Ecopass sì… no… forse… ma… però… eppure… oppure…

PingPong-02-juneIncomincia la partita ecopass. Chissà perché ho quella strana impressione che, volta e rivolta la frittata, si andrà a parlare di taxi. La stessa impressione (chiamiamola predizione) mi dice che qualcuno sosterrà che ecopass non si può allargare alla cerchia della 90, come chiedono i cittadini, perché quei cattivoni di tassisti, lobby conservatrice e ultra-fascista, non vogliono aumentare/liberalizzare/moltiplicare-a-dismisura le licenze. Chissà se il mio è solo un volo pindarico? Nel frattempo… Armando… tre caffè!

Il super-Ecopass, quello proposto ai milanesi e approvato con il referendum, toglierebbe dalle strade quasi 120 mila auto e furgoni. Sarebbe un Ecopass molto «severo» (e con un onere economico sui cittadini altrettanto pesante): estensione dell’area del ticket alla cerchia della 90/91 e pagamento per tutti. L’ipotesi intermedia, quella di lasciare i confini del pedaggio ai Bastioni ed estendere solo il pagamento a tutti, avrebbe comunque risultati massicci: meno 60 mila veicoli in centro e meno 4 per cento di traffico nel resto della città. È su questi scenari (guarda la grafica) che dovrà lavorare la giunta di Giuliano Pisapia. E dovrà farlo molto presto. L’Ecopass «ereditato» dalla Moratti scadrà a settembre. Entro quel mese dovrà essere approvata una nuova delibera. Il punto è: in che modo Ecopass sarà prorogato? Identico a oggi (ormai quasi inutile) o con grosse modifiche per seguire la strada indicata dai referendum? Il tempo è poco. Il Comune dovrà quindi ragionare sull’unico studio che abbia analizzato il futuro del ticket antismog: la Relazione finale dei «saggi» incaricati dall’ex sindaco Moratti. Un documento fondamentale, consegnato nel dicembre 2010 e divulgato solo in «sintesi» dalla vecchia giunta prima del voto. Ecco cosa dice il dossier.

Primo (e questo era in parte noto): «Si registra un progressivo incremento degli ingressi che tende a ripristinare la situazione pre Ecopass». I dati sono questi: rispetto al 2007, quando in centro entrava una media di 159.398 veicoli al giorno, col ticket nel 2008 il traffico si è ridotto del 14,6 per cento (134 mila ingressi al giorno); nel 2009, ulteriore seppur minimo calo (meno 1,5 per cento rispetto all’anno precedente). Nel 2010 il traffico ha ripreso invece ad aumentare: più 1,8 per cento. Al contrario di quel che sembra, questi dati certificano che Ecopass ha funzionato. Molti cittadini hanno acquistato vetture più «pulite» (per questo sono diminuite dal 25 al 15 per cento le auto che pagano) e i passeggeri dell’Atm sono aumentati. È però necessaria una riforma. E il documento dei «saggi» traccia quattro scenari statistici tra cui la politica dovrà scegliere.

Lasciando il confine di Ecopass ai Bastioni, ci sono le prime due possibilità. Si potrebbero aumentare le tariffe per chi già paga il ticket (effetti minimi, al massimo un 4% di traffico in meno dentro i Bastioni) o passare alla congestion charge, facendo pagare tutti tranne i veicoli elettrici, ibridi, a metano o Gpl. In questo caso il traffico scenderebbe del 23 per cento in centro e di un altro 9 per cento nelle zone intorno. Ipotizzando invece l’estensione dell’area Ecopass fino alla cerchia filoviaria della linea 90/91, si aprono le altre due possibilità: area più larga con il sistema di pagamento attuale (il traffico aumenterebbe in centro e si ridurrebbe di un 2% in città) o area larga più il ticket per tutti i mezzi che entrano. Il questo caso, dentro la cerchia 90/91 circolerebbero circa 114 mila auto in meno e la riduzione del traffico al di fuori sarebbe del 6 per cento.

