Tariffe taxi +3,2% … a Barcellona

L’Entitat Metropolitana del Transport, che controlla i taxi di Barcellona, ha approvato ieri un aumento tariffario pari al 3,2% per i taxi della città nel 2011. Le nuove tariffe, che entreranno in vigore a partire dal prossimo 18 dicembre, servirebbero per sopperire all’aumento dell’IVA e del prezzo dei carburanti, e non intaccheranno i supplementi.  Uno dei prossimi provvedimenti che verrà approvato dall’Entitat Metropolitana del Transport riguarda la capacità dei taxi.  Ad oggi qualsiasi auto utilizzata per il trasporto pubblico, anche se monovolume e con capienza superiore ai 5 posti può trasportare soltanto 4 persone più il conducente.  A breve verrà deliberato l’ok per il trasporto di 6 persone più il conducente in queste vetture. Mentre in Regione, con litigi e cadute di stile si è arrivati a un + 2.58 con ecotaxi, lingua straniera, pagamenti elettronici, a Barcellona senza analoghe clausole il ritocco è superiore. Di contro i supplementi restano inalterati. Anche i nostri supplementi restano inalterati, perchè continueremo imperterriti a non averne. Vediamo quelli dei colleghi spagnoli?

Per esempio il supplemento bagagli di ben 1 euro per ingombri maggiori di 55x35x35 cm e la corsa minima aeroportuale di 20 euro, ma perchè non citare i 7 euro di corsa minima radiotaxi? Poi ce ne sono altri che non vi elenco, perchè li potete trovare sul tariffario ufficiale e come potrete notare anche una corsa lillipuziana- in determinate situazioni – può diventare remunerativa. E’ luogo comune dipingere i tassisti di Barcellona come autisti dalle mite pretese e oberati dal gran lavoro, che vivono bene proprio per merito delle loro tariffe basse (dicono gli economisti), che assicurano loro una maggior mole di lavoro (dicono gli economisti), che sposano una logica legge di mercato (dicono gli economisti), ma che stranamente, in gran numero, ascoltano la COPE, la radio dei vescovi spagnoli, che non è come Radio Maria, è una emittente di destrorsi incazzatissimi che parlano di Zapatero come di un terrorista e di Barcellona come di una città in mano agli indipendentisti. Ci  si sente a disagio a viaggiare con quel sottofondo apocalittico di sventure imminenti. Un tassista soddisfatto dovrebbe perlomeno ascoltare il flamenco, se ascolta la COPE è messo proprio male.

Scarica il tariffario 2011 dei TAXI DI BARCELLONA (Pdf)

11 commenti

  1. Facciamo due numeri:
    Inflazione in Italia: 2,5% – Inflazione in Spagna: 3,4%
    Già questo dovrebbe dirci qualcosa. Ma leggo qui che l’aumento non è stato concesso solo per il costo della vita, quanto per l’aumento IVA (che è alra cosa riguardo l’inflazione).
    Non è che siano messi meglio di noi, che se avessimo rispettato l’ultimo parametro, avremmo intascato come o più di loro, mi sembra.
    Infine, una domanda, per ignoranza: Barcellona adegua le tariffe ogni anno? Oppure questo è un aumento bi/triennale in un Paese ove l’inflazione è più alta che da noi? Mi auguro per loro che se queste sono le cifre, quel 2011 significhi che l’aumento sia annuale.

  2. qualcuno mi può spiegare perchè negli aumenti tariffari la partenza diurna da 3,10 euro non viene mai ritoccata ?

  3. Lucone non menare il can per l’aia. Come ha chiesto il collega Andrea: come mai la bandiera non viene mai (da anni e anni) ritoccata? E come chiedo io: come mai ci becchiamo dei MERCANTI DI VACCHE quando chiediamo l’aumento della bandiera?
    Vuoi la risposta? Eccola, non sono parole mie ma di chi sai:
    “Qui siamo in una istituzione che funziona con delle regole quindi siccome noi vi facciamo capire i risultati dei conti che facciamo noi e non facciamo fare a nessun altro, prima li guardiamo poi li commentiamo. E’ chiaro?”Quello che c’era prima e dopo queste tristi parole non lo pubblico per vergogna, ma stai tranquillo che rimane negli archivi di taxistory.

  4. A Barcellona gli adeguamenti tariffari sono a cadenza annuale e la loro entità non è legata a obiettivi di qualità del servizio. Direi piuttosto che calcolano gli adeguamenti stando con i piedi per terra, non su un altro pianeta.

  5. Perchè non inviare tutta questa bella DOCUMENTAZIONE compreso il TARIFFARIO al vari Giornali ,Codacons, Associazioni di Pseudo Consumatori(come se noi non lo fossimo) etc. e vedere se hanno il coraggio di renderle pubbliche. Io personalmente sono stanco della solita tiritera…a Barcellona mi mi portano con 1 Euro …a Madrid gratis a Londra non ne parliamo etc. grazie Gianni

  6. Lieto di sapere che a Barcellona prendono l’aumento ogni anno.

    Riguardo la bandiera, è stata appena ritoccata per la notte ed i festivi. Prima di parlare d’altro (giorno) chi sai doveva prendere un volo per “l’Uriente”. Ed ha fatto la sceneggiata di cui s’è detto. Ma gli aumenti annunciati li ha confermati lui, così mi han detto.

