Firenze, il giallo del tassista aggredito e poi svenuto a casa: è grave

firenze.repubblica.it Aggredito selvaggiamente da due clienti al termine della corsa, forse con una testata. L’ultimo contatto fra il tassista e la centrale del 4390 è di martedì notte: “Due clienti mi hanno aggredito. Non volevano pagare. Mi hanno tirato una testata…”. Poi il messaggio per i colleghi: “State attenti, non caricateli”. Dopo diverse chiamate senza risposta, è la figlia del tassista a scoprire la mattina di mercoledì che il padre che non rispondeva al cellulare, era svenuto. Lo trova a terra, con il respiro affannoso e già privo di sensi. Sul sopracciglio ha una ferita. Il tassista fiorentino di 67 anni è adesso ricoverato all’ospedale di Careggi in gravi condizioni e poi sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa. E’ in terapia intensiva.

La polizia che indaga sul caso per tentata rapina, ma non si esclude il tentato omidicio. La pista dell’aggressione è emersa dall’analisi delle conversazioni con la centrale radio dei taxi perché in un primo momento la figlia del tassista aveva pensato a un semplice malore. Ricerche e accertamenti a tappeto sono ora in corso da parte della squadra mobile agli ordini di Giacinto Profazio. Si cercano testimonianze e si lavora sulle telecamere di sorveglianza della zona: i clienti sono saliti a bordo in pieno centro, alla Loggia del Porcellino. Non risulta una chiamata, ma avrebbero soltanto preso il taxi al volo. L’aggressione è avvenuta invece in piazza Beccaria.

La solidarietà. Solidarietà al collega rimasto gravemente ferito ma anche una denuncia dei “troppi attacchi” subiti dai tassisti. Questa la presa di posizione di Uritaxi e Socota in merito al ferimento a Firenze, durante un tentativo di rapina che individuano i responsabili anche in stampa e politica. Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi e vicepresidente del 4390 Taxi Firenze, ricordando anche un’aggressione subita “solo una settimana fa, sempre a Firenze, da un altro collega” afferma che quella dei tassisti è “una categoria professionale vittima, come nessun altra, di un vero e proprio odio sociale che si manifesta troppo spesso in fatti di inaudita violenza”. Giudici addebita “la responsabilità principale di tutto questo” alla stampa: “La società civile, infatti, viene continuamente indotta nell’equivoco e nel conseguente rancore, da servizi che dovrebbero essere d’informazione, ma che invece sono dei veri e propri proclami di guerra sociale”.

5 commenti

  1. Gravissimo episodio. Auguri di cuore per il collega. Claudio Giudici ha detto bene, in questo paese vi è una sorta di caccia alle streghe nei nostri confronti! Il tutto per appoggiare i privati! Merde!

  2. Ragazzi i GOVERNI HANNO LE LORO COLPE! DAL 2013 NE HANNO DA VENDERE! Ma L episodio di Firenze e altri hanno un solo responsabile: I PENNIVENDOLI DI REGIME SEMINATORI DI ODIO NEI NOSTRI CONFRONTI

  3. Mi sorprende che Repubblica.it, giornale storicamente di regime che più volte ha attaccato i tassisti fomentando l’odio, riporti candidamente quanto dichiarato da Claudio Giudici.
    È il colmo!!!!!
    In bocca al lupo al tassista.

  4. LA PRAVDA IN UNIONE SOVIETICA ERA MOLTO PIÙ TRASPARENTE DI REPUBBLICA. ANTENNE PUNTATE SU LA 7. URBANO CAIRO LA STA TRASFORMANDO IN UNA SPECIE DI ULTIMA TRINCEA DEL PD

  5. Bisognerebbe denunciare i comuni, i quali ci obbligano a caricare chiunque senza poterci mai rifiutare…. e allora vuoi che carico cani e porci se no mi sospendi come minimo, ecco allora prenditi le tue responsabilità…..
    un augurio al collega e vergogna a quelle merde

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