Cosa andrebbero a cambiare gli emendamenti presentati ?

puntointeesclaSe avete già dato una prima lettura al testo accolto dalla 10a commissione in Senato, avrete sicuramente notato che sono stati presentati interventi che andranno a modificare non solo una parte del decreto, ma anche la nota legge-quadro 21/92.

17 commenti

  1. scusate se siamo un pò ripetitivi,
    domanda .Se pongono la fiducia serve a quel punto contestare il decreto così come lo conosciamo ora?
    Grazie.

  2. Avevo già dei dubbi dopo una prima lettura…ma dopo il lavoro di Marco e Leonardo…credo che nella giornata di domani prenoterò i biglietti per tornare a Roma al Circo Massimo…..

  3. E’ un po’ strano emendare il testo di un decreto eliminando quasi tutto e rimandando a eventuali modifiche di una legge vigente. Vuol dire: per ora non parliamo di questo, ce ne occuperemo con un altro decreto o disegno di legge. Improbabile che vengano accettati. Si è andati giù d’accetta invece che di fino. Avevo l’impressione che dal gruppo di lavoro del parlamentino di Firenze dovesse uscire qualcosa di diverso. Nel frattempo deve esserci stato qualcosa che mi è sfuggito.
    Si va verso lo scontro.

  4. Gianni Taxi Firenze » Il lavoro di copia/incolle in leggi e decreti è di Leo.
    A me sembra che quello presentato al Senato così com’è scritto sia un documento coi fiocchi e controfiocchi, poi se qualcuno poteva fare meglio…
    Staremo a vedere se (com’è probabile) il governo porrà la fiducia e se farà suo tutto, in parte o per niente l’emendamento presentato. Di certo c’è che finire in mano ad una Authority (per quanto composta da eminenti esperti del mondo dei trasporti e in particolare dei taxi {?}) con sede a Roma e con dei poteri così ampi, non mi sembra sia auspicabile per nessuno. Improbabile pensare che in un ufficio di Roma si sappia quanti taxi e come devono svolgere il servizio e con quali turni nel comune di Terlano Settequerce o di Carini.
    Lasciamo ai sindaci quello che è dei sindaci, ai taxi quello che è dei taxi e agli ncc quello che è degli ncc.

  5. Caro Marco, non sto criticando il contenuto dell’emendamento, anzi lo condivido in pieno e sono daccordissimo con le tue osservazioni, il fatto è che, come perlatro ha già evidenziato Marztix, a mio avviso si è tenuta una posizione troppo rigida che rischia di no ottenere neanche un accoglimento parziale dell’emendamento ma il rigetto in toto.
    Non sono assolutamente esperto di politiche sindacali, ma mi spiegate se venisse approvato l’emendamento proposto che tipo di variazioni sostanziali ci sarebbero sullo stato delle cose attuali? Io non ne vedo…..e secondo voi l’attuale Governo accetterebbe, dopo due mesi di guerra, di dire….”signori abbiamo scherzato”? Immagino tuttavia che prima di redigere un documento simile, il parlamentino, si sia consultato anche le forze politiche e che già abbiano raggiunto degli accordi preliminari, quindi in un angolo del mio cuore una speranziella la nutro….incrociamo le dita….nella speranza di non dover incrociare le braccia

  6. Gianni Taxi Firenze » Il parlamentino ristretto è composto da 11 elementi e stai certo che è tutta gente con lunga esperienza alle spalle. Criticarli in anticipo non mi sembra corretto nei loro confronti, aspettiamo e valutiamo i risultati. Il meglio che hanno potuto esprimere i nostri sindacati è stato espresso, se poi il governo farà l’indiano… valuteremo il da farsi, di certo lanostra risposta eventuale non sarà all’acqua di rose.