Fin qui, i nudi dati statistici. I benefici sul traffico non possono però essere l’unico elemento di valutazione. Lo studio tiene conto anche del contesto che pesa contro trasformazioni radicali e immediate dell’Ecopass: non si possono «sottoporre» al ticket centinaia di migliaia di automobilisti in più (milanesi o pendolari) senza offrire l’alternativa di una rete di trasporto pubblico efficiente. Sarebbe un’operazione esclusivamente punitiva. Ecco perché la proposta fatta dai tecnici alla nuova amministrazione (senza sapere se sarebbe stata Moratti o Pisapia) propone una gradualità: congestion charge nei Bastioni entro il 2015 e successiva estensione alla cerchia 90/91 entro il 2020.

fonte: milano.corriere.it 17/06/2011 Gianni Santucci & Armando Stella

9 commenti

  1. Il tuo un volo pindarico? Non mi spaventa! Purtroppo conosco le abitudini del terribile uccello padulo, un uccello terrestre dalle abitudini parassitarie sprovvisto di ali adatte al volo ma comunque piumato,le cui capacità non sono state ulteriormente riscontrate nè in natura nè in letteratura.
    Particolarmente noto nelle piane pontine della penisola italica risulta molto presente nell’ area metropolitana romana dove è noto alla popolazione da tempi lontani ( Plinio il vecchio, Naturalis Historia, XXXVI. 37). Al momento è in atto una fase migratoria nel milanese.
    Il suo comportamento nella fase non parassitaria dell’ esistenza non è stato ancora accuratamente studiato per quanto risultino comunque notissime tanto le strategie di caccia quanto la proverbiale capacità di aggredire e sottomettere prede anche molto impegnative; risulta infatti in grado di compiere grandi e velocissimi balzi, in genere verticali, che sfrutta assieme alle capacità mimetiche per sorprendere le proprie prede installandosi nel loro organismo unicamente per via rettale. In tale scomodissima posizione può sostare a tempo indeterminato generando nell’ospite solido e stabile malumore.
    Il mimetismo raffinatissimo, che raggiunge casi di reale ed effettiva invisibilità, lo rende assolutamente impossibile da sorprendere in natura se non direttamente all’interno del corpo dell’organismo ospite. I tentativi di asportazione dall’ospite stesso hanno comportato la morte immediata degli esemplari trovati rendendone quindi impossibile lo studio in vitro.
    Risulta comunque accertato che nascondendosi in qualunque anfratto abbia iddio posto su questa terra possa attendere anche per interminabili ore la sua potenziale preda accuratamente selezionata tra numerosissime altre. Predilige le persone audaci ma non forti.
    Gli attuali strumenti medici non permettono alcuna cura. In genere si stanca dell’ospite abbastanza velocemente anche se sono noti casi di persistenze a tempo indefinito. Unica soluzione una stoica sopportazione.

  2. Preferivo Alien…non da dove usciva, ma almeno da dove entrava!!!!

    Ecopass si ecopass no la terra dei cachi!!!

  3. Leo mi stupisci! Possibile che tu non abbia mai partecipato ad un orgoglio gaio?
    Ah già hai ragione, non ne abbiamo mai fatti a Milano.
    Chissà cosa ci riserva il futuro però, forse san giuliano ci darà una mano…


  4. Marco:

    Leo mi stupisci! Possibile che tu non abbia mai partecipato ad un orgoglio gaio?
    Ah già hai ragione, non ne abbiamo mai fatti a Milano.
    Chissà cosa ci riserva il futuro però, forse san giuliano ci darà una mano…

    Non frequentandoli, non conosco i loro emblemi, mi spiace!

  5. Onestamente pensavo ad un velato riferimento ad un poliziottesco del tempo che fu, “Milano trema, la polizia vuole giustizia”, dove il cattivone di turno era detto “il Padulo”. Ahimé, la memoria mi ha fatto confondere il Merli con Luc Merenda.

    Resta il fatto che per certa gente ci vorrebbe il Callaghan di turno.

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