Camion al prezzo di taxi

Seguito dell’articolo >Mamma, il camioncino-taxi!< di Marco.
Oggi mi è capitato di vedere un collega impazzire letteralmente per caricare i bagagli di alcuni clienti in stazione centrale. E’ stata un’impresa non da poco, la quantità di valigie era impressionante e il poverino ha dovuto smadonnare non poco per caricare il baule e dopo vari tentativi in cui non c’era modo di chiudere il portellone (che a me pareva si svergolasse ad ogni spinta) l’ho visto scaricare e ricaricare il tutto cercando il modo di farcele stare.
Complimenti per la pazienza, caro collega. Spero che almeno la corsa abbia superato i 7 o 8 euro a cui (quando va bene) siamo abituati.
Peccato che il supplemento per una fatica simile qui a Milano sia… 0 (zero).
Peccato che se ci rifiutassimo di caricare i clienti ci vedremmo appioppare una sospensione di un mese (la prima volta) per rifiuto di servizio.
Peccato che per ripagarsi della faticaccia non si possa nemmeno accendere il tassametro finchè non si è partiti (occhio al solerte ghisa!), quindi manco la soddisfazione di prendere qualche centesimo in più.
Peccato che, di solito, la regola sia: più il cliente è stracarico e meno ti dà una mano per caricare e meno ti dà la mancia (curioso, neh? Fateci caso).
Peccato che girano le balle a pensare che i colleghi romani hanno un supplemento di un euro per i bagagli di grosse dimensioni (e qui ne ho contati sei).
Peccato che siamo stufi di farci prendere per il… naso!

P.S. notare il paraurti posteriore che quasi tocca terra.

8 commenti

  1. Culo Topogatto! si dice culo. C’è anche sulla Treccani come parola di uso comune, per cui non scandalizziamoci. Bisogna ringraziare TUTTI i nostri rappresentanti di categoria (altrimenti detti sindacati) troppo abituati a firmare con disinvoltura accordi chè è molto più facile sottoscrivere che respingere. Nessuno sciopero dal 2006: significa che va tutto per il meglio? Non mi pare proprio.

  2. E’ una strana dinamica mentale del cliente. Anni fa a inizio attività mi esortavano:
    “ho fretta sennò perdo l’aereo, ce la facciamo in un quarto d’ora?” Mi davo da fare, pizzicavo i semafori rossi, mi prendevo qualche rischio calcolato. Risultato? Mancia MAI, raramente un grazie! Ora con telecamere, autovelox e patente a punti non se ne parla nemmeno. Chi ha il “braccino corto” è convinto di non dovere nulla di più di ciò che segna il tassametro, perche quello che egli chiede in più fa comunque parte dei doveri del tassista. Perversamente logico no?

  3. Caro mio, dopo 20 anni di onorato servizio ho capito che chi ti esorta a correre a Linate perchè perde l’aereo ha capito perfettamente che prima-arriva-meno-paga per via del meccanismo perverso del tassametro. Io non ci casco più da un bel pezzo.

  4. In piazza, parlando con i colleghi della situazione bagagli, ho trovato tutti favorevoli a organizzare uno sciopero del “carico-scarico bagaglio”…se tutti e sottolineo TUTTI, cominciassimo UNITI, magari arriverebbe un messaggio forte…altrimenti continueremo a farci prendere per il CULO!!
    P.s. Oggi percorso Casati-Centrale, 4 cristiani + 6 valigie stipate, 6 euro….a Roma sarebbero stati 12 euro!!!

  5. Senza esagerare partendo con uno sciopero direi che i nostri sindacati potrebbero cominciare a prendere in considerazione la voce dei (paganti) tesserati.

  6. Mi piacerebbe sentire un parere esplicito di Leonardo su questo tema.
    Grazie

  7. Per Davide:
    Mi pare di essere stato abbastanza esplicito nel commento nr 1. Non possiamo rifiutarci di caricare bagagli ordinari, ma possiamo farlo con bagagli ingombranti oltre il dovuto. Per quanto riguarda una giusta e dovuta compensazione economica del trasporto bagagli, concordo con ciò che ha detto Marco nel commento nr. 6: non occorre rompere le scatole ai clienti, bensì ai ns sindacati/associazioni, unici responsabili del fatto. Gli argomenti convincenti non mancano di sicuro

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