ROMA – Taxi dotati di apposite pedane per i disabili. È il nuovo servizio "3570mobilità accessibile", presentato ieri mattina a Roma, alla sede della Cooperativa radiotaxi 3570 e dedicato a tutte le forme di disabilità. Venti vetture "speciali" a Roma entro l’estate, cinquanta entro l’anno. Un progetto pilota, che poi verrà esteso anche alle altre principali città italiane. Accedere al servizio, è semplice: " Basta segnalare la richiesta specifica alla centrale radio", spiega Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa 3570. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Alessandra Bisceglia, l’Associazione nazionale guida legislazione andicappati trasporti (Anglat), Ford, Tecnodrive. Si tratta di un "servizio a 360 gradi – spiega Maria Stella Maglio, responsabile Anglat – destinato non solo alle carrozzine, ma a tutte le persone con difficoltà motorie temporanee, come anziani o donne incinte".
La struttura è realizzata grazie a una pedana non motorizzata e facilmente accessibile alle carrozzelle grazie all’abbassamento di 20 cm della parte posteriore della vettura. Ciò consente di garantire una maggiore abitabilità all’interno dell’auto e mantenere i cinque posti: "Un taxi che non toglie niente – spiega Roberto Giacobbo – anzi aggiunge, consentendo di avere un bagagliaio più ampio, quando non si vuole usufruire del servizio per disabili". Unico problema, i costi (circa 35mila euro, un taxi per disabili). "Abbiamo chiesto – precisa Bittarelli – l’estensione dell’agevolazione dell’iva del 4% (già concessa ai disabili) a tutti i tassisti che vogliono adibire il loro veicolo a questo tipo di trasporto, e maggiori risorse nell’ambito della legge regionale" (che finora prevede un contributo del 15% sull’adattamento).
Intanto, "il Comune ha messo a disposizione 250mila euro – annuncia l’assessore alla Mobilità Sergio Marchi -, cioè un contributo di 5mila euro per ogni tassista, in modo che sia più conveniente scegliere questa macchina piuttosto che un’altra". Per ora il disabile pagherà la tariffa intera: "Eventuali agevolazioni dipenderanno dal contributo delle istituzioni – spiega Bittarelli -. Un progetto di carattere sociale non può essere sostenuto solo dai tassisti". In programma, anche convenzioni con cliniche, centri di riabilitazione e case di cura, ma anche agevolazioni per i turisti disabili: "Finora – afferma David Fletzer, presidente della Società italiana di medicina e fisica riabilitativa Simfer – ogni struttura si rivolge all’azienda di trasporti locale, ma spesso le liste d’attesa sono eccessive. Riuscire a instaurare un rapporto privatistico con la Cooperativa radiotaxi sarebbe importante per facilitare le terapie e il servizio day hospital". (Maria Chiara Cugusi)
(25 febbraio 2010)
A Roma hanno presentato con squilli di trombe qualcosa che abbiamo già da qualche anno qui a Milano. Ovviamente siccome la pubblicità è l’animo del commercio mentre da noi nessuno e dico nessuno utiizza il servizio, a Roma… chissà!