoi la rappresentanza (a Milano) farà pena, ma Leonida è morto e la sua battaglia persa.

    E basta dire che propongo sconti, ecc
    So che le tariffe sono/sarebbero alla portata di tutti, ma ci vogliamo domandare perché tariffe più alte delle nostre vengono percepite più basse e agire di conseguenza o no??

    Altro esempio?
    Un negozio vende un prodotto a 100€, non si fanno sconti!
    Un altro negozio vende lo stesso prodotto a 120€, ma, fino ad esaurimento scorte (che non si esauriscono), è scontato a 100€!
    Domanda: quale negozio vende di più?

    MAI parlato di sconti, sempre parlato di psicologia.
    Che è poi l’arma principe di politica, stampa, finanza e commercio (e religione).
    Specificatamente nel commercio viene usata per fare lo sconto senza fare lo sconto (sconto psicologico vs sconto economico).
    Vi domandate perché se uno paga 800€ per un telefono che ne costa 150 al produttore viene invidiato, mentre uno che paga 15€ una corsa che al taxista ne costa 10 viene visto come uno che ha dei soldi da buttare? Psicologia è la risposta.
    Tutti la usano, alcuni la usano anche contro di noi.
    Loro usano la psicologia, e noi li combattiamo col tassametro?

  74. ho sempre combattuto la comparazione tra tariffe tra le citta’ o paesi avendo ciascuno la sua fisionomia di utenza e servizio,ma anche nostri sindacalisti hanno accettato il confronto a livello amministrativo e dei media e questo è il risultato l’ufficio delle entrate fa’ un modello comparativo che ci allinea tutti,vecchi,giovani ,turni di notte e di giorno,radiotaxi efficenti e altri,cittadine balneari a cittadine industriali,siamo ormai alla tragedia che anche opporsi costa migliaia di euro che non hai e ti indebiti.E’ vergognoso che chi ha accettato gli studi di settore ,ora disattesi,non si rivolti e lasci soli centinaia di tassisti in preda al vorace fisco.Consigliare di pagare con un piccolo sconto non serve,quando il conto è vuoto c’è solo il debito e cosa si aspetta’ a reagire?Le discussioni sul futuro sono belle ,ma ora abbiamo un presente da affrontare ,tirate su le maniche e muoviamoci ,perchè se no il prossimo anno ce ne saranno altri e poi ancora finchè saremo tutti pettinati per benino.

  75. Edbologna, ma di cosa stai parlando? Noi non siamo commercianti con ricarichi più o meno marcati (a volte mostruosi per chi ti vende la maglietta cinese che ha pagato 3 euro a 50) e che si possono permettere il giochino degli sconti e dei saldi, noi non possiamo fare 3 corse alla volta come il bottegaio che ha l’ingresso contemporaneo di 3 clienti i quali, a volte, comprano anche più oggetti in un colpo solo, noi possiamo fare una sola corsa alla volta e a volte per ottenerne un’altra possiamo fare attese spaventose e soprattutto a TARIFFA REGIONALE/COMUNALE. i nostri prezzi NON li decidiamo noi, li decidono delle commissioni in cui presenziano, tra gli altri, fior fior di scagnozzi molto ben prezzolati delle associazioni dei consumatori (e con diritto di voto e di veto), scagnozzi che oltre ai lauti emolumenti (paga tutto mamma Italia) prendono anche il GETTONE DI PRESENZA. E tutte le volte che viene adeguato il tassametro, sempre in ritardo e mai in tempo utile e soprattutto NON IN MODO ADEGUATO, finiamo sbattuti in prima pagina come il mostro di turno.
    Edbologna hai sbagliato mestiere, vendi tutto, compra bottega e soprattutto smettila di rompere con la tua demagogia rivolta non so a quale pubblico ma sicuramente non a quello giusto o, perlomeno, a quello a cui si rivolge questo blog.

