Milano Taxi, ecco la pagella della Regione Bene le auto ecologiche, pochi Pos

taxi-ecco-la-pagella-della-regioneilgiorno.it I PASSEGGERI in incognito sono saliti a bordo delle auto bianche. Hanno preso appunti. Hanno saggiato preparazione e cortesia dei conducenti. Alla fine, hanno raccolto tutto in una relazione inviata all’Assessorato ai Trasporti di Regione Lombardia. Per il terzo anno consecutivo, l’indagine Mystery Client ha testato l’efficienza del servizio taxi nel bacino aeroportuale lombardo. Da Milano a Malpensa, fino a Orio al Serio. Ecco un sunto dei risultati, presentati pure ai sindacati di categoria. Risultati pesanti, perché anche da essi dipende l’adeguamento delle tariffe applicate dai padroncini. Partiamo dalla metodologia utilizzata: 240 corse prese tra il 26 novembre 2015 e l’8 gennaio 2016 (le stesse del 2014, 40 in più del 2013); di queste, il 10% con tariffa predeterminata (tipo Stazione Centrale-aeroporto di Linate) [è chiaramente un errore involontario, probabilmente il giornalista intendeva Centrale-Mxp]  e il 20% rivolgendo al tassista in inglese. 

E ancora: il 40,4% con prenotazione, il 59,6% al posteggio; il 50,4% in orario di punta, il 49,6% in orario di morbida. QUATTRO gli indicatori di qualità presi in considerazione: applicazione corretta del percorso, pagamento effettuato con Pos, autovetture ecologiche e conoscenza della lingua inglese. Come sono andati i tassisti? Così così. Nel 93,75% dei casi (era il 95,58% nel 2014), i conducenti hanno seguito il percorso giusto. Tutto bene? No, perché l’asticella posta all’inizio (97%) non è stata superata. Ottimi risultati, invece, sul fronte delle vetture non inquinanti (specie tra i conducenti milanesi): il 93,89% del parco macchine è di fatto a zero emissioni, con un incremento di quattro punti percentuali rispetto a dodici mesi prima. Capitolo lingua straniera: i tassisti sono riusciti a raggiungere la sufficienza (6), ma non hanno comunque centrato l’obiettivo minimo. Chiudiamo con la nota dolente: pur registrando numeri in crescita rispetto al recente passato, i clienti misteriosi hanno comunque evidenziato una criticità legata alla scarsa possibilità di pagare la corsa con bancomat o carte di credito (solo il 48,2% contro il 42,8% del 2014).

TIRANDO LE SOMME, il complicato algoritmo utilizzato per adeguare le tariffe ha espresso il seguente responso: nel 2016 i prezzi delle corse dovrebbero calare dello 0,32%; decremento da aggiungere al -1,85% relativo al 2015 ma bloccato per l’Esposizione universale. Usiamo il condizionale, perché al momento tutto è ancora in sospeso, come si legge nel verbale della Conferenza di servizio dello scorso 20 luglio: «In merito all’adeguamento, la Regione precisa che ulteriori valutazioni sulla proposta (avanzati dalle sigle sindacali, ndr) di valutare l’inapplicabilità in diminuzione o il temporaneo congelamento del valore negativo emerso saranno condotte congiuntamente alla definizione del meccanismo di adeguamento tariffario per gli anni successivi». Fuori dal burocratese: in attesa di riscrivere le regole per il futuro prossimo (probabilmente le parti si rivedranno a ottobre), la situazione resta invariata. E pure le tariffe.

nicola.palma@ilgiorno.net

il_giorno

7 commenti

  1. Solita buffonata! Intanto se abbiamo raggiunto l’obiettivo per le vetture ecologiche ,come mai hanno messo una fiat degli anni 70 nell’articolo? Poi a questi cervelloni qualcuno può chiedere quale sarebbe la tariffa predeterminata da centrale per Linate??? E come fanno a dire in quanti hanno il pos se hanno preso solo 240 taxi su tutto il bacino aereoportuale????? Forse con delle proiezioni acrobatiche. Chissà se il loro scompenso sarà uguale a quello dello scorso anno…

  2. Il ‘servizio taxi’ NON E’ un servizio ‘PUBBLICO’. Certo che essendo di ‘interesse pubblico’ deve poter offrire facile utilizzo e quindi tecnologia nei pagamenti e nell’accesso al servizio, MA NON certezza di disponibilità IMMEDIATA.
    NON azioni che ne soffocano l’essenza dell’essere attività economica PRIVATA.
    Nessuno calcola che il guadagno annuale di un tassista ripartito per ora lavorata…fa ridere!!
    Un semplice lavoratore dipendente ad un titolare di azienda costa almeno 50-60euro LORDE!!
    A NESSUN imprenditore si calcola e si pone il limite di quanto dovrebbe essere l’atteso ‘guadagno annuale’. Lo decide lui stesso a seconda degli investimenti fatti. Cosa che ANCHE per il fisco è gradita perché più è più tasse riscuote!
    SI SEPARI quindi il ‘lato pubblico’ dal ‘privato’ e si metta un margine a ciò che cittadino e soprattutto ‘autorità locale’ può pretendere da un soggetto PRIVATO.
    L’utente del servizio taxi NON E’ la maggioranza dei (comuni) cittadini! MA la tariffa viene spacciata per interesse di tutti. In tal caso come ‘servizio pubblico’ ANDREBBE FINANZIATA!!

  3. A parte che quale sia il percorso giusto è molto soggettivo (il tassista riceve in continuazione messaggi su blocchi vari per incidenti o lavori ed agisce di conseguenza), noto con rammarico che il problema principale riguarda esclusivamente la disponibilità del pos e visto che questi test si svolgono sempre in stazioni ed aeroporti, vengono pregiudicati aumenti tariffari ed è un peccato. Noto spesso a linate o in centrale clienti sballottati da una parte all’altra alla ricerca del pos, soprattutto quando c’è molta fila e poche macchine, i quali non lo chiedono per puntiglio personale, ma per esigenze di rimborsi spese aziendali. Anche se ora mi attirerò le ire di molti, troverei più corretto che la dotazione del pos sia obbligatoria in tutto il bacino aeroportuale lombardo o perlomeno nelle stazioni/aeroporti, visto che la legge prevede la possibilità di pagare le prestazioni di un artigiano per importi superiori ai 30 euro con questi mezzi elettronici e da questi luoghi di carico è facile superare tale soglia.

  4. Alberto, veramente non capisco come siamo sopravvissuti, o meglio, come hanno fatto a sopravvivere i dipendenti ai rimborsi in contanti? E visto che tanti sono rimborsati a pie’ di lista, come fanno a farsi rimborsare il caffè e il cornetto pagati in contanti? La verità è sempre in fondo al pozzo: pensa che con questo sistema la gente si fa prestare i soldi dalla banca e tu (pagando transazione e spese varie) paghi gli interessi. ‘cca nisciuno è fesso!

  5. Sono d’accordo con Alberto riguardo al Pos tutti noi dovremmo averlo (io lo sempre avuto da quando ho iniziato) però visto che con il mio previo lavoro ho viaggiato in svariati stati
    del globo, ne ho visti di tutti i tipi, quindi a me piacerebbe avere il software del Pos di New York Vi spiego al momento
    del pagamento vi si presenta l’opzione (Tip) Mancia che si può scegliere tra 10-15-20 % il Pos calcola da solo l’ammontare da aggiungere poi basta schiacciare ok e il gioco è fatto,
    secondo me se avessimo anche noi questa opzione sai quanto contante faremmo… lascio a Voi la risposta

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