Coinvolgere i consigli comunali sui taxi

sindacoE’ iniziata oggi quella che rischia di diventare sicuramente una delle settimane più delicate per il governo Monti in Parlamento. Da un lato inizia infatti la discussione sulla valanga di emendamenti al decreto liberalizzazioni; dall’altro, termina invece l’iter del “milleproroghe“. Entrambe le questioni saranno trattate all’interno di palazzo Madama, mentre alla Camera è atteso il decreto sulle semplificazioni.

Dunque si preannuncia un clima rovente in Senato. Questa mattina apertura delle danze con il “milleproroghe” per il quale si cerca ancora una soluzione per i c.d. “esodati“: quelli, cioè, che hanno accettato di uscire dalle proprie aziende pensando di poter andare in pensione nel giro di qualche mese e che, dopo la riforma, si ritrovano senza lavoro e senza pensione. “È un fatto di giustizia e di buon senso perché, se non ci saranno cambiamenti, faranno tutti ricorso e lo vinceranno“, dice Mercatali (Pd), uno dei relatori al decreto legge.

Di pomeriggio è previsto un incontro tra governo e i relatori delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di palazzo Madama. Dopo proseguiranno i lavori delle commissioni, con maratona notturna per chiudere tutto entro martedì mattina. Il decreto è infatti atteso in Aula lo stesso giorno.

Sempre domani inizierà in commissione Industria, sempre in Senato, la partita sulle liberalizzazioni. Pesano i duemilaquattrocento emendamenti presentati anche se, fa notare uno dei relatori, Vicari (Pdl), “il numero non deve impressionare: molti sono doppi e, comunque, le forze che sostengono il governo vogliono portare il provvedimento a casa. Nessuno vuole il muro contro muro“.

La commissione sta lavorando sul testo “che verrà corretto – dice Vicari – e rafforzato. Poi, se su questo testo condiviso il governo vorrà porre la fiducia, sarà una sua decisione”. I relatori al dl, Vicari (Pdl) e Bubbico (Pd), nei prossimi giorni presenteranno emendamenti di sintesi rispetto alle questioni che emergeranno dai lavori della commissione a palazzo Madama. Tra i capitoli che dovrebbero essere emendati, quelli relativi alle banche e alle assicurazioni. Dalla scelta della polizza sui mutui all’abolizione delle commissioni sulle carte di credito: queste alcune possibili novità.  Per le assicurazioni potrebbe prevedersi agenti non solo monomandatari, ma anche plurimandatari. Si pensa di coinvolgere i consigli comunali invece sulla vextata quaestio delle licenze dei taxi. Sulle professioni, si pensa di abolire l’obbligo del preventivo e d’inserire un tetto del 25 per cento ai privati soci non professionisti nelle società. «Si tratta di un provvedimento importantissimo. Per questo, auspichiamo che non ci siano – commenta uno dei relatori- strappi troppo forti che non servono a nessuno».

fonte: leggioggi.it 13/02/2012

23 commenti

  1. se andrà in porto veramente che gli enti locali continueranno ad aver voce in capitolo riguardo le licenze, ci toccherà votare *** x anni e anni e anni in famiglia… E finora non l’ avevamo mai fatto

    nota del moderatore: non esageriamo con i proclami politici. Grazie.

  2. Guardate che il problema n.1 è la compensazione tramite attribuzione ai titolari di licenza compensativa. PERCHE’ QUELLA FRASETTA DICE IL VERO INTENDIMENTO DEL GOVERNO: RADDOPPIARE ALMENO A ROMA E MILANO I TAXI CIRCOLANTI. Vi è chiaro o no? Il coinvolgimento dei sindaci viene dopo e Albertini docet, dipende fa chi sono:

  3. E aggiungo per maggiore chiarezza: anche il Pisapia coinvolto – in accordo con – ammesso che fosse ragionevole come Alemanno COSA TUTTA DA DIMOSTRARE, volentieri ” medierebbe” le richieste dell’Authority con l’emissione di licenze part-time. E’ tutto un trappolone, o si toglie o presto o tardi si va tutti a mendicare.

  4. Aspettiamo calmi, riflessivi e MAI impulsivi. E ve lo dico io che ho acquistato 2 anni e mezzo fa ed ho tutto da perdere…taxi, casa, soldi investiti nel MIO paese e fedina penale ancora pulita…

  5. Ma secondo voi, stanno diventando tutti buoni e simpatici o si sono accorti che la formazione dell’authority è incostituzionale , come specificato più volte.
    Mi sembra che riguardo noi ci sia un mix di arroganza e incompetenza da parte del governo.

  6. Un’altra vexata quaestio è “coinvolgere” come?

    Nota del webmaster: una aiutino per i meno preparati. vexata quaestio = “questione tormentata”.
    Indica un argomento che è stato lungamente discusso ed è ancora lontano dall’aver ricevuto una soluzione.

  7. Prime intese sulle modifiche da apportare al decreto sulle liberalizzazioni, dopo gli incontri di ieri ed oggi dei due relatori, Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (PD). Esse riguardano i taxi, le banche e le assicurazioni, mentre si stanno avvicinando le posizioni anche su Snam.

