Famagosta-Milanofiori: una pioggia di quattrini

Migliaia di euro che si moltiplicano fino a diventare centinaia. Addirittura milioni, diciassette per l’esattezza. Una valanga di quattrini di spese impreviste si è abbattuta negli ultimi dodici anni sui lavori per l’agognato prolungamento della MM2 da Milano Famagosta ad Assago-Milanofiori, facendo schizzare i costi di realizzazione a 88,5 milioni di euro. La municipalizzata Metropolitana Milanese ha contato una quarantina di modifiche in corso d’opera, successive all’approvazione del progetto definitivo. Esigenze viabilistiche dei comuni dell’hinterland, elettrodotti Enel, innalzamenti delle recinzioni del metrò da 1,75 a 2 metri. C’è un po’ di tutto nell’elenco di MM, che nel luglio 2009 ha convinto il Governo a stanziare altri tre milioni per l’opera: «Peccato che le imprese abbiano visto i soldi solo a partire dal 25 novembre 2010». In totale, fanno poco meno di otto milioni di euro in più (7.980.772), ai quali vanno aggiunti i ritardi e il surplus di cantieri per le variazioni imposte dai vari attori in campo. Tra le più onerose, c’è l’aggiornamento delle infrastrutture per il nuovo sistema di bigliettazione Atm, passato dal classico «timbro» alla banda magnetico-elettronica. A richiederlo, l’Azienda trasporti milanesi, in quanto il cambio è avvenuto dopo il via libera al progetto definitivo: in particolare, la voce «Controllo viaggiatori nelle due stazioni di Assago-Milanofiori secondo i nuovi standard Atm» si riferisce ai «varchi di ingresso/uscita ed emettitrici conformi alla tecnologia», costati 1,096 milioni di euro (aggiunti prima della gara d’appalto). Non basta. Quasi il doppio (2 milioni) è servito per il «telecomando», altro servizio legato alla rivoluzione del ticket: stavolta, nella sezione «richiedente della modifica» c’è scritto «forza maggiore (aggiornamento delle tecnologie e condizioni di mercato)». Nella lunga lista (trentotto le modifiche approvate), ci sono cinque interventi voluti dal Comune di Assago.

Si parte con la riapertura anticipata «della strada S.P. n.184 dir. via Gattinaria entro l’inizio dell’anno scolastico 2006-2007» (con accelerazione dei lavori e riduzione del tempo di interruzione della strada da otto mesi e mezzo a poco più di tre), costata 304 mila euro. E ancora, «la realizzazione di un sottovia stradale» in via Di Vittorio, necessario per il collegamento tra i parcheggi a sud e a nord della strada (riunione Comune di Assago/MM del 22 gennaio 2007); opera accorpata «al già previsto sottopasso pedonale», con un aggravio sul conto complessivo di 363.795 euro. Variazioni che hanno fatto lievitare costi e tempi. Senza contare le inadempienze rilevate da Atm qualche giorno fa, che hanno fatto slittare di un mese l’apertura della nuova tratta.

«Profondamente dispiaciuta di non poter mantenere l’impegno del 23 gennaio (data fissata per l’inaugurazione, ndr)», si è detta ieri Letizia Moratti nel corso di un’intervista a Radio Lombardia. «Purtroppo, l’impresa ha avuto delle difficoltà e a questo noi non possiamo che guardare con attenzione – ha continuato il primo cittadino -. Sono certa che, dopo quello che ci siamo detti alle riunioni tecniche, i tempi verranno rispettati». Come se non bastasse, tra le opere a corredo del prolungamento della linea verde, manca ancora lo scavalco per auto e pedoni di via del Mare, a nord di Assago. Un’opera fondamentale, quella che concerne il raccordo autostradale tra piazza Maggi e la barriera A7 Assago: a breve sarà riqualificato e collegherà la zona D4, dove è stata realizzata la fermata Milanofiori-Nord, con l’ex strada provinciale 184. Il Comune di Assago, a seguito dell’esigenza di ridefinire complessivamente la viabilità sul territorio comunale, ha ritenuto necessario procedere a una variante al Prg (con una delibera del 30 marzo 2010 e successiva del 28 luglio). I lavori dureranno circa un anno (dovrebbero partire entro la prossima estate) e permetteranno di fluidificare la mobilità cittadina: oggi, infatti, gli automobilisti diretti all’area D4 finiscono in un imbuto senza vie d’uscita. Il previsto incremento del traffico (in zona ci sono anche un’area residenziale, un centro direzionale e un multisala) rischia così di intasare a catena via del Mare, gli svincoli della Tangenziale Ovest e la circolazione nel comune di Assago. Con lo sbocco a nord, invece, tramite un nuovo svincolo e lo scavalco (in vista di una futura bretella di collegamento con Buccinasco), si alleggerirebbe notevolmente il traffico.

fonte: ilgiorno.it 13/01/2011

2 commenti

  1. Quasi 90 milioni di euro??? ma in questi dodici anni fra le altre situazioni, hanno pensato anche a come allungare lo spazio riservato al posteggio taxi in famagosta… …una fila di macchine bianche ferme… FERME!!! …bhe ora che si arrivera’ ad assago in metro, il posteggio e piu’ che dimensionato!

  2. Il posteggio taxi sparirà e chi si ferma a Milanofiori farà in tempo a morire d’inedia. Se avessero dato un decimo di quella valanga di soldi a noi, avremmo potuto assicurare il trasporto GRATUITO di passeggeri vita natural durante aventi e indietro.
    Ma i tassisti non interessano… non sm******ano… non ungono… non corrompono… E STANNO ZITTI CON LE CHIAPPE BEN IN VISTA!!

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