Lo spread, la nostra condanna

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

fantozzi2_3482

In finanza, il termine spread può essere usato con diversi significati: Il differenziale denaro-lettera|bid-ask spread, o differenziale denaro-lettera, è la differenza tra il prezzo più basso a cui un venditore è disposto a vendere un titolo (ask) e il prezzo più alto che un compratore è disposto ad offrire per quel titolo (bid), ed è spesso usato come misura della liquidità del mercato;

Il credit spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un’obbligazione caratterizzata da rischio di default (ad es., un titolo di stato a breve termine, quale in Italia il BOT) e quello di un titolo privo o a bassissimo rischio preso a riferimento. Ad esempio se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7% ed il corrispettivo Bund Tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 3% allora lo spread sarà di 7-3 = 4 punti percentuali ovvero di 400 punti base. Il rendimento atteso o richiesto (ed alla fine offerto) può infatti salire o scendere in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori a sua volta misurabile attraverso eventuali squilibri tra domanda e offerta di titoli: se l’offerta è superiore alla domanda il rendimento atteso aumenta per tentare di riequilibrare la domanda e viceversa. Come conseguenza lo spread diventa dunque indirettamente e allo stesso tempo:

una misura del rischio finanziario associato all’investimento nei titoli cioè nel recupero del credito da parte del creditore essendo rischio e rendimento strettamente legati da relazione di proporzionalità: maggiore è lo spread maggiore è il rischio connesso all’acquisto di titoli;
al rovescio una misura dell’affidabilità (rating) dell’emittente/debitore (ad esempio lo Stato) di restituire il credito: maggiore è lo spread minore è tale affidabilità;
in ultimo una misura della capacità dell’emittente di promuovere a buon fine le proprie attività finanziarie (nel caso dello Stato di rifinanziare il proprio debito pubblico) tramite emissione di nuovi titoli: maggiore è lo spread minore è questa capacità in virtù dei tassi di interesse più elevati dovuti fino ad un limite massimo di sostenibilità. Nel caso dei titoli di stato, spread elevatissimi possono condurre nel medio-lungo termine alla dichiarazione di insolvenza o fallimento o bancarotta dello Stato oppure a misure drastiche di riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti per evitare il fallimento con i consueti effetti di diminuzione del reddito (dunque della domanda) e degli investimenti e quindi in ultimo ripercussioni anche sulla crescita economica.

Uno spread è inoltre un’operazione finanziaria che combina diverse attività finanziarie, tipicamente titoli derivati, al fine di ottenere un determinato valore a una data scadenza.

Lo spread (in inglese: diffusione) è quello applicato (spesso in misura percentuale) dagli istituti di credito alle operazioni di prestito fiduciario ipotecario: lo spread viene aggiunto al costo del denaro e la somma dei due dà il tasso nominale.

7 commenti

  1. sei un grande marco, non sapevo tenessi anche lezioni di economia..a new york le licenze sono quotate in borsa, che ne dite di farlo anche noi?

  2. Rimini 77 » Nel caso diventassi ministro dell’economia avremo fallimento italiano assicurato, poi segue l’Europa e la Cina ci dichiara guerra prima commerciale e poi totale. Interviene la NATO e scoppia un conflitto termonucleare con la Russia. Sei sicuro di volere una bestia come me all’Economia?


  3. Marco:

    Rimini 77 » Nel caso diventassi ministro dell’economia avremo fallimento italiano assicurato, poi segue l’Europa e la Cina ci dichiara guerra prima commerciale e poi totale. Interviene la NATO e scoppia un conflitto termonucleare con la Russia. Sei sicuro di volere una bestia come me all’Economia?

    bhe….almeno dispenseresti delle certezze,che di questi tempi……

  4. vorrei aggiungere un appunto a quanto detto…un vecchio saggio diceva: I SOLDI NON VANNO PORTATI IN BANCA MA REINVESTITI NELL’ECONOMIA..o alla peggio sotto le piastrelle di casa!

I commenti sono chiusi.