    Poi, menare il can per l’aia? E’ menare il can per l’aia ricordare che a Barcellona prendono di adeguamento meno di noi nonostante la penalizzazione? Sì, perché oltre al recupero dell’inflazione, nell’articolo si dice che l’entità dell’aumento sia dovuta all’IVA, quindi c’è scritto che senza i ritocchi IVA, l’aumento sarebbe stato più basso! Quindi vuol dire che senza i ritocchi IVA, in via ordinaria e senza penalizzazioni, sarebbe stato e sarà sempre meno dell’inflazione. Così c’è scritto. Fantastico.
    Mi permetto di supporre che l’aumento sia parametrato all’inflazione programmata. Cosa possibilissima anche qui, secondo me: se chiediamo, possiamo eliminare qualunque vincolo, basta adeguarci, all’inflazione programmata: ci dicono subito di sì. Farlo in un Paese serio, va bene. Farlo in Italia, dato che l’inflazione programmata è non una stima, ma un auspicio, (i sogni del Ministro), equivale ad un suicidio. Io preferirei che, una volta finito il periodo dell’accordo (esauriti i parametri di qualità, ovvero dopo l’expo), il metodo di calcolo rimanga lo stesso.

    Se non si tiene conto dell’inflazione, potrebbe sembrare che i colleghi dell’Uganda di turno (ah, Gaber…) che prendessero il 30% di aumento annuale stessero meglio. Mica tanto meglio se l’inflazione Ugandese fosse del 40%… Va tenuto conto nella lettura del dato.

    Cortesemente, qui l’articolo era sui taxi di Barcellona, non intitolato “arcipuffolina perché non ci ritoccano la bandiera”… Il perché puoi chiederlo tranquillamente a chi era seduto ai tavoli (che so “L’unico e solo che scrive”), io posso solo fare delle ipotesi.


  7. Marco:

    Leo dammi un parere: se va tutto bene e non ci sono problemi noi cosa stiamo a romperci le balle per portare in rete i problemi del servizio taxi milanese?
    Ascoltiamoci una bella canzone e chiudiamo la baracca http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0

    Eh… pezzo indimenticabile. Ogni giorno lo sento sempre più mio. Perchè chiudere la baracca? E’ così bello fare i rompicoglioni!

  8. Lucone » Per usare un modo di dire, a Barcellona danno “un colpo al cerchio e uno alla botte”, ovvero: se le tue considerazioni sull’inflazione e il ritocco dell’iva non fanno poi apparire così consistente il loro aumento (rispetto al nostro) si trascura del tutto la questione “supplementi” i quali concorrono in discreta misura ad arrotondare e a sopperire alle carenze di cui sopra.
    Ma qui da noi si vuole la tariffa “trasparente”, trasparente come certe fette di prosciutto in panini striminziti che non levano la fame: qui a momenti si fanno i traslochi gratis perchè tanto i bagagli e i colli in genere non si pagano, tanto per fare un esempio. L’assessore non ci sente su questo lato? Se restiamo muti a lungo, il nostro silenzio sarà a lungo inascoltato

  9. Mai detto che va tutto bene. Magari potessi dirlo!!!

    Giusta considerazione. Se si trascura la questione supplementi, si trascura anche la questione del fatto che in Spagna sono abbastanza generosi con gli aumenti perché in tempi recenti hanno inondato le strade di taxi, tanto che per andare a posto la Spagna dovrebbe avere per un quarto di secolo i tassi di natalità della solita Uganda di turno (a due cifre).
    Io preferisco la tariffa “trasparente”, anche se NON mi piace, e non dover vedere salire molto i prezzi dei taxi perché ne hanno messi fuori troppi ed ora, anche se fanno un po’ di dietrofront, è troppo tardi.
    Spero molto che un giorno si arrivi ad un punto di equilibrio tra una tariffa corretta per l’utenza e corretta per la quantità di lavoro che facciamo. Il massimo sarebbe che anche certa utenza (business) la trovasse vantaggiosa.

    E questo non è per darvi torto: è per dire che l’Europa, per noi tassisti, è veramente unita. Ovunque la pigliamo in quel posto lì. Dove in un modo, dove nell’altro. Dove dicendo “evviva”, dove “olé”. Chi più chi meno.

    Con amarezza, dopo tali pensieri, vi saluto.

  10. Rileggendomi, nel mio commento #6 ho commesso una piccola ingiustizia, cui vorrei porre rimedio. Mi ero un pochino incavolato, e sul finire del post sono stato troppo secco, facendo un involontario torto ad uno dei pochi rappresentanti di categoria che si “sbatte” sul serio. Quando ho scritto:

    Il perché puoi chiederlo tranquillamente a chi era seduto ai tavoli (che so “L’unico e solo che scrive”), io posso solo fare delle ipotesi.

    Intendevo dire che il perché la bandiera diurna non sia stata ritoccata va chiesto a chi ha perso parte alle riunioni. Visto che si ha la fortuna di conoscere uno che partecipa, il che è serio ed affidabile, lo si chieda direttamente a lui: si otterrà una risposta competente da una fonte che gode della propria (e di tanti altri) fiducia.

    L’ho detto in maniera poco urbana, e quel che è peggio, non ben comprensibile, e me ne scuso. E’ un difetto che so di avere, ma che emerge ogni volta mi incavolo.

    Devo dire che non poter indicare nomi, non mi aiuta affatto (è venuto fuori un bello schifo sintattico, prima ed ora), ma le regole sono le regole.

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