Dublino: un taxi ogni 43 abitanti

Taxi_Rank_Dublin_wiki

Dublino

506.211 abitanti (fonte wikipedia)

11.712 taxi (fonte taxiregulation.nationaltransport.ie).

La mia calcolatrice indica un taxi ogni 43 abitanti!

E’ questo quello che vogliono i nostri detrattori?

(clicca sulla foto per la versione ad alta risoluzione)

19 commenti

  1. Beh si. Credo proprio che i ns detrattori vogliano questo. Io ho sentito più volte che il modello irlandese deve essere esportato anche in italia…..

  2. Scusate un attimo, mi sembrava di aver letto proprio su taxistory che gli abitanti di Dublino sono 1.600.000 e i taxi 25.000 circa. Se ho letto male quando parlo con l’utenza dico cose non vere…

  3. Giuseppe FI 97 » Il dato a cui fai riferimento (20.000 taxi per 1.000.000 di abitanti) si riferisce alla contea intera e non alla sola città. Il risultato pratico non cambia: tensione sociale.

  4. Ho notato in un secondo tempo che nella foto, penso ovviamente sia di Dublino, uno dei taxi ha il numero 24917. Allora sono sui 25000? Quando ho parlato in diretta con telelombardia questi sono i dati che ho riferito…

  5. Qualcuno mi sa dire come sono regolamentati i taxi in Germania, il pilastro che tiene in piedi l’Europa. Ma possibile che dobbiamo prendere come modello chi sta peggio di noi.

  6. Dunque:
    15 corse al giorno per 300 giorni lavorativi… fanno 4500 corse/anno
    Se ognuno di quei 43 abitanti (neonati, ospedalizzati, ecc compresi…) prendesse un taxi, in media, 105 volte l’anno, si potrebbe anche fare…
    Ma quando mai?

  7. Non mi sembra che Dublino nel panorama Europeo possa vantare straordinarie eccellenze da copiare, e allora vogliamo proprio copiare una delle cose peggiori che abbiano fatto?

  8. E’ un po la differenza che fa tra Roma e Milano.
    Il comune di Roma e’ molto piu’ popolato di quello di Milano perche’ piu’ esteso.
    Se consideriamo anche l’hinterland milanese gli abitanti di Milano raddoppiano almeno.

    Idem per Dublino.

    Comunque aldilà che i tassisti a mio parere hanno poco tempo a disposizione per organizzarsi direi che sarebbe utile compilare delle tabelle comparative con opportuni rimandi ad approfondimenti e verifiche…c’e’ troppa speculazione basata sull’ignoranza dei dati sul settore e il rischio e’ che da questa ***** alla fine i perdenti siano i soliti…

  9. Le auto autorizzate su tutto il territorio nazionale irlandese a Ottobre 2011 sono 18149(Marco i dati a cui ti riferisci non sono corretti anche se il concetto e’ giusto – vedi i link per spiegazioni).
    http://taxiregulation.nationaltransport.ie/for-everyone/statistics/vehicle-licences-county-and-category-2010/
    I tassisti con licenze attive sono:39,017
    http://taxiregulation.nationaltransport.ie/for-everyone/statistics/active-driver-licences-2010/
    Qui l’andamento del numero di taxi registrati nel corso del tempo(sono stati liberalizzati nel 2000 come ad Amsterdam – info raccolte da un’associazione di tassisti si dati ufficiali)
    http://irishtaxiadvertising.com/set/yearsrpt.php#cht_Taxis_by_year_of_Registration

  10. marco , leonardo buongiorno, mercoledi sera ero li con voi in via londonio, ho trovato la cosa utile per cominciare a muoversi! domanda, secondo voi è vero che le lotte sindacali del 2006, gli scioperi fatti dai colleghi, (io ancora non ero tassista) non sono il motivo per cui ci siamo salvati dalle lenzuolate di bersani?? Sentivo ripetere ad un collega che l’unica cosa che ci può salvare il collo sono i politici che stanno dalla nostra parte, e che il fatto che noi scioperassimo o no è irrilivante se i nostri “santi in paradiso” non riuscissero nel loro intento di salvarci il lavoro,
    ??? Mi chiarite un pò le idee, sono sempre più in palla..

