Antitrust: AS1317 – Comune di Verona – Disciplina dell’attività di radiotaxi

Roma, 24 novembre 2016 – Comune di Verona – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua adunanza del 16 novembre 2016, ha deliberato di esprimere, ai sensi dell’articolo 21 della legge n. 287/90, le seguenti considerazioni in merito alle criticità di ordine concorrenziale riconducibili ad alcuni aspetti della disciplina dell’attività di taxi all’interno del Comune di Verona e, in particolare, alla possibilità che soggetti che dispongono di una licenza taxi per il trasporto dei disabili (circostanza che comporta una serie di obblighi nei confronti dell’amministrazione concedente anche in termini di turni) accedano al servizio di radiotaxi fornito dall’unica cooperativa presente sul territorio comunale. 

In relazione alle modalità gestionali di svolgimento del radiotaxi si osserva infatti che nel territorio del Comune di Verona esso viene gestito dall’Unione Radiotaxi Società Cooperativa, in regime di monopolio. Se, per un verso, l’affidamento ad un unico soggetto della gestione del radiotaxi sembra potersi giustificare per ragioni di efficienza nelle realtà di piccole dimensioni, appare tuttavia necessario che la modalità radiotaxi sia accessibile a tutti i tassisti e che, quindi, l’Ente regolatore, cioè il Comune, garantisca l’accesso al servizio radiotaxi ai tassisti, senza determinare ingiustificate discriminazioni tra operatori sotto il profilo concorrenziale.

A tale riguardo, l’Autorità è già intervenuta ai sensi della legge n. 287/90, segnalando espressamente ad altre Amministrazioni che: “Atteso che le funzioni di raccolta delle chiamate e di smistamento del medesime sono strettamente connesse allo svolgimento del servizio pubblico di trasporto con taxi, appare necessario che la forma associativa a base dello svolgimento del servizio di “radio-taxi” consenta la possibilità di accesso al servizio a tutti i titolari di licenza di taxi a prescindere dall’adesione o meno ad una associazione o cooperativa

Tale conclusione è tanto più evidente in una realtà come quella veronese nella quale non sono al momento sviluppate modalità innovative di raccolta della domanda del servizio di taxi, quali ad esempio app private come MyTaxi ovvero numeri telefonici o app gestite dai numeri unici comunali.

Alla luce di quanto precede, l’Autorità auspica l’inserimento nel Regolamento per il servizio pubblico di trasporto di persone e bagagli con autovetture in servizio da piazza – Servizio taxi e/o in altro provvedimento di codesta Amministrazione di una norma che stabilisca espressamente che la modalità radiotaxi debba essere accessibile a tutti i tassisti, nonché una modifica del Protocollo d’intesa per il trasporto di persone disabili non deambulanti” che elimini l’attuale discriminazione a discapito dei non soci della Cooperativa nell’accesso al radiotaxi.

L’Autorità invita a comunicare le determinazioni assunte con riguardo alle criticità concorrenziali evidenziate. Il presente parere sarà pubblicato sul bollettino di cui all’articolo 26 della legge n. 287/90. f.f.

IL PRESIDENTE Gabriella Muscolo

Link al documento originale www.agcm.it/component/joomdoc/bollettini/43-16.pdf/download.html

5 commenti

  1. E’ pazzesco, l’antitrust interviene nei fatti privati di aziende private come i radiotaxi (di pubblico nei taxi c’è solo la licenza, il resto è tutto PRIVATO!!!) dicendo un’eresia che suona pressapoco così: CARI TASSISTI, SIETE DEI DINOSAURI PERCHE’ NON AVETE FATTO ENTRARE UN’AZIENDA PRIVATA DI INTERMEDIAZIONE CHE VI SUCCHIA SOLDI A SBAFO, CITANDO ADDIRITTURA IL NOME DI UNA SOCIETA’!!! Ma quale antitrust, qui deve intervenire la magistratura per capire come sia possibile che un organo dello Stato si sbilanci così pesantemente in favore di una azienda privata. Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, dove siete?

  2. Sembra che i soci che concorrono alla tenuta in piedi del radiotaxi debbano consentirne l” uso anche ai non soci…magari anche gratis

  3. Sono sbalordito che a capo dell’Antitrust, il Presidente in persona, senza sapere le regole che vigono in materia di cooperativa radiotaxi, e quindi gli obblighi a cui sono tenuti i soci (canone in primis), si permetta di fare asserzioni simili! Se questo è l’operato dell’Antitrust, molto meglio eliminarlo o eliminare il presidente, mettendogli al suo posto qualcuno che abbia sufficiente cervello da capire la materia in questione.

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