  7. Guardate che le cose sono molto semplici, è che bisogna leggerle. grazie leo. Il parlamentino prende due avvocati e gli dice manteniamo ferma la cornice della legge 1992 e la Bersani, cioè il quadro esistente detto anche modello Milano, ma aggiungiamoci anche la sostituzione alla guida quando a uno gli va, i taxi collettivi, la extraterritorialità ( pericolosissima secondo me), e temperiamo l’authority con i sindaci. Via l’aumento obbligatorio delle licenze dell’authority, via l’istituzione delle licenze part time e dell’attribuzione compensativa, ma questo l’aveva detto anche Rete Italia. E quelli scrivono. Ragazzi non ci vuole la laurea, e molti di noi ce l’hanno, nel parlamentino non so, ma non importa, non è questo il punto: il punto è che cosa passa e se passa. Bitta rinforza a prescindere. Noi possiamo solo tenerci in allentamento finchè passa il freddo. tanto la differenza la faremo solo noi. buona notte

  8. In tutto questo c’è un aspetto che molti trascurano ma io no per precedenti ed anche tragiche esperienze pregresse con leggi anticostituzionali. Nel mio caso mi riferisco la L.R. Lombardia 6/2006 che nel 2008 è stata dichiarata incostituzionale ma successivamente all’entrata in vigore. In quel mentre oltre l’ 80% dei miei clienti ha chiuso, i restanti hanno dovuto fare ammodernamenti strutturali inutili su attività già in essere, retroattività della legge, subire multe e vessazioni da parte di tutte le FF.OO. Io ho praticamente chiuso un’attività fiorente di supporto tecnico e informatico, lasciando a casa diversi collaboratori. NOTA: all’epoca la stampa aggredì questo settore nella medesima maniera in cui sta aggredendo i tassisti oggi, ma la gente vedeva solo degli sporchi immigrati !!!

    Quando la Corte Costituzionale è intervenuta nella sentenza a incluso un passaggio che sanciva la non responsabilità economica di Regione e Comuni che avevano attuato loro regolamenti sulla scia della stessa e magari ancora più restrittivi, dicasi Milano.

    Ci sono voluti due anni.

    Ora se questa autority sui taxi venisse approvata nei tempi di latenza necessari ad un pronunciamento della C.C. cosa potrebbe succedere?
    Che gli interessati si scagliano a creare strutture, farsi rilasciare licenze, assumere persone.
    Quando e se la C.C. la ritenesse incostituzionale sicuramente si esprimerebbe nel mantenere lo stato di fatto fin lì creatosi per non danneggiare gli investitori ma noi saremmo danneggiati senza alcun vantaggio e reale riconoscimento del danno subito. :<(

  9. Brutte notizie:
    Liberalizzazioni: Passera conferma stop sindaci su numero licenze taxi
    ultimo aggiornamento: 09 febbraio, ore 11:12

    Roma, 9 feb. (Adnkronos) – Non spettera’ ai sindaci decidere il numero delle licenze dei taxi. E’ quanto ha sottolineato il ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera, secondo quanto si legge nei resoconti stenografici dell’audizione informale che si e’ tenuta ieri in commissione Industria al Senato, che sta esaminando il decreto legge liberalizzazioni. Il ministro, nel suo intervento ha rivendicato ”l’opportunita’ della scelta di sollevare il sindaco dall’onere di decidere l’ampliamento del numero di licenze dei tassisti’

  10. Leggevo tra i vari emendamenti presentati dal PD, uno di questi chiede l’azzeramento delle commissioni sulle transazioni con carta di credito fatte dai benzinai, perche’ loro si e noi no?

  11. alla luce delle dichiarazioni di passerO…che da’ un esplicito indirizzo al lavoro della commissione al Senato……..direi che l’opzione Corte Costituzionale è quella da percorrere con vigore coinvolgendo forze politiche ed enti locali defraudati delle loro prerogative…..

  12. la corte costituzionale? Ma ragazzi, pensate semplice: il parlamentino ha fatto il suo lavoro, la commissione del senato farà il suo, anche Passera a il suo, e noi dobbiamo fare il nostro: se passa bene se no vanno a piedi. punto.

  13. khoolaas ……..mentre vanno a piedi indichiamogli la strada………..DELEGITTIMIAMOLI…abbiamo la ragione dalla nostra…non possono andare contro i capisaldi delle nostre istituzioni

  14. KidCreole » non ti sbagli, lo abbiamo cancellato. Pensala come vuoi, ma infangare qualcuno con un “si dice in giro” a noi non piace.

    micheletaxipalermo » il tono che hai usato per protestare verso Gerry Scotti era troppo pesante, quindi… ZAC!

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