30 commenti

  1. E adesso vediamo un po’ se 120 partecipanti sono un numero da sottovalutare. Eravamo più noi che i votanti del *****!

  2. io c’ero e x essere la prima assemblea di taxistory è andata bene, bravi

  3. Ottima prima assemblea, svoltasi in un clima tranquillo, sereno e civile. Complimenti a tutti i partecipanti e agli organizzatori.

  4. I tassisti arrivano piano piano, la sala si riempie, una bimba con papà disegna tranquilla e gioca con la sua carrozzina ad essere la madre che sarà. Ci si conosce, ci si riconosce, ce n’è di tutte le associazioni e di nessuna associazione, sindacalisti persino. Tassisti e tassiste, ancora poche, ma forti. Sei ore, è andata avanti sei ore, con una pizza in mezzo, tranquilli, ma competenti, determinati, con grande esperienza. Problemi veri. Rabbia contro la mancanza di democrazia del mondo taxi. Nessuno chiede più nulla sulla comunicazione alle associazioni, la comunicazione ce la facciamo noi. A nessuno frega nulla dei giochetti e dei piccoli poteri, tutti parlano liberamente, dopo 15 anni dicono, la prima assemblea di tassisti non in stile bulgaro. Bene. Che cosa esce? UNA RICHIESTA CHIARA E PRECISA: LA RICHIESTA DEL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CRISI DELLA CATEGORIA. Che vuol dire: defiscalizzazione, riconoscimento del lavoro usurante, interventi sulle accise, sostegno alla maternità, adeguamento tariffario e non al ribasso. Che vuol dire: stesura di una piattaforma, con gruppi di esperti e il contributo di tutti, associazioni per prime, con il loro prezioso patrimonio di conoscenze e di esperienze. E ancora: mandati in bianco: fine, sette segrete, fine, rallegrarsi ogni volta di aver dato meno di quello che chiedevano, fine. Alla prossima amici, con due mesi di tempo per stendere un documento intelligente e documentato da presentare alla nuova authority per i trasporti.

  5. Non potevo venire ma credo sia stato un successo
    Perché i promotori sono una 10 spanne sopra molti colleghi compreso lo scrivente.

  6. khoolaas » Ci si riconosce… è vero … nell’essere umano che il tassista sembra non essere più, triturato dalla stampa, snobbato dai benpensanti, odiato dagli ignoranti e gli invidiosi. Il papà con la bimba che gioca e colora un disegno con le matite, un papà con un bimbo che gli somiglia come una goccia d’acqua e lo coccola come un cucciolo da proteggere… questi sono i tassisti, siamo tutti noi, tutti voi, persone NORMALI e ben lontane dall’essere ABOMINEVOLI.

  7. fasogima » Niente spanne sopra o sotto, tutti uguali. Ci siamo solo trovati nella situazione giusta, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: “perché non provare a…?
    Chiunque può organizzare una cosa simile, che ce lo dica che noi pubblicheremo l’iniziativa con gioia.

  8. Io non c’ero, ma ho sentito in piazza commenti molto buoni. La prossima volta che la fate non mancherò!

  9. Tanta carne al fuoco. Tanta voglia di parlare. Tanta esigenza di capire. Purtroppo poco tempo. Un caloroso grazie agli organizzatori che hanno reso possibile questo incontro e speriamo ce ne possano essere altri.

  10. Carissimi tutti,
    bella iniziativa grazie anche da parte mia e se mi perdonate l’immodestia vorrei inziare a fare la mia piccola lista di priorità.
    Provo a metterli in fila:

    Problemi “interni della categoria”:
    1) Rappresentanza
    Premesso che i sindacati ci sono, svolgono una funzione insostituibile e devono rimanere, devono però sparire dai loro vertici “personaggi” che con i taxisti c’entrano meno di niente.
    E qui un appello e un invito ai colleghi iscritti alle varie organizzazioni.
    Quando ci sono le assemblee per le nomine PRENTENDERE che in TUTTI gli organi rappresentativi (commissioni comprese) ci siano SOLO TAXISTI VERI.
    In caso contrario un bel grazie arrivederci e restituire le tessere!
    2) Mercato
    Allora il mercato è fatto di molte cose:
    – Nuove tecnologie.
    Se ne parla in altro post (e ne ho parlato), è chiaro che bisogna metterci dentro il naso e anche alla svelta.
    – Tutela (anche legale) della categoria contro gli infiniti casi di diffamazione da parte dei media. Quindi un ufficio stampa con un portavoce della categoria per vigilare su tutto quello che appare sui media e ci riguarda. Richiesta di contradditorio/rettifica delle informazioni false e tendenziose e in caso contrario denuncia e querela con richiesta di danni!
    Vediamo di dargli qualche martellata sulle unghie! Magari ci pensano su un pò prima di continuare con questo andazzo!
    – pubblicità:
    promuovere campagne pubblicitarie sia dell’immagine della categoria che del servizio.
    – Nuovi spazi di mercato:
    studiare ed esplorare TUTTI i possibili spazi di mercato finora trascurati e che si stanno aprendo ad es. con la crisi dei finanziamenti pubblici al trasporto pubblico a cominciare dai RADIOBUS notturni e trasporto da/a interland (attento monitoraggio dell’esperimento genovese).

