Ogni tanto c’è qualcosa che non va nella nostra efficientissima città.
Solo qualcosa? Molto di più di qualcosa direte voi! D’accordo lo ammetto, ma nessuno è perfetto e poi qui si parla prevalentemente di taxi: se dovessimo elencare tutte le pecche della grande Milano, capitale economica d’Italia, futura sede Expo 2015 con tutti i tassisti che parleranno inglese, francese, ugrofinnico e fiammingo, ecc. ecc. arriveremmo all’età della pensione senza nemmeno accorgercene. Veniamo al dunque. Oggi 3 marzo ’10, sfogliando il quotidiano dNews di Milano alla la pagina riservata ai lettori, mi ritrovo in primo piano questo titolo:
VIA MOSCOVA, NON FUNZIONA DA UN ANNO
La colonnina guasta
Immediatamente penso al telefono del posteggio taxi di Largo Treves che forse è ancora guasto o se non lo è più lo è stato comunque fino a non molto tempo fa per un tempo incalcolabile. Poi noto via Moscova che c’entra nulla con il posteggio taxi per cui inizio a leggere il messaggio spedito da Titty:
_Siamo un gruppo di pendolari, che tutti i giorni continuiamo a subire un disservizio da parte dell’Atm. Abbiamo scritto più volte all’ufficio lamentele dell’Atm, ma nonostante le ripetute segnalazioni la situazione non cambia. Da un anno abbiamo spiegato agli addetti che non funziona la colonna dei minuti di attesa alla fermata dell’autobus 43, in via Moscova 50. Ogni mattina molti di noi, quasi tutti lavoratori pendolari, restano in attesa dai 10 ai 15 minuti della 43 senza nessuna segnalazione dei minuti di ritardo perché la colonnina, come detto, da un anno è spenta. E poi non capiamo perché, anziché passare ogni 5/ 7 minuti, a volte l’autobus ritarda anche 20 minuti… Almeno ce lo facessero sapere, uno potrebbe organizzarsi diversamente… Ai nostri continui reclami, Atm ha risposto sempre così: "Abbiamo segnalato il guasto all’ufficio preposto". Detto questo, noi dopo un anno, siamo ancora qui e attendiamo con pazienza il ripristino del display di una semplice colonnina…
Oh perbacco! Titty parlava della concorrenza… la ATM! Anche per le colonnine taxi esiste un numero verde a cui telefonare per segnalare guasti e c’è una segreteria che dice più o meno la stessa cosa: “la segnalazione sarà passata all’ufficio competente”. Mal comune mezzo gaudio? Non direi. Mal comune stessa procedura? Molto probabilmente si, quella che legittima e consolida il ruolo del mero “passa carte”, che lascia agli uffici cosiddetti "competenti” il proseguo alle fasi successive senza mai attivare uno strumento di verifica, per accertare il buon fine della segnalazione. Oltre a questa amara constatazione, resta solo la timida soddisfazione di leggere “una tantum” su un quotidiano, una lamentela su ciò che rappresenta ben il 95% del Trasporto Pubblico Locale, quello di linea. Peccato che sullo stesso quotidiano e su tutti gli altri nazionali ci si interessi, di norma e con costante accanimento, solo del restante 5% (i taxi).