La forza dei blog

myblogL’articolo è un po’ datato  ma non per questo – visto in un’ ottica attuale – perde consistenza, tutt’altro: il fenomeno dei blog è in continua ascesa ed è visto come uno scomodo concorrente del giornalismo convenzionale. Nell’ambito italiano hanno una funzione che ha a che fare con la natura della scrittura in un Paese che vede il Sapere in caduta libera e in cui la popolazione assume massicce dosi di finzione senza possibilità di retroattività. Merita la vostra attenzione e  le vostre considerazioni.

Peggy Noonan è una giornalista che collabora con il Wall Street Journal. La settimana scorsa, ha scritto un articolo molto interessante sull’Opinion Journal, The Blogs Must Be Crazy, in cui fa una disamina del fenomeno dei blog, visto sotto il profilo giornalistico.
Questa è una sintesi del suo testo:
Il mondo dei blog non è un’eruzione di opinioni personali. E’ un movimento con dei precisi punti di forza:
1. I blogger usano gli strumenti dei giornalisti (computer, tastiera, spirito investigativo, volontà di porre delle domande) e di Internet (Google, Yahoo!) per cercare fatti che sono stati sottovalutati, ignorati o nascosti. Cercano la frase ricca di significato, la statistica ignorata, i dati sepolti. Cercano informazioni vere. E quando le trovano, le pubblicano e quindi le includono nel dibattito. Questo è un servizio pubblico.

2. I blogger, a differenza dei giornalisti della stampa “ufficiale”, sono indipendenti. Essi non sono, e non devono essere, governati da una corrente di pensiero. E non devono accettare le direttive di un editore che promuove un’ideologia o protegge i suoi amici. I blogger hanno la libertà di decidere quando una notizia non è più una notizia, o quando la ricerca dei fatti inizia oppure finisce. Questo è un servizio pubblico.
3. I blogger hanno un vantaggio istituzionale in termini di tecnologia e forma. Possono pubblicare in tempo reale, e il testo può essere della lunghezza che reputano più opportuna. Le notizie più importanti possono anche essere di una sola riga. Nel mondo della carta stampata si deve prima passare dal caporedattore, e poi si può scrivere l’articolo. Per scoprire, magari, che qualcuno ne ha parlato il giorno prima, e che non ci sono notizie più “fresche”. In passato, molte notizie interessanti venivano lasciate cadere in questo modo. Oggi non più. Questo è un servizio pubblico.
4. I blogger propongono la loro interpretazione di una notizia. Offrono un loro interpretazione originale, o una nuova area di ricerca. Offrono la loro esperienza e il loro giudizio. Anche questo è un servizio pubblico.
5. E lo fanno gratis, e anche questo è un servizio pubblico. E il fatto che lo facciano gratis non significa che non ci sia una forma di commercio intellettuale. I blogger offrono informazioni e punti di vista. In cambio, i lettori offrono attenzione ed energie intellettuali. I blogger ottengono una posizione di influenza, i lettori ottengono informazioni. Ciascuno ottiene qualcosa.
6. E poi, non è vero che non c’è controllo. La “blogosfera” (orrido neologismo) è governata dal desiderio di status e rispetto, due attributi che si perdono quando si pubblicano informazioni di parte, inesatte o parziali, oppure quando si è poco professionali o intenzionalmente fuorvianti. Una volta persi status e rispetto, gli altri blogger vi ignorano. Il meccanismo di correzione per la gente del Web è la gente del Web.

Fonte: PRoxemics  measurable distances between people

11 commenti

  1. E’ divertente e illuminante vedere quali sponsor fanno publicità sui cosiddetti blog, cassa di risonanza dei mezzi di disinformazione dei poteri forti.
    Tipo Blitz quotidiano: Confindustria, Eni, Generali, Intesa San Paolo, Ferrari…
    Saranno definibili almeno “stipendiati” dal gran capitale cialtrone e dalla finanza strozzina?

  2. Buonasera ai blogger che gestiscono in maniera eccellente queste pagine. Sono Valter, e gestisco il Blog come ci chiamano a Roma, “dei buri”. Se trovate interessante il comunicato che vede il nostro dissenso, allo sciopero annunciato contro il presidio dei tassisti di Fiumicino, ve lo incollo di seguito. Per tutto il resto della drammatica situazione in corso, sarebbe utopistico ma di sicuro interesse, trovare una sorta di collaborazione tra “fazioni”, dove cercare di salvaguardare il vostro lavoro, territorialità e le vostre licenze, senza però negare il nostro, se fatto in maniera onesta, che non vuol dire essere rilegati al comune di apparteneza. Di seguito il nostro comunicato e quello da cui prendiamo le distanze:

    LO SCIOPERO DEL 20 DICEMBRE A FIUMICINO, NON RIGUARDA NOI DI NCCITALIANI

    In seguito ai messaggi giunti che ci confondono in maniera impropria, precisiamo che il comunicato che segue, non è delle maggiori associazioni riconosciute nel Blog NCC di settore.

