Lugano: tassisti di serie “B”

Nasce a Lugano l’associazione dei taxi B
L’ha creata Kareem Ziwamil, dopo aver vinto un ricorso a Lugano contro la nomina non conforme al regolamento di alcuni tassisti – supplenti di categoria A.
I tassisti di categoria B sentivano la necessità di riunirsi in un’associazione che avesse l’autorevolezza di difendere i loro interessi. E oggi questa associazione è ufficialmente una realtà. Gli sforzi intrapresi da Kareem Ziwamil sono finalmente andati in porto e lui, tassista di Lugano, è visibilmente soddisfatto di questo nuovo risultato positivo, dopo che il Consiglio di Stato recentemente, proprio a seguito di un suo ricorso, aveva annullato la decisione del municipio di Lugano in merito alla nomina non conforme al regolamento di una serie di supplenti tassisti A. Una classe ambita quella dei tassisti A, che a differenza dei loro colleghi di categoria B possono sostare nelle aree pubbliche, ad esempio davanti alla stazione oppure all’aeroporto. Tutta un’altra cosa, ovviamente, per chi fa il tassista. Ma i posti sono limitati e     quando servono nuovi taxi A, il municipio di Lugano deve indire un concorso pubblico. Cosa che non è stata fatta, negli scorsi mesi, quando di comune accordo con l’associazione dei taxi A e senza concorso pubblico, l’esecutivo luganese ha nominato alcuni conducenti incaricati di supplire provvisoriamente i taxisti A in caso di necessità. Decisione, come detto, annullata dal Governo in seguito al ricorso di Ziwamil. "Ora possiamo affrontare le non poche battaglie che riguardano tutti i tassisti, non solo quelli B. Un paio d’esempi? I tassisti italiani che ci portano via il lavoro e le corsie preferenziali dei bus che in tutte le città del mondo sono a disposizione dei taxi ma non a Lugano. Eppure la differenza per i clienti è notevole: attualmente da Paradiso all’ospedale Italiano un viaggio può costare dai 25 ai 30 franchi; percorrendo le corsie dei bus circa la metà".

[Fonte: Ticino News CH – Matteo Bernasconi – 19/6/2010]

2 commenti

  1. Incredibile: nella Svizzera esistono i paria come nell”India. Non l”avrei mai detto. Certo che di ca**ate se ne trovano a iosa in questo mondo matto!

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