  76. Avete presente i contratti delle varie compagnie telefoniche mobili, se la risposta è no andate a leggerli. Questi contratti ti fanno credere ad un’offerta insuperabile ma non ti danno mai tutto, una coperta troppo corta insomma, e tu sei convinto che stai scegliendo bene in verità scegli il meno peggio.

    Io sono sicuro che arriverà una nuova campagna che vorrà liberalizzarci e nella nostra totale incapacità a migliorarci avremo sempre meno armi per difenderci.

    Io continuo a sostenere, forse da solo ma mi piacerebbe sapere se c’è almeno un altro a pensarla come me, se oltre al turno non sarebbe opportuno scegliere un piano tariffario.

    Non dico 4855 piani tariffari ma poniamo tre creati con il criterio della coperta corta. Piani tariffari che possano prevedere il mantenimento dello stato attuale, oppure giusto per dire partenza a 7 euro compresi 3 Km o 7 minuti di tragitto e poi il costo km prevale.

    Noi sceglieremmo i piane che ci fa lavorare di più e guadagnare meglio e il cliente quello a lui più confacente (meno peggio).

    L’attuale sistema tariffario unico è una sonora fregatura perchè quando viene modificato se non è buono ce lo dobbiamo tenere comunque, come la tariffa 3 che sulle statali grazie ai limiti di velocità, alle rotatorie ed ai semafori non entra mai, provate ad andare a Melegnano o Cernusco.

    Come dovrebbe e/o potrebbe funzionare l’offerta al cliente vado all’ufficio dove prendo il turno e scelgo anche il piano tariffario e lo faccio integrare nel tassametro, poi a seconda del piano tariffario sul cofano del mio tassi applicherò un bell’adesivo con scritto A o B o C con la relativa tabella illustrativa.
    Ecco che così facendo il mercato si “liberalizzerebbe” perchè ogni tassista può modulare la sua offerta facendo concorrenza ad un collega ed il cliente scegliere il suo taxi anche al posteggio. La tariffa che non funziona verrebbe scartata dagli autisti e dai clienti automaticamente senza danni permanenti come per la fascia 3 su menzionata.

    EdBologna a mio parere ha visto giusto circa la promozione del servizio ma con strumenti sbagliati.

    Es 4 persone da MI vanno a MPX con il trenino pagano 6 euro di tram e 52 di treno, + 1,50 a valigia oltre il metro di lato, più tutto lo sbattimento. quindi finirebbero se pagassero una valigia a testa con pagare in tutto 64 euro ovvero 16 euro a testa. In taxi sotto casa/ufficio dove l’autista ti carica le valigie, dove puoi serenamente chiacchierare o parlare di lavoro solo 22,5 a testa.
    E’ questo il messaggio che dovremmo far passare ” il tuo sbattimento, lo strappo alla schiena, il bus per andare alla stazione in ritardo, il biglietto che non trovi, valgono 6 euro.

    Quello che ci manca è un ufficio marketing e sperare che i nostri sindacalisti o gestori di rty si muovano è pura utopia, ho scritto un mail al segretario di un sindacato milanese nonchè presidente di un rtx milanese evidenziando alcune problematiche, credete che il burocrate si sia degnato di rispondermi? Io non devo disturbarlo ma solo pagare la mia quota annuale.

    Non sono neppure capaci di far pulire una volta al mese i cessi di Linate cosa possono fare di meglio?

    Eppure l’idea per un golpe ce l’avrei ma bisogna essere in almeno 300-400 decisi nel voler fare le cose e sempre e comunque nella legalità.

