Taxi usurante… non ancora

allaguidaAccesso anticipato al pensionamento previsto nel decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, a norma dell’articolo 1 della legge 4 novembre 2010, n. 183.  Il provvedimento è stato accolto con soddisfazione da tutto il mondo del lavoro per il significativo apporto di maggiore tutela dei lavoratori. La nuova disposizione, alla cui elaborazione si sono dedicati oltre trent’anni di dibattito politico e sindacale, riconosce il valore del lavoro manuale e, prevedendo il beneficio dell’anticipazione fino a tre anni del collocamento in pensione, si pone in difesa di chi svolge lavori particolarmente pesanti e pericolosi. Tra le attività riconosciute ai fini dell’agevolazione prevista dal decreto legislativo,  figurano il lavoro in spazi angusti, cave, casseformi, etc. Potranno beneficiare delle agevolazioni anche i dipendenti addetti alle linee di catena e i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

BENEFICI PENSIONISTICI

Fermo restando il requisito minimo contributivo dei 35 anni, i benefici pensionistici consistono nella riduzione dei requisiti (età anagrafica / somma età anagrafica e anzianità contributiva) per l’accesso al pensionamento di anzianità:
– In via transitoria, per il periodo 2008/2012:
> Per il periodo tra 1° luglio 2008 e 30 giugno 2009, riduzione di un anno dell’età anagrafica (da 58 a 57 anni);
> Per il periodo compreso tra 1° luglio 2009 e 31/12/2009, riduzione di due anni dell’età anagrafica (da 59 a 57 anni) e di due unità della somma di età anagrafica e anzianità contributiva ( la quota da 95 passa a 93);
> Per l’anno 2010, riduzione di due anni dell’età anagrafica (da 59 a 57 anni) e di una unità della somma di età anagrafica e anzianità contributiva (la quota da 95 passa a 94);
> Per gli anni 2011 e 2012, riduzione di tre anni dell’età anagrafica (da 60 anni a 57 anni) e di due unità della somma di età anagrafica e anzianità contributiva (la quota da 96 passa 94).
– A decorrere dal 1° gennaio 2013:
>Riduzione di tre anni dell’età anagrafica (da 61 a 58 anni) e di tre unità della somma di età anagrafica e anzianità contributiva (la quota da 97 passa a 94).

Sembra che il grado di usura fisica per un conducente sia legato esclusivamente al numero di passeggeri trasportati, ovvero al numero di posti specificato sulla carta di circolazione, poi non importa se l’autista lavori in una landa desolata con pochi abitanti o in una città mostruosamente trafficata come Milano o Roma. Pare siano serviti trent’anni per raggiungere l’attuale risultato, quasi lo stesso tempo occorso per non ultimare la Salerno-Reggio Calabria! Per i tassisti una corsa è sempre una passeggiata e un giorno di lavoro una piacevole gita rilassante, forse in virtù dei pochi sedili disponibili ? (e poi sostengono di non essere dei privilegiati…).

Fonti di riferimento: Quotidiano sicurezzaBiancoLavoro

8 commenti

  1. I nostri sindacati in occasione dei confronti con il governo sul decreto liberalizzazioni, se non sbaglio avevano fatto richiesta di tale riconoscimento. Dal governo hanno risposto PICCHE… o addirittura non hanno proprio risposto.

  2. Perchè avrebbero dovuto rispondere? E’ già tanto che non ci abbiano estinto per decreto nell’ultima legge. E non è ancora finita qui.

    Qui l’elenco delle attività usuranti dal sito dell’INPS
    Naturalmente non è ancora aggiornato, ma prima o poi (con la solita efficenza a cui siamo abituati) lo sarà.

  3. Quello che si è schiantato nella galleria di Sierre era già talmente usurato che ha ammazzato 22 bambini in un colpo solo.

  4. Assolutamente fondamentale l’inclusione dei taxi fra i lavori usuranti. Deve esere la prima richiesta della categoria, ma non la sola.

  5. Vada per il lavoro usurante, ma anche sgravi fiscali sull’acquisto dei beni strumentali e acquisto carburante per uso professionale….non dimentichiamoci niente…VISTO CHE SIAMO A SOGNARE!….Purtroppo…

  6. Gianni Taxi Firenze » Forse ti riferisci a SOGNARE di andare in pensione? Chissà se ci andrò e chissà con quale lauta quota mensile, non certo quella di un Senatore a Vita, nemmeno di un “Trota”, ma ammesso che ci si riesca, riuscirci con tre anni di anticipo non sarebbe da scartare come possibilità. Sugli altri diritti (qualcuno potrebbe obiettare su questo termine) che vorresti integrare, il sonno è profondo: quello delle istituzioni e quello delle ns rappresentanze. Sta a noi svegliare chi ci è più vicino, con ogni mezzo …


  7. ariete62:

    se sparta piange (noi) atene certo non ride,date un’occhiatina a cosa incassano i padroncini delle BISARCHE (che stanno ancora scioperando bloccando la produzione fiat nel silenzio totale dei media) per una trata da melfi a milano e si puo’ immaginare cosa abbiano in mente le alte sfere nel settore trasporti: http://www.rischiocalcolato.it/2012/03/informazione-peggio-che-in-russia-quella-di-stalin-il-caso-bisarche.html

    Mi capita di caricare qualche docente che esce dalla nota università milanese e sentirlo parlare al telefono mette i brividi, sono ammanicati per bene con il governo e ci governano loro.
    Ieri uno era un po’ meravigliato del passaggio di un noto incapace da una banca in gravi difficoltà, probabilmente grazie a lui, ad un’ altra. Ma affermava che era un nome che conta. Ca..o, lasciatemelo dire moderatori, quello che conta è il nome non quello che realmente fai!!!

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