    E adesso veniamo agli argomenti per l’Authority.

    Dalla costante attenzione che ci hanno dedicato negli ultimi anni pare che siamo un settore CHIAVE dell’economia!
    La stessa istituzione dell’Authority lo conferma indirettamente.
    Bene a allora ci va riconosciuta unaa DIGNITA’ corrsipondente!
    Quindi una chiara figura giuridica che ci tuteli (tipo Confindustria)!
    Non credo potremo mai uscire bene da una trattativa dove a “difenderci” ci sono 27 sigle sindacali tra loro divise su tutto e magari con qualcuno di loro in “pastetta” con il governo!
    In altre parole deve finire la storia che qualcuno! prende provvedimenti contro di noi definendoci LOBBY e noi andiamo a “contrattare/elemosinare” con sindacazti come se fossimo dei lavoratori dipendenti!
    E qui ci entrano:
    2) Aspetti Fiscali e Normativi
    – Possibilità di ottenere agevolazioni fiscali e/o sovvenzioni (dallo stato o dalla CEE) per sviluppare il servizio a sostegno del settore.
    Prendiamo esempio dagli industriali (quelli veri) che riescono a “succhiare” quattrini da tutte la parti!
    Guardate cosa hanno fatto nel settore dei TIR: prima hanno reso la vitra impossibile ai padroncini, poi hanno “aiutato” i grandi spedizionieri. Risultato: oggi i padroncini si impiccano (letteralmente) e gli spedizionieri vanno a 1000!
    Ormai si è capito che a tutti i livelli la logica è: schiaccia/uccidi il piccolo e aiuta i “grandi”.
    Allora o diventiamo grandi oggi TUTTI INSIEME o saremo annientati singolarmente girono per giorno.
    – Ricupero IVA sui costi (auto, attrezzature, combustibili, ecc).
    – malattia
    – lavoro usurante
    – maternità etc.
    Saluti

  11. Allora o diventiamo grandi oggi TUTTI INSIEME o saremo annientati singolarmente girono per giorno.

    scelta strategica,strada obbligata!

  12. Ecco finalmente un pò di contenuti, questo si chiama “dare sostanza”.
    Non sono d’accordo solo su un argomento: restituire le tessere, anzi, penso invece che bisognerebbe entrare in massa in un sindacato per raggiungere l’unità sindacale, o meglio la riunificazione sindacale. Prova ad immaginare un Consiglio direttivo fatto di molti dirigenti validi, che la pensano in modo diverso (qui sta la grande forza e ricchezza) ma che portano avanti gli obiettivi che la categoria si dà. Prova a pensare ad un sindacato “Unico” che ogni 2-3 mesi t’informa con un assemblea come quella che è appena stata fatta da Taxistory su cosa bolle in pentola e quale futuro si prospetta e tu puoi interagire coi tuoi dirigenti. Due mandati e poi a casa, nel frattempo prepari, attraverso queste forme assembleari, internet e quant’altro la nuova classe dirigente del futuro… Uno dei problemi è il ricambio che manca, lo Status quo di alcune Organizzazioni Sindacali vuole continuare a governare senza essere infastidito nelle scelte, scelte che se non controlli, magari vanno nella direzione opposta rispetto alla categoria.
    Un abbraccio a “Milano 32”

  13. Caro Buranello,
    buona anche la tua idea sul sindacato.
    E’ un’altra opzione fattibilissima.
    L’importante è che le cose vadano nella direzione che interessa a noi.
    In altre parole I sindacai/sindacalisti devono aver e l’intelligenza di capire che, grazie a strumenti formidabili come taxistory e sopratutto alla gente che gli da’ vita, sono finiti i tempi in cui, dall’altro della loro “autorità” potevano tenerci sotto il tacco.
    I rapporti si stanno rovesciando! o capiscono che sono LORO al ns. servizio e non il contrario, o sono finiti!
    Questa non vuole essere una critica ma un semplicissimo argomento di democrazia e trasparenza!
    Poi tento di cappello anche a quei sindacati e sindacalisti che spendono tempo e forze per la categoria senza avere diretti interessi personali da difendere.
    Un abbraccio anche da parte mia.