  77. Il settore taxi, per i nostri illuminati del blog, è un settore particolare. Se avessero preso la briga di leggersi alcuni studi economici del settore (e molti politici lo sanno bene) avranno notato che è un servizio unico e atipico che sfugge a connotazioni a comparazioni con altri settori. EdBologna non sa più a quali settori compararci. Li ha quasi sciorinati tutti: Venditori di scarpe, di elettrodomestici, trasporto aereo, ristoratori. Noi se il cliente non c’è torniamo a casa. Il pakistano sfruttato a New York quando ha raggiunto il margine che lui ritiene sufficiente per se stesso si imbosca nelle restanti ore di servizio. Il nostro è un servizio che se non è adeguatamente redditizio per l’operatore scade immediatamente di qualità e quantità (siamo disposti a fare meno ore raggiungendo un tetto minimo di guadagni ma quasi mai a farne di più per un lieve incremento). È connaturato alla natura del servizio. Tu ci vuoi insegnare marketing (che alcuni di noi già conoscono dagli anni universitari) ma forse non tieni conto che non è applicabile al servizio taxi. È questo che imbavaglia i cambiamenti stratosferici che si vorrebbero fare. Se tu mi vincoli a tariffe fisse o concordate io troverò un punto di rottura che riterrò idoneo a soddisfare le mie esigenze. Raggiunto quello a prendere il cliente per fare una miseria in più ci vai tu. Forse giri troppo nei centri commerciali e poco in taxi. E considerare i consumatori degli idioti (televisore a 1.599 invece di 1.600, scarpe a 120 con sconti invece di 100 senza sconto, ristorante senza coperto e poi ti inchiappetto con ricarichi da altre parti) è una forma ancora più viscida del sapere che quello che vedi scritto è il prezzo che devi pagare. Se fossi così attento agli umori della gente sentiresti anche i commenti di chi legge il listone di 9 finali sui cartellini. Anche il marketing amico si è evoluto negli ultimi 20 anni. Forse i tuoi studi risalgono ai miei anni. Oggi sono un po’ vetusti, visto che i magazzini straripano di televisori invenduti e scarpe accatastate. E come dicevo in un post precedente dopo un paio di mesi che un negozio espone saldi eccezionali si passa allo ‘svuoto tutto’ per finire al ‘cedesi attività’. Vuoi forse proporci una lenta e delicata ‘eutanasia’?. A volte provo imbarazzo a portare una signora anziana in ospedale che cerca le monete per offrirmi un caffè, avvilita se non ne ha a sufficienza. La stessa pietà la provo, in modo diverso, a portare a Malpensa lo sfigato di turno (e sono il 99%) che si sente importante perché magari la banca d’affari per cui lavora lo fa trottare da un posto all’altro e io devo applicargli la tariffa fissa (cioè devo fare lo sconto a società che hanno capitali multimilionari che non muovono un dito se ti affacci alle loro porte). Se questo è il tuo marketing non hai capito nulla. Sei tu fermo a 20 anni fa, non noi

  78. L’esempio della Fiat si commenta da se. Cosa dovrebbe aumentare. Vendere una Panda l’equivalente di 20.000 milioni delle vecchie lire significa già porsi fuori dal mercato. E infatti non le vende e perde quote mese dopo mese. Nel mercato ce la teniamo noi italiani con i nostri soldi da 40 anni grazie ai governi che continuano a regalargli soldi pubblici a pioggia. Privilegio che a noi comuni mortali non è concesso. Da Mr. Pullover di cashmere lezioni di marketing non ne vogliamo sentire. È quanto di più parassitario l’Italia possa proporre come modello aziendale. Grazie

  79. Riguardo alla proposta del collega di 3 diversi tipi di tariffe da applicare con un criterio che mi sfugge direi che non si tratta di concorrenza. In economia si chiama ‘cartello’. Cioè oggi io sto più basso e io più alto, domani invertiamo i ruoli. È quello che fanno le compagnie petrolifere. Ti sembra una buona soluzione?