  11. Io, lavoratrice bambina, ora donna lavoratrice, onesta, con alle spalle una vita di sacrifici. Che ha sempre e solo pensato alla SUA famiglia.
    Il mio motto?: “che i miei figli stiano bene, tutto il resto è relativo”.
    A mio figlio ho voluto offrire un futuro, un sogno che si è realzzato: un lavoro onesto, duro ma sicuro (o almeno lo pensavo): LA LICENZA PER UN TAXI.
    Ho chiesto la mia liquidazione a lavoro, ipotecato la nostra casa. Un debito al di sopra delle nostre possibilità con una banca. Tutta la nostra vita su di un piatto.
    Adesso si paragona un tassista ad un farmacista, ad un avvocato. Si parla di lobby, ma che c’entra tutto questo con un ragazzo che vive più di dieci ore della giornata seduto su di un taxi, nel traffico nevrotico cittadino, che fa solamente un pasto regolare la sera, che non si può assolutamente permettere di ammalarsi perchè il debito mensile va assolutamente pagato.
    Che con il caldo, il freddo, la pioggia, il gelo deve continuare il suo lavoro.
    Ebbene, lo chiamate mafioso? ALLORA DEFINITE MEGLIO IL TERMINE!
    Io madre di un mafioso? Se questo è ciò che lo stato pensa e desidera che la gente creda, come un animale difende il suo cucciolo io non mi fermerò di fronte a nulla e lotterò per mio figlio per il suo lavoro, per la nostra casa.

  12. Sbaglio o in Irlanda come in Olanda, Svezia, Spagna e Grecia, i governi accortisi in colpevole ritardo del grave errore stanno cercando strategie per rimediare ?
    Il Contingente (numero chiuso) è dato dalla esigenza d’interesse pubblico di quantificare gli operatori (licenze) necessari in uno specifico settore, in ambito territoriale, perchè:
    1. Una quantità insufficiente causerebbe un servizio carente (cioè contrario all’interesse pubblico della collettività).
    2. Una quantità eccessiva causerebbe tutti gli effetti negativi contrari (vedi esempi pratici degli Stati, sopra, che hanno liberalizzato l’accesso all’attività e le tariffe)
    3. Il Contingente consente (o dovrebbe) il giusto equilibrio tra domanda, offerta, fruibilità e costo del servizio.
    Alterare uno solo di questi punti, inevitabilmente condurrebbe al default del servizio offerto alla collettività (in tutti gli aspetti) e degli operatori (in tutti gli aspetti).
    Non ci fossero già state negative esperienze del genere, si potrebbe indurre a provare, ma avendo già la prova vivente del fallimento della liberalizzazione nel settore specifico del Taxi, solo degli sprovveduti potrebbero non tenerne di conto.
    Non a caso la stessa U.E. del Trattato di Lisbona 2008, nei capitoli Servizi, Trasporti e Concorrenza, esclude il servizio taxi con la direttiva 2006/123/CE. Notare che i primi Stati che erroneamente hanno liberalizzato il taxi, l’hanno fatto intorno all’anno 2000, poi dato i negativi risultati, la U.E. è corsa ai ripari e ha emanato quella direttiva di nome Bolkestein. La Grecia più recente ma sono in trattativa.
    Resto ottimista e non credo interverranno sull’abolizione delle licenze e del contingente, qualcosa faranno, magari un’apertura alla maggiore concorrenza interna, in modo da far crescere un poco l’occupazione, vale a dire piazzare due o tre autisti su un taxi.
    Sono solo ipotesi, vedremo.

  13. Perchè non prendiamo alcuni post come quello di India e altri molto toccanti che sto leggendo da alcuni giorni e li spediamo in tante lettere chiuse a casa Monti, ma non al professore fenomeno di economia; li indirizziamo alla moglie che, essendo donna, e quindi dal cuore sensibile forse riuscirebbe a rinsavire il marito, perchè oramai è chiaro a tutti che il professore si muove come un burattino i cui fili sono mossi da confindustria & co.

  14. Qui a Trieste siamo in 250 taxi su 220.000 abitanti e tiriamo avanti,non oso pensare cosa succederebbe se raddoppiassero le licenze,mamma mia dobbiamo stare in guardia

  15. vorrei ringraziare la mamma del collega che ha illustrato linpidamente cio’ che non solo il taxista deve fare per svolgere il nonstro mestiere,ma anche il pieno coinvolgimento della famiglia.
    grazie signora

  16. cari colleghi di tutta italia vi auguro,anche se so’ che non e’ facile,almeno qualche ora di spensieratezza da dedicare ai vostri cari.E’ l’unico modo per incamerare energie positive buon anno

I commenti sono chiusi.