  14. Scusate, nella notte mi è vwntua in mente un’altra priorità per l’Authority.
    PRIMA di qualsiasi trattativa, il governo DEVE produrre un PIANO NAZIONALE dei trasporti e della mobilità con orizzonte almeno decennale.
    Bisogna conoscere il contesto (il quadro generale) all’interno del quale si intendono fare riforme e quant’altro.
    Nei paesi seri (ne butto lì uno a caso la Germania)
    fanno così!
    Perchè noi dobbiamo andare avanti alla cieca?
    Solo DOPO si può discutere, altrimenti di cosa parliamo?


  15. milano32:

    Scusate, nella notte mi è vwntua in mente un’altra priorità per l’Authority.
    PRIMA di qualsiasi trattativa, il governo DEVE produrre un PIANO NAZIONALE dei trasporti e della mobilità con orizzonte almeno decennale.

    forse per questo? La differenza fra politico e statista
    Un politico guarda alle prossime elezioni.
    Uno statista guarda alla prossima generazione.
    Alcide De Gasperi.
    Bisogna conoscere il contesto (il quadro generale) all’interno del quale si intendono fare riforme e quant’altro.
    Nei paesi seri (ne butto lì uno a caso la Germania)
    fanno così!
    Perchè noi dobbiamo andare avanti alla cieca?
    Solo DOPO si può discutere, altrimenti di cosa parliamo?


  16. ariete62:

    Allora o diventiamo grandi oggi TUTTI INSIEME o saremo annientati singolarmente girono per giorno.
    scelta strategica,strada obbligata!

    Speriamo che i tempi oggi siano maturi! ai tempi NON siamo riusciti a fare un unico radiotaxi che poteva avere una certa forza non solo commerciale, ma anche politico (vedi 3570/uritaxi)

  17. E adesso vediamo di capire QUANTO grandi siamo TUTTI INSIEME.
    Riporto i numeri tratti dal “pappagallo” di Roberto Martano che secondo me non fanno una grinza.
    Flotta di Milano:
    – 5500 IMPRESE (licenze/taxisti 4883+600 conurbati, doppie guide, collaborazioni)
    Una delle imprese più grandi di Milano (forse la più grande)
    – valore patrimoniale delle licenze che supera allegramente il miliardo di Euro (sarebbe una delle aziende più capitalizzate d’Italia)
    – con una capitalizzazione di questa grandezza una qualunque altra azienda avrebbe un accesso al credito di almeno 2 miliardi (qualunque banca farebbe carte false per avere in portafoglio un “cliente” come questo)
    – un fatturato annuo di circa 250 milioni. Occhio stiamo parlandio di soldi VERI (CONTANTI) che quotidianamente vengono incassati.
    Non soldi finti, “numeri” che vengono scritti nei libri contabili di tantissime aziende per far finta di aver quadrato il bilancio a cominciare dalle banche cha hanno in tasca miliardi “dichiarati” di valore immobiliare FALSI sapendo benissimo che tutti quegli immobili che hanno in pancia se li mettessero sul mercato il “mercato” stesso si vendicherebbe svalutandoli del 30% minimo. Non parliamo poi di Bond, derivati e compagnia cantante che non valgono più nulla ma che non vengono svalutati per non dichiarare fallimento. Stesso giochino fanno le grandi SPA che mettono in bilancio il valore delle azioni di 3 anni fa per far finta di non essere già fallite e poter continuare a chiedere prestiti alle banche che naturalmente fanno finta di nulla e glieli concedono pure.
    – redditi da lavoro intorno ai 120 milioni di euro all’anno che generano almeno 60 milioni di euro all’anno tra imposte, contributi e gabelle di ogni genere
    – circa 30 milioni di euro all’anno di tasse “estorte” nel trasferimento delle licenze.
    Alimentiamo l’economia quella VERA non quella di carta straccia (tipo BOT, CCT, BOND, Obbligazion, Azioni, Derivati e palle varie) in una catena di indotto sterminato:
    Concessionari auto, carrozzieri, meccanici, assicurazioni, etc.
    Tutto questo solo Milano se poi ci aggiungiamo le altre grandi aree urbane d’Italia moltiplichiamo tutto almeno per 5.
    Questi numeri dicono chi siamo veramente e SOLO noi non ne abbiamo davvero coscienza.
    Gli altri (quelli che ci voglioni liberalizzare) l’hanno capito benissimo!
    Un abbraccio a tutti!

  18. milano32 » Hai capito perchè gli squali della finanza ci hanno piantato i denti nei polpacci e non li mollano? No perchè magari qualcuno è convinto che sia finita qui.

  19. e no che e’ finita qui,gli squali vorrebbero comportarsi come fecero i primi navigatori delle americhe,cioe’ scambiare FANTASTICI specchietti (loro) con delle pepite d’oro (nostre) purtroppo (sempre per loro) la categoria NON e’ ridotta culturalmente come gli indigeni di qui sopra,non gli rimane altra strada che la tecnica adottata con i pellerossa: rinchiuderli in riserve che rendono poco o NIENTE,a meno che la categoria giochi in contropiede usando lo stesso strumento contro il nemico anticipandone le mosse e spiazzando il NEMICO,perche’ questo e’ l’aggettivo appropiato!