  80. Proviamo a fare il punto.
    1) pensavo che le argomentazioni usate da tutte le associazioni sindacali nella debole difesa sotto la tempesta mediatica antilobbista invernale fossero acquisite da tutti come ovvie ed evidenti: le tariffe dei taxi italiani sono sotto la media europea, sono nella fascia bassa, sono meno care deghli altri paesi, non so come dirlo. Chiunque compari Milano non con Berlino ( dove la vita costa molto meno e la gente guadagna di più, per inciso) ma con Lahore è in mala fede o è talmente idiota che non merita risposta.
    2) Ne consegue che le tariffe NON POSSONO NE’ DEVONO ESSERE DIMINUITE SEMMAI AUMENTATE. Quindi sul diritto fisso di chiamata mi limito a ripetere: non provateci nemmeno.
    3) E’ invece ugente e indifferibile un intervento sui costi sia a livello nazionale (carburante professionale, assicurazioni), estensione del blocco accertamenti per i congrui fino alla fine della crisi, che locale: incentivi certi cambio macchine verso ibride etc, convenzioni per imprese taxi sulle manutenzioni, o in alternativa fleet management. Infine a livello organizzativo interno: unificazione radiotaxi o pagamenti a consumo anzichè a canone fisso, riduzione canone mensile associazioni le prime ovvie misure.
    4) E’ chiarissimo e grande come una casa il problema della rappresentanza non più risolvibile con stanche liturgie congressuali con quattro adepti nella parte dei tassisti.
    Non prendetevela nè con EdBologna nè con Lumachino che esprimono con convinzione le loro idee qui dove la democrazia è la sola e unica regola certa.

  81. Sì sì,
    siete attaccati al vostro dogma e vi ci sentite tranquilli perché vi ricorda i bei tempi andati, liberi di farlo.
    Io, fossi anche l’unico, continuo a pensare che sia il vostro dogma ad averci fatto perdere “quote di mercato” negli ultimi anni.
    Dite che “il marketing” non funziona, e che ve lo voglio insegnare, che considero stupide le persone eccetera, ma
    NON SONO IO che torno da Londra, da Berlino e che dico AMMAZZA quanto costano i taxi in Italia!!
    Ora voi mi spiegate perché, però!
    Senza possibilmente dire che sono tutti idioti.
    Forse a Londra e a Berlino hanno capito come va fatta una tariffa, e forse noi non l’abbiamo capito. O forse l’avete capito solo voi.
    Paolo, non capisci che la Fiat siamo noi?
    La Fiat se vuole alzare i prezzi deve cambiare auto e modo di produrle, e noi, se vogliamo tariffe più alte, dobbiamo cambiare la struttura delle tariffe e il modo di produrre il servizio ( meno costi ecc).
    Sennò c’è la via più facile: lasci tutto com’è e ti prendi, anno dopo anno, il tuo 2/3/10%, quel che è.
    Però poi ci finisci tu fuori mercato, perché di soldi non te ne regala nessuno.

    Eppoi, quando finite gli argomenti, smettetela di:
    – addossarmi colpe che non sono certo mie (la fissa a MPX)
    – citare argomenti che nulla c’entrano con quello che dico (il gettone di presenza, ecc)
    -dirmi che ho sbagliato mestiere
    -dirmi che lavoro poco
    -dirmi che considero idiota chicchessia.
    Grazie.

  82. Premesso che
    -sono e sono sempre stato favorevole al diritto fisso di chiamata, e che
    -essere favorevole al diritto fisso non significa essere favorevole a qualunque diritto fisso. 1€ è ovviamente una proposta inaccettabile,
    vorrei che mi si spiegasse la soluzione dell’equazione
    Diritto Fisso = Sconto
    perché da solo non ci arrivo.
    Il Tetto al tassametro su chiamata rtx di Bologna è uno sconto (se parti vicino ti pagano l’intero tragitto, se parti lontano ti pagano il tetto), ma il Diritto fisso non mi sembra (se parti vicino ti pagano più del tragitto, se parti lontano ti pagano meno del tragitto e se il DF è quello giusto si ha parità).

  83. Per far contento Paolo citerò anche un esempio di intelligenza tariffaria = marketing completamente taxistico.
    Sembra che al prossimo rinnovo forse anche qui a Bo avremo lo scatto a €0.10, ad ora siamo ancora a €0.05
    Mossa senza difetti e solo pregi, secondo me, e A PRESCINDERE da qualunque aggiornamento tariffario.
    -meno monete da gestire
    -meno corse da €7.05 scontate
    -Soprattutto meno scatti del tassametro!
    =percezione di un tassametro che corre meno=sconto psicologico.

