C’ è poco da fare, adesso bisogna aspettare

punto-interrogativoSi parla sempre più spesso di liberalizzazioni, aumenta ogni giorno di più il timore di liberalizzazione del nostro settore, ben poca cosa di fronte alla forte involuzione dell’economia mondiale. Si è innescata una bomba e la più grande preoccupazione internazionale ora è cercare di comprendere quanto sia lunga la miccia e con che velocità la fiamma arriverà al detonatore. Usando una metafora, direi che un po’ tutti stiano soffiando sul fuoco, ma nondimeno altri stanno cospargendo benzina. La BCE con l’acquisto dei titolo italiani ha dato iniezioni di ottimismo, più per tenerci in ostaggio che per aiuto sostanziale (fonti giornalistiche intanto continuano a ripetere che l’Italia non ha bisogno di urgenti interventi di salvataggio) e premere su un governo che fino ad ora ha solo promosso e promesso interventi a medio/lunga scadenza, termini temporali che non sono accettabili in queste condizioni di criticità. Non è escluso però che ci si riesca a far del male con le proprie mani tutte italiane. Per riconoscenza e per sentirsi maggiormente legittimato, il governo italiano per questo pagherà esaudendo le richieste che perverranno da Germania e Francia, da Trichet e da Draghi.

Le richieste sono già arrivate: tagli alla politica, tagli allo stato sociale con particolare attenzione al settore previdenziale (a rischio le pensioni di anzianità) e l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori (libertà di licenziamento per le aziende). Ancora una volta si chiedono grandi sacrifici, ma guarda caso a partire dal ceto medio in giù. Ci ha provato Obama nel suo discorso con il mercato azionario americano aperto, dicendo al mondo e agli americani “noi siamo l’America e saremo sempre un Paese con la tripla A “ (AAA, max assegnato dalle agenzie di rating) mettendo quindi in discussione le scelte delle stesse agenzie e prospettando anche la necessità di una migliore ridistribuzione della ricchezza, cominciando a fronteggiare la crisi proprio andando a chiedere sacrifici laddove il sacrificio peserebbe di meno; ma lui è nero (cosa non da poco negli USA), ha esternato idee comuniste (ideologia poco incline agli americani, soprattutto bianchi) che hanno fatto letteralmente incazzare personaggi influenti dei Tea Party (frangia politica emergente della destra radicale). Bel discorso da vero bravo ragazzo, intriso di umanità e buoni propositi, ma il risultato è stato il mega pernacchione di Wall Street , traducibile in un tonfo al -6%.
In questa polveriera pronta ad esplodere, le liberalizzazioni spicciole saranno poca cosa a fronte di quello che sarà il riscontro dei mercati e l’ effetto sull’economia reale, ma se quello che noi italiani dovremmo presentare sul piatto dovrà essere appetibile e avere una certa consistenza, è sicuro che se qualitativamente avremo poco da offrire, allora dovremo puntare indiscriminatamente sulla quantità a scapito della qualità per cui vedremo liberalizzato di tutto e di più, fino a raschiare il fondo del barile. I “gioielli di famiglia”, statene certi, rimarranno al loro posto,ben accuditi in un luogo sicuro. Alla faccia nostra!

30 commenti

  1. poco da fare??!!
    8 mesi (a partire da luglio) e, se non ci facciamo sentire, liberalizzeranno selvaggiamente! ….siamo un gruppo consistente, ma non forte quanto petrolieri, costruttori, avvocati e notai! da qualche parte dovranno pescare, e noi siamo sicuramente tra i pesci più appetibili! …ok, forse sono pessimista, ma solo il fatto che la possibilità esista, ci dovrebbe far tremare! nessun sindacato cerca una via per” farci rientrare dell’investimento e poi facciano quel ca**o che vogliono”! sono tutti arroccati a difendere rendite di posizione …privilegi vari!…se esistesse un sindacato degno di questo nome, avrebbe già indetto sciopero x settembre! il giorno dopo il macef! il 12! così si perderebbe meno lavoro (sarebbe ingiustificata la non adesione dei colleghi) e si darebbe il segnale che la categoria gli sta sul fiato sul collo!… invece si aspetterà, come al solito, che siano loro i primi a parlare e noi (i sindacati inutili/conniventi che ci ritroviamo) li seguiremo col piattino in mano x elemosinare ciò che ci daranno!
    colleghi, o si ragiona e quindi ci si inca**a e ci si comporta di conseguenza, o potete anche star tranquilli che entro qualche anno la licenza diventerà l’errore più grossso della nostra vita!

    ciao
    collega sull’orlo di una crisi di nervi

  2. “C’è poco da fare, adesso bisogna aspettare”, la scintilla potremmo essere noi!