  20. Un’altra cosa che per me non dico dovrebbe essere la madre di tutte le battaglie ma almeno la sorella è la trasformazione delle licenze da autorizzazioni a beni mobiliari come negli USA.
    Questi significherebbe una maggior facilità di accedere al credito per l’acquisto della stessa, avendo questa un valore reale ed una autentica negoziabilità avrebbe come conseguenza una reale patrimonializzazione dell’impresa ed accesso a linee di credito per l’innovazione del settore.

  21. Milano 32 hai ragione, siamo davvero grandi tutti insieme ma io che ho iniziato da solo un anno e mezzo ho già potuto appurare che la maggior parte dei colleghi se ne frega e pensa solo a tirare la giornata e questa secondo me è la più grande debolezza della categoria.
    Ti volevo fare una domanda: non sarebbe possibile sfruttare l’unione anche di solo 100 di noi per ottenere sconti sull’assicurazione?
    Io pago 2.600 all’anno (5 classe) e il mio assicuratore mi ha fatto un po’ di sconto perché mio fratello, anche lui tassista, è un suo assicurato, presentandosi in 100…


  22. lumachino:

    Un’altra cosa che per me non dico dovrebbe essere la madre di tutte le battaglie ma almeno la sorella è la trasformazione delle licenze da autorizzazioni a beni mobiliari come negli USA.
    Questi significherebbe una maggior facilità di accedere al credito per l’acquisto della stessa, avendo questa un valore reale ed una autentica negoziabilità avrebbe come conseguenza una reale patrimonializzazione dell’impresa ed accesso a linee di credito per l’innovazione del settore.

    caro mio,BINGO!!!!bandi comunali ESCLUSIVAMNETE a titolo oneroso,sarebbe almeno l’inizio di un riconoscimento istituzionale,con dei rischi collaterali pero’!

  23. Guarda guarda, le idee (e che idee) spuntano come funghi!
    Forza si puo’ immaginare ancora di più!

  24. Caro ariete62,
    vorrei tanto che fosse come dici te. Temo invece che finchè il ns. “assetto” resta quello attuale avranno gioco molto facile a scambiare pezzi di vetro con licenze e continueranno a provarci finchè pensano di poterci riuscire.
    Finora siamo riusciti in qualche modo a “tamponare” ma la falla si sta aprendo sempre più.
    Da questa Authority (ammesso che arrivi in porto perchè mi pare che il governo Monti cominci a scricchiolare) non ci si può aspettare nulla di buono.
    In ogni caso anche se cade Monti l’Authority la porterà avanti il prossimo governo.
    Ma il giorno che per riuscirci devono “affrontare” una Company della forza come la nostra dovranno andarci molto più cauti.
    Poi c’è il problema della “concorrenza”.
    Da come si sono mossi i “grandi” in tutti gli alttri settori “liberalizzati” pare però che l’Antitrust sia MOOOOLTOOO “amichevole” se sei abbastanza grande da fargli paura da una parte e di “foraggiarli” dall’altra.
    Il problema di fondo è sempre lo stesso: la MASSA CRITICA che ribalti i rapporti di forza!
    Saluti

  25. Caro domanismetto (approposito bel nick),
    2600 € di assicurazione in classe 5?
    Ma scusa ci hai messo dentro anche la kasko?

    Io in classe 11 (ahimè quest’anno pago un incidente di 2 anni fa) Doblò a metano, al minimo (SOLO RC assistenza stradale e legale) ne pago 1650.
    Sono quasi 1000 € in meno!

    Poi se parliamo di numeri credo che 100 non sia sufficiente.
    Secondo me la massa critica che ci aprirebbe orizzonti sconfinati è sui 2-3000.
    Allora sì che le cose cambierebbero davvero.
    Potremmo trattare direttamente con le case automobilistiche, gomme, assicurazioni, finanziarie, etc., tagliando fuori tutte le “intermediazioni” di concessionari, agenzie e quant’altro.
    Diciamo dal produttore al consumatore…..

  26. infatti il problema principale consta nei numeri attuali e nell’organizzarli: cosi’ come siamo ORA,NON facciamo massa critica,siamo un’armata brancaleone,tanti si,ma ognuno tira da una parte diversa vanificando gli sforzi e dando buon gioco al nemico che ci osserva (per ora) mentre LUI sa benissimo dove concentrare le forze per ottenere cio’ che brama!

  27. Eh si caro Milano32 ho la kasko.

    Raggruppare 2-3000 di noi la vedo molto dura, peró è un peccato perché potremmo davvero risparmiare su più fronti.

    Ah grazie per il complimento!!!

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