Venti di liberalizzazione (un anno fa)

pennywiseNe parlai poco più di un anno fa, la prima metà di giugno, costruendo a mio avviso un articolo con spunti e link che ritenevo molto interessanti per una discussione; pensate che ero quasi sicuro di accendere un lungo e costruttivo dibattito…. Si parlava del recentissimo congresso del G20 a Busan in Corea, luogo dove per la prima volta si annunciò il principio della “rivoluzione liberale che  renda possibile tutto ciò che non è proibito”. L’ inquietante immagine a corredo di quell’articolo, è la stessa che vi ripropongo oggi: allora ritenevo che  quell’ orrido clown potesse essere di impatto sui colleghi, se il titolo del post non fosse bastato a produrre un prevedibile interesse (per me era più che sifficiente). Le mie aspettative vennero completamente disattese: tutto venne completamente ignorato da tutti e l’articolo non si guadagnò nemmeno l’ombra  di un commento! Parlandone con Marco, rimanemmo decisamente perplessi e ci interrogammo allora cosa potesse maggiormente interessare alla categoria, al fine di preparare in futuro dei post più mirati e di maggiore impatto. Non riuscimmo a darci una risposta.  Un anno fa ci sono stati lanciati i primi segnali e non è stato fatto nulla; abbiamo perso tempo prezioso durante il quale  sarebbe stato possibile avvicendarsi con più calma alla questione, mentre oggi siamo costretti a correre, inseguiti da quella belva con il suo orrido ghigno, le sue fauci spalancate che ci alitano sul collo il nostro peggiore incubo: la liberalizzazione del sevizio taxi.
Se avete ancora voglia di riesumare quell’articolo e di rifletterci sopra, cliccate qui  https://www.taxistory.it/wordpress/?p=4755

6 commenti

  1. Mi sembra un post della serie: ve l’avevo detto io! Scusa… cosa ce ne puo’ fregare a noi di cosa discutono quei tromboni del G20? Niente, anzi, meno che niente! Ma solo per un motivo: ditemi in quale Paese del G20, il servizio taxi sia liberalizzato… NESSUNO! Per un motivo molto semplice, e cioe’ che sarebbe l’anarchia, senza nessuna garanzia per gli operatori, ma soprattutto senza nessuna tutela per i clienti. Non mi sembra un discorso tanto difficile, nemmeno per i tromboni del G20. Tantomeno per Tremonti… Pace e bene.

  2. col senno del poi, parole che sembravano solo idee lontane, assumono tutto un altro valore. Ma col senno del poi, è facile parlare. In effetti, per chi è lungimirante, qualche segno di dove si voleva arrivare già c’era. O magari, l’articolo è stato relativamente ignorato solo perchè non ci si voleva rodere il fegato per, forse, niente. Ora invece si sa come stanno le cose…
    p.s. comunque, ai tempi, notavo che i commenti erano parecchi meno di questi ultimi mesi, io addirittura leggevo ma nemmeno ero iscritto, e probabilmente è così anche per molti altri

  3. Ci stiamo sfracellando i maroni adesso che hanno deciso la cosa da poche settimane figuriamoci se avessimo cominciato un anno fa basandoci sul nulla, se non ci fosse stata la botta in borsa saremmo tutti a goderci il sole fermi nei posteggi invece di stare qui a mangiarci il fegato

  4. @ delta17
    guarda che il servizio taxi è liberalizzato già in molti paesi.
    con modi e formule diverse, ma la liberalizzazione è avanzata mentre ai posteggi si discuteva di kakà o ronaldo


  5. gianni:

    @ delta17
    guarda che il servizio taxi è liberalizzato già in molti paesi.
    con modi e formule diverse, ma la liberalizzazione è avanzata mentre ai posteggi si discuteva di kakà o ronaldo

    Chissà di cosa si discuteva nelle associazioni… non addebiterei il disinteresse dei colleghi alla sola Gazzetta Rosa, ma anche ad uno scarso coinvolgimento di molte associazioni: L’informazione è lo spunto per creare un interesse, se l’informazione non c’è, è prevedibile che gli interessi si spostino altrove.

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