    Mentre su banche ed assicurazioni già in sede di dibattito generale erano emerse posizioni vicine, sui taxi sembrava che le posizioni fossero più distanti. L’intesa prende spunto da un emendamento di Paolo Giaretta (Pd), ex sindaco di Padova. Esso riporta in capo ai sindaci le decisioni sulle licenze, che invece il decreto affidava ad una Autorità per i trasporti. Questa però avrà dei poteri di vigilanza, compresa la possibilità di dare indicazioni ai Comuni. Se questi non si adegueranno, il governo può nominare un commissario ad acta.

    repubblica on line, stasera.
    Che ne dite ?

  8. LIBERALIZZAZIONI: INTESA SU TAXI, BANCHE, ASSICURAZIONI
    15 febbraio, 2012 – 18:10 | noitassisti.com

    POL S0A QBXB LIBERALIZZAZIONI: INTESA SU TAXI, BANCHE, ASSICURAZIONI (2) (ANSA) – ROMA, 15 FEB – Mentre su banche ed assicurazioni già in sede di dibattito generale erano emerse posizioni vicine, sui taxi sembrava che le posizioni fossero più distanti. L’intesa prende spunto da un emendamento di Paolo Giaretta (Pd), ex sindaco di Padova. Esso riporta in capo ai sindaci le decisioni sulle licenze, che invece il decreto affidava ad una Autorità per i trasporti. Questa però avrà dei poteri di vigilanza, compresa la possibilità di dare indicazioni ai Comuni. Se questi non si adegueranno, il governo può nominare un commissario ad acta. Per quanto riguarda le banche l’emendamento di sintesi ai cui lavorano i relatori prevede non solo che le banche siano obbligate a proporre due polizze vita diverse al cliente che sottoscrive un mutuo, ma anche che quest’ultimo possa invece cercarsi da solo una polizza sul mercato e sottoscrivere quest’ultima. Per quanto riguarda le assicurazioni, ci si sta indirizzando verso la possibilità degli agenti di essere plurimandatari, cioè di rappresentare più di una compagnia. Verrebbe anche espunta la norma sulle carrozzerie, prevista nel decreto, in base alla quale l’indennizzo è solo del 30% se la riparazione dell’auto viene fatta da un carrozziere non convenzionato. Infine, sulla separazione societaria di Snam da Eni, l’orientamento comune è che il tetto alla partecipazione sia stabilito al 5%, secondo la Direttiva comunitaria. Inoltre si sta lavorando sui tempi, per accorciare l’entrata in vigore della norma, che il decreto fissava in sei mesi. Verrebbe accorciata questa indicazione e verrebbe anche fissato un termine entro cui attuare il passaggio. Tre altri temi delicati, devono invece essere ancora presi in esame: professioni, farmacie e trasporto ferroviario. (ANSA). IA-CN 15-FEB-12 16:54 NNN

  9. emidriver » essere arroganti con la categoria dei tassisti è la cosa più facile di questo mondo, anzi è diventato persino un obbligo morale quasi come l’ossevanza di un sacramento religioso. Oramai mi aspetto che su di noi dica la sua anche Celentano a Sanremo. In fin dei conti sua moglie un paio di volte l’ho portata.

  10. Le licenze rilasciate nel 2004, dal Comune di Milano, portarono la firma di Gabriele Albertini, non Sindaco di Milano, ma bensì Commissario Governativo

  11. Secondo me cambia poco:nella prima “versione” avrebbe deciso l’autorità,adesso obbliga il sindaco a fare ciò che chiede,pena l’invio di un commissario che scavalcherà il sindaco stesso.
    Dunque se prima premeva il grilletto adesso comanda il plotone di esecuzione…

  12. Colleghi non vorrei farvi ricadere nel baratro ma proprio 10 min fà ossia alle 20.00 sul gr parlamento al tgradio i relatori in particolare la senatrice Vicari ha smentito l’intese su banche assicurazioni e taxi……….. Ragazzi non avete capito che le agenzie di notizie sono tutte taroccate??? Sveglia c..zo ora mi metto a scrivere anch’io notizie non vere così rendo felice qualche collega!!!!!!!!!!


  13. Leonardo:

    gio29 » Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco

    Visto le recenti esperienze “GATTO” non lo possiamo dire nemmemo se è nel sacco ben chiuso, dentro un baule incatenato e poi ricoperto di cemento armato….


  14. Taxi Firenze Mi11:


    Leonardo:

    Appoggio solo perché mi hai fatto ridere!!!
    gio29 » Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco

    Visto le recenti esperienze “GATTO” non lo possiamo dire nemmemo se è nel sacco ben chiuso, dentro un baule incatenato e poi ricoperto di cemento armato….

  15. Kholas ti apprezzo perchè in questa crociata a prescindere, della serie sempre contro ti stai giocando la credibilità e la reputazione. Sei un coraggioso però spero che ti stia sbagliando. Eventualmente dovrai trovare lo stesso coraggio ad ammettere.