  3. La mia e una domanda ma se il servizi taxi viene liberalizzato anche la tariffa e i turni sono liberi!!!!!!


  4. pizzom:

    “C’è poco da fare, adesso bisogna aspettare”, la scintilla potremmo essere noi!

    …caro pizzom l’ho già detto….sciopero a oltranza in tutte le citta d’italia con cortei di macchine…dobbiamo difendere i nostri diritti,le nostre famiglie ed il futuro dei nostri figli a tutti i costi.

  5. Io sono comunque convinto che avanti così, in un modo o nell’altro, qualcuno tornerà in piazza a *****…
    Per quanto riguarda me penso che un cassonetto lo ****sicuramente…eh! eh! eh! (-:

    nota del moderatore: BBBONI!!! FATE I BRAVI!!! OKKIO CHE VI CANCELLO I COMMENTI TROPPO CALIENTI!!!

  6. Le mie nuove tariffe dopo liberalizzazione:
    Linate – centro città:
    60 euro col sole, ma quando piove con sciopero dei mezzi 120.
    Centrale – Principe di savoia:
    20 euro tragitto + 10 euro per valigia + mancia obbligatoria del 10%, con pioggia e neve il doppio…
    ah ah ah…. sono curioso di vedere la concorrenza…

  7. @fava
    in teoria dovrebbero essere liberi, loro si aspettano una diminuzione delle tariffe ma siccome in pratica per bilanciare il numero minore di corse con l’incasso, bisognerà alzare i prezzi. A quel punto vedrai che diranno che siamo un servizio pubblico e quindi non si potranno aumentare le tariffe a piacimento.

    Questo è un punto da chiarire, cosa intendono per liberalizzare? prendi una macchina, apri p.iva, lavori e ti gestisci “autonomamente”? tariffe e turni liberi, come vuole il DIO mercato?

  8. pizzom » Non facciamo demagogia tassistica (che neologismo orribile!), è chiaro che quando i signori dell’economia parlano di liberalizzare lo fanno alludendo al fatto che le tariffe DOVRANNO diminuire. Inutile sperare di fare i furbi dicendo: “tu mi liberalizzi le licenze e io ti liberalizzo le tariffe”. UN PAR DE BALLE!


  9. Davide SI44:

    Io sono comunque convinto che avanti così, in un modo o nell’altro, qualcuno tornerà in piazza a *****…
    Per quanto riguarda me penso che un cassonetto lo ****sicuramente…eh! eh! eh! (-:
    nota del moderatore: BBBONI!!! FATE I BRAVI!!! OKKIO CHE VI CANCELLO I COMMENTI TROPPO CALIENTI!!!

    Il mio non era assolutamente un commento caliente, prima ho espresso una opinione legittima che non era assolutamente da censurare… e dopo una simpatica battuta…
    Moderatore, mi sembri troppo moderato….
    P.S. é una battuta non la bannare!!! (-:

    (nota del moderatore: Non banno… cancello semplicemente col cancellino 😉

  10. a dany vorrei dire che, purtroppo, non penso avremo la possibilità di attendere fino alla metà di settembre. credo che le novità potrebbero arrivare ben prima di allora. ho una gran voglia di farmi sentire, pestare i pugni, fare casino e farla fuori una volta per tutte. ma se ci ragiono sopra, mi rendo anche conto che alla fine non si ottiene nulla. nella storia è già successo tante volte che intere categorie di persone siano state spazzate via dall’oggi al domani. lo so che se capita proprio a noi non ci si crede e si vuole ribellarsi. ma non cambia nulla. per sopravvivere, ce lo ha insegnato darwin, occorre adattarsi al contesto che muta. ora mi chiedo questo: secondo voi la lotta dei tassisti sarebbe in grado di cambiare questo maledetto pensiero liberista? se fosse davvero possibile sarei il primo della fila. ma senza l’appoggio di tanti altri strati sociali non ne ricaveremmo nulla. e allora? allora non ci conviene provare a pensare tutti insieme delle soluzioni? oppure protestare, anche con forza, ma nel contempo provare a pensare cosa fare se alla fine non riuscissimo a prevalere. sbaglio?

  11. luca » E’ presto per parlare di “adattarsi al contesto che muta”. Vediamo cosa succede nei prossimi giorni, se ci sarà da contestare (civilmente) i provvedimenti del Governo li contesteremo. Per adesso mi sembra presto per considerare uno scenario in mutazione se non si sa minimamente quale sarà il gene che causerà l’eventuale mutazione.

