Giampiero Conti 54 anni di taxi

Giampiero Conti 54 anni di taxiE’ da 54 anni alla guida del suo taxi, Giampiero Conti, conosciuto da tutti come il “Bacchiolo”. E per l’esattezza dal 4 dicembre del lontano 1956.

“Ma badate bene – sottolinea – sono il più anziano di anni di servizio non di età”. Ha 74 anni e non li dimostra Giampiero, che con la sua licenza, numero 254, continua a girare Firenze in lungo e in largo, anche se, “con tutti questi cambiamenti di viabilità ci vorrebbe un tom tom nella testa per non perdersi”. “Perché la pedonalizzazione – dice – può anche esserci ma la gente in centro deve poterci arrivare. Ci vorrebbero più parcheggi e garage così uno lascia la macchina e poi… via tutti a piedi”. Dal suo taxi ha visto vite scendere e salire, persone piangere e ridere, e che bella soddisfazione “riuscire a strappare un sorriso”.

 

Lui era un ragazzino quando in piazza Duomo “c’erano – racconta – ben quattro parcheggi di taxi e in piazza Strozzi e della Signoria si poteva ancora arrivare”. “Oggi – scherza- ci vogliono mandar via da ovunque”. Il Bacchiolo era un ragazzino anche quando al posto della radio c’era una colonnetta con il telefono a chiamata e le piazze erano gremite di gente ad aspettare il proprio turno.

“Prima – ironizza – tante comodità non c’erano. Certo è che oggi si lavora molto meglio”. Quando ha cominciato la sua carriera la partenza costava 140 lire mentre ogni scatto 10 lire. Oggi? “Le tariffe sono schizzate di un bel po’: tre euro e trenta la partenza e 10 centesimi ogni scatto”. Ma lui è di quelli che ancora “cercano la strada più corta e meno trafficata”. “Perché – dice – la gente non ha mica soldi da buttare via”.

Il rispetto per i colleghi e per gli altri contraddistinguono ancora oggi la sua attività. Come quello per la moglie Maria che ha sposato a 25 anni. Di minigonne strizzate e labbra rosso fuoco ne ha viste salire e scendere “ma io – sorride – sono sempre stato dell’idea che per una scappatella non si può mica rovinare un rapporto di una vita”.

“Ho conosciuto lei – racconta – quando avevo 18 anni e mi è bastato uno sguardo per capire che era la donna della mia vita. Sposati siamo andati a vivere in quella che prima era via delle Lame e sapete quando pagavamo di affitto? Venti mila lire. Quanto tempo è passato”. Da 54 anni Giampiero ha in tasca la sua licenza. E sulla pagina rosa con l’inchiostro un po’ sbiadito leggiamo: “Il titolare del presente permesso deve prestare esclusivamente servizio alle dipendenze del proprio padre Conti Giuseppe titolare della licenza 139”.

fonte: lanazione.it 28/03/2011