    La prova:
    prendete 2 orologi analogici (a lancette), uno “tradizionale”, con la lancetta dei secondi che scatta, pausa di 1 secondo, scatta, pausa di 1 secondo, ecc, e un altro con la stessa lancetta che scorre fluida (li avrete visti, anche se sono più rari) e rispondete:
    quale lancetta va più veloce?
    LO SAPETE che in realtà vanno alla stessa velocità, ma quella “tradizionale” sembra andare più piano, e se avessimo una lancetta che scatta ogni 2 secondi sembrerebbe ancora più lenta.
    Idem con un tassametro (solo che il cliente non vede 2 tassametri e non ha perciò termine di paragone).

  84. Non è rivolto certo a te il problema della fissa per Malpensa. P.s. Preso taxi a Londra Aeroporto Heatrow-Centro città=75 sterline, circa 90 euro distanza 35 Km. New York (JFK-Manhattan ancora più vicino) costo 80 dollari, circa 65 euro. Aeroporto Nirita Tokyo-Rappongi (una delle zone centrali) distanza 70 km, poco più di Malpensa costo 18.000 Yen, poco più di 180 euro. Provati, nessuno mi ha proposto sconti. Se però vai al confine tra San Diego e Tijuana i tassisti ti prendono d’assalto e ti portano non si sa bene dove. Fanno un sacco di sconti e sono alla fame. Al ritorno abbiamo rischiato le botte perché la tariffa concordata era clamorosamente aumentata. Accerchiati da una ventina di colleghi messicani ho passato uno dei quarti d’ora più brutti della mia vita. Chi ti dice che Londra costa poco etc gioca sul fatto che tu tassista ignorante non sia mai uscito dalla tua città. Purtroppo per loro non è così. Cosa facciamo? Puntiamo al modello messicano o guardiamo a Svizzera, Giappone etc?

  85. A volte penso se una *VERA* liberalizzazione non sarebbe l’unico modo per togliere il gesso dalla categoria, rompere quel sarcofago che blocca qualsiasi iniziativa che non sia contemplata dal regolamento. Una categoria di persone=ditte individuali che svolgono un servizio pubblico rappresenta un’anomalia, a maggior ragione se tale categoria è considerata dai più, un servizio pubblico indispensabile, al punto da riuscire a scioperare esclusivamente presentando richiesta su carta bollata solo a ferragosto o pressappoco, per non disturbare la cittadinanza, pena preventive indagini digos nelle libere assemblee sindacali, dove la parola sciopero deve essere attentamente vagliata e pronunciata… perché anche i muri hanno orecchie e successive sanzioni comminate solo per il presupposto di non aver tenuto a bada tassisti… mi fanno pensare tanto alle punizioni corporali… e giù multe ad associazioni sindacali che raccomandavano di non scioperare e tornare lavorare. Già questo sistema di controllo la dice lunga su come il diritto di difesa del proprio lavoro, sia drogato da regole coercitive che nulla hanno a che vedere con la tutela del consumatore, ma solo metta ben in chiaro chi ha in mano le leve del potere e la forza con cui possono essere azionate. Ma quello a cui i “cagnoni” aspirano è un liberalizzazione di parte, che faccia applaudire la parte bovina dei cittadini, ma che soprattutto faccia ingrassare come un maiale il magnate di turno. Ecco che le teorie di edBologna – che condivido pienamente– vengono meno se il tassista non è pienamente imprenditore di se stesso o peggio se diventa il galoppino di qualcuno. Il collega Milano 32 direbbe che ci vuole il consorzione e non sarebbe una cattiva cosa, perché meglio essere tassisti uniti invece che sparpagliati, ma sono in troppi, anche ora che non siamo ancora liberalizzati , quelli per cui galoppiamo, per soddisfare il loro tornaconto economico o semplicemente per crescita di immagine personale o a scopo politico. Lumachino la dice bene sull’ ufficio di marketing che al momento potrebbe essere appannaggio delle ns associazioni, ma tale è che sono talmente impegnate, da non rispondere nemmeno alle email dei loro associati e alle loro segnalazioni; prova a non pagare la quota mensile, vedrai che qualcuno di quella associazione si farà sentire. La convivenza con un sistema vecchio e ingessato, si è fatta stretta e quello che è peggio, non si vedono segnali di cambiamento di rotta. Nel frattempo dal mercato arrivano segnali che è impossibile ignorare, ma per noi il divorzio è tutt’ora un’utopia . Su questo scenaro, parlare semplicemente di tariffe, è come fare una passeggiata.

