Pordenone, addio taxi, nessuno chiede licenze da 10 anni

consorzio_taxi_pordenonemessaggeroveneto.gelocal.it Sono in tutto in venti, ad avere le carte in regola per lavorare. Tra questi, cinque vorrebbero cedere la licenza. «Ma non trovano un acquirente da anni» ha rivelato il presidente del consorzio, Angelo Tondato. Poi ci sono gli abusivi, le «autorità che non ci tutelano» e la crisi, che nell’ultimo lustro ha portato «un calo del fatturato del 30 per cento». In poche parole, è sempre più dura fare i tassisti a Pordenone. «E’ da più di un decennio che non registriamo la richiesta di una nuova licenza – ha fatto sapere il numero uno dei tassisti cittadini, Tondato –. L’ultimo membro della “famiglia”, a dire il vero, è entrato sei anni fa, ma è un collega abilitato al trasporto per disabili.

La nostra è una professione che non è appetita, anche perché non c’è spazio: siamo in tanti per una città come la nostra. E infatti nessuno vuole rilevare una delle licenze in vendita». 

Alcuni di questi tassisti, per dire, continuano a svolgere la professione nonostante siano in pensione. Ma a limitare fortemente il mestiere di tassista, secondo Tondato, è la concorrenza sleale, i trasportatori che esercitano senza essere in regola.

«A Pordenone ce ne sono moltissimi – ha rivelato –. Alcuni scrivono sulla propria auto “Taxi”, pur non avendo la licenza. Altri si proclamano Ncc (noleggio con conducente) per il trasporto disabili senza però avere la patente Kb e l’iscrizione al ruolo. Non solo – ha continuato Tondato –. Noi abbiamo presentato un esposto alle autorità competenti, dalla polizia municipale al Comune, spendendo di tasca nostra.

Eppure non è mai cambiato nulla. Evidentemente non si sente il bisogno di tutelare la nostra categoria. Soltanto una volta ci hanno aiutato, quando la polfer ha fermato un abusivo che trasportava persone dalla base di Aviano». I tassisti, tra queste difficoltà, cercano di andare avanti. Hanno allargato il suo giro con il lavoro notturno, prestando servizio fuori dalle discoteche.

«Nel mio primo mandato – ha sottolineato il presidente, attivo dal 2011 – ho modificato gli orari di lavoro nel weekend: adesso circoliamo venerdì e sabato dall’1 alle 5, per venire incontro a chi vuole divertirsi senza prendere l’auto.

Anche in questo caso, però, ci sono gli abusivi». Quella del tassista rimane una professione in bilico,

con spese da sostenere elevate («il servizio di Radiotaxi, attivo dal 2010, ci costa una fortuna» ha rivelato Tondato) e soddisfazioni relative. «Speriamo che qualcuno di competen

Un commento

  1. E i nostri carnefici cosa fanno…..rimandano continuamente le strette sulla ptofessione abusiva per far dilagare proprio l’abusivismo…..una morte lenta, diciamo

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