Taxi saghe, seghe, pippe, etc. etc.

E’ "roba" di tre anni fa, non vi preoccupate! Basta però cambiare la data e il comunicato torna ad essere fresco e pimpante, come appena pensato. Poi un bel copia-incolla come ho fatto io ed ecco l’ultima d’agenzia:

Nel 1989 in Nuova Zelanda c’e’ stata la liberalizzazione delle tariffe e delle licenze, accompagnata dalla fissazione di criteri di qualita’ e dei relativi controlli. Il risultato e’ stato eclatante: e’ migliorata l’offerta e le tariffe hanno subito una differenziazione del 34%! Di fronte alla protesta odierna dei tassisti qualche confronto risulta utile. A Madrid (Spagna) operano oltre 12 mila taxi. A tarda sera sui larghi viali cittadini ogni tre macchine che si vedono passare, almeno una e’ adibita al servizio pubblico. A Roma (Italia) i taxi sono 6.250 e a tarda sera in giro se ne vedono pochi, mentre sono lunghe le file delle persone in attesa ai parcheggi. I tassisti romani, tra le altre strumentali giustificazioni ai loro privilegi, asseriscono: il problema del trasporto a Roma e’ che mancano autobus e metropolitane, non i taxi. Il ragionamento e’ monco.   Madrid e Roma sono citta’ confrontabili. La capitale spagnola ha una popolazione di poco superiore, Roma pero’ ha piu’ turisti. Se a Madrid 12 mila taxi lavorano e guadagnano, nonostante siano operative ben 12 linee metropolitane (e il piano di rafforzamento e’ continuo), a Roma, che ha 2 linee metropolitane, se raddoppiasse il numero (da 6 a 12 mila) i tassisti farebbero affari d’oro ancor di piu’, vista la scarsita’ di mezzi pubblici. Invece, no, perche’ il corporativismo dei tassisti italiani inverte le regole dell’economia. Proprio non gli entra nella testa che piu’ taxi a piu’ buon mercato migliorano la vita dei cittadini, ma fanno fare piu’ soldi anche ai tassisti. Invece da noi i taxi sono pochi e cari. Occorre, quindi, una completa liberalizzazione del settore.

E si, noi siamo pure "di coccio", ma loro sono dei geni! Volete conoscere il link dove approdare a questa meraviglia?
Non ve lo dico.

11 commenti

  1. Leonardo sei impazzito? Guarda che ti mandiamo in psichiatria.
    Anzi no, ti mandiamo a lavorare in via Solferino a 10.000 € al mese, così impari a spu**anare la categoria, lì ci sono i veri maestri.

  2. Appoggio incondizionatamente l’esimio Topogatto.
    Poteva essere diversamente?

  3. Ah… quelli fissati con Madrid… Ma Leonardo, con tutto quello che già c’è oggi, un delirio d’annata dell’Adoc (credo) dovevi andare a pescare? Piuttosto quelli dell’essere umano Rizzo… ?

  4. se si liberalizzano le licenze taxi siete pronti a bloccare il paese ITALIA per motivi di debiti e non solo se un operaio perde il lavoro perchè la sua azienda chiude e a debiti non conta visto le condizioni di lavoro liberalizzate le licenze e non rompete i maroni

  5. Scusi, fly.boris, tre cose. Primo, non credevo che i tram, le metro, gli autobus di linea, i treni, gli aerei ed i traghetti fossero così poco efficienti che in caso di sciopero taxi si blocca il Paese. Secondo, non è vero che non conta se un operaio perde il lavoro. Il nostro cuore è con loro, specie se lo perde per colpa di qualche galantuomo che va a produrre in Cina e poi non cambia i prezzi qui. Le giro la domanda: voi scioperate per noi? No. Non si può scioperare tutti per tutti, ogni categoria di lavoratori deve difendersi, poi troverà solidarietà dalle altre, anche in contesto pubblico, specie se la chiede. Terzo, non offenda: noi, quando c’erano dei poveri operai sul tetto delle fabbriche, ai posteggi non ci dicevamo che erano dei rompimaroni, ma pensavamo alle loro famiglie. Mi creda, siamo tutti potenziali vittime dello stesso fenomeno, l’accentramento del potere economico nelle mani di pochi. Cordialmente, Lucone.

  6. Ah, dimenticavo. Il Taxi in Spagna costa più o meno come in Italia. A fronte di un reddito medio nettamente inferiore. Non lo dico io, ma l’UBS, nel suo rapporto triennale sui prezzi nel mondo. Quindi, forse, è meglio qui. Meglio allora, che la Spagna sembrava andare bene, vale oggi che ha il 20% di disoccupati (noi l’8,5%). Ecco perché definisco deliri querlli dell’Adoc. Aprite gli occhi, cari consumatori, dal 1990 quanto è aumentato il taxi? E il resto (luce, gas, telefono, banca, quotidiani, biglietti tram, RC Auto, Carburanti…)? Siamo paragonabili? No. E allora, forse, sono proprio quelli che starnazzano ad averci fregato. Noi e voi.

  7. Purtroppo i giornalisti si divertono a fare i confronti coi paesi dove il reddito pro capite è più basso e c’è una povertà e una crisi economica accentuata, oppure con paesi dove i tassisti sono dei poveracci immigrati sfruttati dai padroncini dei medallions come a N.Y.
    Cosa ci vuoi fare Lucone, è meglio non prendersela troppo con certe persone e poi sembra (da indiscrezioni di amici) che questo boris sia in cerca della licenda facile. Compratela caro boris, oppure vai dal tuo amico tabaccaio e chiedigli se ti regala la sua, così ti metti a vendere sigarette e sei contento.

  8. Per Marco moderatore e Topogatto:
    Se in una redazione a caso vi presentatye e dite:
    “so scrivere articoli veramente cattivi sui tassisti, perchè li conosco molto bene… vi interessa?”
    c’ è la possibilità che qualcuno si interessi di voi.

  9. Non è la prima volta che il signor fly.boris si rivolge a noi in termini offensivi. Ritengo dal suo italiano stentoreo che sia di origine straniera. Se continuerà a vivere nel nostro poco apprezzato paese, avrà senz’altro tempo per imparare bene la nostra lingua e ciò gli sarà di grande aiuto per i rapporti interpersonali; da subito però dovrebbe iniziare ad imparare ad essere educato: forse non sa, ma siamo qui apposta per dirglielo, che se la conoscenza della lingua apre molte porte, la maleducazione ne chiude altrettante.

  10. Appoggio in pieno il commento #5 di Lucone. Peccato che la domanda venga fatta ad uno che probabilmente non sa rispondere.

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