  86. Colleghi, noto del nervosismo (comprensibile) visto i tempi, i temi e le problematiche; detto questo questo vorrei dire un paio di cose:
    1° “SIAMO I PIU’ CARI di….” frase sentita dire innumerevoli volte ed io per innumerevoli volte rispondo: Non siamo noi cari, anzi, ma sono gli stipendi degli italiani ad essere bassi, con la differenza che i nostri costi sono i più alti (intesi come settore, carburante, assicurazione, manutenzione etc.), rispetto alla reale remunerazione degli stipendi.
    2° Interessante trovo il discorso di EdBologna, relativo al rimodulamento del calcolo tariffario (non della tariffa), meno interessante dal punto di vista dell’applicabilità l’idea di lumachino.
    Ricordiamoci sempre che: il tassametro è garanzia per l’utenza, la spostata giustifica la tariffa amministrata, e l’utenze può comunque scegliere il mezzo più adeguato per i propri spostamenti e non intendo il tipo di taxi o radiotaxi, ma intendo come mezzo di trasporto che vanno dalla bicicletta all’N.C.C.

  87. Non accetteremo diritti fissi di chiamata e spostamenti a tassametro spento. Se qualcuno lo ha già deciso per noi e vuole trovare un modo per farcelo digerire sappia che non lo accetteremo. Tornate dagli amici nei palazzi e fateglielo ben presente

  88. Ma il capopolo di cui sopra da chi ha avuto la legittimazione di parlare in questo modo a nome di una intera categoria ? Io personalmente non ho votato alcunchè e non mi piacciono i diktat. Paolo sono tre giorni che ti leggo e non ti ho mai visto mettere in discussione nulla. Sciorinare solo certezze non mi sembra credibile. Ripeto ciò che ti dissi qualche giorno fà. Avidità e tassametro secondo me non sono la ricetta migliore per uscire dai nostri problemi, dopodichè ad ognuno il suo dogma.

  89. Gil27 » Scusa Gil ma adesso devo per forza intervenire, di quale avidità vai parlando che abbiamo delle tariffe da terzo mondo? Per caso hai mai protestato dal tuo benzinaio o dal tuo meccanico o dal tuo assicuratore o alla tua associazione o al tuo manutentore del tassametro o all’INPS/INAIL/… per le loro tariffe/quote/imposizioni? Loro per caso hanno tariffe amministrate e regolate con fior fior di rompiballe dell’associazione consumatori e col cannone del corriere puntato alla tempia come noi? E dai fatemi il piacere di smetterla con questi discorsi da imbarboniti!

  90. ED BOLOGNA. Vi domandate perché se uno paga 800€ per un telefono che ne costa 150 al produttore viene invidiato, mentre uno che paga 15€ una corsa che al taxista ne costa 10 viene visto come uno che ha dei soldi da buttare? Psicologia è la risposta.
    Tutti la usano, alcuni la usano anche contro di noi.
    Loro usano la psicologia, e noi li combattiamo col tassametro. Caro ED, ho proprio paura che tu stia seminando al vento. Qui la maggioranza dei tassisti vive con l’idea che siccome vengono spremuti da qualcuno devono a loro volta spremere qualc’un altro non rendendosi conto che fanno come il cane che si morde la coda. Allora rispetto a quanto detto in precedenza aggiungo anche la disonestà intellettuale. Ma io dico. Se non si riescono a capire le cose che l’amico bolognese ha espresso si abbia la decenza di non rispondere in malomodo, ma si studi e ristudi.