  12. Prima di parlare e/o scrivere cose assurde su un argomento (per noi) così serio, sarebbe meglio che i colleghi tutti si informassero un minimo su ciò che si intende per liberalizzazione, o deregolamentazione, parziale o totale, del servizio taxi…
    Come sapete Olanda, Svezia, Irlanda e ora, forse Grecia hanno deregolamentato il servizio, ma in ogni paese si sono prese decisioni diverse.
    Se vogliamo considerare vera l’ipotesi che la vera ragione di una eventuale deregolamentazione sia quella di dare il servizio in mano.a qualche grande gruppo danaroso, credo che, più che l’abolizione del sistema delle licenze si vada verso la possibilità di intestare queste non solo a persone fisiche, ma anche a persone giuridiche.
    Che vantaggio avrebbero i suddetti danarosi a gestire un servizio in presenza di migliaia di nuovi concorrenti?


  13. pizzom:

    @Marco , secondo me abbiamo detto la stessa cosa

    Infatti il mio è stato un appoggio morale per rafforzare l’idea che non ci lasceranno mai le tariffe libere. Inutile sperarci.

  14. Ma veramente qualcuno pensa che le poter avere le tariffe libere sarebbe un vantaggio? Quello che tu fai per 90 euro il peruviano di turno lo fa per 40 quindi alla fine sarebbe una guerra al ribasso come e’ capitato in altri campi vedi corriere espresso

  15. oggi il governo presenterà alle parti sociali la manovra.su corriere.it m.sensini anticipa quali siano le misure tra cui ovviamente “un piano drastico di liberalizzazioni”e “liberalizzazioni dei servizi pubblici locali”.nel nostro caso queste due affermazioni possono dire tutto e niente.concordo con edbologna quando afferma che ogni paese fino ad ora ha liberalizzato o deregolamentato in maniera diversa.se è vero quindi che non bisogna farsi prendere dal panico è altrettanto vero che la soglia di attenzione debba essere in questo momento molto alta.qui a milano,invece,mi pare che le associazioni di categoria si godano tranquillamente le ferie o almeno è quello che danno a vedere dato che nessuno dice nulla.spero vivamente di sbagliarmi.come per altre situazioni(referendum,rivolte in nord africa ecc)ritengo che la rete possa giocare un ruolo fondamentale e taxistory essere della partita.avanzare idee,proposte discussioni mantenere contatti sia a livello locale che nazionale è notevolmente vantaggioso tramite internet.pensate che cosa accadrebbe se da questo blog nascesse quel movimento che potrebbe portare ad un vero cambiamento in categoria.

  16. alberto » Calma calma calma. Grazie per il gentil pensiero ma non ci vogliamo assumere l’onere e l’onore del titolo di “Carbonari dei tassisti”. Qui ci si scambia idee, se qualcuno, poi, vorrà pungolare il suo sindacalista di turno reo di dormire un po’ troppo all’ombra dell’ombrellone… faccia pure.

  17. scusa marco ho scritto che taxistory debba assumere l’onere di “carbonari dei tassisti”?mi spiace se tu hai inteso qualcosa di diverso.nelle ultime righe ho scritto in maniera chiara e inequivocabile che”avanzare idee,proposte discussioni mantenere contatti sia a livello locale che nazionale è notevolmente vantaggioso tramite internet”.esattamente ciò che scrivi tu nella risposta”qui ci si scambia idee”.infine non è taxistory che crea il movimento,ti dispenso da tale responsabilità,ma è il luogo virtuale dal quale potrebbe e dico potrebbe nascere.un pò come fosse un bar.è dalle persone che lo frequentano che nasce la cosa non è nè il locale nè il suo gestore ad esserne l’artefice.

  18. giusto mantenere la calma, anche perchè non è affatto detto che la nostra categoria rientri nelle liberalizzazioni, anzi, teoricamente noi siamo già regolamentati, è stata riconosciuta la rivendibilità della licenza e lo stato ogni volta che c’è un passaggio di licenza ci guadagna un pò di soldini in tasse.
    quindi calma e sangue freddo!


  19. Marco:

    pizzom » Non facciamo demagogia tassistica (che neologismo orribile!), è chiaro che quando i signori dell’economia parlano di liberalizzare lo fanno alludendo al fatto che le tariffe DOVRANNO diminuire. Inutile sperare di fare i furbi dicendo: “tu mi liberalizzi le licenze e io ti liberalizzo le tariffe”. UN PAR DE BALLE!

