Sogno o realtà?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la  storia (sogno o realtà?) di Stefano Magatti:

Era da poco che facevo il turno di notte, quella notte partecipai all’addio del celibato del mio amico "il cile", eravamo all’Idroscalo e verso le quattro mi feci prendere dai rimorsi di coscienza che tutti noi tassisti conosciamo molto bene (non avevo ancora incassato nulla).
Decisi di lavorare almeno le ultime due ore, ma non mi resi conto che fuori dai ritmi normali del mio turno, avevo un forte bisogno di dormire e lo capii non appena imboccai il lungo e monotono Forlanini: le palpebre erano pesanti e saggiamente, maturai la decisione di andare dritto a casa. All’angolo con la via Gatto però un ragazzo mi fece cenno,…. l’animo del tassista mi fregò, mi accostai e il giovane mi chiese: "Mi porteresti a Baggio?" non credevo alla mia fortuna, abitando a Trenno praticamente andavo a casa a tassametro. Lo feci salire e partii, il ragazzo evidentemente stanchissimo e forse un poco brillo, si addormentò lungo e disteso sul sedile quasi immediatamente.
Quella che normalmente è una corsa lunghetta, ma niente di che, in quello stato si trasformò in un lungo viaggio, musica di sottofondo (ma non troppo tranquilla) e cervello in catalessi, finchè arrivai al bivio di piazza De Angeli. Anziché Trivulzio imboccai la Parmigianino, Rubens, Rembrand, la via Novara, Cascina Bellaria e finalmente il cancello di casa, aprii il box e ci infilai il taxi. A casa mi lavai e finalmente mi stesi sul letto, ma stranamente il sonno sembrava passato e fu quella la mia fortuna, mi venne in mente come un flash " MHHH….. IL CLIENTEEE!!!".
Mi rivestii in un lampo, corsi nel box, il ragazzo era ancora li che dormiva come un angioletto, lo portai a Baggio, lo svegliai e siccome la miglior difesa è l’attacco feci finta di essere arrabbiato: "Hei giovane! Hai il sonno duro eh? E’ mezz’ora che cerco di svegliarti…" lui un poco frastornato si scusò e scese chiedendomi il prezzo della corsa. Non me la sentii di infierire quindi gli feci un consistente sconto rispetto al tassametro, non mi chiese spiegazioni ma mi guardò un po’ con aria perplessa! Avrà pensato che ….

Driiin-Driiin-Driiin. Nooo, ore 5.30, è già ora di alzarsi….(ma che razza di sogno ho fatto?)