La nube, i tassisti e il cittadino democratico

Una premessa prima di entrare in argomento. Si apre questa sezione "saghe mentali" alla quale si può attribuire non solo un ovvio doppio senso, perchè il termine "saga" per estensione, a volte identifica un insieme di opere di fantasia che  narrano vicende, collegate a gruppi o famiglie. La grande famiglia dei tassisti italiani suscita spesso l’interesse morboso di chi decide di fare un determinato genere di informazione, riuscendo puntualmente a fomentare sentimenti malevoli verso lettori con scarsa capacità di discernimento.

Trovato oggi 21 aprile 2010 in un quotidiano, un messaggino di un lettore che, lette o ascoltate le ripetute notizie di un "benessere ritrovato" da parte dei tassisti, ha elaborato le informazioni acquisite e ha tratto le sue conclusioni.(le potete leggere qui a fianco).
Molto democraticamente abbiamo deciso di oscurare il vero nome del nostro amico, conferendogli un nome di fantasia, Angilberto. Pur in un momento di riconosciuta emergenza, gli importi stimati per viaggi di lungo chilometraggio, non sono stati  affatto gonfiati per l’occasione. Un costo di 1,67 euro/km con il supplemento dovuto per i pedaggi autostradali, rendono matematicamente congruo un importo pari a 1200 euro per un viaggio di 600 Km (un Milano/Roma per esempio). Anche mesi prima dell’eruzione il costo chilometrico era lo stesso, chissà se ciò va a infrangersi con le leggi della democrazia che tanto invoca Angilberto. Ci sono stati casi di abusivi (che è spesso più comodo chiamare tassisti) che hanno sparato cifre assolutamente fuori legge, ma questi signori, molto democraticamente vengono lasciati trafficare indisturbati dalle forze dell’ordine. E’ interessante precisare che questi signori abusivi, lavorano al di fuori delle regole tutti i giorni dell’ anno e non soltanto nei casi di emergenza. Effettivamente non c’è nessuno che difende Angilberto quando costoro gli chiedono 50 euro per andare da Linate a Piazza della Repubblica. Un tassista porterebbe Angilberto da Linate a piazza della Repubblica per circa 15 euro contro i 50 di prima: in questo caso però Angilberto, molto democraticamente, preferisce tacere e non diffondere la sua protesta a destra e manca, perchè sa di avere fatto la figura del fesso. Anche la "settimana del mobile" per Milano ha costituito un evento di portata eccezionale, eppure le tariffe dei taxi sono rimaste inalterate, come è giusto che fosse. La maggior parte degli  alberghi, in tale occasione, ha preferito, molto democraticamente, quadruplicare i prezzi delle camere. Anche in questo caso i tassisti hanno notato come la stampa, molto democraticamente,  abbia evitato di accendere i toni e infiammare gli animi.
Non è escluso che Angilberto faccia parte di quella nutrita schiera di persone che crede che i tassisti lavorino con tariffe parificate ai mezzi pubblici ATM e che gli importi ascoltati o riferiti, siano risultati  troppo onerosi per le sue tasche,  costringendolo a rimanere in stazione o all’aeroporto in balia delle incertezze. Ma caro Angilberto, non per questo devi nutrire rancore: il lavoro e la beneficenza seguono strade ben   differenziate che raramente convergono. Il tuo concetto di democrazia non ci è ben chiaro, ma al di la di questo dilemma non siamo del tutto sicuri della tua onestà nel giudicare le situazioni e gli uomini. 

2 commenti

  1. Complimenti per l’ottima replica. Io il vero nome di Angilberto lo metterei e sarebbe bello se potesse leggere questa tua/vostra risposta.

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