    …..diminuire? e come si fa con l’aumento costante di benzina ,assicurazzioni,tasse e tutto il resto…tu lavoreresti per portare a casa 50 euro al giorno???…impossibile diminuirle,non avrebbe più senso lavorare su una macchina con tutti i rischi che si corrono e guadagnare una miseria…..beh io una idea la ho già,mi metto ai semafori a lavare i vetri 🙂 🙂 🙂

  20. anche se mi piacerebbe credere il contrario, il momento è solenne. il 18 agosto il governo presenterà un decreto con i provvedimenti per affrontare la crisi. ci auguriamo tutti di esserne esclusi. se così non fosse avremo un immediato bisogno di idee. dobbiamo capire che i sindacati arrancano. erano convinti che si sarebbe ripreso a parlare di liberalizzazioni in settembre. poi le borse hanno iniziato a crollare e sappiamo come si è arrivati ad accelerare sul tema che ci sta a cuore. non è colpa di nessuno, ma è un dato di fatto che serve il contributo di tutti per non rimanere schiacciati nell’angolo. borbottare in attesa che siano i sindacati ad agire significa perdere tempo in un momento cruciale. per questo mi pareva suggestiva l’immagine usata da alberto. perché è vero che se vogliamo cambiare le cose dobbiamo iniziare a muoverci dal basso.

  21. luca » Isindacati nazionali arrancano e i sindacati dei tassisti (fatte le debite misere eccezioni) sono in ferie. Questa è la triste realtà.


  22. alberto:

    scusa marco ho scritto che taxistory debba assumere l’onere di “carbonari dei tassisti”?mi spiace se tu hai inteso qualcosa di diverso.nelle ultime righe ho scritto in maniera chiara e inequivocabile che”avanzare idee,proposte discussioni mantenere contatti sia a livello locale che nazionale è notevolmente vantaggioso tramite internet”.esattamente ciò che scrivi tu nella risposta”qui ci si scambia idee”.infine non è taxistory che crea il movimento,ti dispenso da tale responsabilità,ma è il luogo virtuale dal quale potrebbe e dico potrebbe nascere.un pò come fosse un bar.è dalle persone che lo frequentano che nasce la cosa non è nè il locale nè il suo gestore ad esserne l’artefice.

    Così mi suona un po’ meglio 😉


  23. baccala:


    Marco:

    pizzom » Non facciamo demagogia tassistica (che neologismo orribile!), è chiaro che quando i signori dell’economia parlano di liberalizzare lo fanno alludendo al fatto che le tariffe DOVRANNO diminuire. Inutile sperare di fare i furbi dicendo: “tu mi liberalizzi le licenze e io ti liberalizzo le tariffe”. UN PAR DE BALLE!

    …..diminuire? e come si fa con l’aumento costante di benzina ,assicurazzioni,tasse e tutto il resto…tu lavoreresti per portare a casa 50 euro al giorno???…impossibile diminuirle,non avrebbe più senso lavorare su una macchina con tutti i rischi che si corrono e guadagnare una miseria…..beh io una idea la ho già,mi metto ai semafori a lavare i vetri :) :) :)

    Proprio per questo motivo sono convinto che l’unica via da percorrere sia quella di difendere le nostre licenze, che sono un diritto di chi le possiede, mantenendo delle regole ben precise all’interno di una legalità ben definita..

  24. se usano ,e useranno,il decreto legge mancherà il tempo materiale per fare qualsiasi cosa,certo poi va convertito in legge ma il grosso del danno sarebbe fatto,quindi propongo di usare questo blog per scambiarsi consigli su nomi,metodi,modi e usi della vaselina normalmente in commercio,sperando che anche questo non sia troppo forte per “braveheart” Marco 🙂

  25. majin » No no non ti preoccupare che i metodi per addolcire il famoso “uso e abuso del buso” qui sono benaccetti. Visto l’aria che tira il buonconsiglio è il minimo che si può propinare ai futuri rottin**** 😉


  26. majin:

    se usano ,e useranno,il decreto legge mancherà il tempo materiale per fare qualsiasi cosa,certo poi va convertito in legge ma il grosso del danno sarebbe fatto

    Ma anche Bersani aveva fatto un decreto, o no?
    Il famoso “le liberalizzazioni non si dicono, si fanno”…

  27. Tremonti ore 11,53.
    Sul lato della crescita serve “la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, dei servizi professionali e la privatizzazione su larga scala dei servizi locali”.

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