  16. questa è da leggere:

    Dalla parte dei tassisti

    Stefano Casertano – 15 febbraio 2012

    Dopo anni di frequentazione dei famigerati tassisti che operano all’aereoporto di Ciampino, mai avrei pensato di trovarmi a scrivere un post come questo – ma tale è l’assurdità dell’attacco liberalizzatore ai taxi che, purtroppo, non mi posso trattenere: sto dalla parte dei tassisti. Eppure, motivi di risentimento ce ne sarebbero tanti.

    Si afferma spesso che i tassisti siano benestanti, e che lo siano ingiustamente. E’ una percezione motivata dai racconti di taluni autisti, che fino a poco tempo fa informavano i passeggeri in merito a settimane bianche trascorse con la famiglia da qualche parte, o altre amene attività. Se sia ancora così, non lo sappiamo.

    A ciò si aggiunge però l’innegabile arroganza di alcuni, aspetto che di certo non fa bene all’immagine della categoria. Nel 2006 mi trovai a partecipare a un incontro con una dozzina di stranieri, che avevano raggiunto il centro di Roma da Fiumicino con taxi diversi – e nessuno aveva pagato meno di 70 euro. Famose sono poi le azioni di tale “Mustafà”, che arrivava a minacciare fisicamente i passeggeri che non volevano essere truffati (se trovate un autista romano disponibile, fatevi raccontare qualche aneddoto, in particolare quello delle svedesi sul Raccordo). Ricordo infine un fuoriclasse che, da Ciampino, pretendeva di applicare la tariffa fissa per il centro di Roma a tutti i passeggeri: 30 euro moltiplicati per tre.

    Ma ciò non giustifica il trattamento “politico” cui sono sottoposti regolarmente i tassisti. Abbassare le tariffe dei taxi è la fine del problema, non l’inizio della soluzione. Ritengo che ci siano riforme più urgenti da ultimare, e che la battaglia per il tassametro sia uno specchio per allodole. In fin dei conti:
    •I tassisti italiani pagano le assicurazioni auto più alte d’Europa
    •Per avere la macchina pagano il bollo, simpatico balzello che negli altri paesi europei in genere non esiste, o viene applicato per meno di trent’anni come da noi
    •Saliti in macchina, devono fare benzina, e tirar fuori quasi 1,80 euro al litro – circa 20 centesimi in più rispetto ai colleghi di Francia e Germania
    •Se hanno un conto corrente – in quanto piccoli imprenditori – devono pagare il costo più alto d’Europa, a 253 euro l’anno di media
    •Devono affrontare il duo multe-equitalia, che ha mietuto vittime da migliaia di euro tra i tassisti di tutta Italia
    •Se accettano di farsi pagare con carta di credito, devono sopportare un costo dell’1,5% sul totale della corsa – ma il governo vorrebbe eliminare tale limite percentuale

    Alla fine, l’attacco ai tassisti somiglia sempre più alla caccia al Muziko. Prima di chiedere soldi a questa gente, sarebbe il caso di interessarsi di riforme vere: assicurazioni, banche, commercio e – non dimentichiamolo mai – forse sarebbe il caso, davvero, di abbassare le maledette tasse. Solo una volta risolti tali problemi “a monte”, si può intervenire sulla fine dalla catena economica. Perché procedere a ritroso? In fondo, i tassisti siamo noi.
    .

    http://www.linkiesta.it/blogs/radio-berlino/dalla-parte-dei-tassisti

  17. @ Gil 27 qui il coraggio non c’entra e io non mi gioco proprio niente: non stiamo parlando della teoria della relatività, ma di un settore al limite del collasso economico, in cui i ricavi non sono proporzionati alle spese, cioè di un settore in esU…o strutturale che avrebbe bisogno di incentivi e di aiuti pubblici perchè svolge un servizio pubblico PRIVATAMENTE e non di tentativi mensili di affossamento. Dove i padroncini per sopravvivere lavorano 60 ore la settimana contro le 37,5 di tutti gli altri, non devono ammalarsi mai perchè sono privi dei più elementari diritti, dove se fanno bene i conti guadagnano quanto gli autisti dell’ATM quando va bene e dove pochi furbi campano su molti muli. Questo appare il mondo taxi a chiunque conosca anche solo un poco il mondo lavorativo degli altri. E il fatto che oggi sia diventato un lavoro rifugio, pagato a prezzi esorbitanti dimostra solo la gravità della crisi sociale di un paese allo sfascio, o se ti piace a rischio default e con la democrazia sospesa. Quindi se anche le cose rimanessero come sono E NON CREDO PROPRIO, non ci sarebbe proprio nulla di cui vergognarsi, tutto il contrario. Ma purtroppo vedrai che neppure la tua condizione attuale, se tu fai il tassista nel senso che guidi come noi la tua auto le tue 60 ore, sarà aufficiente ai liberalizzatori

  18. Khoolaas, tutto sacrosanto ciò che dici resta il fatto che se il dec viene smussato tu avrai un pò toppato. ma ripeto ti apprezzerò ugualmente

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