Malori a Linate fra i tassisti, colpa dell’acqua

Mal di pancia, dissenteria e altri disturbi gastrointestinali. C’è chi è andato anche dal medico. Tutti comunque si ricordano di aver bevuto il caffè o il tè nel bar del grande parcheggio riservato ai taxi, all’aeroporto di Linate. E, quasi sicuramente, la causa è da attribuire all’acqua che, da qualche giorno è stata giudicata «non potabile». L’allarme è partito da alcuni dei tremila tassisti che quotidianamente si muovono in quell’area di sosta, chiamata «polmone». E hanno raccontato dei loro problemi gastro-intestinali ai rappresentanti sindacali. «Volevo mettervi a conoscenza – scrive Paolo G. – che il bar di Linate, quello del polmone, non effettua servizio di caffetteria perché l’acqua non è potabile! Non ho parole, io però mi sono beccato una infezione perché 5 giorni fa il cartello non c’era».
Ieri, infatti, al bar si poteva solo bere caffè decaffeinato o tè, utilizzando acqua minerale in bottiglia. Pare fino alla prossima settimana. «La nostra cooperativa che gestisce il locale – spiega un barman – periodicamente fa controllare l’acqua. Tre giorni fa ci hanno comunicato che l’acqua non era potabile e quindi abbiamo affisso il cartello. A chi mi chiede un caffè, rispondo che posso servigli solo decaffeinato con acqua minerale». Da quanti giorni, però, sussisteva il problema non si sa. Di certo è che anche Cristian M., dopo aver bevuto quattro giorni fa il caffè, si è sentito subito male. «Ho avuto un forte mal di pancia e dissenteria. Sono andato a casa, perché in quelle condizioni non potevo condurre il taxi, sarebbe stato imbarazzante. Sul mio pianerottolo c’è uno studio medico e così ho chiesto al dottore cosa mi fosse capitato. Mi ha detto che mi ero preso un’infezione intestinale. Se persisteva avrei dovuto assumere delle pillole astringenti. Dopo qualche ora, fortunatamente, mi è passato e mi sono rimesso in auto».
Ieri, nel grande spazio sul quale possono parcheggiare 400 auto bianche, il racconto dei malori era l’argomento del giorno. Qualcuno ci rideva sopra. Altri ci tenevano a sottolineare «che lì ci entro solo per comprare acqua minerale in bottiglia. Il caffè lo bevo al mio solito bar». Sulla vicenda, Raffaella Piccinni, presidente del Sitp (sindacato italiano tassisti professionisti), ha già infatti inoltrato una comunicazione al dipartimento di Igiene pubblica del quarto distretto, competente nella zona: «Vi rendo noto che alcuni tassisti iscritti al nostro sindacato quattro giorni fa hanno riportato dolori addominali e disturbi gastrici. Sono soliti consumare bevande e liquidi presso ai bar dell’area di sosta taxi dell’aeroporto di Linate che solo da qualche giorno ha esposto cartelli recanti la scritta “acqua non potabile”. Per le ragioni esposte chiedo al dirigente preposto di verificare se sussistano ragioni che realmente rendono non più potabile l’acqua, e nel caso, di comunicare a che tipo di rischio siamo stati esposti utilizzando l’acqua».

Fonte: Corriere della sera – M.Focarete – 29/4/2011

TaxiStory ne ha già parlato il 21 aprile scorso, nel post “CHI HA AVVELENATO IL POZZO?” documentando che anche nei bagni c’era un cartello, che poi è stranamente scomparso.

4 commenti

  1. Ma guarda un po’ questa lobby di tassisti che si lamenta per un po’ di cagotto. Avete avuto l’aumento, no? E allora andate a comprarvi dei limoni e non rompete le balle!

  2. Guarda TaxiZio che i limoni cari sono. I tappi di plastica meno costano, anche se ci metti la gabbietta.

  3. ma il bar non è di gestione della sea..o sbaglio?
    comunque parliamoci chiaro di noi non gli interessa un “fico”, l’esempio che è da molto sotto gli occhi di tutti sono i bagni, ridotti a una fogna..io personalmente mi fermo alle partenze se mi scappa e poi entro nel polmone..ciao cari

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