    A noi che da sempre operiamo SENZA ENTRARE IN CONFLITTO CON IL SERVIZIO TAXI, i tassisti con fratino non recano ALCUN DANNO, quindi NCCITALIANI, si dichiara distante dalla posizione espressa nel comunicato.
    —————————-

    AEROPORTO DI FIUMICINO: IL 20/12 SCIOPERANO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA “NCC VETTURA”

    (AGENPARL) – Roma, 16 dic – Le Associazioni di categoria, A.N.C. FAST, TRASPORTO PERSONE, CONFARTIGIANATO IMPRESE ROMA, FEDERNCC, CONFCOMMERCIOROMA, viste le numerose segnalazioni indirizzate a tutte le Forze dell’Ordine, rimaste purtroppo disattese, ed il perpetrarsi della presenza di alcuni gruppi di tassisti che, ormai da giorni, indossando dei fratini con la scritta Taxi Service indirizzando l’utenza esclusivamente verso il servizio taxi a discapito del servizio di NCC Vettura, situazione aggravata, inoltre, dalla illegittima presenza di operatori mediante autobus i quali, essendo privi di autorizzazione continuano la vendita di biglietti in sede aeroportuale e continuano a stazionare in Aeroporto pur essendo riservata loro la sola salita e discesa dell’utenza; dichiarano lo stato di agitazione della categoria NCC Vettura , con il fermo, manifestazione e Assemblea nel sedime Aeroportuale per il giorno 20 dicembre 2011. Lo sciopero è volto a tutelare anche gli associati che hanno regolare contratto di sub concessione con la Società Aeroporti di Roma per l’espletamento del servizio di noleggio con conducente.

  3. Quindi tutti noi che usiamo un blog possiamo definirci:”PARAGIORNALISTI” e non spersonalizzati come alcune firme.
    Leo sono totalmente daccordo con il discorso di mobbing,in alcuni momenti mi sono sentito scoraggiato,ci erano quasi riusciti.

  4. APPELLO A TUTTI I COLLEGHI. Inviate email ai giornali spiegando le nostre ragioni!! Non dobbiamo subire passivamente l’attacco mediatico.
    Siamo tanti, sappiamo argomentare in modo civile e intelligente e abbiamo ragione. Personalmente ho già ricevuto la replica di 2 giornalisti/economisti firme dei più importanti giornali nazionali -quindi ci leggono con attenzione! -.
    Non importa se non pubblicano le lettere o non rispondono personalmente alle email. Il giornalista, come il politico, ti pesa e pesa la reattività della categoria.
    Il confronto teorico e il dibattito pubblico sui media è altrettanto importante quanto la lotta sindacale. Nessuna sudditanza! Chi tace e non esprime il proprio dissenso x costoro non esiste!!
    Cari colleghi: scrivere, scrivere, scrivere!!

  5. Propongo una sezione su questo fantastico blog dove ognuno (chi lo desidera ) può postare le risposte inviate ai vari giornali.

  6. i politici italiani hanno capito dopo le elezioni di Milano,l’importanza dei blogger,rafforzata dalle rivoluzioni arabe,se loro lo ritengono valido ,figuratevi noi che ne abbiamo da anni due validi esponenti come Marco e Leonardo.Forza ragazzi che ce la facciamo .

  7. noi dobbiamo spiegare agli utenti le cose come sono
    se qualche sindacato stilasse un volontino che spiegasse in maniera chiara come si prospeterebbe
    il servizi taxi liberalizzato, le esperienze fatte nei vari paesi , amsterdam, barcellona, tokio.
    e perche in america nella città della grande mela i taxi non sono liberalizzati.
    spiegare chiaro e in maniera sintetica, i fatti non le ragioni, con l’indirizzo email della governo.
    perchè è l’utente che deve lamentarsi.

    mastrolindo

    Nota del webmaster: I sindacalisti leggono quotidianamente taxistory e i vostri commenti, ne sono assolutamente sicuro.
    Di idee ne abbiamo lanciate tante in questo periodo, chissà che qualcuna non venga presa in seria considerazione.

  8. Credo che sia ora che questo potentissimo blog di tassisti ITALIANI, faccia da collettore per unire le voci di tutti con le organizzazioni sindacali, intendiamoci non sostituisca, ma che le OO.SS. prendano atto e CONGIUNTAMENTE ci diano risposte attraverso questo blog. Magari se necessario anche con sezioni dedicate e riservate.

    Nota per Marco e Leo, scusate oggi con le mie idee vi riempio il blog di nuove sezioni. 😉

  9. Intanto sul sito di unicataxibologna hanno rimesso in home page il “Manifesto dei tassisti”, scritto nel 2006, ma valido ancora oggi.
    È qualcosa, ma è lontano dall’essere sufficiente.

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