Sex Drug and Rock’n’Roll

A quanto pare Adoc ha a cuore la salute dei tassisti romani (e mi viene da chiedermi perchè solo quelli romani, forse noi milanesi siamo da meno? Scusate se sono geloso) e si interroga spaventatissima come mai non siete corsi a fare la pipì dal dottore per vedere se vi fate o bevete. Insomma colleghi romani, perchè siete sempre al centro dell’attenzione? Fateci il piacere di tirarvi un po’ in disparte e di chiedere a questi signori di rivolgere l’attenzione anche a noi poveri milanesi. Insomma voi avete tutto: il governo, la città più bella del mondo e di conseguenza l’invidia di tutto il mondo… e adesso anche l’attenzione morbosa dei più grandi rompi******** del mondo! E dai su, mandateceli un po’ anche a noi, è da mo’ che la stampa non ci spu**ana a dovere e ci sentiamo soli.

I test antidroga e antialcool, obbligatori per i tassisti in base alla delibera 55 del 17 giugno, e in vigore dal prossimo 31 dicembre, sono stati rinviati all’anno successivo con un vergognoso e dubbio provvedimento dell’assessore Marchi che scavalca la delibera capitolina. Per Adoc a rischio la sicurezza stradale di tassisti e cittadini. L’Associazione, in qualità di rappresentante di interessi diffusi e legittimata dalla legge n.241 del 1990, ha inviato al Sindaco Alemanno il ricorso di autotutela contro la "memoria di giunta" realizzata dall’assessore Marchi, chiedendone il suo ritiro, dato che la stessa viola il principio di garanzia della sicurezza e della salute degli operatori del settore, dei clienti e della cittadinanza.

"Siamo meravigliati del fatto che la richiesta di sottoporsi ai test antialcol e antidroga non venga direttamente dagli stessi tassisti dato che ne va della loro sicurezza, e non solo di quella dei cittadini e dei clienti – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – riteniamo assolutamente iniquo, inoltre, che ogni desiderio della categoria venga esaudito a discapito degli interessi dei cittadini, come se 3 milioni e mezzo di romani non esistessero. Difatti, ogni richiesta da parte della cittadinanza, dalla ricevuta obbligatoria allo sconto per le corse verso tutti gli ospedali, alla certezza che chi guida sia davvero il possessore della licenza, è stata rigettata. Alla fine, la delibera recentemente approvata prevede solo l’aumento, spropositato, delle tariffe, senza apportare nessun miglioramento del servizio sia in termini di qualità che di efficienza e, soprattutto dopo l’ultima trovata "rimandagliola" di Marchi, di sicurezza".

Se i tassisti ritengono eccessivi i costi da sostenere per le analisi mediche, l’Adoc chiede che il Comune si attivi per accordarsi con le compagnie di assicurazione al fine di prevedere un bonus economico sulle polizze contratte dalla categoria, di valore pari al costo dei test, al fine di compensare la spesa sostenuta. Ovviamente il premio sarebbe applicabile solo e solamente in caso di esito positivo delle analisi effettuate, dato che per l’assicurazione si ridurrebbe fortemente il rischio. Per l’Adoc oltre ai controlli va risolto anche il problema delle sanzioni applicabili e della composizione della Commissione competente, formata quasi esclusivamente da tassisti (21 membri su 27).

fonte: helpconsumatori.it 10/12/2010

5 commenti

  1. Prima il Codacons, adesso l’ Adoc: il gatto e la volpe!
    A quando la banda bassotti?

  2. Lo dico e ripeto. La richiesta di maggiori controlli, per il nostro bene (non tanto psicofisico, noi siamo una categoria sanissima, quanto di immagine) DEVE venire da noi. Il fatto di non chiederli (o peggio, di rinviarli) espone colpevolmente il fianco ad attacchi. Soprattutto se avviene dopo l’arresto di una mela marcia.

  3. Qualcuno ha deciso che i tassisti devono fare il test antidroga? Va bene, basta che si faccia, che si dica chi, come, dove quando e chi paga. Come al solito un gran can-can tutto all’ italiana e poi il silenzio. Vorrei aprire una parentesi sulle malattie professionali… o entro nel mondo dell’ iper-uranio? Non se ne parla MAI

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