Pronti alla mobilitazione per difendere la categoria taxi

Sul sito di www.noitassisti.com a firma di Ugl-taxi, Fit-Cisl, Federtaxi-Cisal, Ati-taxi, Mit il primo comunicato di pre-mobilitazione contro la sciagurata ipotesi di liberalizzazioni e (peggio che mai) cumulo delle licenze che porterebbe sia nel primo che nel secondo caso alla distruzione della fatica di migliaia di lavoratori e ad un incerto futuro di tutta la categoria taxi.

Il comunicato è in formato pdf, se il vostro pc è sprovvisto di Adobe reader cliccate qui (clicca col tasto destro del mouse e scegli salva destinazione con nome…)  per scaricarlo in formato testo.

11 commenti

  1. Mi sembra un comunicato chiaro, che rispecchia la realtà delle cose e al quale allinearsi compatti e decisi per contrastare ogni vergognosa manovra fatta indegnamente passare per un bene alla collettività. Non siamo disposti a farci prendere per il c…. da nessuno!!!!

  2. Ok va bene differenza Bersani/Tremonti ora son tranquillo sentendo il vocabolo Mobilitazione io sarei per un incontro a Roma ma con tutti i taxi d Italia nel piazzale la dove bivaccano que mi manca il termine per definirli proprio mi manca il vocabolo. Milano Roma Firenze Bologna e vai!!!!!!!!!!

  3. Finalmente qualcuno si muove, qualcuno che evidentemente ha gia’ chiuso l’ombrellone!
    Delta17 abile e arruolato!

  4. Tutti a Roma!!!! Ero li anche nel 2006, e mi piacerebbe vedere questa volta 40/50mila adesioni…….

  5. Tutti pronti alla mobilitazione? Ma dove? Tra licenze di cartone doppie guide e debosciati qui saremo in pochini a lottare


  6. Majin:

    Tutti pronti alla mobilitazione? Ma dove? Tra licenze di cartone doppie guide e debosciati qui saremo in pochini a lottare

    …non preoccuparti,saremo in tanti,tira aria di dittatura a tutti i livelli e spero che anche i nostri cari colleghi se ne siano accorti 🙂

  7. Visto come la polizia ha caricato i pastori sardi pochi mesi fa documentatevi su come resistere PASSIVAMENTE agli attacchi dei prodotti chimici antisommossa (lacrimogeni, urticanti) resistere NON significa aggredire le forze dell’ordine ma diminuire l’efficacia dei loro mezzi,

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