  91. Gil27 » Scusa Gil ma adesso devo per forza intervenire, di quale avidità vai parlando che abbiamo delle tariffe da terzo mondo? Per caso hai mai protestato dal tuo benzinaio o dal tuo meccanico o dal tuo assicuratore o alla tua associazione o al tuo manutentore del tassametro o all’INPS/INAIL/… per le loro tariffe/quote/imposizioni? Loro per caso hanno tariffe amministrate e regolate con fior fior di rompiballe dell’associazione consumatori e col cannone del corriere puntato alla tempia come noi? E dai fatemi il piacere di smetterla con questi discorsi da imbarboniti! Ma allora sotto sotto si vorrebbe fare come i malpensisti che non accettano le tariffe fisse e vorrebbero sempre di più… E che cos’ è questa? Perchè dobbiamo sempre rivalersi sulla clientela?
    Più della metà degli esempi da Marco fatti hanno sicuramente tariffe imposte o regolamentate più o meno come le nostre noi in più abbiamo possibilità di scelta per risparmiare. Diverso il discorso per INPS INAIL ecc. Ma che c’azzecca.

  92. Sono avido. I clienti a prezzi stracciati, se puoi permettertelo portali tu. I diktat negli ultimi anni li abbiamo subiti. Se non ricordo male….. Io, come la maggioranza di noi, vive solo di questo lavoro. Se qualcuno ha altre ‘entrate’ e può usare questo lavoro come hobby buon per lui. È grazie a gente come te se negli ultimi 10 anni ci siamo ridotti così. Puoi dirmi quello che vuoi: avido, in cerca solo del profitto…..Non me ne può fregare di meno. Vado diritto per la mia strada, non ho nulla di cui vergognarmi. E resto convinto delle mie idee, come tu delle tue. Sono diverse e resteranno tali. Mi spiace ma è così

  93. Benvenuti alla Corte dei Miracoli. Per quanto mi riguarda lo scivolone nel imbarbonimento a cui conseguira’ l’inevitabile imbarbarimento del servizio non rientra nei miei canoni e saro’ sempre a mettere di traverso la mia auto e la mia persona a qualunque tentativo in tale senso. Se volete tentare di farlo, not in my name e passando sul mio cadavere.

  94. Che dire a chi parla di psicologia applicata alla tariffa e cita come esempio l’abolizione dei 5 centesimi? Che facciamo due mestieri diversi e che trasportiamo gente diversa. Paolo è sicuramente prolisso ma sciorina cifre dagli aereoporti alle città internazionali con cui confrontars. Quanto al NO FORTE E CHIARO all’euro fisso a chiamata non è che lo dice lui, lo diciamo tutti, prego rileggere i più di cento commenti. Al buon Gil invece che ce l’ha tanto con gli avidi, il mio amico psicologo che prende 100 euro a seduta di durata variabile, anche mezz’ora, spesso in nero, chiederebbe perchè, e poi lo inviterebbe a parlare della mamma. Caro moderatore, abbiamo dibatutto e c’è il rischio di ripetersi, ma valuta tu.

  95. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione degli autori e comunque non sistematicamente. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. L’autore dichiara di non essere responsabile dei commenti altrui pubblicati nei post e da cui se ne dissocia preventivamente. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, anche quando questi fossero espressi in forma anonima. Le immagini contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono copyright dei rispettivi autori/agenzie/editori. Vi preghiamo di leggere l’apposito disclaimer per le regole del blog e di segnalare eventuali frasi di articoli, commenti e immagini che potrebbero violare la Legge a moderatore@taxistory.it per la loro rimozione.

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