"Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!"

httpv://youtu.be/zrSUtSZqkfU

Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una crisi. Molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere d’acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Sappiamo che l’aria ormai è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 63 reati di violenza come se tutto questo fosse normale, sappiamo che le cose vanno male, più che male. È la follia, è come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo e diciamo soltanto: “Almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti per piacere! Lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente ma… ma lasciatemi tranquillo!” Beh, io non vi lascerò tranquilli. Io voglio che voi vi incazziate. Non voglio che protestiate, non voglio che vi ribelliate, non voglio che scriviate al vostro senatore, perché non saprei cosa dirvi di scrivere: io non so cosa fare per combattere la crisi e l’inflazione e i russi e la violenza per le strade. Io so soltanto che prima dovete incazzarvi. Dovete dire: “Sono un essere umano, porca puttana! La mia vita ha un valore!” Quindi io voglio che ora voi vi alziate. Voglio che tutti voi vi alziate dalle vostre sedie. Voglio che vi alziate proprio adesso, che andiate alla finestra e l’apriate e vi affacciate tutti ed urliate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Voglio che vi alziate in questo istante. Alzatevi, andate alla finestra, apritela, mettete fuori la testa e urlate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Le cose devono cambiare, ma prima vi dovete incazzare. Dovete dire: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Allora penseremo a cosa fare per combattere la crisi, l’inflazione e la crisi energetica, ma Cristo alzatevi dalle vostre sedie, andate alla finestra, mettete fuori la testa e ditelo, gridatelo: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” …
Semplicemente Geniale! dal film Quinto potere (1976) di Sidney Lumet

4 commenti

  1. OK LEO, L’HO APPENA FATTO : mi sono alzato dal divano, sono andato alla finestra, l’ho aperta e ho GRIDATO: “ca..o, sono incazzato, sono molto incazzato, sono incazzatissimo” , poi improvvisamente però è arrivato una specie furgone bianco con le strisce rosse, sono scesi due uomini e guardandomi mi hanno detto: ” dai scendi, vieni giù che ce lo spieghi meglio”. Detto fatto, sono sceso e mi hanno portato a fare un giretto sulla loro grande autolettiga bianca, mi stanno dicendo che hanno gia preparato un cocktail speciale per me, me lo daranno non appena arriviamo al Centro Psico Sociale dove forse ci sarà un party di benvenuto! ciao a tutti Gulag13

  2. BRAVO LEO, FINALMENTE! QUESTA E’ UNA SCENA CHE DA ANNI RIVEDO PERIODICAMENTE. MAI DIMENTICARE CHE SIAMO ESSERI UMANI. MAI. LA VITA PRIMA DEL DENARO.

  3. Beh, a me è bastato che il mio cane alle 23 si incazzasse con un gatto su un muretto perchè un altro si affacciasse alla finestra e minacciasse fisicamente a me e la mia prode compagna di pesanti conseguenze fisiche.
    Vedete la gente che si incazza esiste ancor, peccato che lo fa verso le cose sbagliate.
    Un cane che abbaia ad un gatto è normale, politici e finanzieri che ci turlupinano da 20 anni con il libero mercato no.

    Comunque inviterei a rivedervi o rileggervi 1984 in particolare dove racconta del” buco della memoria”.

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